Info su deviatore/stacca batterie Osculati [pag. 6]

Tenente di Vascello
omissam
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Per SAVIX2.
Naturalmente esageravo ma seguimi:
normalmente i cavi per collegare le batterie di due auto sono piuttosto corti perchè basta mettere le auto muso contro muso.
Per collegare due imbarcazioni, vuoi per la loro maggiore larghezza, vuoi per la necessità di raggiungere le batterie nei rispettivi alloggiamenti sono necessari cavi molto più lunghi. L'assorbimento di un motorino di avviamento può arrivare a diverse centinaia di Ampere e se i cavi non sono di sezione veramente grossa si verifica una caduta di tensione di alcuni volts, dovuta alla resistenza dei cavi stessi (la quale è direttamente proporzionale alla lunghezza e inversamente proporzionale alla sezione). A parte che il motorino di avviamento gira molto più lento, il problema maggiore sta nel fatto che le moderne accensioni elettroniche non funzionano al di sotto di una certa tensione (se non ricordo male, in genere, al di sotto dei 10,8 volt). In queste condizioni, non arrivando corrente alle candele, l'avviamento risulta impossibile.
Contrammiraglio
roccaste
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- 52/86
omissam ha scritto:
basta mettere le auto muso contro muso.


beh dipende..

se hai una mini lei sta davanti e ti porge il diddietro e tu ti avvicini da dietro col muso!!! Sbellica Sbellica Sbellica

Okkio però!! Sbellica Sbellica
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 53/86
Vi riporto estratto preso da un sito tecnico specialistico

Le batterie si possono collegare, in linea teorica sia in serie, per aumentare la tensione che si somma tra i vari elementi, che in parallelo che aumentare la capacità in ampere che si sommano tra i vari elementi parallelati. Questo solo in teoria, e solo comunque con piccole batterie possibilmente non al piombo. In applicazioni importanti è permesso il collegamento serie per aumentare la tensione ma mai il collegamento parallelo diretto delle batterie. Purtroppo questo è spesso fatto sulle barche con staccabatterie che permettono il parallelaggio delle batterie senza nessuna protezione che non sia la resistenza dei cavi di collegamento. Questo non andrebbe mai fatto e vediamo perché. Se due batterie sono uguali per tipo e stato di carica il parallelo delle due darà, è vero, il risultato teorico voluto ovvero il raddoppio della capacità sia in termini di Ah che di corrente di spunto. Nel caso invece, molto più probabile, che una delle due batterie fosse diversa per tipo o peggio ancora per stato di carica, nel momento della chiusura del circuito nella batteria meno carica scorrerà tutta la corrente che l’altra batteria può dare con rischi gravi che possono arrivare anche all’esplosione della batteria se una è completamente scarica e l’altra completamente carica. Si ricordi infatti che una batteria, specie se per accensione motori, è in grado di fornire sullo spunto correnti che possono arrivare a molte centinaia di ampere: una corrente enorme per una batteria che la dovesse ricevere. Anche senza arrivare a casi estremi, l’esplosione o rottura dell’involucro, è però sempre possibile, e abbastanza comune, il danneggiamento delle piastre della batteria meno carica che dopo un po’ di questi trattamenti si romperà definitivamente. Nel caso di batterie di tipo diverso, cioè con trattamento delle piastre diverso la condizione di parallelo sarà fonte di una permanente condizione anomala. La batteria che ha un più alto potenziale cercherà sempre di scaricarsi sull’altra che, non potendo caricarsi più del limite fisico finirà per scaricare l’altra facendo nel frattempo bollire il proprio elettrolito. Tralascio l’ipotesi di parallelo tra due batterie completamente diverse anche come capacità, magari una 45 Ah e una 120 Ah perché è facile capire a quali rischi andrebbe incontro la più piccola batteria. Va detto, ad onor del vero, che grossi guai alla fine non capitano mai sulle barche perché, oltre al cattivo progetto di base vi è anche una pessima realizzazione dell’impianto elettrico con cavi spesso troppo lunghi. In queste condizioni la resistenza dei cavi è sufficiente ad evitare il peggio ma non è mai una cosa ben fatta.
Per quanto riguarda la ricarica le batterie, quando multiple, devono essere separate tra loro da diodi e, quando possibile, anche da regolatori di carica diversi. Non si tenti mai di ricaricare le batterie quando sono in parallelo perché, oltre a rischiare di danneggiare il caricabatteria o l’alternatore, rischieremmo di sovracaricare una delle batterie e lasciare scarica l’altra o le altre.

@ isla se le batterie al gel necessitano di una carica diversa (e quì ho dei forti dubbi visto che in questo caso è l'alternatore del motore che carica e non credo sia in grado di valutare autonomamente il tipo di elettrolita delle batterie) a maggior ragione NON devono essere parallelate perchè la corrente che passa dalla batteria carica verso la batteria scarica sarebbe di molto superiore a quel 10% di corrente di carica che le batterie sopportano.
In ogni gruppo o comunità c'è uno stolto: se nella tua cerchia di amici non ne vedi, comincia a preoccuparti.
Tenente di Vascello
Cesarone (autore)
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- Ultima modifica di Cesarone il 17/01/08 13:34, modificato 1 volta in totale
Ringrazio a tutti fino adesso per l'interessamento al post e per vari interventi, Personalmente opterei come ha gia detto qualcuno nell'usare la batteria 1(motore) nell'andata di un tragitto, e la batteria 2(servizi) nel tragitto di ritorno, cosi facendo dovremo avere le 2 batterie sempre efficenti, si eviterebbe di avere una delle due batterie scariche ed inoltre non faremo altro che dare vitalità a entrambe le batterie. Usando in modo corretto entrambe non faremo altro che allungare la loro vita, una batteria che usiamo saltuariamente o che viene fatta scaricare del tutto e ricaricata dopo mesi, non sarà più efficente come quella di una volta con la conseguenza di una batteria di poca durata non più affidabile come una sempre seguita bene.
Come ha sottolineato qualcuno: alla fonda potremo utilizzare la batteria 2(servizi) in modo da usare i servizi che a loro volta hanno poco assorbimento, a meno che non si abbia un w.c., un autoclave, un salpa ancore elettrico o un frigorifero.... tutti servizi che hanno un assorbimento considerevole rispetto a strumenti "comuni" come Eco, luci, GPS ecc. ecc. in questo caso opterei per una terza batteria...........ma staremo già parlando di gommoni dai 7.50 mt. in su............. UT Razz
Cesare Boi - Marshall M90 rt - Carrello T.A.T.S Cresci Rimorchi N650B S.F.
Ammiraglio di squadra
isla
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- 55/86
The Doctor ha scritto:
V
@ isla se le batterie al gel necessitano di una carica diversa (e quì ho dei forti dubbi visto che in questo caso è l'alternatore del motore che carica e non credo sia in grado di valutare autonomamente il tipo di elettrolita delle batterie) o.


ti posso assicurare che nei cb moderni,occorre selezionare il tipo di carica,ovvero la tensione finale,in base al tipo di batteria ,o gel o liquido classica.
e' logico che l'alternatore non sa' distinguere le due:wink:
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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- 56/86
Certo sono d'accordo riguardo i carica batterie, il problema è quando sei in mare, li non si è in grado di poter scegliere. quindi sia le batterie al gel e quelle a liquido vengono trattate allo stesso modo. In linea di massima peggiorativa per quelle al gel in quanto nel caso di parallelismo assorbirebbero più corrente di quanto previsto dalla specifica. Smile
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savix2
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VanBob ha scritto:
savix2 ha scritto:
omissam ha scritto:
a parte il fatto che a valle di due cavi molto lunghi non accendi neanche una lampadina.
ecc., ecc., ecc., ecc.
Scusami ma mi spiegheresti questa tua affermazione?

deriva dall'applicazione della legge di Ohm. Un conduttore possiede una resistenza al passaggio di corrente, più il conduttore è lungo e più la resistenza aumenta. Poichè la legge di Ohm mette in relazione la caduta di tensione con la resistenza e la potenza assorbita ne deriva che un cavo lungo potrebbe introdurre, a causa dellelevato assorbimento di corrente del motorino, una caduta di tensione troppo alta per permettere allo stesso motorino di girare.

Una lampadina, che invece assorbe poco, si accenderebbe senza problemi.

Per ovviare alla maggiore lunghezza dei cavi si ricorre all'aumento della loro superficie in sezione.
Scusate, aspettate un'attimo,ma devo intervenire su questo perchè non e proprio così.
infatti la legge di Ohm centra veramente poco in questa affermazione e in questo caso.
Ovvero centra quando si parla di enormi e kilometriche linee elettriche dove vi sono cadute di tensione in base a quanti Km di cavo conduttore attraversati da correte elettrica.
Quindi possiamo dedurre che un cavo deve essere di sezione idonea perchè deve essere attraversata da un certo amperaggio,ma non perchè c'è un calo di tensione.
Mi spiego meglio facendovi un'esempio:
prendiamo un tubo da irrigazione di sezione 1 pollice, facciamoci passare dell'acqua, fino a che richiedo in uscita 10 litri al minuto tutto va bene, Quando vado a richiedere 1000 litri al minuto,per quanta pressione possa dagli all'acqua non riuscirò mai a ragiungere quel quantitativo richiesto, cosa che posso oviare aumentando la sezione del tubo...
Quindi di vitale importanza in un impianto elettrico di qualsiasi genere e la sezione dei cavi di sezione addeguata, sia se devo accendere una lampadina ho se devo avviare un treno.
In qualsiasi caso noi utilizzeremo cavi ed apparechiature elettriche ed elettrioniche (per tornare in tema) dobbiamo assolutamente proteggere la linea anche con un seplice fusibile, anche lui addeguato,montato sul positivo della batteria, prima del deviatore,(si dice a monte). Questo ci eliminerà il 99% dei problemi che possono crearsi a seguito,ad esempio il cortocircuito dovuto allo scorticarsi dei cavi,ecc,ecc,
Contrammiraglio
savix2
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Per definire la sezione dei cavi dobbiamo indicativamente calcolare 5 Amper per mm/2
Contrammiraglio
savix2
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Scusa the dochtor,ma stai scrivendo un sacco di cose strane,che nn esistono.
Fidati Parola di un Tecnico Elettronico
Ammiraglio di divisione
The Doctor
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ora, supponiamo di avere un carico di 80 w che sezione dei cavi useresti?

P.S. Scusami ma quali sono le cose strane che ho scritto?
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