[YAMAHA V8] calcolo dello sforzo sullo specchio di poppa [pag. 3]

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franz
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- 21/82
vagabondo ha scritto:
a mio avviso la massima spinta sulla poppa si ha' non alla massima velocita' ma bensi' quando si da' manetta da pochi nodi e il motore si trova in concomitanza numero di giri a coppia massima....in quel momento si ha' la massima spinta motrice e il non sfogo della potenza (massimo consumo)


Verifichiamo... Supponiamo di avere in partenza una accelerazione circa a = 2 m/(s*s) (con questa accelerazione si arriva a 40 nodi in 10 s). Supponiamo che il natante abbia di una massa M = 1500kg. La forza necessaria per mantenere quella accelerazione (e quindi sto esplicitamente escludendo la forza necessaria per vincere gli attriti) è

F = M*a = 3000 N = 300 Kg circa

Siamo molto sotto alle forze stimate nel post precedente, che sono quelle necessarie a vincere gli attriti viaggiando a velocità costante.
La tua sensazione intuitiva che le forze massime si abbiano in accelerazione deriva dal fatto che il tuo corpo è soggetto alle stesse accelerazioni del gommone, ma non sente l'attrito idrodinamico (non è mica immerso in acqua...).


vagabondo ha scritto:
franz ha scritto:
Quindi, ricadendo dal balzo, il motore esercita una forza in verticale sullo specchio di poppa che è 10 volte quella dovuta al suo peso in condizioni statiche, ovvero

F = 3650 Kg-spinta

Belli questi interventi...almeno qualcuno ci prova....ricordiamoci pero' che il fuoribordo assieme all'ultima tratta di carena.. bilanciandosi.. creano in velocita' il punto di fulcro dove ovviamente viene meno interessato dall'azione dell'onda....


Certo che un balzo dall'altezza di un metro è un po' estremo... ma non è impossibile. Anzi, sulle riviste nautiche nelle prove c'è quasi sempre la foto del natante che salta su un'onda di scia con la carena che va tutta fuori dall'acqua....

...magari se lo fanno col 350hp, poi devono andarlo a pescare in fondo al mare! Sbellica

Scherzi a parte, il risultato, in sintesi, è che sui bulloni ti devi aspettare forze, sia in trazione che di taglio, dell'ordine di alcune migliaia di Kg-spinta. La parte difficile è valutare la robustezza del sistema di tenuta... Per quel che riguarda i bulloni, magari c'è qualcuno sul forum che ha le caratteristiche meccaniche fornite dal costruttore (ci sono norme iso/din a questo proposito?). Per quel che riguarda lo spechhio di poppa... mah... non ho idea di quali siano le caratteristiche meccaniche del VTR....
Stilmar 500 + Johnson 40cv 4t + carrello ellebi + Eagle Cuda 250s/map ('map' per modo di dire...)
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vagabondo (autore)
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- 22/82
franz ha scritto:
Certo che un balzo dall'altezza di un metro è un po' estremo... ma non è impossibile. Anzi, sulle riviste nautiche nelle prove c'è quasi sempre la foto del natante che salta su un'onda di scia con la carena che va tutta fuori dall'acqua....


un balzo di un metro e' roba normalissima....ma non puoi paragonarlo ad una caduta libera ....la ricaduta essendo in piena velocita' non esercita la massima compressione.....vedi sciatore dal trampolino o moto da cross come anchio facevo con salti da decine di metri....se fossi caduto a piombo a quest'ora sarei defunto...

per gli altri calcoli tu fai sempre riferimento alla velocita' e al tempo di ripresa ...non mi pare sia il metodo corretto di calcolo.......ad es. se tu prendi il V8 e lo piazzi dietro ad una chiatta con adeguata elica da tiro ti accorgerai che anche se non velocissima la sua "poppa" ricevera' dal motore una spinta maggiore confrontata ad un battello veloce che monta lo stesso motore e naviga oltre 40 nodi
---------------mi e' dolce la vita---------------Clubman 21 + suzuki 140
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franz
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- 23/82
vagabondo ha scritto:
un balzo di un metro e' roba normalissima....ma non puoi paragonarlo ad una caduta libera ....la ricaduta essendo in piena velocita' non esercita la massima compressione.....vedi sciatore dal trampolino o moto da cross come anchio facevo con salti da decine di metri....se fossi caduto a piombo a quest'ora sarei defunto...

di un metro in verticale! Quanto allo sciatore... osserva che egli ricade sempre su un tratto in discesa, in modo che la sua velocità verticale non passi bruscamente da una enormità a zero nel giro di pochi centimetri... Prova a saltare su un mucchio di neve se a valle c'è un tratto orizzontale ... (anzi, no, non farlo che ti spacchi in due...). Non ho mai provato il motocross, ma, a parte i molloni degli ammortizzatori, ho l'impressione che anche lì si atterri in discesa...

vagabondo ha scritto:
per gli altri calcoli tu fai sempre riferimento alla velocita' e al tempo di ripresa ...non mi pare sia il metodo corretto di calcolo.......ad es. se tu prendi il V8 e lo piazzi dietro ad una chiatta con adeguata elica da tiro ti accorgerai che anche se non velocissima la sua "poppa" ricevera' dal motore una spinta maggiore confrontata ad un battello veloce che monta lo stesso motore e naviga oltre 40 nodi


Hai perfettamente ragione nel caso della chiatta... infatti dalla formula W = F * v, se ricavi la forza F ottieni
F = W/v
quindi, se la potenza W rimane la stessa, ma la velocità v diminuisce il risultato è che la forza F aumenta! Non vedo dove sia la scorrettezza del calcolo...
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- 24/82
daccordo Franz x la chiatta ....meno x il metro....quano ricadi la discesa ti favorisce ulteriormente..ma anche a pari livello la velocita' in ricaduta va a smorzare la sua energia non totalmente sull'impatto....piu' veloce vai e piu' si apre l'angolo di ricaduta....e' matematico.....con la moto da cross addirittura a volte ricadi sulla salita sucessiva....con grande botta alle p....

per esagerare se andassi a 100 nodi il metro di caduta quasi non lo senti
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franz
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- 25/82
vagabondo ha scritto:
daccordo Franz x la chiatta ....meno x il metro....quano ricadi la discesa ti favorisce ulteriormente..ma anche a pari livello la velocita' in ricaduta va a smorzare la sua energia non totalmente sull'impatto....piu' veloce vai e piu' si apre l'angolo di ricaduta....e' matematico.....con la moto da cross addirittura a volte ricadi sulla salita sucessiva....con grande botta alle p....

per esagerare se andassi a 100 nodi il metro di caduta quasi non lo senti


Mi spiace ma proprio no... Shame on you
Immagina di lasciar cadere un uovo da un metro di altezza su di un pavimento rigido. L'uovo si rompe.
Adesso immagina di lasciar cadere l'uovo sempre da un metro d'altezza, ma allo stesso tempo di imprimergli una velocità orizzontale grande a piacere. Se tu avessi ragione... l'uovo non dovrebbe più rompersi!!!
Ovviamente nel secondo caso l'uovo arriverebbe a terra con un angolo di incidenza molto minore di 90 gradi... ma la componente verticale del vettore velocità al momento dell'impatto è esattamente la stessa sia che tu abbia dato la spinta in orizzontale sia che tu non l'abbia data (se non ti ho ancora convinto la prossima volta ti scrivo le equazioni....)
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Contrammiraglio
CHICCA
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- 26/82
Tutti gli sforzi che state facendo sono lodevoli oltre che apprezzabili e visto che qualcuno ha scritto che sono graditi anche pareri di NON esperti vi passo queste considerazioni.

Immagino e son certo che quando si progettano scafi lo si faccia tenendo in considerazione molteplici fattori ed in special modo la Cavalleria per la quale lo scafo sarà debitamente testato ed omologato.

In quanto ai metodi di fissaggio, generalmente Acciai speciali al molibdeno, ci sarebbe un panorama di considerazioni inerenti le prove meccaniche cui vengono sottoposti prima dell'antrata in produzione.

Le bulloneria per la nautica (come gli acciai per costruzione o carpenteria metallica) devono rispondere a specifici carichi di rottura già contemplati nei parametri di costruzione fissati per tali elementi.

Gli elementi vengono campionati e testati per gli "sforzi metallici" come trazione, compressione, taglio, torsione, o sforzi complessi.

Senza addentrarmi nelle spiegazioni matematiche delle leggi che li determinano (moduli di elasticità, deformazione unitaria, calcolo della sezione finale etc etc ) mi permetto di affermare che una bulloneria "consigliata" per il fissaggio di un pezzo ha la capacità di assorbire prima della rottura un carico alle volte dalle 5 alle 30 volte superiore a quello per cui è stato omologato.
Smile
>>>>> Mi piacerebbe capire CHI SONO ........... ma NON affrettatevi a scriverlo !!!!! Anche se non mi offendo <<<<<
Capitano di Corvetta
vagabondo (autore)
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- 27/82
franz ha scritto:


Mi spiace ma proprio no...


non mi trovo per niente daccordo....

se un peso galleggiante a caduta libera sprofonda nell'acqua di un "tot" verra' rimbalzato di altrettanto tot in superficie....lo stesso peso assumendo una velocita' laterale ricadra' nel liquido con angolazione minore di 90 gradi andando a diminuire l'affondamento allungando il l'area di impatto in lunghezza..

quindi l'energia accumulata nella caduta verra' dissipata in un tempo maggiore anche se i Kg. dell'impatto sono gli stessi
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Capitano di Corvetta
vagabondo (autore)
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- 28/82
CHICCA ha scritto:

Immagino e son certo che quando si progettano scafi lo si faccia tenendo in considerazione molteplici fattori ed in special modo la Cavalleria per la quale lo scafo sarà debitamente testato ed omologato


il nocciolo secondo il mio punto di vista sta propio li'..

lo specchio di poppa sicuramente nel suo insieme sara' costruito x reggere certe pressioni.....ma e' la tenuta dei bulloni sulla resina interna che mi fa dubitare.....non so' se ci siano normative che obblighino i vari concessionari a inserire grandi piastre di battuta all'interno scafo x allargare il punto di presa dei bulloni .....se uscissero dalla casa madre gia' montati non avrei dubbi...ma chi mi dice che anche il semplice meccanico che si accinge al montaggio di questi bestioni vada a recuperare una piastra d'acciaio di grosso spessore x inserirla sotto bullone..

nel battello foto con mercury ad esempio all'interno non c'era nessun rinforzo visibile(era pero' in fiera)
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Capitano di Fregata
alby.g
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Mii ragazzi, mi sta venendo il mal di testa a leggere tutto questo post......... Sad Sad Sad Sad Sad Sad
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vagabondo (autore)
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alby.g ha scritto:
Mii ragazzi, mi sta venendo il mal di testa a leggere tutto questo post......... Sad Sad Sad Sad Sad Sad


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