Bignamino nautico unofficial: capitolo 7 - Il soccorso in mare: 1530 e CH 16

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- Ultima modifica di Yatar1963 il 16/11/13 01:14, modificato 3 volte in totale
Avvertenza: leggere attentamente

Chiedere soccorso
In ogni situazione d’emergenza in mare sarà nostra cura informare la Guardia Costiera chiamando il numero 1530 oppure utilizzando il Canale 16, se muniti di apparato VHF, a cui illustreremo la situazione e gli elementi per individuare l’unità, comunicheremo la nostra posizione, il tipo di avaria, numero e tipologia di persone a bordo (es. bambini).
Bignamino nautico unofficial: capitolo 7 - Il soccorso in  mare: 1530 e CH 16

Non disponendo di GPS, comunicheremo i punti di riferimento visivi terrestri, la distanza dalla costa e la profondità del fondale (importante rilevarla, se possibile).
Una raccomandazione: possedendo un GPS, impostarlo in modo tale che indichi tra le funzioni immediatamente consultabili le coordinate geografiche

Attenzione: in caso di uso di apparato VHF (1), ricordiamo che la chiamata di soccorso May-Day… May-Day… May-Day va usata SOLO in caso di emergenza gravissima (abbandono dell’unità e pericolo grave per l’incolumità delle persone a bordo) (2)
Approfondimento 1
Approfondimento 2

Ricordiamo di non fare affidamento sul solo telefono cellulare che non sempre potrebbe avere campo

Dare e ricevere soccorso
Prestare assistenza e soccorso in mare è preciso obbligo giuridico e dovere morale di ogni comandante: porremo quindi attenzione sia ad unità che possano apparire in difficoltà, sia ai segnali visivi che riscontrassimo da parte di altri equipaggi.
Metteremo in salvo gratuitamente eventuali naufraghi, provvedendo al trasbordo sulla nostra unità (compatibilmente alla capienza)

Nel caso di avarie o falle alla nostra unità, procedere facendo indossare i giubbotti a tutte le persone a bordo e dare fondo all’ancora o filare l’ancora galleggiante.

In caso di incendio a bordo, tentare di spegnere l’incendio usando l’estintore in dotazione e ponendosi sottovento rispetto al focolaio
attenzione: nota 1
Non riuscendo a controllare l’incendio, trattandosi di mezzi di piccole dimensioni, dopo aver indossato i giubbotti salvagente ed effettuata la richiesta di soccorso è bene abbandonare velocemente l’unità, attivata la boetta fumogena e i fuochi di segnalazione (dotazioni di sicurezza obbligatorie a bordo) per facilitare l'individuazione della nostra posizione.

Conclusioni:
questo bignamino è stato scritto e pensato da diportisti per diportisti e per questo concepito volutamente con lo scopo di incuriosire su di una serie di dati e nozioni indispensabili per conoscere il mare e viverlo in piena sicurezza per sè, per la propria famiglia e per gli altri.
E' e resta solo un elemento basico di informazione, nella speranza di ridurre il pericolo generato per sè e per gli altri da chi decidesse di affrontare il mare privo della necessaria conoscenza di regole, tecniche e procedure.
Volutamente basico ed essenziale, chi lo considerasse sufficiente per una formazione nautica "fai da te" non ne avrà colto lo spirito!

Per chi invece fosse incuriosito dagli argomenti trattati, intuendo la complessità della conduzione di una unita da diporto pur piccola, e volesse approfondire non resta che una scelta logica ed obbligata:
valutare di conseguire la patente nautica anche in quei casi in cui la norma attuale non ci obbliga

Torna al capitolo 6 - In rada
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Vascello
yanez323
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E' sicuramente pleonastico, maprima di pensare a soccorrere altri è bene pensare alla propria sicurezza e a quella delle persone affidate alla propria responsabilità.
Qui potete trovare, e stampare, le dotazioni di sicurezza a bordo in relazione alla distanza dalla costa.
https://www.guardiacostiera.it/diporto/
Sarebbe raccomandabile per tutti la loro giusta collocazione per l'uso in caso d'emergenza. Se questa capita non è il caso di giocare ad una caccia al tesoro, con la vecchia zia nel panico, un cognato che non ha capito niente e tentare di diseppellire l'estintore , l'anulare ed i giubotti di salvataggio dal gavone più recondito sotto ricordi di famiglia ed il corredo matrimoniale della primogenita.
Per i neofiti che magari tentano l'approccio con un natante a noleggio, è bene che sappiano le dotazioni che devono trovare a bordo e chiedere come vanno usate. E' bene ricordare che senza patente si può arrivare fino a 6 mn dalla costa, oltre 11 km.Tanti, se succede qualcosa.
Da ultimo, specie se si fa carburante mediante travasi, ricordarsi di pulire bene con abbondante acqua tutta la zona attorno al bocchettone d'imbarco, a tappo chiuso.Qualche reiduo stagnante per una sigaretta o altro può giocare brutti scherzi
Ammiraglio di divisione
racing
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Yatar1963 ha scritto:

In caso di incendio a bordo, tentare di spegnere l’incendio usando l’estintore in dotazione e ponendosi sottovento rispetto al focolaio.


perdonami ma semmai è meglio stare sopravento rispetto all'incendio per tutta una serie di motivi i cui principali sono non rimanere intossicati da eventuali "fumi " tossici , avere sempre la vista non offuscata dall'eventuale fumo cosi da poter vedere meglio intorno a noi e poter vedere meglio la base dell'eventuale fuoco dove indirizzare il getto dell'estintore, non ultimo evitare che le eventuali fiamme possano colpirci ....
quindi sarebbe il caso di correggerlo ...visto che il caso è di importanza vitale ...
"Sul mare non è come a scuola, non ci stanno professori. Ci sta il mare e ci stai tu. E il mare non insegna, il mare fa, con la maniera sua."
E. De Luca
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- Ultima modifica di Yatar1963 il 14/11/13 00:44, modificato 1 volta in totale
racing ha scritto:
Yatar1963 ha scritto:

In caso di incendio a bordo, tentare di spegnere l’incendio usando l’estintore in dotazione e ponendosi sottovento rispetto al focolaio.

perdonami ma semmai è meglio stare sopravento rispetto all'incendio per tutta una serie di motivi
....................
quindi sarebbe il caso di correggerlo ...visto che il caso è di importanza vitale ...

Grazie a Racing per il post e a Zanzi973 per l'alert
L'incomprensione nasce dal fatto che l'estintore va utilizzato supravvento, mentre in navigazione dovremmo manovrare ponendosi sottovento.
In quella frase il punto di vista è poco chiaro, quindi prererirei correggere in questo post, aggiungendo nota e link nel punto in questione del capitolo.
Così approfitto per ricordare che il caso più frequente di incendio a bordo è dovuto a perdite di benzina (tubi lesionati, rubinetti difettosi, ecc ecc)

Nota 1
In caso di incendio a bordo, manovrare il natante in modo da porlo sottovento e tentare di spegnere l’incendio usando l’estintore in dotazione ponendo se stessi sopravento rispetto al focolaio.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
zanzi973
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- 5/13
Nota 1
In caso di incendio a bordo, manovrare il natante in modo da porlo sottovento e tentare di spegnere l’incendio usando l’estintore in dotazione ponendo se stess sottovento rispetto al focolaio.[/quote]


secondo me è...... ponendo se stessi sopravento rispetto al focolaio!!!
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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Yatar,
specifica "sottovento rispetto a cosa" (nel manovrare il natante)!!!!
sennò i destinatari non capiscono che il senso e lo scopo è "non dar fuoco anche ad unità vicine alla propria".....
Wink
Ammiraglio di divisione
sacs640
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re: Bignamino nautico unofficial: capitolo 7 - Il soccorso in  mare: 1530 e CH 16


forse il disegno rende la spiegazione più chiara
"Solo sul Mare si è davvero liberi" - Eugene O’Neill
Ammiraglio di squadra
misterpin
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Effettivamente il disegno rende più che una spiegazione e questo basta altrimenti occorrerebbe dire che ci sono vari tipi di estintori in base alla loro destinazione d'uso ma questo non serve al destinatario del bignamino come non serve il punto 5 delle figure, ma è chiaro che è una raffigurazione per altro scopo Wink
Sottotenente di Vascello
Gommoapalla
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Scusate la domanda che magari vi sembrerà scontata e banale, ma perché si dice may-day?
Capitano di Corvetta
Max74
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Gommoapalla ha scritto:
Scusate la domanda che magari vi sembrerà scontata e banale, ma perché si dice may-day?

deriva dalla parola francesce "m'aider" che è letteralmente tradotto come "aiuto".

Venne utilizzata la prima volta in un aeroporto londinese nel 1923 (ufficializzata 4 anni più tardi), dove si ravvisò necessario trovare una parola semplice per le richieste di soccorso. Fu così che nacque la parola anglofona "may-day".
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Sailornet