Elaborazione mercruiser 5000 mpi [pag. 6]

paspao ha scritto:

...perchè ritieni che sia una violenza, disattivare i cilindri dei motori, se non si provocano danni ?

Se fosse completamente scongiurata la possibilità di danni non credi che sarebbe stata la stessa casa costruttrice a proporre un sistema per parzializzare il motore?

RiccardoLT ha scritto:

paspao ha scritto:

...perchè ritieni che sia una violenza, disattivare i cilindri dei motori, se non si provocano danni ?

Se fosse completamente scongiurata la possibilità di danni non credi che sarebbe stata la stessa casa costruttrice a proporre un sistema per parzializzare il motore?

...forse

...non credo che la Mercury si sia sforzata di cercare particolari innovazioni su questi motori di antichissima progettazione. Ha solo adottato l' iniezione elettronica su questa ultima serie....

Comunque ripeto che solo una prova concreta in navigazione potrà svelare le eventuali problematiche...

Spero di poterla effettuare quanto prima, tempo e mare permettendo...

La prova dovrebbe essere eseguita per centinaia di ore, in modo da evidenziare se le diverse sollecitazioni termiche dei vari componenti (testate, scarichi etc) può comportare rotture e di che entità.
La prova di funzionamento per qualche ora può solo farci rendere conto se, in caso di rottura di un iniettore ad esempio, si possa comunque continuare a navigare fino al primo ormeggio disponibile per poi contattare il meccanico.

A prescindere dagli aspetti meccanici su cui non mi esprimo in quanto totalmente ignorante in materia, mi domando:

Un 28.50 pesa già a vuoto parecchio (50 q.li), senza contare passeggeri, liquidi e dotazioni
Sei sicuro che lo sposti dimezzando i cilindri?

Oltretutto la potenza non sarà la metà, ma meno del 50%, mentre i consumi si possono ridurre solo di un 30%
In pratica ti ritrovi con 220 Cv teorici contro i 520 CV di prima circa ( 4,4 CV/Q.le contro i 10,4 CV/q.le) ed un consumo (ottimisticamente ipotetico) di 44 lt/ora la coppia.

Ma.. quanti giri devi fare per raggiungere la potenza necessaria alla planata??

...il minimo dei giri necessari per entrare in planata alla Manò 28.50 sport con i serbatoi pieni e 5 persone a bordo, con i due motori in dotazione è circa 3800-3900 ed è sufficiente posizionare la manetta meno della 1/2 per raggiungere questi giri. Perciò se la potenza disponibile fornita dai motori disattivati consentirà di raggiungere questi giri, non dovrebbero esserci problemi a far entrare facilmente in planata la barca.

Comunque non avevo intenzione di utilizzare sempre e solo i motori con i cilindri disattivati: vorrei farlo solo dopo che la barca è entrata in planata e si trova a navigare a velocità di crociera costante, 24-25 nodi, con mare calmo.

La disattivazione dei cilindri dovrà essere prontamente reversibile...con un paio di interruttori, direttamente dalla consolle...

Non mi vorrei sbagliare ma a quello che ricordo devi tenere anche presente che in assenza di benzina le valvole non sono lubrificate nei guidavalvole e che potrebbero surriscaldarsi per attrito. La lubrificazione dello stelo della valvole non è effettuata dall'olio ma dalla benzina, infatti il piombo tetraetile della vecchia rossa oltre ad essere un antidetonante serviva per lubrificare gli steli delle valvole. E nelle macchine che andavano a gas occorreva andare ogni tanto a benzina per lubrificarle un poco altrimenti si potevano bruciare le valvole. Idea : Peccato che nei porti non ci siano distributori di gas o metano altrimenti potevi mettere un bell'impianto a gas o a metano e vai col risparmio.

..vi descrivo la prova eseguita nel pomeriggio:

Uscito dal porto di Ostia circa alle ore 18; i motori con i cilindri disattivati prendono quasi 4000 giri a manetta e fanno entrare in planata la barca senza grossi problemi con onde lunghe di scaduta. Peccato che dopo neanche 3-4 minuti la centralina va in recovery e taglia la benzina e i motori scendono a 2500 giri al massimo della manetta con il cicalino che suona senza sosta. Spegnendo i motori e riaccendendoli dopo 1 minuto, il recovery si autoresetta e i motori ricominciano ad andare, ma riprovando, la situazione di recovery si ripresenta nuovamente dopo 3-4 minuti.

Peccato, perchè sembrava che i motori non dessero segnali di sofferenza, per quel poco che ho potuto testarli.

Che faccio, secondo voi, lascio perdere ?

Oppure come ultima speranza: qualcuno è riuscito ad entrare nella mappatura delle centraline di questi motori ?

paspao ha scritto:

con il cicalino che suona senza sosta.

Lo smarcraft che tipo di problema segnala?

....segnala guasto al circuito di iniezione.
Forse la centralina va in recovery perchè non rileva l' impedenza degli iniettori staccati. Mi è venuto in mente di provare a collegare i connettori staccati a degli iniettori liberi esterni, oppure a delle impedenze. L' impedenza degli iniettori dovrebbe essere 16 ohm, comunque non appena ritorno alla barca, la misurerò con il tester.

Su questi motori qualcuno gentilmente mi può dire se è presente una sonda lambda ?

paspao ha scritto:

Comunque non avevo intenzione di utilizzare sempre e solo i motori con i cilindri disattivati: vorrei farlo solo dopo che la barca è entrata in planata e si trova a navigare a velocità di crociera costante, 24-25 nodi, con mare calmo.

Faccio un ragionamento semplice semplice, poi trai tu le conclusioni:

se a 24-25 nodi di velocità di crociera con tutti e due i motori accesi vuoi aumentare la velocità che fai? Semplice, dai più manetta cioè chiedi più potenza;
e se a 24-25 nodi di velocità di crociera con tutti e due i motori accesi vuoi dimimuire la velocità, che fai? Semplice, dai meno manetta cioè chiedi meno potenza;
e se a 24-25 nodi di velocità di crociera con tutti e due i motori accesi porti la manetta di uno dei due a zero, che succede alla potenza? e alla velocità?