Zar 43 che saltella [pag. 5]

In quel caso la depressione sarebbe anche contrastata dalla tendenza al galleggiamento che Archimede conosceva bene.
In effetti, per produrro depressione, è sufficiente che il fluido ci scorra a contatto. Inoltre più è veloce, maggiore sarà la depressione e più sarà immerso.
Qualche fisico mi aiuto a ricordare se anche la pressione/depressione aumento quadraticamente al radoppio della velocità.

Piccolo OT ma non troppo...
Il concetto delle depressioni sulle superfici mi riporta a una discussione sui pattini nelle carene che spesso servono a distaccare il fluido dalla superficie annullando o minimizzando la depressione.

Finalmento ho capito perchè Focchi ci ha messo queste ....

Comunque il concetto che volevo esprimere e che forse non ho spiegato bene, è che con l'aumentare della velocità i tubolari si sollevano dall'acqua quindi la depressione (e la conseguente cabrata) avrà meno effetto rispetto all'entata in planata.

Non e' solo colpa di Archimede ma anche di Bernoulli

Ahh, l'inventore della salsa bernese!!!


ciao

Corretto, ma attenzione all'aumento di pressione che la salsa bernese puo' causare in fase di evacuazione.

marco57 ha scritto:

Comunque il concetto che volevo esprimere e che forse non ho spiegato bene, è che con l'aumentare della velocità i tubolari si sollevano dall'acqua quindi la depressione (e la conseguente cabrata) avrà meno effetto rispetto all'entata in planata.

Io invece volevo spiegare che proprio con l'aumento della velocità aumenta la depressione e il tubolare è maggiormente "attirato" dall'acqua.
Proprio per effetto di questa depressione non vedo come possano sollevarsi dall'acqua visto che, per farlo, dovrebbero avere effetto "portante" invece di "deportante".
Quindi, esattamente il contrario.

Scherzi a parte quoto in parte il ragionamento di Van, però la tua affermazione non tiene conto del fatto che oltre che la portanza c'è la famosa spinta di archimede, sarà di volta in volta quella con forza maggiore a prevalere sull'altra.
Posso immaginare, con ampio margine di smentita, che in una prima fase la forza della portanza sia inferiore alla spinta di galleggiamento (fase iniziale della planata) e poi si ribaltino i valori in campo.


ciao

Non si ribalta nulla, si arriverà a un punto in cui le due forze si equivarranno.
E quel punto sarà, inevitabilmente (secondo le leggi della fisica), con tubo immerso e conseguente assetto cabrato.

Ed in ogni caso, non sarebbe l'effetto "flap" imputato ai coni di poppa a dare una spinta verso l'alto ma soltanto il principio di Archimede.

Quello che l'occhio umano percepisce e quello che il cervello immagina non è sempre quello che in realtà accade.

La legge di Archimede è indipendente dalla velocità.

Infatti, ma cosa c'entra adesso?