Nuove tasse per la navigazione in Croazia?

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VanBob (autore)
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- 1/11
Memore dei provvedimenti del governo Monti, che ha letteralmente svuotato i porti italiani, mi domando cosa c'è di vero nelle voci che riferiscono di una nuova mega tassa per la nautica in Croazia.

Queste sarebbero le nuove tariffe in base alla lunghezza delle imbarcazioni.

Nuove tasse per la navigazione in Croazia?


La tabella è presa da un sito tedesco.
Se questa tassa fosse vera, anche in croazia si verificherebbe il fenomeno del fuggi-fuggi già visto in Italia?
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Contrammiraglio
teos1968
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- 2/11
Faccio fatica a capire la differenza rispetto a quanto ho speso nel 2017, circa 350 Kune (50 euro circa) per due settimane con un 6 metri, quindi prima colonna.

Quanto spenderei nel 2018 ?
- BWA Sixone Line America - SUZUKI DF140CV + Mercury 6 cv - 4T
- ex Marlin Boat 480 - Evinrude 40 cv
Ammiraglio di divisione
Daria
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- 3/11
Pure io ho pagato 50 l'anno scorso, 20 in meno del 2015.

Cosi come da tabella pagherei 40 se non sbaglio
Site Admin
VanBob (autore)
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- 4/11
Credo si tratti di una sorta di tassa di soggiorno per chi ha posti letto a bordo. Nulla a che vedere con la classica tassa che paghiamo ogni anno per navigare nelle loro acque.
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Ammiraglio di divisione
Daria
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- 5/11
Ah beh allora la cosa per il momento non mi tange.

Mi pare però che c'è sempre stata la differenza per chi può dormire a bordo
Ammiraglio di squadra
La capitana
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- 7/11
Credo che cosi sia più chiaro

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/09/27/news/stangata-croata-sulla-tassa-di-soggiorno-per-i-diportisti-1.15909491

Nautica: nel 2018 la Croazia «stangherà» i maxi-rib
29 SETTEMBRE 2017
Il Governo croato ha deliberato le nuove tariffe relative alle tasse di soggiorno turistiche per il 2018.
Mentre per il pernottamento negli alberghi e altri luoghi di soggiorno i prezzi sono allineati a quelle che si pagano anche in Italia (attorno a un euro nella maggior parte delle località, con alcune eccezioni), la vera stangata arriva per i diportisti.
Ma non per tutti.
La differenza la fanno le lunghezze delle imbarcazioni:
per un gommone (o una barca) lungo (il riferimento è alla lunghezza di omologazione) fra i 9 e i 12 metri, mentre nel corrente anno si pagavano 200 kune (27 euro) per 8 giorni di permanenza, nel 2018 si dovrà sborsare il doppio, cioè ben 400 kune ovvero 54 euro.
E più ci si ferma, maggiore diventa la quota da pagare:
per 15 giorni si passerà da 350 a 700 kune (da 47 a 94 euro), per un mese ci vorranno 161 euro (erano 67) mentre chi desidera concedersi un anno sabbatico e vivere bordeggiando lungo le coste croate dovrà rassegnarsi a pagare cinque volte l’attuale tassa, ovvero 5.800 kune contro 1.100 (780 euro contro 148!).

Naturalmente, man mano che si sale con la taglia delle imbarcazioni, crescono anche i rincari:
il proprietario di un cabinato da 12 a 15 metri che per 15 giorni pagava 54 euro di tassa di soggiorno, nel 2018 dovrà sborsarne 128 (950 kune), 161 se la barca misura fra 15 e 20 metri (erano 67) e 242 se ha un’unità che passa i 20 metri (prima erano 108).

Le imbarcazioni e i gommoni più piccoli non vengono fortunatamente toccati dal provvedimento di Bilancio firmato dal Primo Ministro croato Andrej Plencovic lo scorso 4 agosto, anzi, in alcuni casi ne beneficiano.
Se si dorme a bordo di unità con lunghezze fra 5 e 9 metri per 8 giorni verranno richieste 130 kune, cioè 17 euro, mentre oggi se ne pagano 150 (20 euro), quindi c’è un minor prezzo del 15% che sale al 20% se ci si ferma 15 giorni (32 euro nel 2018 contro i 40 attuali); la tariffa rimarrà invariata dall’anno prossimo per un soggiorno di 30 giorni (400 kune = 54 euro), mentre aumenterà del 58% e del 100% per chi deciderà di fermarsi in Croazia pernottando a bordo della propria imbarcazione rispettivamente per 90 giorni e un anno (128 euro contro 81 nel primo caso, 268 euro contro 134 nel secondo).

Ricordiamo che la tassa di soggiorno viene richiesta per l’imbarcazione e non per ciascuna persona se si dorme a bordo o se si ha un’unità cabinata, ma se si dimostra di pernottare in albergo (esibendo prenotazioni e fatture) se ne viene esentati (perché si pagherà l’imposta direttamente all’albergatore).

Dure reazioni per il provvedimento si sono registrate dai responsabili dei Marina croati che hanno evidenziato come questi aumenti impositivi potrebbero allontanare i diportisti che fino ad oggi hanno trovato attrattiva la Croazia anche per i suoi prezzi concorrenziali.

Una volta tanto il nostro settore, come avete visto, non è il più penalizzato: dovrà aprire un po’ di più il portafogli l’armatore di un maxi-gommone, ma probabilmente, al pari di quelli dei grandi yacht, per loro non farà molta differenza.
Capitano di Corvetta
ubi
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- 8/11
Giusto per capire meglio......
Tutto ciò non ha nulla a che vedere con la tassa di navigazione (vignetta) che va comunque pagata, o sbaglio?
Ammiraglio di squadra
La capitana
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- 9/11
Ecco qua=
"Non cambia nulla invece per le altre disposizioni. I diportisti, dotati di patente nautica per barche a motore, dovranno continuare a pagare la tassa per la sicurezza della navigazione, obbligatoria per natanti di lunghezza superiore ai 2,5 metri e muniti di motore di potenza oltre i 5 kW/CV. Niente modifiche nemmeno per le notifiche in entrata e uscita dalle acque croate, con moduli compilati nelle capitanerie. La prassi sarà in vigore fino a quando la Croazia entrerà nello spazio Schengen, dopo di che saranno aboliti."
Capitano di Corvetta
ubi
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- 10/11
Thanks

ciao,
r.
Sailornet