Vecchie rotte e nuove tasse: aspetti tecnico/pratici relativi alla nuova tassazione sul diporto

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Yatar1963 (autore)
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- 1/19
Tenuto conto che sono soggette al pagamento della tassa giornaliera di stazionamento anche tutte le imbarcazioni da diporto, anche straniere che "navighino in acque italiane", rilevo alcune complessità tecnico burocratiche gravanti anche su barche che non hanno la minima intezione di approdare in Italia ma che necessitano di seguire determinate rotte.

Alcuni esempi:
- Lo Stretto di Messina è transitabile solo previo pagamento della tassa (per due giornate, se a cavallo della mezzanotte)
- Bonifacio è gratis, ma solo se lo passi sul lato francese vento o non vento, ridossi o non ridossi...
- il Golfo di Taranto è inavvicinabile anche solo per ridossare un po'
- Alla larga dal golfo di Napoli

E non solo: ipotizzando che una imbarcazione da diporto si trovi in transito in acque italiane e voglia ottemperare all'obbligo pagando: come paga? Via internet?
E se non paga??
La GC si apposta nascosta dietro i faraglioni di Capri, pronta a rincorrerti con le moto d'acqua??

La cosa mi lascia perplesso...

Sarebbe divertente se qualcuno riuscisse a disegnare una cartina "fiscale" del mare italico, tenuto conto di isole, isolotti e quant'altro sposti il confine delle "12 miglia" rispetto alla linea di costa peninsulare.
Una "tax chart" a nostra disposizione, ma anche ad uso e consumo di diportisti stranieri
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
marco57
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- 2/19
Yat, ma la tassa di stazionamento (vedi il nome) non si riferisce solo allo stazionamento, appunto, in un porto?
Le persone esistono per essere amate, le cose esistono per essere usate.
Se c'è tanto caos in questo mondo, è perchè le cose vengono amate e le persone usate.
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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- 3/19
Questa?
re: Vecchie rotte e nuove tasse: aspetti tecnico/pratici relativi alla nuova tassazione sul diporto
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Contrammiraglio
gommoa
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- 4/19
Yatar1963 ha scritto:
T

E non solo: ipotizzando che una imbarcazione da diporto si trovi in transito in acque italiane e voglia ottemperare all'obbligo pagando: come paga? Via internet?
E se non paga??
La GC si apposta nascosta dietro i faraglioni di Capri, pronta a rincorrerti con le moto d'acqua??

La cosa mi lascia perplesso...


Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate sono stabilite le modalità ed i termini di pagamento della tassa, di comunicazione dei dati identificativi dell’unità da diporto e delle informazioni necessarie all’attività di controllo. I pagamenti sono eseguiti anche con moneta elettronica senza oneri a carico del bilancio dello Stato. Il gettito della tassa di cui al comma 2 affluisce all’entrata del bilancio dello Stato.
8. La ricevuta di pagamento, anche elettronica, della tassa di cui al comma 2è esibita dal comandante dell’unità da diporto all’Agenzia delle dogane ovvero all’impianto di distribuzione di carburante, per l’annotazione nei registri di carico-scarico ed i controlli a posteriori, al fine di ottenere l’uso agevolato del carburante per lo stazionamento o la navigazione.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
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Apache77
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- 5/19
ma la tassa non e' legata all'approdo in porto ?
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gommoa
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- 6/19
Sono soggette tutte le unità di diporto, a vela o a motore, con una dimensione che ecceda i 10 metri di lunghezza che stazionino in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche, anche se in concessione a privati.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Contrammiraglio
Apache77
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- 7/19
non vorrei dire ma mi sembra la solita robba all'italiana ...
Tenente di Vascello
andy66
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- 8/19
Apache77 ha scritto:
non vorrei dire ma mi sembra la solita robba all'italiana ...


Non è proprio ......italiana , all'estero non molto lontano si paga eccome anche per i natanti di 3 metri ... Wink
mah !!!!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 9/19
gommoa ha scritto:

8. La ricevuta di pagamento, anche elettronica, della tassa di cui al comma 2è esibita dal comandante dell’unità da diporto all’Agenzia delle dogane ovvero all’impianto di distribuzione di carburante, per l’annotazione nei registri di carico-scarico ed i controlli a posteriori, al fine di ottenere l’uso agevolato del carburante per lo stazionamento o la navigazione.

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Sono soggette tutte le unità di diporto, a vela o a motore, con una dimensione che ecceda i 10 metri di lunghezza che stazionino in porti marittimi nazionali, navighino o siano ancorate in acque pubbliche, anche se in concessione a privati.
[/i]

Gommoa gentilmente ci reillumina sulla normativa, mentre Fran ci munisce di "tax-chart" ufficiale

Resta il fatto che, al di là delle buone intenzioni, la mattina di Capodanno la tassa dovrà essere pagata, sia da chi è alla fonda (porto, fiume o italica pozzanghera che sia) sia da chi transita.

Dove pagare? Tabacchi, poste, on line?
Ipotizzando le Poste, su quale n° di c/c della Tesoreria?
Partiamo anche dall'idea che pagare tramite Tabaccherie o online non è convenzione che burocraticamente si concluda in pochi secondi.
E poi, che faccio??? Metto 100.000 € in mano al tabaccaio? O li porto in contanti in Posta?

Quindi, chi transita dallo Stretto di Messina che fa? Accende il pc e cerca il sito dell'Agenzia delle Entrate per pagare con Paypal, avendo cura di sommare le commissioni?

E ancora: "è esibita dal comandante dell’unità da diporto all’Agenzia delle dogane ovvero all’impianto di distribuzione di carburante, per l’annotazione nei registri di carico-scarico ed i controlli a posteriori, al fine di ottenere l’uso agevolato del carburante per lo stazionamento o la navigazione"
Mi pare a questo punto che sia non sia citato l'esibirla a forse di sicurezza e controllo marittimo, che operano in mare.... Inutile quindi pagare se non sosti....
A sto punto manco se navighi sottocosta.
Non si cita Guardia Costiera, Carabinieri o Polizia: non sarà come per il bollo auto, per cui non si è più obbligati ad esibirlo durante i controlli stradali?

Quindi se transito, ma non sosto....???
O forse, è davvero una italianata camuffata alla nostra maniera, per evitare che inglesi e francesi la impongano sulla Manica o gli spagnoli e inglesi a Gibilterra???

Ma anche: come stabilire per quanto tempo il mezzo ha galleggiato in acque italiane?
All'arrivo potrei sostenere che questo è avvenuto tutto in acque internazionali, tranne la rotta d'approccio al porto.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
janluk86
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- 10/19
ciao yotar,

chiaramente l'intento del legislatore, di fatto, è quello di far pagare chi ormeggia la barca in porti italiani, gli altri se ne infischeranno

secondo te un'imbarcazione che per ipotesi dalla francia costeggia l'italia per recarsi magari in gracia, ipotizzando che ci metta 3 giorni di navigazione ininterrotta, paghera mai la tassa?! e secondo te sara mai accostata da qualche motovedetta italiana per effettuare il controllo sull'effettivo pagamento della tassa....

atro esempio, le grandi imbarcazioni, che solitamente sostano nelle rade o fuori dai porti, nel luogo di vacanza, ad esempio sardegna, nell'ipotesi non vogliono pagare questa tassa, se pure fossero accostati dalla motovedetta di turno, il comandante o chi per lui, cosa gli vieterebbe di dire che è arrivato in acque italiane solo il giorno prima, e che se ne va il giorno dopo (quindi paga 2 giorni) e poi stare in acque italiane per 20 giorni.

le opzioni per le forze dell'ordine italiane, saranno due, o accostare tale imbarcazione ogni singolo giorno del suo soggiorno, oppure passare ad appostamenti fotografici, per dimostrare a posteriori un prolungato soggiorno dell'imbarcazione senza adempimento alla tassazione...

in entrambi i casi la vedo poco fattibile, per cui paghera solo nel caso gli dica male e viene il controllo.
Gianluca
Sailornet