Nuove norme ue sul diporto

Riprendo l'articolo riportato in home page ed inserito da Svevagom sull'ultima direttiva europea in materia di imbarcazioni da diporto
https://www.gommonauti.it/articolo1121.html&sid=66a08e121df6ca783505493c7c1726d6
In questo breve riassunto ci sono i punti essenziali
https://www.europarl.europa.eu/eplibrary/130651REV1-Updated-product-rules-for-recreational-boats-IT.pdf
mentre qui c'è il testo completo della Direttiva e degli allegati
https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=TA&reference=P7-TA-2013-0407&language=IT&ring=A7-2012-0213
Credo che con un po' di pazienza vada letto il testo, poichè in prospettiva, al di la delle enunciazioni di sicuro interesse sotto il profilo dell'ecologia e della sicurezza, c'è qualche amara sorpresa per tutti.
Buona lettura

Quando scrivono "una nuova clausola generale di sicurezza fornirà la base giuridica per ritirare dal mercato le imbarcazioni pericolose" temo si riferiscano anche ai vecchi motori due tempi, che sicuramente non potranno rientrare nelle più strette norme anti inquinamento. In sintesi una bella legnata al mercato dell'usato d'annata a favore dei produttori del nuovo. Personalmente ritengo giusta la svolta ecologista ma pensiamo anche a coloro che non possono permettersi di spendere, in un momento di chiari di luna come quello attuale.

L'Italia di solito è sempre in difformità alle direttive europee, e vuoi vedere che proprio in questo caso si adeguerà per abolire i motori a 2t a carburatori e a tutto ciò che non rispetti le norme antinquinamento. Potrei dire: magari!!!!!!! ma mi viene da.....

allora non la vendo piu la mia barca dato che o un 40 4 tempi se o capito bene

Credo che il problema sia più complesso, leggendo tra le righe.
A parte la questione dei motori a 2t a carburatori, penso ci possa essere qualche ulteriore limitazione di accessibilità a determinate zone in base alla vetustà del motore, in pratica un po' come i centri cittadini con il divieto di accesso ai motori Euro 0 o 1.
Quello che poi si intravede è una rideterminazione delle classi di omologazione (A,B,C,D) con nuovi parametri e criteri e la possibilità di un declassamento, di fatto, degli scafi.
Guarda caso, tempo addietro se ne era paventata l'ipotesi
https://www.gommonauti.it/ptopic48380_omologazione_differenti_per_stesso_tipo_di_natante_in_base_al_tipo_di_motore.html?start=10

si ok ma chi a le barche vecchie cio come la mia che non a targhetta o certificazione ?

Per le unità non marcate potrebbero comparire ulteriori limitazioni rispetto a quelle già in vigore, mentre è interessante, per quelle marcate CE, l'art 52:

...... la Commissione riferisce al Parlamento europeo e al Consiglio su quanto segue:
b) l'impatto sulle informazioni al consumatore e sui fabbricanti, in particolare le piccole e medie imprese, delle categorie di progettazione delle unità da diporto di cui all'allegato I, che si basano sulla resistenza alla forza del vento e all'altezza d'onda significativa, tenendo conto dell'evoluzione nella normalizzazione internazionale. Tale relazione comprende una valutazione dell'opportunità di prevedere ulteriori specifiche o suddivisioni per le categorie di progettazione delle unità da diporto e propone, se del caso, ulteriori sottocategorie.

per le barche autocostruite, o automodificate se ho ben capito, si possono tenere però non possono essere messe nel mercato.............., vuol dire si possono usare però non commercializzate?, quindi rivendute? ho capito bene?

C'è anche da interrogarsi sulla norma che dovrebbe rendere obbligatorio sulle unità di diporto il serbatoio di recupero e il relativo wc. Non mi sembra si faccia cenno alla lunghezza oltre la quale saranno obbligatori. Vuoi vedere che dovremo comprare i wc chimici ?

red1 ha scritto:

Quando scrivono "una nuova clausola generale di sicurezza fornirà la base giuridica per ritirare dal mercato le imbarcazioni pericolose" temo si riferiscano anche ai vecchi motori due tempi, che sicuramente non potranno rientrare nelle più strette norme anti inquinamento. In sintesi una bella legnata al mercato dell'usato d'annata a favore dei produttori del nuovo. Personalmente ritengo giusta la svolta ecologista ma pensiamo anche a coloro che non possono permettersi di spendere, in un momento di chiari di luna come quello attuale.

Per ora ho letto superficialmente la direttiva, ma non penso di essere d'accordo.

La direttiva stessa identifica così il proprio oggetto:
"Oggetto

La presente direttiva stabilisce i requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei prodotti di cui all'articolo 2, paragrafo 1, e le norme sulla loro libera circolazione nell'Unione."
E' chiaro dal testo che si riferisce solo a prodotti nuovi, appena posso leggo con calma tutto, ma mi sembra abbastanza palese.

D'altra parte è quello che è successo anche con le automobili: i vecchi motori euro zero possono, di regola, ancora circolare (i blocchi del traffico nelle medie e grandi città sono pur sempre eccezioni alla regola), ma non se ne può vendere di nuovi.
Così per una vecchia Vespa 125 Primavera, un due tempi bello inquinante.

Nessuno si è mai sognato di vietarne in modo assoluto la circolazione.