Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento [pag. 10]

Sottotenente di Vascello
donno
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- 91/174
Cerco di mettere meglio a fuoco la differenza dei tubi a fine tronca rispetto a quelli a fine conica con qualche nota aggiuntiva ed un nuovo disegno sul concetto-base e sulle differenze idrodinamiche escludendo per semplicità espositiva gli effetti derivanti dalla sezione rotonda dei tubi.

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento


In uno scafo planante il rapporto portanza/resistenza ottimale dovrebbe essere un valore guida del lavoro progettuale; nelle imbarcazioni pneumatiche o semirigide dove i tubolari sono ”il problema”, la forma idrodinamicamente meno efficente e desiderabile, questo rapporto portanza/resistenza (oltre al miglior compromesso di questo rapporto con le esigenze funzionali richieste, le derivate incompatibilità anche estetiche, etc.) non andrebbe risolto da astrazioni stilistiche soggettive ma da competenze tecnoscientifiche oggettive.
Quanto può influire il cono ?
Il cono e la parte di tubo adiacente può aggiungere un aumento di resistenza significativo, misurabile e variabile in funzione del rapporto velocità/raggio di raccordo, dell’interazione con le altre parti della carena, delle deformazioni generate nel tubolare, del tipo di tessuto usato e relativa pressione, della dimensione di superfice portante assegnata dal tubo, etc.
Continua ...
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 92/174
ok, siamo al paragone col fondo piatto ed "estrattore" delle moderne F1????????
dobbiamo quindi minimizzare le resistenze per comunque dare delle pressioni verso il basso alla parte poppiera in fase di planata?
oppure dobbiamo pensare sia alla riduzione delle resistenze all'avanzamento che alla "depressione" della poppa che è un fattore nocivo?

in sostanza, quale è il fine del progettista? (in relazione al solo quesito, non alla somma delle domande, se è possibile isolarlo)
tenere la poppa alta o tenerla bassa? oppure, la prua: al contrario bassa o alta?

magari sono scopi legittimi in differenti tipologie di utilizzi.... o scopi, che dir si voglia.... seppur sempre all'interno di scafi plananti

io immagino che lo scopo del progettista sia di tenere la minor parte bagnata possibile in ogni caso, ma è una mia sensazione che può essere del tutto "fuori di melone"
....................................................

rileggendoti, l'hai già detto: "Rapporto tra Portanza e Resistenza" un fattore x predeterminato in fase progettuale....
mi torna in mente il tuo primo bigino sulle eliche: anche lì c'erano gli stessi concetti (dall'aquilone in poi, se ricordo bene) relativi alla ideale inclinazione dell' "ala" (angolo alfa? ricordo bene?)
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 93/174
Caro Marcotan la lunghezza dei miei coni di poppa é 25,3 cm + 5,5 cm di sopraggitto e poi il cono tronco.
La distanza di 25,3 l'ho misurata dalla parte superiore dello specchio di poppa,appena sotto l'unghia del bordo superiore e facendo correre il metro lungo il tubolare....
Tenente di Vascello
marcotan (autore)
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- 94/174
ragazzi il gommone è una favola ringrazio pubblicamente tutti in particolare Davide, il mio amico Bobo, che mi ha fornito il modello di partenza e numerosi ( anzi tutti ) gli spunti e preziose informazioni in primis piastra e altezza di montaggio del motore, l'amico Nicola M60, gli amici mitici del Catchthemonster, Manetta per le nozioni tecniche di verniciatura, tutti gli interventori per il supporto morale, l'amico Savino, la Carrozzeria Nuova Tasso, il forum per le nozioni tecniche che mi hanno permesso di effettuare il restauro...e ovviamente Franco Donno per aver creato il Gommone, per avermi esaltato ed emozionato, per avermi bacchettato, per gli interventi ( che non sono finiti ) e per esserci ( potrei andare aventi un mese!!!
Grazie di cuore a tutti!
sto cercando di ricaricare tutte le foto sul server di gommonauti...è un lavoraccio ma tant'è!
ecco alcune fasi del varo
re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento


velocità massima in due con 40 lt di carburante vasca vivo 45 lt piena, vari pesci pescati e 30 kg di attrezzatura da pesca circa 49-51 km/h a 5.700 g/m... purtroppo non testato sul mosso

Sottotenente di Vascello
donno
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- 95/174
Bobo, credimi, quello che volevo dire e perchè lo volevo dire mi era chiaro in mente.
Credevo anche di averlo detto con accettabile comprensibilità.
Poi è arrivato il tuo intervento e dopo una brevissima reazione istintiva in una certa direzione ho riletto quello che scrissi, nuova reazione in altra direzione e naturalmente “Stultum est dicere putabam !”
Ho detto quasi il contrario di quello che intendevo dire.
Beh, grazie Bobo.
Da ora in poi rileggerò sempre criticamente prima di premere invio.

Quello che volevo dire.
Con la Marshall mi riusci, finalmente, di eliminare i coni, eliminazione legittimata dall’aumento di resistenza primario indotto dalla specifica forma e dal derivato aumento di resistenza secondario per le deformazioni indotte nel tubolare.

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento


I tubolari nuovi di Marcotan con un inserto conico ripropongono la contraddizione idrodinamica portanza/resistenza aggiungendo anche un aumento dei costi di produzione.
Lo schizzo con l’estrattore della formula 1 voleva essere una specie di sottolineatura e di riferimento di quanta forza si possa estrarre da un fluido, anche un fluido di massa, densità e viscosità molto minore dell’acqua, impegnandolo in una forma adatta al risultato voluto.

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento


Contraddizioni idrodinamiche.
D’ora in avanti posso usare CONID che è più corto?
Esaminando il mercato sono verificabili numerose CONID con influenza prestazionale più o meno intensa, che possono agire su tutte le opzioni prestazionali o solo in una e che possono sommare o meno il loro effetto regressivo con le altre.
Sul totale della resistenza all’avanzamento ad una fine tubo conica, di allungamento non esagerato, in condizioni di scafo dritto e acqua calma approssimiamo una percentuale non inferiore a 3/4 % , anche poco in assoluto (ma perchè trascurarla ?) e commercialmente oltre la soglia di sensibilità valutativa dell’utente. Ma, andando a memoria, ricordo almeno 6 di queste CONID che in tantissimi scafi vedo sempre insieme a sommare e nella stessa direzione la loro influenza. Assegnando anche ad ognuna un indulgente 3% moltiplicato 6 da 18 %.
Ancora poco?
Certamente se qualcuno preferisce coni particolarmente allungati (o qualunque altra cosa) fa bene a sceglierli, fa bene a seguire la sua scala delle priorità, ma farlo ben informato credo sia preferibile per chi compra e più corretto per chi vende.

Sbalzo poppiero dei tubi.
La ritualistica dei luoghi comuni “declamati” dagli addetti ai lavori recita che un tubolare allungato fuori poppa aiuti la planata (entrata e mantenimento) e metta al riparo da impennate eccessive o pericolose.

I meccanismi percettivi (sintetizzando):
tubo = galleggiamento.
tubo più lungo = più galleggiamento.
tubo più lungo fuori poppa = minori “impennate”.

Intanto la valutazione è su una parte isolata dalle interazioni dell’insieme carena e appiattita su “evidenze” idrostatiche per uno scafo dedicato a “oscurità” idrodinamiche. Meglio stare alla larga dall’idrodinamica, dagli effetti della velocità, dalle variazioni-oscillazioni cicliche di densità nel fluido, insomma da “quelle cose” che implicano la “menata” di essere affrontabili solo attraverso l’uso di pesanti conoscenze scientifico/matematiche impegnative da acquisire, aggiornare, usare.
Che poi sono anche difficili da spiegare perciò da vendere.

Qualche domanda a caso per quanto sopra:
una soluzione buona anche con il mare in poppa ?
una soluzione che aiuta il lavoro del trim ?
una soluzione che può influire sul posizionamento della piastra anticavitazione ?

re: Marshall M80 I fori piano di calpestio e pozzetto ( riserva di galleggiamento )...restauro e allestimento


Scrive Marcotan:
“Quello che non mi torna invece è la modifica che apprestasti all'm80 II nel '96...perchè lo specchio c-stern?
Ho analizzato il parametro presente nel numero della rivista Il Gommone e La Nautica Per Tutti e il confronto tra la resistenza all'avanzamento delle due carene, ma non ho le capacità tecniche per valutare l'affidabilità dei risultati...stando alle conclusioni la "nuova" carena dovrebbe avere un miglior rendimento in termini di resistenza".


Non ho letto lo scritto al quale ti riferisci. Puoi farmelo avere magari alla mia E-mail ? Se quanto riassumi sui risultati rispecchia quanto esposto credo ci sarà “qualcosina” sulla quale dissertare. Una riflessione personale; la prima versione di C-stern, diversa da quelle che seguirono, la pensai nel progettare l’Asso 47 (fine anni ‘70) e l’applicai poi nel progetto del Joker Coaster 420 (o 470, non ricordo bene), erano i primi anni ‘80 e solo dopo una trentina di anni l’informazione “dedicata” si decide a parlarne.
Forse si stanno accorgendo di non avere più il monopolio dell’informazione “allineata” ?

Scrive Bobo
“... io immagino che lo scopo del progettista sia di tenere la minor parte bagnata possibile in ogni caso, ...”
Io sostengo che lo scopo sia quello di definire “la migliore” parte bagnata possibile con l’ostacolo intellettuale che mentre “minore” è un quantità intrinsecamente semplice ed intuitiva perciò popolare “migliore”, con il conseguente “migliore per cosa”, rappresenta un insieme di quantità da relazionare portando a una quantità finale intrinsecamente complessa perciò impopolare.
Insieme con la resistenza all’avanzamento rifilata “all’attrito” gira l’affermazione (sempre in bocca ad addetti ai lavori a vario titolo) che aumenti di velocità derivino necessariamente dalla diminuzione di superfice bagnata accompagnata dalla relazione meno superfice bagnata = meno attrito.
Per l’attrito: dato uno scafo se il suo peso, che non varia, plana supportato da una superfice bagnata minore la pressione specifica, per ogni cm2 o m2, sarà maggiore. Più superfice meno pressione contro meno superfice più pressione; quale da i migliori risultati ?
Per la superfice bagnata: l’accettabilità dell’affermazione diminuzione di superfice bagnata = più velocità contiene l’equivoco di mettere l’effetto al posto della causa.

Vogliamo approfondire ?
Chi apre le danze ?
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 96/174
Caro Franco,ti ho riletto tre volte prima di prendere il coraggio di rispondere.
il fatto è che non so da dove cominciare!

parto dal semplice e NON arrivo al complicato (che lascio a te)

ok, minore va "male".... migliore va "bene". ed in effetti se posso azzardare un paragone, preferisco uno scafo poco bagnato ma bagnato da prua a poppa, piuttosto che uno poco bagnato perchè (come comunemente detto) "appoppato".
(possiamo prendere delle foto di uno a caso in navigazione - Vanbob, ovviamente - per definire con semplicità gli elementi qualitativi necessari a definire "migliore"; quale "parte" o "modo di bagnarsi" di opera viva ?)
il primo "si alzerebbe" sull'acqua; il secondo la "arerebbe". (ti prego non disgustarti a leggermi...)

ok anche il dubbio se sia meglio maggior superficie con minor pressione per cm2 oppure minor superficie con maggior pressione per cm2 (dubbio che ignoro quali porte possa mai aprire, con la tua cultura alle volte ci fai scoprire cose semplici, togliendoci il "prosciutto dagli occhi", ed a volte cose mirabolanti ...... peggio dei personaggi di OZ!)

i due "ok" si riferiscono solo all'aver non "ben compreso", ma solo "intuito vagamente" un paio di punti di partenza di possibili sviluppi teorici.....


p.s.
permettimi di ricordare a me stesso prima che a te che su questo topic (che tratta dell'M80 di Marco) saremmo del tutto offtopic a questo punto, e forse sarebbe il caso che l'admin estrapolasse gli spunti per aprire un altro "bigino"......
questa volta sulle carene, dopo quello fantastico sulle eliche!!

P.P.S.: ricordo di aver letto uno stralcio dell'articolo che ti ha incuriosito: roba edita almeno una 15ina di anni fa, se non di più
Sergente
aleruggi
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- 97/174
Scusate se posto questa richiesta di aiuto su questo forum, ma tra quelli sfogliati mi sembra il più pertinente e comunque quello che sulla base delle risposte precedenti mi può dare maggiori risposte.
Mesi fa ho acquistato un M60 , in apparenti buone condizioni, deopo lavori di sistemazione e seguendo le indicazioni diiBobo sul sigaflex e di altri su lavori fatti ho coperto i 64 fori fatti dai precedenti proprietari per ancorare al piano di calpestio di tutto, dal serbatoio in alluminio al rialzo della plancia. Oggi comunque da qualche parte c'è un infiltrazione di acqua in carena, sentita alzando sul carrello di alaggio da spiaggia con il classico scorrimento d'acqua. Non è un problema ora riverificare i fori d'ingresso, quanto su questo M60 trovare il modo sicuro e poco invasivo di cercare una via d'uscita per l'acqua. Chiedo a Voi Ingegnere , Bobbo, Marcotan e tutti Voi altri esperti di Marshall come devo fare. Utilizzo il gommone per scuola vela a bambini e sia il peso che l'infiltrazione sono problemi seri.
Grazie
Techno293
Tenente di Vascello
marcotan (autore)
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- 98/174
Mi sento di dire che è più di facile a dirsi che a farsi...magari però apri un topic a parte e metti le foto, interverremo subito!
pulisci bene lo scafo alla ricerca di qualche crepa nascosta, vedi se ci sono fori per il fissaggio di consolle e seduta, verifica anche il fissaggio del motore...in pratica smonta tutto poichè il suggerimento è quello di rovesciarlo al contrario!
Dalle foto poi ti indicherò dove forare.
Procurati stucco VTR vinilestere da finitura con relativo catalizzatore e un po di gelcoat codice ral 2020, cartavetro e acetone...
ciao a presto.
Marco
Tenente di Vascello
marcotan (autore)
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- 99/174
Torno al topic e mi riferisco a quanto scritto da Franco.
Ubi major, Franco!
Non ci sarei mai arrivato, in effetti adesso rileggendoti mi rendo conto della differenza tra i miei "semi coni" e la parte finale dei tubolari Marshall.
finita la stagione provvederò immediatamente a farli ripristinare!
Intanto ti ho mandato la mail con la prova cui mi riferivo e contestualmente inoltro richiesta alla Koster per l'autorizzazione alla pubblicazione!
torno al mio lavoro di aggiornamento delle foto e prima di rispondere in tema rileggo ancor più attentamente le tue considerazioni Rolling Eyes
grazie come al solito!
Marco
Sergente
aleruggi
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- 100/174
Grazie marcotan, apro un forum che chiamo" infiltrazioni carena marshall m60" grazie
Techno293
Sailornet