Anodi sacrificali , dove posizionarli e perché?

Sergente
arcseb (autore)
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Sto rifacendo l'impianto e mi sono un po documentato sugli anodi sacrificali.
Non sono arrivato ancora a delle conclusioni, alcuni scrivono che non serve mettere a Massa un anodo sacrificale posizionato in acqua se non si ha un collegamento di banchina alla 220v anzi dicono il contrario , altri dicono che serve indifferentemente.
Per quanto mi riguarda ho smontato mezza barca tra cui anche il serbatoio e fortuna che l'ho fatto aveva 4 buchi ed ora dopo un attento lavoro dell'acciaista sicuramente come prima cosa gli attaccherò un anodo che mi permetterà di smontarlo con facilità una volta all'anno.
Per quanto riguarda l'impianto elettrico che sto rifacendo ho dei dubbi se posizionare un cavo che va dal collettore delle masse fino a uno zinco in acqua o lasciar stare....
Ciao da Luca
Zaniboni 23 - Mercury 225 optimax
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Yatar1963
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Posso dirti della mia personale esperienza.

Gli anodi sacrificali sono importanti per salvaguardare il motore dalle correnti galvaniche.
Tale fenomeno si accentua nel momento in cui pontili o ormeggi sono in metallo.

Tendono a corrodere le parti metalliche a contatto con l'acqua (es piede poppiero e trasmissione), ma, ad esempio, se hai un fuoribordio che tieni alzato fuori dall'acqua il problema non si pone.
Montando tali anodi in precise posizioni, si salvaguarda il motore da tale fenomeno, perchè gli anodi si consumano al posto del motore
Non serve massa.

Per quanto posso dirti, se invece hai un serbatorio inox la massa serve eccome. Doversamente prima o poi lo buchi.

Dopo quets mia "infarinata" aspettiamo i suggerimenti dei più esperti
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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Sardomar
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Il principio dell'anodo di sacrificio è nello sfruttamento della diversa elettropositività dei metalli. Un metallo più elettropositivo si scioglie in acqua prima di un metallo meno elettropositivo.
L'anodo "funziona" a contatto con l'acqua e in presenza di correnti galvaniche che creano un circuito come la famosa pila di Volta.

Non serve che gli anodi siano collegati a massa. La presenza di cavetti negli anodi sacrificali è dovuta alla necessitò di garantire continuità ( e quindi protezione) in presenza di parti metalliche isolate per presenza di parti non conduttrici tipo, ad esempio, guarnizioni in plastica.
Per il serbatoio inox il discorso è diverso perchè la messa a terra (non parliamo di anodi sacrificali) impedisce l'accumulo di correnti causa possibili dispersioni. Più che altro è un problema di sicurezza che evita la formazione di scintille.
La vita è come la marea..........

Sacs 590J;Mercury Optimax 150; Geonav 5 touring con black box: carrello Ellebi Thule
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VanBob
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Sardomar ha scritto:
La presenza di cavetti negli anodi sacrificali è dovuta alla necessitò di garantire continuità ( e quindi protezione) in presenza di parti metalliche isolate per presenza di parti non conduttrici tipo, ad esempio, guarnizioni in plastica.

In buona sostanza, la corrosione avviene quando metalli diversi sono a contatto attraverso il medesimo liquido formando in tal modo due elettrodi di una pila (come già detto da te).
I cavetti annullano la differenza di potenziale tra i due elettrodi così che la pila non sarà più tale e non vi sarà passaggio di elettroni (e distacco di materiale dagli elettrodi) attraverso il liquido.
Quando non sia possibile mettere allo stesso potenziale (collegare elettricamente) due metalli diversi, esponendoli alla sicura corrosione galvanica, si ricorre agli anodi sacrificali che provvederanno a salvare i metalli più "nobili".

Quindi.... nessun anodo è necessario se le parti sono già in contatto elettrico tra loro.
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Capitano di Corvetta
MBMarco
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Su motori, piedi, fuoribordo, linee ad assi ecc si usano i classici anodi sacrificali alias zinchi.
Il serbatoio carburante in metallo, inox o alluminio non ha bisogno di anodi, ma di collegamento diretto in acqua, detto comunemente "massa statica".
Questo collegamento neutralizza l'eventualità di formarsi di scintille elettrostatiche molto pericolose durante il rifornimento in quanto come ben sappiamo la benzina crea vapori altamente infiammabili.
Nello specifico la massa statica non utilizza un comune anodo, ma una base in ottone, utilizzando un normale anodo questo potrebbe essere aggredito da correnti parassite esterne (le stesse che sostanzialmente vanno ad attaccare il motore) e consumarsi rendendone obbligatoria la sostituzione.
Cosa da evitare assolutamente è il collegare negativi oppure altre masse in comune con il serbatoio, in quanto eventuali correnti provenienti da altri componenti potrebbero attraversare il serbatoio stesso, creando effetti indesiderati e pericolosi.
Nel caso in barca si fosse dotati di impianto elettrico 220V e relativo generatore occorre collegare le terre dei vari utilizzi sia all'apposito morsetto sul generatore che ad una ulteriore massa che scarichi in acqua.
Cosi facendo si salvaguardia il generatore stesso dalle eventuali dispersioni degli utilizzatori se si è attaccati alla presa in banchina, quasi tutti gli impianti hanno l'apposito selettore generatore/banchina da spostare in caso si utilizzi l'uno o l'altro sistema, ma come nei classici impianti elettrici civili da abitazione il cavo di terra è sempre diretto.
MBMarco
Sergente
arcseb (autore)
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CIT. MBMmarco:
Cosa da evitare assolutamente è il collegare negativi oppure altre masse in comune con il serbatoio, in quanto eventuali correnti provenienti da altri componenti potrebbero attraversare il serbatoio stesso, creando effetti indesiderati e pericolosi.

Ma se collego il galleggiante ovviamente ho il collegamento alle masse ....
Non ho il carica da banchina ma solo un pannello solare.

Qualche domanda in funzione di ciò che mi avete consigliato:
Devo collegare le masse comunque ad un anodo sacrificale con zinco?
Il serbatoio va collegato indipendentemente ad un anodo in ottone ?
Non serve mettere uno zinco al serbatoio?

Grazie
Luca
Ciao da Luca
Zaniboni 23 - Mercury 225 optimax
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VanBob
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Pur consapevole del collegamento di massa necessario per il funzionamento del galleggiante, ti dico che il mio, installato da Joker in cantiere, ha anche la piastra in ottone collegata allo stesso serbatoio.
Diretta conseguenza di tutto questo è che il negativo comune dell'impianto è connesso a quella piastra.

Mettere zinco al serbatoio non ha molto senso. Esso non è immerso in mare e le uniche correnti galvaniche potrebbero prodursi attraverso il ristagno di acqua nel vano di alloggiamento, a contatto con i serbatoi stessi, ma la stessa acqua dovrebbe essere a contatto anche con altri metalli (per costituire la famosa pila di Volta).
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Ammiraglio di divisione
eros
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Scusate la domanda/ osservazione , è vero che il galleggiante del serbatoio è collegato alla batteria , sia negativo che positivo, ma la struttura del serbatoio , non è isolata dal galleggiante?

Nel mio il corpo galleggiante è in plastica ed inoltre tra il serbatoio e il galleggiante ci sono le guarnizioni anche esse isolanti

Infatti il dispersore collegato in acqua ed al serbatoio dovrebbe servire appunto ad eliminare le correnti statiche , potenziali responsabili sia di scintille tra pistola di rifornimento e serbatoio (tramite flusso del carburante ) che di eventuali corrosioni indesiderate

ciao eros
Capitano di Corvetta
cix977
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VanBob ha scritto:
Pur consapevole del collegamento di massa necessario per il funzionamento del galleggiante, ti dico che il mio, installato da Joker in cantiere, ha anche la piastra in ottone collegata allo stesso serbatoio.
Diretta conseguenza di tutto questo è che il negativo comune dell'impianto è connesso a quella piastra.

Mettere zinco al serbatoio non ha molto senso. Esso non è immerso in mare e le uniche correnti galvaniche potrebbero prodursi attraverso il ristagno di acqua nel vano di alloggiamento, a contatto con i serbatoi stessi, ma la stessa acqua dovrebbe essere a contatto anche con altri metalli (per costituire la famosa pila di Volta).


Scusa quella piastra scarica direttamente in acqua? Nel precedente impianto, adesso totalmente rifatto, della mia barca dalla morsettiera dei negativi partiva un filo che, mediante un capocorda rotondo, finiva collegato ad una vite direttamente avvitata sulla VTR.
Credo fungesse da massa UT
Nel nuovo impianto non l'ho più inserita quella vite, che dite mi conviene rimetterla?
Site Admin
VanBob
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@eros:
la connessione elettrica avviene tramite le viti di chiusura. Ovviamente parlo dell'installazione che ho già trovato a bordo.



@cix977:
La piastra è esterna allo specchio di poppa, sotto la linea di galleggiamento. In planata esce fuori.
Non capisco il tuo filo connesso ad una vite sulla VTR.... sinceramente non ha senso.
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Sailornet