Zinco del piede corroso, vero che ha perso efficacia? [pag. 2]

Ahiahiai......stiamo invecchiando!!!

Il capo ha toppato.......

Mi è capitato di vedere nel porto di Nettuno un barca con i gambi poppieri quasi forati per colpa di una barca che era ormeggiata accanto che non scaricava bene la corrente su gli anodi...oltre ad essere gli stessi quasi unesistenti...

Citazione:

Ma nel caso di opacizzazione o ossidazione ( che è quello che capita a me visto le poche ore di navigazione che faccio ) se lo ravvivo con la carta ed il frullino il suo lavoro lo continua a fare oppure perde di efficacia?

È quante volte si può fare questo tipo di intervento?

potresti anche fare 7 ore all'anno di navigazione ma se al tuo ormeggio c'è la presenza di forte corrente galvanica, questa si "mangia tutto", anche il piede... se poi lo tieni "a secco" la cosa è ben diversa...


Questo è proprio il caso nel quale dovresti pesare gli anodi in quanto non sai se sono integri o "consumati" dall'interno e quindi non visibile il suo (normale) deterioramento...

anche perche ripulirli con carta vetrata e frullino li consuma e quindi il peso diminuisce...

come dice il capo non esiste una regola fissa...si deve analizzare bene caso per caso...

Saluti

AG

Ottimo, grazie delle indicazioni.

La barca la tengo sul carrello, quindi credo che le correnti galvaniche lavorino solo durante la navigazione e, per quanto riguardo l'anodo a pinna vicino all'elica noto un leggero deterioramento fatto di piccoli fori mentre sull'anodo a barra attaccato alla base del trim noto solo un po' di ossidazione!

Proverò con il peso. Grazie

@dada e dumenick
Invece di fare le checche isteriche potreste cortesemente illuminarmi?

Mi spiace ma, essendo un fenomeno legato all'elettrolisi e alle correnti galvaniche, sulla questione del consumo "interno" non posso essere d'accordo.
Per convincermi dovreste portarmi un anodo sezionato dove si possa vedere la corrosione interna....

Il peso è sicuramente minore in un anodo consumato ed è normale, il contrario sarebbe indicazione di malfunzionamento dello stesso, ma non è vero che al di sotto di un certo peso il sistema di protezione non funziona più. Esso continuerà a funzionare fino a che l'ultima molecola di metallo non sarà scomparsa.

Per fare un po' di chiarezza tra le chiacchiere da bar: https://www.accademiavelica.it/IT/documentazione/_corrosione/corrosione.v4.0.pdf

leggendo l'articolo postato da Van si evince (come del resto era intuibile), che l'efficacia di un anodo sacrificale dipende dall'entita' della sua superficie esposta alle correnti galvaniche e non necessariamente dal suo peso (questo semmai determinera' lo spessore dell'anodo e quindi la sua durata).
proviamo a fare un esempio. secondo voi sara' piu' efficace uno zinco a forma di cubo, poniamo del peso di 100gr, oppure una sottile lastrina di zinco di 50gr ma con una superficie maggiore del cubetto?
secondo me sara' piu' efficace la lastrina avendo una superficie esposta alle correnti maggiore, ma certamente verra' corrosa in un tempo molto inferiore

martiello123 ha scritto:

l'efficacia di un anodo sacrificale dipende dall'entità' della sua superficie

Corretto.

martiello123 ha scritto:

secondo me sara' piu' efficace la lastrina avendo una superficie esposta alle correnti maggiore, ma certamente verra' corrosa in un tempo molto inferiore

Non sarà così se le correnti presenti nel sistema saranno minime.
Sarà così in presenza di sufficiente differenza di potenziale.

Paradossalmente.... un anodo pieno di crateri è più efficiente di uno liscio, presentando il primo una superficie maggiore!

E se disponibili acquistate sempre gli originali!
Purtroppo esistono anodi di qualità differenti,e neanche poco,a seconda della mescola utilizzata,e anche il peso da nuovi varia parecchio tra uno e gli altri.