Un esercizio di carteggio [pag. 4]

Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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- 31/49
Esatto..
Io non so cosa sia la rotta vera, non so cosa sia la prora vera, non so cosa sia una corrente, non conosco nulla delle convenzioni e degli assiomi e delle regole che si usano nel carteggio nautico, non so nulla di nulla ma se alle 9:00 mi trovo in un punto diverso da quello previsto faccio un salto sulla sedia e mi domando “Ma che cappero sta succedendo? Cos'è che non quadra?”. E provo a rispondermi: “E’ guasta la bussola? Sto procedendo ad una velocità maggiore o minore del previsto? Qualcuno/qualche cosa mi sta spingendo fuori rotta? Un traino? Una corrente?”. Se le prime ipotesi non sono verosimili allora cerco di capire di quanto mi ha spostato la corrente. E, guarda un po’, l’unico luogo di punti in cui mi possa aver spostato la corrente è proprio quella speciale semiretta. E continuando a ragionare……..
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 32/49
si Natan.. hai ragione....
il 4°... è il "triangolo di cui accennavo prima (smentendomi, infatti)
il fatto è che il tema proposto da Prince ed al quale solamente mi riferivo, parla di Pv....
chi gli ha proposto tale problema si scorda che:
"essendo noto il cammino nell'intervallo, con rotta costante ED IN ASSENZA DI CORRENTE, affettuando il 1°RIl quando l'oggetto è a proravia del traverso" (pag. 130 Guglielmi 44esima ed.)

questa è la "definizione" del Pn col doppio polare data dal Guglielmi

quindi in presenza di corrente, come diceva Stellamaris, non se po' fa
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 33/49
Fran, ok.... MA NON SI PUO' fare il punto nave in presenza di corrente con il doppio polare. (e onestamente non lo ricordavo)

serve un punto nave fatto con rilevamento vero differente, quello tipico di tre oggetti, per esempio.

quindi il problema posto a Prince non aveva soluzione e se così era, era mal posto dagli esaminatori (ignoranti)
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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- 34/49
Sono molto triste. Sad

Non esiste alcun motivo fisico, geometrico, matematico per affermare che non si può fare.
Esiste solamente un'affermazione scritta su un famoso libro di un famoso autore.

E chi è costui! Nostro Signore Onnipotente????


Mah.
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2° Capo
NatantNever
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- 35/49
Forse non hai letto il mio post precedente: essendo noto X di partenza ed i due Rilevamenti veri, è possibile anche tracciare la rotta vera e di conseguenza trovare la Ve.
Infatti nel problema ti danno anche gli orari di partenza e rilevamento; siccome la corrente è costante in Intensità e direzione, sai che la distanza tra X ed il primo Ril. è doppia rispetto a quella tra il Ril. 225 e 270.
Questo determina una sola retta che intersecando i rilevamenti porta a tale risultato e questa è la rotta vera. Nota quella, è nota la distanza e quindi la Ve.
Ti torna?
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 36/49
il motivo è semplicissimo Francesco
si tratta di "definizioni" (e sono completamente d'accordo con Natan)
Innanzitutto il carteggio è "navigazione stimata", non certa.... di certo nel carteggio ci sono solo i Rilevamenti Veri

ricapitoliamo: se mi danno una rottavera e mi dicono che ho due rilevamenti polari ovviamente mi chiedono di svolgere l'esercizio di calcolo della mia posizione stimata.
punto. e questo devo fare in sede d'esame.
Ovviamente, scoprirò che il Pn non sta sulla rotta che mi avevano dato nel tema da svolgere.
altrettanto ovviamente, dal Punto stimato alle 9:30 su tale rotta al puntonave rilevato col doppio polare traccerò la direzione e quella sarà l'intesità della corrente (da riportare all'unità di tempo "oraria", in dipendenza delle ora di navigazione del puntodi partenza: 1,30H... quindi i 2/3 di tale fisica distanza è la velocità della corrente, il verso va da Ps a Pn)

tutto qua.

il dire "in presenza di corrente" nel tema da svolgere è un controsenso, perchè "in presenza di corrente" il doppio polare va fatto sulla PruaVera che NON COINCIDE con la Rotta Vera

quindi o Prince si è scordato dei dati oppure ha aggiunto da sè nel tema il fattore corrente, che invece è parte della soluzione, non del tema
Capitano di Fregata
prince (autore)
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- 37/49
NatantNever ha scritto:
Forse non hai letto il mio post precedente: essendo noto X di partenza ed i due Rilevamenti veri, è possibile anche tracciare la rotta vera e di conseguenza trovare la Ve.
Infatti nel problema ti danno anche gli orari di partenza e rilevamento; siccome la corrente è costante in Intensità e direzione, sai che la distanza tra X ed il primo Ril. è doppia rispetto a quella tra il Ril. 225 e 270.
Questo determina una sola retta che intersecando i rilevamenti porta a tale risultato e questa è la rotta vera. Nota quella, è nota la distanza e quindi la Ve.
Ti torna?


Bravo Natan hai centrato la soluzione.
Tutto si basa sul rapporto tra gli orari. Se la corrente è uguale, i due segmenti (x - 45 e 45 traverso) sono proporzionali.
Ho trovato anche un metodo grafico piuttosto semplice per trovare il punto nave reale, e quindi anche la corrente.
Il tempo di scrivere e scannerizzare ed è da voi Wink
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 38/49
NatantNever ha scritto:
essendo noto X di partenza ed i due Rilevamenti veri.............
Ti torna?


no, nel tema gli danno due polari.....
aspettiamo la scannerizzazione di Prince
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 39/49
nel frattempo, anche per dare strumenti a Fran che ne è ghiotto, ecco la spiegazione teorica del sistema
scusandomi con chi "del mestiere" usa strumenti più moderni ( Wink )
re: Un esercizio di carteggio

Francesco,
nell'esempio si "deve" imporre che la mia prua coincida con la mia rotta (ecco perchè la frase "in assenza di corrente", ma si potrebbe anche aggiungere "e di scarroccio")
l'esempio cambia di molto poco se invece siamo in presenza di dati certi di scarroccio o corrente, perchè oltre alla Rotta Vera, avremo anche la differente prua Vera come dato noto (e quindi potremo disegnare bene i due rilevamenti polari tenendo conto delle somme algebriche (segno più o meno) dei gradi di deriva o scarroccio)

in pratica si disegna il primo rilevamento (cosa in effetti non necessaria),
poi dal punto rilevato si traccia una rotta immaginaria (PARALLELA ALLA NOSTRA REALE!) sulla quale si riporta il tempo alla nostra velocità (in pratica la distanza che percorreremo tra le 9 e le 9:30) da tale punto immaginario e teorico tracciamo subito il PRIMO RILEVAMENTO
così facendo, immediatamente, avremo immediatamente posticipato nel tempo il primo rilevamento, imponendolo alle 9:30 anzichè la 9:00 come in effetti in realtà era

a questo punto alle 9:30 (vere) tracciamo anche il secondo rilevamento del medesimo benedettissimo oggetto cospicuo...
troveremo il punto di intersezione dei due rilevamenti e quello sarà il nostro punto nave.

come vedi anche nell'esempio del testo, esso NON si trova sulla Rotta Vera originariamente tracciata....
2° Capo
NatantNever
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- 40/49
bobo ha scritto:


no, nel tema gli danno due polari.....
aspettiamo la scannerizzazione di Prince


Due polari si trasformano in rilevamento vero nota la prua vera.
Ricorda che una Polare è un angolo di rilevamento rispetto alla linea di fede che è data dalla prua.
Sailornet