Adempimenti per l'uso del VHF su tutti i canali [pag. 7]

Amici,
non sono più,purtroppo,un bambino e sono cresciuto cercando di stare sempre nel giusto,ma riguardo a certe situazioni , come quella in oggetto, non mi meraviglio più di tanto , e se dovessi infrangerei la legge , senza troppi problemi e o meraviglie ; trovo coraggio nel farlo dalla poca chiarezza ed interpretazione della legge stessa ed in genere in Italia;basti pensare ai motori 40 cv / 50 o 60.
Capitano Lallo.

Uno dei problemi che maggiormente ci affligge è l'iperproduzione normativa.
Da un lato vorremmo leggi e norme semplici e chiare, dall'altro le rifiutiamo di fatto producendo sempre una serie di eccezioni ed accezioni per le quali siamo geneticamente dei maestri. Se la neve è bianca, non è detto che sia proprio bianca ma ci possono essere variazione di sfumatura, dovute alla temperatura ed all'esposizione alla luce, alle condizioni meteo,ai riflessi degli oggetti circostanti, all'inquinamento atmosferico e della ionosfera, a possibili difetti di vista dell'osservatore , e così via.Quindi prima di dire che la neve è bianca pensiamoci........
La normativa di produzione italiana prevede tutto ed il contrario di tutto, corroborata anche da una schiera inusitata di avvocati, che sul cavillo ed il rinvio basano, non raramente le loro fortune professionali e più di qualche giudice che opera per astratto senza voler vedere la ricaduta reale della norma.
Una norma successiva, secondo i pricipi generali del Diritto, dovrebbe abrogare le precedenti e vivere di luce propria.
Invece, vista ancha carenza intellettiva di chi materialmente le scrive (i Sigg. Legislatori dispongono di schiere di funzionari iperpagati che dovrebbero partorire un testo decente senza contrasti e sovrapposizioni con altre normative esistenti) si fanno solo una mare di richiami a precedenti normative e quindi la nuova norma spesso esce completamente inefficace,o nella migliore delle ipotesi cotraddittoria.Considerando poi, ed è il caso delle normative radio, che queste vengono parzialmente esaminate da tecnici e comunque redatte da gente che sull'argomento non ci capisce nulla o quasi.Si tratta di illustri laureati in scienze giuridiche, che leggono specchietti, tabelle e quadri riassuntivi fatti da altri (tecnici, ingegneri, fisici ecc, più o meno aggiornati e spesso tuttologi di lungo corso) e poi mettono nero su bianco quello che gli sembra d'aver capito.
Se si aspetta poi l'uniformazione delle norme nell'ambito per molti aspetti si rasenta l'utopia, perchè le norme dovrebbero avere una condivisione generale e quindi ognuno tenta d'aggiungerci qualcosa di suo (prvate ad immaginare quanto glie ne freghi al Lussemburgo del calibro delle angurie o dei fichi d'india, così come delle comunicazione VHF in mare).
Una volta adottata la norma questa deve essre recepita e comunque armonizzata all'interno di ciascun Paese con la normativa preesistente, quindi altre norme locali e soprattutto l'interpretazione della norma europea, per chè un vocabolo può avere molti significati ed una congiunzione,un avverbio ed una virgola possono stravolgere qualsiasi significato.
Auguri a tutti
Yanez
P.S.
La norma per i nemici si applica, per gli amici s'interpreta

Sono entrato in un negozio di nautica della mia città, per chiedere info e prezzi per un VHF nautico, la negoziante ragazza preparata e sveglia, mi dice: Con una dichiarazione che userai il VHF solo per emergenza, non hai bisogno di certificati, quelli che conosciamo per intenderci. Non ho dato molta importanza alla cosa ma credo che sia il caso di approfondire. Che dite in merito?

che la signora ha detto una balla colossale.
tutte le regole e balzelli vari, i certificati di bordo del VHF ed il personale patentino di radiotelefonista limitato servono SOLO al 16.
sugli altri siamo solo tollerati...
ogni uso differente da quello di emergenza o almeno da quello utile alla salva navigazione è contrario alle regole per come fatte rispettare oggi dalle forze dell'ordine
(in effetti le regole vere e proprie sarebbero ancora più restrittive)

isola ha scritto:

Sono entrato in un negozio di nautica della mia città, per chiedere info e prezzi per un VHF nautico, la negoziante ragazza preparata e sveglia, mi dice: Con una dichiarazione che userai il VHF solo per emergenza, non hai bisogno di certificati, quelli che conosciamo per intenderci. Non ho dato molta importanza alla cosa ma credo che sia il caso di approfondire. Che dite in merito?

In sintesi:
a) devi comunque possedere la licenza RTF che ti abilità all'uso dell'apparecchio
b) devi inviare all'ispettorato delle telecomunicazioni della tua zona una raccomandata dove dichiari in autocertificazione che non userai l'apparecchio per altri tipi di comunicazione (a meno che tu non decida i sottoscrivere un apposito abbonamento).
Copia della ricevuta di detta raccomandata e della autocertificazione, va tenuta a bordo

Yatar,
non vorrei dare indicazioni differenti, ci vogliamo chiarire?
che intendi?

bobo ha scritto:

Yatar,
non vorrei dare indicazioni differenti, ci vogliamo chiarire?
che intendi?

Che se fai un abbonamento ad un provider puoi parlare.
Se no solo CH 16 per le emergenze.
Per questo è necessaria l'autocertificazione

e la licenza limitata di radiotelefonista che fine ha fatto?

Sta qua

Yatar1963 ha scritto:

a) devi comunque possedere la licenza RTF che ti abilità all'uso dell'apparecchio

ah, ok,
allora ti assicuro che la tua autocertificazione inviata A/r non è assolutamente necessaria, nè opportuna...
invece, mi pare tu non abbia citato il certificato dell'apparecchio, esattamente la Licenza di Esercizio di Impianto Radioelettrico

in sostanza a mio avviso servono solo (nel senso che non serve altro)
e necessariamente (nel senso che entrambi sono essenziali)
questi due : Licenza e Certificato

(scusate, non avevo sottomano la macchina fotografica, ho scattato col cellulare)