Precisazioni sulle eliche by Franco Donno [pag. 21]

Vivissimi complimenti per l'ottima esposizione tecnica!

Ogni tanto leggere i suoi "saggi" porta una vampata di professionalità e competenza che non fanno che bene al popolo "ottuso" e "ignorante" di noi gommonauti.

La ringrazio immensamente per i regali che periodicamente ci fa.

la sua proposta di creare una sorta di DB (data base) dei nostri D-rel. la trovo molto valida ma, come le e' stato già richiesto, ci deve spiegare poi il numeretto che otteniamo come va interpretato. Se uno dice "ho un D-rel. 140" e l'altro "io invece 180" come lo interpretiamo? tipo che un utente ha un gommone troppo pesante per la lunghezza "in acqua" dello scafo e quindi maggior resistenza e quindi meno velocità ma forse piu' stabilità?

Saluti e grazie
Daniele

A sella e lele .......

Questa è l’unica vista dell’interno. Quello delle foto che ho messo era un prototipo di studio che, nei programmi doveva servire a evidenziare nell’uso qualità, limiti. possibilità di miglioramento per arrivare al prodotto finale.
Il progetto, a mie informazioni, non doveva avere un seguito perchè, nato da un “gentlemEn agreement”, era diventato un agreement dove il gentlemAn era uno solo.
Per questo mi sono meravigliato che ne siano stati prodotti e venduti.
....... gquaranta.....
L’aritmetica è giusta: ora l’idea, forse la presunzione, sarebbe quella di proseguire con altri indicatori numerici che completati dai relativi e necessari connettori logici possanno dare qualcosa di utile per, “capire se dal confronto di questi due numeri posso dedurre informazioni utili “ come chiede GQuaranta.
....... e gommoa
“come fa l'utente medio a valutare questi parametri? Mi sono fatto l'idea che non sia possibile valutare questi aspetti anche perchè credo che queste informazioni possano essere conosciute solo da coloro che progettano e costruiscono i gommoni...

Credo che quello di fornire una base culturale utile anche a capire se quelle informazioni e competenze le conosca e le sappia maneggiare chi ha fatto l’imbarcazione che vorremmo comprare sarebbe già un risultato utile.
Uno scafo di 5,6 pesante 550 kg. da sostituire con un’altro di 6,70 e 893,2 kg. senza cambiare il motore di 80kW (110 C.V.) e magari elica.
- Le lunghezze al galleggiamento dei due scafi sono 4,27 m. e 5,10
- Il peso per il 5,6 m. con motore, benzina, cose varie e 5 persone è di 1155 kg. con un rapporto peso potenza di 14,4 kg/kW.
- Il peso per il 6,7 m. con motore, benzina, cose varie e 5 persone è di 1498,2 kg. con un rapporto peso potenza di 18,7 kg/kW.
- Il dislocamento relativo è di 420,9 per il 5,6 m. e di 320,4 per il 6,7 m.
- Il 6,7 m. ha un rapporto peso/potenza più sfavorevole, 77% di quello del 5,6 m.
- Il 6,7 m. ha dislocamento relativo più favorevole, 76,1% rispetto al 5,6 m.
- Il Dis.R. del 5,6 supera il valore di 400 e questo è già un indicatore di valutazione ricavabile dal Dis.R. ; un valore così elevato permette di capire che alle velocità di planata basse e medie la marcia sarà poco soddisfacente.

Premettendo che confronto e conclusioni saranno più valide se fatte su modelli usciti dalla stessa identità progettuale e vocazione d’uso resta che quello che si perde da una parte, rapporto kg/kW sfavorevole, si guadagna dall’altra, Dis.R. favorevole e le differenze di prestazioni con il motore esistente se ci saranno saranno minime e non necessariamente a sfavore dello scafo più grosso e pesante; in più e su carene ben progettate con lo scafo più grosso al maggior spazio si aggiungeranno più qualità marine, rapporto più favorevole tra la dimensione dello scafo e le dimensioni delle onde sulle quali si naviga , migliore utilizzabilità alle velocità più basse.
Se poi l’idea di una misura più grande derivasse dalla necessità di caricare un paio di persone in più ?
Il peso del grande arriverebbe a 1648 kg. il rapporto peso potenza a 20,6 kg/kW ed il dislocamento relativo a 420,3; ancora inferiore a quello dello scafo più piccolo che, di contro e con l’aggiunta di due persone arriverebbe a 16,3 kg/kW ed il dislocamento relativo a 475,6, valore veramente eccessivo per uno scafo planante. Con lo scafo piccolo e due persone in più per avere portanza e andatura livellata si dovrebbe navigare a velocità molto vicine al massimo con i relativi alti consumi e ospiti sbatacchiati.
Se lo stato del mare non permette la necessaria velocità si finisce su frustranti navigazioni fuori planata.

Continua ............

@ Donno: sarebbe possibile, pur tenuto conto di presumibili limiti dati da fattori costruttivi, creare una tabella xls dove l'interesato, inserendo i dati, possa desumere e paragonare di volta in volta i parametri che cita?
Potrebbe essere inserita nella sezione tutorial.

Si parla di tante cose, ma a questi fondamentali non ci si bada spesso.

Grazie ingegnere, mi ha promosso in aritmetica.
Ora studio e vedo di metabolizzare il resto.

Gentilissimo ingegnere,
Tutti i giorni entro in forum per vedere se c'è qualcosa d'altro da imparare, proveniente dal suo così ricco bagaglio nautico.
Colgo l'occasione per augurargli nel 2010 un mare di tranquillità.
Gianni

Io ho sul mio Flyer 575 un

DELTAr=181,7
Rpp=12

calcolato pero' senza persone a bordo, devono essere considerate anche quelle?
allora diventa

DELTAr=204,4
Rpp=13,6

Ma qualche Ingegnere non deve concludere la sua esposizione teorica?

mi inchino sempre di più

grazie
eros

lungo ma utilissimo!