Navigazione con cattivo tempo.. le vostre esperienze [pag. 3]

Guardiamarina
Jester73
Mi piace
- 21/73
Navigando lungo le coste sarde, mi è capitato spesso di trovare mare grosso e vento forte. Dalle mie esperienze, non ho trovato una particolare tecnica di navigazione: quando il mare è mosso, ovunque e comunque vai, di salti ne fai e di botte ne prendi!
Personalmente riduco la velocità e mantengo la rotta... assicurando oggetti e passeggeri vaganti!!!
Contrammiraglio
gquaranta
Mi piace
- 22/73
- Ultima modifica di gquaranta il 21/03/10 15:04, modificato 1 volta in totale
Per fortuna, ed anche perchè presto attenzione alle previsioni meteo, non ho dovuto affrontare situazioni disastrose, però, qualche difficoltà l'ho affrontata anche io.
La peggiore l'anno scorso, verso fine agosto, rientrando da una gitarella intorno all'Elba. Per la precisione all'isoletta di Palmaiola.
Sono stato fermo all'ancora alcune ore, lato sud. C'erano anche altre barche, poche per la verità. Bagno, panino, sonnellino, lettura, ecc; tempo bello e meteo che annunciava (falsamente) un maestrale forza tre. Rialzandomi da un sonnellino ho notato in lontananza (fuori dalla copertura offerta dall'isola) parecchie creste bianche. Ho deciso di levare l'ancora e rientrare il più velocemente possibile a Procchio.
Ho diretto su Cavo per godere di un po' di copertura del capo Vita, ma credo che sia stata una scelta sbagliata, perchè poi, sotto costa come ero non avevo animo di doppiare il capo: onde alte che frangevano. Ho anche pensato di fermarmi a Cavo, poi, invece, ho provato ad allontanarmi dalla costa ed ho realizzato che la situazione era più gestibile, le onde erano alte, ma riuscivo a risalirle e superarle più che dignitosamente (senza imbarcare acqua, solo degli spruzzi).
Comunque, all'inizio le onde mi facevano impressione: stando al timone in piedi, quando ero nel cavo di una vedevo la sommità di quella successiva al di sopra della mia testa. Appena doppiato Capo Vita ho diretto su capo d'Enfola ed ho visto un'altra barca che procedeva verso Portoferraio, rollava paurosamente e regolarmente scompariva tra le onde (anche quello è stato, per un po', un elemento di preoccupazione in più).
Il timore iniziale ad affrontare quelle onde derivava dal fatto che la distanza tra le stesse era abbastanza limitata, insomma, erano un po' troppo ripide (almeno per i miei gusti).
Dopo il capo Vita e fino all'Enfola, la situazione si è stabilizzata ad un livello più accettabile: evitavo accuratamente di finire su onde particolarmente alte e che frangevano, ma ho potuto navigare quasi sempre sui 12/13 nodi. Ho preso qualche botta, un po' di spruzzi, ma nulla di più. Mia moglie per altro si è comportata più che bene: aveva indossato cerata e giubbotto e non si è mai lamentata.
Intorno al Capo d'Enfola il mare si è fatto nuovamente più difficile, ma doppiare quel capo è stato più semplice che il precedente (non so se le onde fossero più facili o se mi ero abituato), comunque, dopo l'esperienza di capo Vita, mi ero anche mantenuto più lontano dalla costa (ero ad almeno mezzo miglio dall'Enfola).
L'ormeggio a Procchio non è stato semplicissimo, ma neppure drammatico perchè, fortunatamente, il campo boe risultava relativamente riparato dalle onde.
Sceso a terra ho ringraziato l'ormeggiatore (che per annodare la cima del gavitello al golfare di alaggio si è preso una botta della carena sulla spalla dx) e guardando il mare in lontananza mi sono sentito soddisfatto delle prestazioni del gommone, ma ero contento di avere i piedi a terra.
Giorgio

Gommone Joker Boat Coaster 650 - Yamaha AET/L 150 cv 4t - elica acciaio 3 pale 14,25 x 17 -
GPS Geonav 5 touring - VHF ICOM IC-M401E
Contrammiraglio
stik58
Mi piace
- 23/73
adafkel ha scritto:
stik58 ha scritto:
. Se avessi dovuto sbrogliare l'elica da cime o altre cose, sarebbe stato molto difficoltoso. Ho scelto di navigare il più possibile lontano da riva proprio per riservarmi un po' più di tempo nel caso questa problematica si fosse presentata.
Dario


scusami Stik ma non sono daccordo Embarassed ma e' solo il mio pensiero
Se sei sottocosta butti l'ancora e cerchi di risolvere il problema dal gommone o in acqua perche' la prua del gommone resterebbe rivolta in una sola direzione , se sei in mezzo al mare con le onde di 1.5-2 metri avresti delle difficolta' nel risolvere il problema perche' saresti sballottato da tutte le parti col rischio di farti del male,


Il ragionamento che ho fatto è stato quello che all'Elba, a 50 metri da riva, ci sono 40 m d'acqua ed ancorarsi in emergenza con quella profondità e mare molto mosso, secondo me, è molto difficile ammesso e non concesso di avere cima sufficiente.
Quoto Bobo per il discorso dell'onda con più o meno fondale.
Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte
Capitano di Corvetta
Carter
Mi piace
- 24/73
stik58 ha scritto:
adafkel ha scritto:
stik58 ha scritto:
. Se avessi dovuto sbrogliare l'elica da cime o altre cose, sarebbe stato molto difficoltoso. Ho scelto di navigare il più possibile lontano da riva proprio per riservarmi un po' più di tempo nel caso questa problematica si fosse presentata.
Dario


scusami Stik ma non sono daccordo Embarassed ma e' solo il mio pensiero
Se sei sottocosta butti l'ancora e cerchi di risolvere il problema dal gommone o in acqua perche' la prua del gommone resterebbe rivolta in una sola direzione , se sei in mezzo al mare con le onde di 1.5-2 metri avresti delle difficolta' nel risolvere il problema perche' saresti sballottato da tutte le parti col rischio di farti del male,


Il ragionamento che ho fatto è stato quello che all'Elba, a 50 metri da riva, ci sono 40 m d'acqua ed ancorarsi in emergenza con quella profondità e mare molto mosso, secondo me, è molto difficile ammesso e non concesso di avere cima sufficiente.
Quoto Bobo per il discorso dell'onda con più o meno fondale.



Stik58 ha agito saggiamente, in quanto nel momento avvenisse una avaria, qualsiasi essa sia,
essere più lontani dalla costa, quindi avere più tempo per ragionare ed evitare l'impatto con gli scogli
è assolutamente meglio!

L'ancora con mare grosso, e con profondi fondali, è scosigliabile al massimo, in quanto con il beccheggio dovuto
alle onde alte strapperesti bitte, pulpito, buttafuori, occhio di cubia, insomma qullo che c'è, ottimo invece
il consiglio di gettare subito un'ancora galleggiante per stabilizzarsi e rallentare lo scarroccio...
Per chi ne è dotato...


Ciao da Patrizio.
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
Mi piace
- 25/73
bobo ha scritto:
sicuro di aver battuto meno? non ne hai riprova, non c'eri in mezzo al canale.
Io ho fatto la scelta opposta alla tua per questi motivi:
nel canale (nei canali) a mio avviso si sta sempre meglio al largo che sottoriva, perchè il mare è più "composto" anche se forte.
a riva ed entro quasi un miglio dalla stessa vi sono maggiori flussi di corrente, onde scomposte dalla risacca, maggior vento...
questa almeno è la mia esperienza


Quoto Bobo,

la cosa più sbagliata che si possa fare in caso di cattivo tempo è avvicinarsi alla costa sottovento. Pensare di risolvere con un ancoraggio non serve a nulla.. purtroppo se c'è onda vera l'ancora si spederà a meno che non siate un cacciatorpediniere con 50 m di catenaria su un fondale profondo non più di 10 m e ottimo tenitore. Ci può essere poi l'eccezione dell'ancorina che fortunosamente trova un "buono" e tiene ma è un caso..
Differente il discorso di trovare un ridosso, quindi si parla di navigazione ridossata e delle astuzie che si mettono in campo per cercare i migliori ridossi.
Nei canali si preferisce mantenersi larghi e sul lato sopravvento, più verso l'imbocco del canale che non al centro o peggio sottovento nella strozzatura.. in quest'ultima zona infatti aumenta sia l'intensità del vento che del mare. Da Piombino a Marciana con il maestrale si è sempre esposti. Poggiando però per Portoferraio ci si mette il mare e il vento al lasco e si ha la sensazione di una diminuzione dell'intensità. Ad ogni modo stare vicino a terra equivale con molte probabilità a perdere l'imbarcazione in caso di grave avaria al motore. Bene ha fatto chi si è mantenuto largo. Ma questo non lo dico io lo dicono i manuali di navigazione... Wink Tenersi larghi equivale anche ad evitare il pericolo rappresentato da bassifondali che con onde relativamente alte si avvicinano pericolosamente alla nostra elica...

Sono contento che questa discussione stia prendendo corpo perchè credo che molti di noi, me compreso e per primo, abbiamo bisogno di riepilogare un pò di regole, esperienze, usi in fatto di navigazione.

Si tende spesso a fare tutto automaticamente a essere un pò "faciloni" poi ci si rende conto che le situazioni mutano e in alcuni casi i gommoamici in zona non possono intervenire..

Interessante e da sviluppare il tema su come si trova un ridosso.

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Capitano di Fregata
prince
Mi piace
- 26/73
imho un ancoraggio fatto bene non ha i problemi di cui parlate
basta lasciare i giusti ammortizzatori sulla cima e la giusta lunghezza di corda e il problema non si pone.
Se vi può essere utile, vi dico come mi ancorerei io (anche con condizioni proibitive)
Supponiamo 30 metri di fondale
Ancora adatta al fondale, poi dopo 7 metri circa, un peso da almeno 5 kg, poi 60 metri di cima, poi un bidone di almeno 30 litri , poi altri 10-15 metri di cima e poi attaccate al golfare.
In questo modo, anche con un'onda più impegnativa non avrei problemi a restare ancorato e senza rompere nulla.
Dimenticavo che è già stato testato
Ammiraglio di squadra
roland
Mi piace
- 27/73
chiedendo ai creoli locali mi dicevano trattarsi di un "frangente" (ma e' una libera traduzione dal francese) L'onda non era piu alta di tre metri, ma era lunghissima e veloce. Non era il mostro che si vede nei films, ma ti assicuro che si capiva che era un muro d'acqua..
Dalle nostre parti solo una volta in navigazione da Trieste a Roma ma con un 16 metri, e dunque il forza 7 e' stato impressionante ma non pericoloso. Siamo riusciti a riparare ad Ancona ma senza niente di avventuroso da raccontare... buffo il rumore delle eliche che rallentavano sulla salita dell'onda, e la brusca accelerazione in discesa tipo to to to to to in salita e tototototototo in discesa... per il resto dai gas, leva gas, e tienila dritta, ma niente di che. In 25 minuti dalla formazione del mare grosso eravamo in porto a prendere il caffe'

jacksely ha scritto:


accidenti Roland, questa è una onda anomala e inaspettata ci potevi rimettere la pelle. Ma tempo cattivo lo hai mai preso con il gommone o con una barca dalle nostre parti?

Jacksely
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Capitano di Corvetta
jacksely (autore)
Mi piace
- 28/73
Rettifico, ho invertito Marciana Marina con Marina di Campo, quindi bene ha fatto chi traversando si è mantenuto abbastanza alto e poi ha virato verso sud ridossato dall'elba tenedola sulla dritta.

X Prince: è un sistema che non conosco e mi lascia perplesso .. ma nel bidone da 30 litri ci metti acqua di mare?

Jacksely
ambiente e turistico ricettivo
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
Mi piace
- 29/73
- Ultima modifica di fran il 22/09/09 17:24, modificato 2 volte in totale
io penso che il bidone deve essere vuoto: allora galleggia e quindi non tira in basso la prua.

in altre parole, dal bidone al golfare di prua la cima è orizzontale.

quindi la linea d'ancoraggio sarebbe la seguente:

ancora
cima orizzontale 5 metri
peso 5 kg
catenaria fino al bidone (galleggiante)
cima orizzontale 10 m
golfare.

sembra interessante...... non l'ho mai sperimentata.......




questa è la mia interpretazione, ma sentiamo Prince.
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Capitano di Corvetta
Carter
Mi piace
- 30/73
jacksely ha scritto:
X Prince: è un sistema che non conosco e mi lascia perplesso .. ma nel bidone da 30 litri ci metti acqua di mare?

Jacksely


X Prince:
Ammesso e concesso che tu sul tuo "ItalBoats Predator 540" giri con a bordo un bidone da 30 lt. (di cemento?)
a me non sembra una cosa così fattibile e facile da mettere in pratica in una situazione difficile come essere
nel mare grosso e con il motore in avaria...

Ecco perchè essere sottocosta può risultare controproducente nel peggior dei casi, e comunque ancora galleggiante,
SEMPRE!



Ciao da Patrizio.
Sailornet