Corsa al gigantismo dei gommoni. Pareri e opinioni. [pag. 7]

Ho saputo di chi è il 97 , un mio vicino di ormeggio molto simpatico quanto facoltoso e Domenica mattina ho avuto modo di salirci a bordo. Confermo la mia prima impressione , con tutto il rispetto per chi ha speso 130.000 euro per questo mezzo. Comunque devo anche dire che visto in mare a velocità sostenuta, fa un pò impressione.

io penso che quando stai in pace con te stesso e hai la fortuna di stare in mare , a contatto con la natura, non importa che mezzo possiedi, anche perché a cospetto di sua maestà anche un 10 m è un guscio di noce!
essere gommonauta per me, significa che non necessariamente devi navigare senza ricevere qualche spruzzo oppure sbattendo su qualche onda, essere gommonauta per me significa avventura, rispettando sempre le previsioni meteo!
se poi vogliamo analizzare in modo profondo quelli che sono i costi di gestione tutto compreso??
ai posteri l'ardua sentenza!!

Il mio gommone è lungo sette metri e mezzo, non so guidare con il carrello attaccato e sono un inetto (anche) per varo e alaggio, quindi comunque dovrei utilizzare la gru.

Significa che se il mio gommone fosse tre metri più corto non avrei nessun vantaggio logistico, ma solo finanziario, per i minori costi di rimessaggio, ormeggio e consumo.

Pensandoci bene se non avessi il gommone spenderei ancora di meno.

I tre metri di più però mi permettono navigare in grande sicurezza anche per lunghe tratte.

Se il mio portafogli lo permettesse non disdegnerei un altro metro, metro e mezzo, e un bagno sotto la consolle.

Poi mi fermerei o vorrei anche la cabina e una maggiore lunghezza? Adesso non saprei rispondere, ma chiedetemelo quando e se avrò il mio CAB 870.

lucamacs ha scritto:

Ritengo che ci siano due fattori che abbiano contribuito ad un diverso orientamento del mercato.
Per spiegarlo faccio un parallelo tra una Golf 5 porte benzina 100cv del 2001 ed uno Zar 47 dello stesso anno.
La Golf costava di listino 15.905 Euro lo Zar 47 10.227 Euro .
Oggi dopo 18 anni lo Zar , identico a quello del 2001 , costa 22.900 Euro la Golf invece in 18 anni è cambiata parecchio dal motore TSI ai vari sistemi di assistenza elettronica alla guida etc etc , oggi costa 20.700 Euro

Se ne evincono due cose.
Al prima è che lo Zar, rimasto identico, ha subito un aumento del 124%
La Golf attuale è molto diversa da quella del 2001 e mostra un aumento del 30%

Sono d'accordo.
Credo che si possa considerare come "desiderabilita'". E' un concetto molto applicato dalle marche di auto tedesche e di recente dal gruppo Fiat, che adesso non produce quasi piu' auto di piccola cilindrata, poiche' i margini sono pochi ed e' meglio puntare sulla esclusivita', invece che sulla quantita'. L'esempio sopra non giustifica Formenti dall'enorme aumento di prezzo sulla base dei puri costi e ricavi, ma penso sul desiderio ci posizionarsi come un premium brand, al quale paghi il nome molto piu' della manifattura ed il gommone.

maxfrigione ha scritto:

Perdonatemi, ma non ho resistito alla tentazione della pubblicazione del mio "piccolo", in navigazione nelle acque greche, nelle quali, percorre e ci fa percorrere mediamente 4/500 miglia, sempre in 4.
Joker Boat Clubman 16 è Yamaha 40 4 tempi. In inverno ci entra come un calzino nel box sotto casa, e se non lo uso, non costa...

Max

certo che quell'elica "specchiata" spinge "abbestia"

Mailand ha scritto:

maxfrigione ha scritto:

Perdonatemi, ma non ho resistito alla tentazione della pubblicazione del mio "piccolo", in navigazione nelle acque greche, nelle quali, percorre e ci fa percorrere mediamente 4/500 miglia, sempre in 4.
Joker Boat Clubman 16 è Yamaha 40 4 tempi. In inverno ci entra come un calzino nel box sotto casa, e se non lo uso, non costa...

Max

certo che quell'elica "specchiata" spinge "abbestia"

Caro Max , quello che vuoi esprimere in questo tuo intervento io lo condivido in toto, ma riguarda spesso noi comuni mortali che viviamo del nostro lavoro e alla fine abbiamo un bilancio da far quadrare, oltre al fatto che amiamo ingegnarci e avere la soddisfazione di realizzare i nostri desideri col minimo dispendio economico e con la massima soddisfazione morale.C' è invece tanta gente che non ha problemi economici, anzi ha soldi che gli avanzano e devono trovare il modo di spenderli, circondandosi di aggeggi tecnologici e mezzi costosi che probabilmente useranno una volta all' anno magari su un lago e c' è anche chi si copre di debiti per ostentare ciò che realmente non gli serve e non si può nemmeno permettere. L' umanità è varia e ognuno stila una classifica di ciò che vuole realizzare, aldilà dei meri ragionamenti più o meno sensati.Se effettivamente c' è una corsa al gigantismo da parte dei costruttori, significa che il mercato punta in quella direzione , i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri più poveri.

Secondo la mia opinione la corsa al gigantismo va vista da un punto di vista generale, non solo del mercato della nautica, e tralasciando i motivi personali, perché dimensioni e costi sono relativi per ognuno di noi, per motivi logistici, geografici, di uso e certamente di portafoglio. Quello che in generale cambia nel tempo sono le nostre necessità, reali o percepite.
Cambiano nell'arco della vita di una persona per le diverse esigenze legate all'età e cambiano nel tempo per la spinta dell'evoluzione, che è il motore del mercato, e che avviene non solo in termini di dimensioni ma anche di prestazioni e tecnologia.
Negli anni 60 avere una qualsiasi gommone (o barchetta) era tutto quello che serviva ai più avventurosi per fare camping nautico e agli altri per evadere dalle spiagge e andare in libertà, un motore da 25 CV era un signor motore e la timoneria a volante era roba da sognarsi di notte, così come toccare i 30 nodi di velocità.
Oggi non basta, è la spinta dell'evoluzione che nutre il mercato e cambia le nostre esigenze, inducendoci ad averne sempre di più. È così, ed è normale che lo sia.
Il problema è la velocità di questa spinta, che pare incontrollabile. Una ruota che grazie alla tecnologia e alle capacità produttive gira sempre più veloce, che crea nuovo mercato inducendoci - sempre generalizzando - a consumare, ad avere sempre meno tempo e ad avere sempre più bisogni. Più produco, più guadagno, più consumo, meno tempo ho di godere quello che ho.
Lo stesso discorso vale per tutti i settori del mercato, dalle automobili allo sport all'elettronica... Oggi il mercato non segue le esigenze delle persone ma le crea.
È difficile resistere al desiderio di avere qualcosa di più visto che il progredire è scritto nel nostro dna. La corsa al gigantismo dei gommoni è eccessiva? Secondo me almeno in parte si, ma lo è la corsa al gigantismo in generale, che avviene in tutti i settori, perché la crescita all'infinito non può, per assunto, essere sostenuta. L'uomo dovrebbe trovare la terza via tra marxismo e capitalismo, consumare un po' meno velocemente e avere un po' più di tempo per farlo, guardando - per quanto possibile - all'essenzialità delle cose senza farsi distrarre troppo dal superfluo.
Io ad esempio ho appena comprato un Boston Outrage 17 del 1991...

Moda?

penso che hai fatto la valutazione giusta.. sai che sto facendo le tue stesse considerazioni…. ho un glorioso bat 5 mt di 30 anni e sono sempre più convinto di investire 3000 euro nel rifacimento tubolari visto lo scafo ancora perfetto…ma anche se dovessi cambiare penso che non prenderei mai un gommo oltre i sei metri, va oltre ogni sensata valutazione riguardante l'uso che ne faccio, e poi oltre quelle misure ogni centimetro ed ogni cavallo costano tantissimo in termini di peso euro e maneggevolezza.

Le barche affondano quando si allaga la sentina ed un gommone di 8/9 metri cabinato la sentina ce'lha eccome.....