Leggere ed interpretare la scia [pag. 5]

(invoco una bella pulita al topic, comprensiva di questa mia parentesi)

Molte cose sembra attirino l'attenzione dei più... anzi una sola: "quanto è lunga la mia scia, l'è più lunga della tua"

Tante sono le caratteristiche di una scia, e solo una è quella del pennacchio (se lo chiamiamo così è più facile visualizzare di cosa si sta parlando?) che sta più o meno oontano e si erge più o meno, anche a seconda del trimmaggio positivo o negativo....
A mio avviso più che al pennacchio, si dovrebbe osservare quanto è bianca la scia laddove magari bianca non dovrebbe essere.
Un esempio di ciò che intendo si è già visto negli interventi precedenti:
questa è una scia pulita.

questa no.

le due scie sono lasciate (un caso, ovviamente) da motori uguali, su differenti imbarcazioni.
perchè non proviamo ad indovinare le caratteristiche di montaggio dei due motori, le caratteristiche generiche dei due battelli, la loro velocità (per grande approssimazione, ovviamente)
innanzitutto, data l'enorme differenza visiva delle due scie, si potrebbe cominciare a dire in cosa esse esattamente differiscono, per poi capirne assieme il perchè.

lascio la parola a voi, se vorrete.....

Penso che valutare visivamente una scia possa aiutare nel valutare la buona navigabilità del gommone, inteso come scorrevolezza della carena, altezza di montaggio dei tubolari, motore montato correttamente.
L'ideale sarebbe una barca che non fa scia, in quanto questa è prodotta da turbolenze, e le turbolenze frenano il mezzo (idrodinamicità), ma essendo impossibile la scia dovrebbe essere il più pulita possibile.

Nella foto ho inserito dei numeri così si capisce meglio di cosa stiamo parlando:

1) scia dell'elica
2,3) scia dei tubolari
4,5,6) scie prodotte dalla chiglia (pattini)

Non dimentichiamo che qualsiasi cosa immersa e attaccata allo specchio di poppa crea una scia come ad esempio il sensore dell'eco, causa quasi sempre di baffi e schizzi, che a causa del risucchio di aria che genera il mezzo che si muove, bagnano spesso la zona poppiera.

C'erano dei disegni interessanti del cono di spinta dell'elica visto in profilo da qualche parte nel forum, provo a cercare ...

bobo ha scritto:

innanzitutto, data l'enorme differenza visiva delle due scie, si potrebbe cominciare a dire in cosa esse esattamente differiscono, per poi capirne assieme il perchè.

lascio la parola a voi, se vorrete.....

Scusa bobo ma imho il paragone non si puo' fare perchè le due scie sono prese a velocità completamente differenti. La prima forse non è neanche in planata, la seconda plana di brutto!

Confermo che la velocità era di 22 nodi; l'altro sicuramente pochi nodi e inoltre non visualizziamo la scia dei tubolari (visto che parliamo di jacuzzi) che nel mio caso è evidentissima in quanto il predator 49 tocca per quasi 1/3 con questi in acqua.

Inoltre la foto da considerare è la seguente

Quella postata da Marco l'elica è quasi in ventilazione

si fa, si fa... il mio sporca come un cavallo che ha mangiato troppa biada sia a 12 nodi che a 24.....

Per esempio, vado ad intuito e posso sbagliare, la scia pulita è comunque in minima planata (10/12 nodi) su un gommone che non sta troppo appoppato, con motore montato abbastanza basso, o al limite al pari della carena....
il proprietario che dice, ho bevuto robaccia o ci ho dato?
Se ci ho dato poi vi dico da quali elementi ho tratto le mie conclusioni.
(non avevo letto che era una jacuzzi...)

oltre ad essere diversi i natanti come erronaeamente creduto da qualcuno i motori non sono uguali!!! uno due tempi l'altro 4tempi si vede leggendo sulla calandra dei motori 8) .....

Però forse confrontare quelle due scie è un pò fuorviante: mi sembra che vadano anche a velocità diverse e le condizioni del mare sono differenti.

Dopo aver riletto i post che precedono vi dico la mia riflessione per quanto riguarda la scia prodotta dalla spinta dell'elica.
Ricordo adesso che quando avevo l'indicatore di trim fuori uso (era un Honda 40cv 4t) mi giravo spesso per guardare se la scia dell'elica era distesa e, ripensandoci, forse guardare questa scia serve solo a questo scopo (a sopperire al mancato funzionamento di uno strumento o per trovare conferma dell'indicazione che si legge sullo strumento).

gquaranta ha scritto:

Dopo aver riletto i post che precedono vi dico la mia riflessione per quanto riguarda la scia prodotta dalla spinta dell'elica.
Ricordo adesso che quando avevo l'indicatore di trim fuori uso (era un Honda 40cv 4t) mi giravo spesso per guardare se la scia dell'elica era distesa e, ripensandoci, forse guardare questa scia serve solo a questo scopo (a sopperire al mancato funzionamento di uno strumento o per trovare conferma dell'indicazione che si legge sullo strumento).

Con la strumentazione a disposizione, soprattutto quella digitale, regolare il trim è diventato semplice anche se io preferisco usare molto di più l'occhio e l'orecchio sul motore.

Il senso del topic, se credo di interpretarlo bene, è quello di capire il perchè di determinate cose anche se poi a qualcuno può risultare inutile perchè c'è la strumentazione. Ma non c'è nessuna strumentazione che ti indica se hai montato bene il motore, se i pattini eseguono bene i loro compiti, perchè la scia è più bianca a sinistra e perchè, ecc...

Per quanto mi riguarda, la scia dell'imbarcazione ha destato in me sempre curiosità; nell'unica crocierà effettuata restavo ore a guardare quel mare cobalto frullato da quelle pale (che presumo fossero state) mostruose. Lì non c'è nulla da decifrare ma era una poesia guardare quella scia...

Espongo la mia esperienza: estate 2008, prima barca, entrofuoribordo con il piede poppiero nascosto alla vista dalla plancetta, indicatore del trim a massa e inutilizzabile. Esperienza nautica 0,2 (in una scala da 1 a 10).

Unica fonte il "guru" del programma specializzato su Sky, che regolarmente sentenzia "si stacca la scia, la barca entra in planata".
Sicchè, non mi restava che guardarla sta scia e fare un po' di prove!

Molte miglia e molte ore di moto dopo ho dedotto:
con trim negativo t'accorgi anche senza guardare la scia perchè la barca "insacca nell'onda".
Con il giusto angolo di trim + (piede verso l'alto, per capirci) in planata la scia effettivamente "stacca" (ovvero si allontana il "cono").
Come capire se l'angolo è quello giusto?
Un po' di prove: se è giusto, una leggera trimmata lo stacca ulteriormente, i giri aumentano di un 5-6%, guadagni qualche nodo, "il cono" si stacca ancora un po', ma l'orizzonte sta al posto suo (non vedi il cielo all'improvviso)
Se è sbagliato, una eccessiva trimmata allontana il cono e abbassa l'orizzonte (alzi la prua, la poppa affonda e se la barca è leggera ti fa l'effetto impennata), aumentano i giri ma non la velocità e se insisti troppo il "cono" si riavvicina (fino all'effetto fontana che può degenerare in cavitazione), diminuisce quindi la velocità e la prua si abbassa.

Importante quindi verificare contestualmente più fattori: scia, giri, velocità e orizzonte, premesso che ogni barca naviga a modo suo.
Segnalo che la mia esigenza non era comunque quella di analizzare il centraggio del motore, ma ottimizzare planata, navigazione e consumi.

Opinioni, consigli, critiche e suggerimenti dei più esperti saranno indubbiamente utili.
Quoto Van sull'importanza di questo topic e, come tale, da mantenere in.... scia!