Sequenza recupero uomo a mare

Comune di 1° Classe
Ildebrando (autore)
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- 1/14
Buongiorno a tutti!!

Ho un dubbio da porre alla vostra attenzione:

Sto navigando su una unità lunga sei metri; all'improvviso sento "uomo a mare!" a dritta, per cui giro immediatamente il timone a dritta e torno sull'uomo. Quando sono a circa sei metri da lui, volendolo recuperare a sinistra, metto in folle e giro il timone a dritta, o giro il timone e poi metto in folle?

Grazie a quanti vorranno aiutarmi

Un saluto

Ildebrando Smile
Capitano di Fregata
Surge
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- 2/14
In folle l'effetto del timone è quasi nullo, anche perche stavi andando presumibilmente a velocità bassa dunque non hai manco abbrivio.
Clubman 24 & Verado 200
Tenente di Vascello
dani_69
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- 3/14
Ciao Ildebrando
Non esiste una regola generale.
A scuola nautica ti insegnano che dipende da questi fattori:
1) presenza di corrente/onde (queste ultime sono spesso correlate al vento);
2) presenza di vento/dimensioni opera morta;
3) peso del natante/pescaggio/dimensione opera viva.
In presenza di vento che fa scarrocciare o di corrente che porta alla deriva occorre mettersi sopra vento all'uomo a mare se si ha un natante pesante con una opera viva importante poiché altrimenti si può investire il disperso.
In condizioni di assenza di vento/corrente la regola teorica é che bisogna puntare all'uomo al minimo virando all'ultimo momento mettendo in folle in modo che l'abbrivio consenta di avvicinare l'uomo a mare alla poppa del natante per il recupero.
La pratica dice che qualsiasi manovra tu faccia va bene l'importante é recuperare l'uomo a mare vivo e sano.
Laughing
Capitano di Corvetta
Rudy78
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- 4/14
Magari spegnendo il motore invece che tenendolo in folle....
Capitano di Vascello
circondati
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- 5/14
Si chiama manovra di Williamson, quasi sempre nella prova pratica per la patente.

E' un pochino più articolata, ma in ogni caso devi considerare la provenienza del vento per evitare di investire la persona con l'imbarcazione.

Ale
Zar 65,Envirude Etec 200HO, carrello Tecnitrail 2000T.
Zar 75, Suzuki 300,Cresci 2700
Capitano di Fregata
lima74
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- 6/14
Se la barca/ gommone è grande conviene arrivare sopra vento all'uomo in mare!non lo fai faticare e lo proteggi dal vento!
Tenente di Vascello
dani_69
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- 7/14
Ciao Circondati
scusa se ti correggo ma la manovra di Williamson è quella che bisogna operare quando l'uomo a mare non si vede e ti consente di ritornare sullo stesso punto dove presumibilmente hai perso l'uomo.
Quello che ti fanno fare all'esame è un semplice recupero dell'uomo a mare con recupero a vista, non a caso devi procedere a nominare un membro dell'equipaggio che mantenga la vista sull'uomo a mare (occhio) e procedere all'avvicinamento secondo la procedura che stavamo prima illustrando, ovviamente poi possono chiederti come faresti per il recupero dell'uomo avendolo perso di vista Wink
Ammiraglio di squadra
martiello123
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- 8/14
dani_69 ha scritto:
Ciao Circondati
scusa se ti correggo ma la manovra di Williamson è quella che bisogna operare quando l'uomo a mare non si vede e ti consente di ritornare sullo stesso punto dove presumibilmente hai perso l'uomo.
Quello che ti fanno fare all'esame è un semplice recupero dell'uomo a mare con recupero a vista, non a caso devi procedere a nominare un membro dell'equipaggio che mantenga la vista sull'uomo a mare (occhio) e procedere all'avvicinamento secondo la procedura che stavamo prima illustrando, ovviamente poi possono chiederti come faresti per il recupero dell'uomo avendolo perso di vista Wink


la manovra di Williamson si utilizza anche quando l'uomo in mare si vede e quasi sempre alla pratica dell'esame viene richiesta. quando feci l'esame, ricordo che a un certo punto l'esaminatore lancio' il salvagente a mare chiedentomi di recuperarlo (come se fosse un uomo a mare) appunto con detta manovra
https://www.gommonauti.it/ptopic48352_video_manovra_di_williamson_prova_d_esame.html
Tenente di Vascello
dani_69
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- 9/14
Ciao Martiello
a me hanno insegnato che la cosa più importante è non perdere di vista l'uomo a mare, se possibile, gettando ciambella e boetta luminosa/fumogena, incaricare una persona a bordo che segua l'uomo a mare (occhio), perché se perdi l'uomo puoi fare tutte le manovre che vuoi ma l'hai perso e dopo sono dolori. Poi per raggiungerlo, la manovra più impostante è l'accosto del mezzo dalla stessa parte della caduta per spostare la poppa dal lato opposto (perché i nostri mezzi sono FB), dopo con una manovra ad ellisse si percorre un tratto sufficiente affinché si raggiunga l'uomo a mare in modo che si possa valutare il vento/corrente per decidere se raggiungerlo sopravento o sottovento.
La manovra di Williamson che consiste nel registrare la rotta attuale ed accostare di 60 gradi a dritta o sinistra per poi fare manovra inversa in modo che la linea di fede del mezzo si ritrovi con rotta opposta a quella in cui si è perso l'uomo (es. rotta 180 gradi, accosto di 60 gradi poi do manovra opposta fintanto che non mi ritrovo con rotta zero), va utilizzata solo se l'uomo a mare si è perso perché consente di ritrovarsi con rotta opposta a quella precedente e non parallela e questo dovrebbe aumentare le probabilità di ritrovare l'uomo.
Per farti un esempio quando perdi un uomo in mare potrebbe essere 2 secondi fa ma anche 10 minuti e in dieci minuti può essere che hai già fatto diverse miglia (questo ovviamente può avvenire su barche di grandi dimensioni e non sui nostri gommoni); in questi casi diventa fondamentale ritrovare la rotta opposta e la manovra di Williamson ti dice come fare; che senso avrebbe fare questa manovra se l'uomo ce l'hai a vista? Sarà più importante recuperarlo nel più breve tempo possibile senza preoccuparti di avere una rotta opposta, non credi?
Capitano di Corvetta
mistelmistel
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- 10/14
dani_69 ha scritto:
Ciao Martiello
a me hanno insegnato che la cosa più importante è non perdere di vista l'uomo a mare, se possibile, gettando ciambella e boetta luminosa/fumogena, incaricare una persona a bordo che segua l'uomo a mare (occhio), perché se perdi l'uomo puoi fare tutte le manovre che vuoi ma l'hai perso e dopo sono dolori. Poi per raggiungerlo, la manovra più impostante è l'accosto del mezzo dalla stessa parte della caduta per spostare la poppa dal lato opposto (perché i nostri mezzi sono FB), dopo con una manovra ad ellisse si percorre un tratto sufficiente affinché si raggiunga l'uomo a mare in modo che si possa valutare il vento/corrente per decidere se raggiungerlo sopravento o sottovento.
La manovra di Williamson che consiste nel registrare la rotta attuale ed accostare di 60 gradi a dritta o sinistra per poi fare manovra inversa in modo che la linea di fede del mezzo si ritrovi con rotta opposta a quella in cui si è perso l'uomo (es. rotta 180 gradi, accosto di 60 gradi poi do manovra opposta fintanto che non mi ritrovo con rotta zero), va utilizzata solo se l'uomo a mare si è perso perché consente di ritrovarsi con rotta opposta a quella precedente e non parallela e questo dovrebbe aumentare le probabilità di ritrovare l'uomo.
Per farti un esempio quando perdi un uomo in mare potrebbe essere 2 secondi fa ma anche 10 minuti e in dieci minuti può essere che hai già fatto diverse miglia (questo ovviamente può avvenire su barche di grandi dimensioni e non sui nostri gommoni); in questi casi diventa fondamentale ritrovare la rotta opposta e la manovra di Williamson ti dice come fare; che senso avrebbe fare questa manovra se l'uomo ce l'hai a vista? Sarà più importante recuperarlo nel più breve tempo possibile senza preoccuparti di avere una rotta opposta, non credi?


tutto vero
ad eccezione del caso in cui l'uomo in mare sia una donna chiamata moglie
l'unica manovra giusta è dare manetta e tirare dritto .... Evil or Very Mad Laughing
Sailornet