Come fare una chiamata d'emergenza, quando lanciare un Mayday e come farlo - Tutorial.

Ammiraglio di squadra
Gulliver (autore)
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- Ultima modifica di Gulliver il 01/03/21 13:22, modificato 1 volta in totale
Navigo, con responsabilità di comando, sia pure di un gommone, da quando ho 16 anni, quasi 50 anni fa, ho preso la patente a motore nel 1990 e l’ho integrata a vela nel 2005, dal 1990, ininterrottamente uso il VHF.

Pensavo di sapere bene cosa dire e come dirlo, ma ho scoperto che commettevo qualche errore, alcuni più importanti di altri. Non ho intenzione di tenere un corso SCR, perché non ne ho le capacità, ma di condividere quanto ho appreso sulle chiamate di emergenza, su quelle urgenti e sugli avvisi di sicurezza.

Prima di tutto dobbiamo distinguere i tre tipi di chiamata:
Distress-emergenza: si fa quando siamo davanti a un imminente pericolo per la vita di un membro dell’equipaggio o per la barca.
Avete tirato su un sub e non respira o si accascia sul pagliolo perdendo i sensi, dovete fare una chiamata d’emergenza, avete tirato su un sub che si è amputato un dito con il coltello, ma respira (e urla e bestemmia) non è una chiamata di emergenza, ma di urgenza. Vi si blocca il motore all’uscita del porto, con frangenti che vi trascinano sugli scogli, emergenza, vi si blocca il motore a 30 miglia dalla costa, nessun pericolo di affondare, nessun uomo a mare, la chiamata è urgente, ma non è un distress. Infine avete un uomo a mare,, calma piatta e assoluta certezza di recuperarlo. ATTENZIONE QUESTA E’ UNA chiamata D’emergenza, qualunque cosa andasse storto non aver fatto quella chiamata potrebbe costarvi caro.

MOLTO IMPORTANTE SAPERE che la chiamata d’emergenza deve essere SEMPRE AUTORIZZATA DAL comandante.

Quindi la prima distinzione è: sto perdendo la barca? Sta morendo qualcuno? Se la risposta è positiva dovrete fare una chiamata di emergenza, (mayday mayday mayday) se è negativa dovrete fare (se ci sono le condizioni) una chiamata di urgenza (PAN PAN PAN). Se poi vedete un container in acqua, pericoloso per la navigazione, potreste mandare il terzo dei segnali di sicirezza: SECURITE’ SECURITE’ SECURITE’

Ma a noi interessa l’emergenza (Distress)

Allora, per quanto dovrebbe essere ovvio, la chiamata deve essere fatta sul canale 16 dopo un breve ascolto, per avere la certezza di non interrompere un altro mayday, e si compone di due parti, la prima, nella quale si lancia il mayday, e si identifica la nave (barca) che lo ha lanciato; questo primo messaggio è generico e serve ad avvertire chi lo ascolta che c’è qualcuno in pericolo di vita o una nave che sta per perdersi.

Il messaggio è questo, sarebbe meglio in inglese, ma sottocosta italiana penso che in italiano vada benissimo, poniamo che la barca si chiami BETTINA e abbia un uomo a mare, si fa la chiamata (Call)
mayday mayday mayday
This is (questa è) BETTINA BETTINA BETTINA e poi il call sign, il nominatovo internazionale assegnato con l’autorizzazione VHF (una volta sola ma chiaro, le lettere una alla volta, i numeri uno alla volta, ad es. non venti ma due zero).
(attenzione, tra volte mayday e tre volte Bettina, per non correre il rischio di incomprensioni, e perché chi ascolta si aspetta di sentire tre volte sia il mayday sia il nome della barca in difficoltà mentre cerca penna e carta per trascrivere il messaggio.

A questo punto chiunque fosse nel raggio VHF della barca in difficoltà sa che Bettina corre un rischio grave ed è attento. Dopo qualche secondo, secondi non minuti, si lancia il
MESSAGE che segue, USATE invariabilmente l’acronimo MIPDANIO. Scrivetevelo ovunque, imparate a memoria questa parola perché potrebbe salvarvi la vita, ecco come:
questo è il testo del messaggio:
M mayday (una volta, lo stanno aspettanto tutti)
I (Identificazione) BETTINA – nominativo di chiamata India Zulu tre quattro due due M M S I 247000000 ( se non avete MMSI potete non darlo)
P Posizione (le coordinate) quattro due gradi uno tre minuti Nord – uno due gradi quattro cinque minuti Est, (Le coordinate in gradi, minuti e millesimi. Se non le sapete leggetele sul telefono o sul GPS, oppure date un punto cospicuo. 10 miglia sud dal faro di Capelrosso. Attenzione, nominando un punto cospicuo SEMPRE DA quel punto, pensate alla nave o all’elicottero che partono per venirvi a prendere.)
D (Distress - descrivete il problema) Uomo a mare - Man Over Board
A (Assistenza richiesta - cosa vi serve) Si chiede un intervento aereo per localizzare l’uomo a mare
N (Number numero delle persone a bordo): quattro persone a bordo
I (Informazioni spieghiamo a chi ci cerca cosa deve guardare) Siamo un gommone arancione di sei metri
O Over (Il messaggio è finito rimaniamo in ascolto).

Entro 5 minuti vi chiamerà una stazione di terra o la capitaneria e coordinerà l’assistenza. Richiamate non prima di 2/3 minuti se non sentite nulla, non occupate la banda continuando a trasmettere.

Se siete fortunati vicino a voi c'è un’altra barca che vi ha sentiti e ha un operatore esperto a bordo, che ha trascritto il vostro messaggio (USANDO MIPDANIO), Magari è un portacontainer con un’antenna in grado di andare molto più lontana della vostra (ma potreste essere voi con un’antenna a 1,5 metri, che avete per caso ascoltato, unici, il messaggio di un portatile che non arriva a terra.

Ebbene se per 5 minuti, nei quali dovete fare silenzio assoluto (mayday SELONCE) non sentite risposta al mayday dovete fare due cose:

La prima, rilanciare il mayday, si fa così:

MAYDAI RELAY mayday RELAY mayday RELAY (Cosi tutti sanno che voi non siete in difficoltà ma avete sentito qualcuno che lo è)
All stations all stations all stations (a tutte le stazioni a tutte le stazioni a tutte le stazioni)
This is (questa è) BROCCOLETTO (il nome della vostra nave) nominativo di chiamata bla bla bla

Qualche secondo e poi rilancerete, identico, il mayday di BETTINA.

In sostanza la vostra chiamata dice a tutti: io sono broccoletto e sto bene, attenzione perché non avete sentito questo mayday e ripetete, paro paro quello di BETTINA, che vi eravate scritti.

A quel punto potete chiamare BETTINA

BETTINA BETTINA BETTINA
This is BROCCOLETTO BROCCOLETTO BROCCOLETTO
mayday RECEIVED
OVER
Ora dovete rimanere in ascolto e in silenzio, se pensate di esserne in condizioni avvicinatevi a BETTINA e comunicateglielo, ma ormai le comunicazioni non hanno più una forma fissa.

Il mio consiglio: preparatevi una chiamata di Distress, con il nome, il nominativo della vostra barca e la sua descrizione mettendoli in un'impaginazione M I P D A N I O e lasciate in bianco posizione, tipo di emergenza, richieste di assistenza e numero di persone. poi plastificatelo e tenetevelo vicino, vi sarà utilissimo nel caso (che non auguro) che doveste mandare un mayday, e scriverete solo i dati relativi all'emergenza e alla posizione..

Da questo messaggio si capisce che il corso SCR è estremamente importante e che vale la pena frequentarlo per prendere il brevetto.
Site Admin
VanBob
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- 2/96
Ringrazio Gulliver per questo bellissimo post.

Inevitabilmente mi è tornata in mente, proprio una flashata, una antica discussione che portò all'allontanamento di un amico: https://www.gommonauti.it/ptopic44757_accensione_vhf_e_non_ricevo_non_trasmetto.html?sp_pid=608134&highlight=&highlight=distress#608134

Rileggendola oggi, alla luce anche di questo post di Gulliver, non posso fare altro che confermare di aver preso la decisione giusta.
Poi il tempo passa, le persone cambiano, ma il "solito" insegnamento dovrebbero trarlo tutti.
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Tenente di Vascello
robertopi
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- 3/96
@Gulliver
ottimo.
Confermi che la procedura vale per tutti i VHF non solo quelli dotati di DSC?
saluti
Ammiraglio di squadra
Gulliver (autore)
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- 4/96
Questa è la procedura standard internazionale valida per le trasmissioni VHF.

Quella per il DSC si svolge, per chi ha il numero MMSI, sul canale 70 ed è ulteriore, NON ALTERNATIVA, molto più semplice, rapida e sicura. In ogni caso alla chiamata si soccorso in DSC deve seguire SEMPRE quella in VHF nei termini che ho scritto.

Tieni presente che oggi non esiste più obbligo di ascolto del canale 16 ma solo del canale 70 in DSC.

Ribadisco che è un’ottima idea cominciare a scriverla nelle parti fisse e tenerla a portata di mano plastificata. Molto meglio incollare una cosa del genere in consolle che la solita rosa dei venti.
Tenente di Vascello
mariola
1 Ah ah ah
- 5/96
Se il natante non ha un nome che si dice? va bene "questo è un gommone Marshall M80 arancione con motore Honda 40 cv"?
già Asso 57 con Yamaha 90 cv 2t
In arrivo Ranieri Azzurra 20 con Honda 90 4t iniezione

Sempre e comunque
Principiante patentato
Tenente di Vascello
masvini
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Se hai un VHF dovresti avere anche un nominativo
Ammiraglio di squadra
Gulliver (autore)
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- 7/96
Togli dovresti e metti devi.
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Grazie Gulliver per il contributo, però questa è una procedura che dovrebbero conoscere tutti i patentati.. visto che trattasi di argomento di studio.
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Ammiraglio di squadra
Gulliver (autore)
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- 9/96
Sinceramente non ricordo se al mio esame mi insegnarono MIPDANIO, e comunque sono d’accordo che dovrebbe essere una procedura stranota (che tra l’altro dichiariamo di conoscere quando chiediamo il certificato RFT), ma come hai visto l’amico con il “senza patente” non sapeva nemmeno di dover avere un nominativo di chiamata per il VHF.
Tenente di Vascello
robertopi
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E' vero che sono argomenti di esame, ma è anche vero che vista la non obbligatorietà sotto le 6 miglia, chi fa prettamente navigazione costiera, non da peso al VHF e nemmeno se ne interessa a questo oggetto, soprattutto oggi con la presenza degli smartphone, quindi non condannerei nessuno sul non sapere. A mare mi preoccupa molto di più la maleducazione, la prepotenza, la strafottenza e la mancanza di rispetto delle più banali norme.
Premesso che sono fermamente convinto che bisogna conoscere la procedura spiegata da Gulliver, temo che siano in pochi, in una situazione di emergenza ad attuarla correttamente.
Saluti
Sailornet