Lavoratori privati vs Lavoratori pubblici - Guerra tra mondi o Guerra tra poveri

Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
Mi piace
- 1/61
- Ultima modifica di red1 il 12/02/15 21:46, modificato 2 volte in totale
Prendendo spunto da alcune riflessioni e scambi di opinioni su questo topic https://www.gommonauti.it/ptopic76979_grecia_2015_le_nostre_vacanze_ed_il_loro_rischio_di_default_economico_pag_6.html?start=40

ho creato un topic nel quale cercare di scambiarci le nostre opinioni senza litigare e, possibilmente, senza fare prevalere motivazioni ideologiche.
Dico questo perchè in seguito alle mie affermazioni, che riporto di seguito, alcuni si sono sentiti in qualche modo tirati in causa.

Vero è che la spesa pubblica in Italia è insostenibile e che per buona parte è costituita dalla retribuzione dall'enorme numero dei dipendenti pubblici, ma sono convinto che non si arriverà mai a politiche "biricchine" di licenziamenti di massa. E' pur vero che, a mio parere, non me ne vogliano i dipendenti pubblici, le strutture dello Stato dovrebbero essere gestite in maniera più produttiva e il personale dovrebbe essere gestito come avviene in qualunque azienda privata. Ma questo è proprio un altro argomento .......... Embarassed

E ha ragione di sentirsi danneggiato chi svolge il suo lavoro in maniera scrupolosa e vede il suo contratto bloccato da un quinquennio con un conseguente calo stimato dello stipendio del 25%, come osservava Yatar.
Ho anch'io familiari nel pubblico impiego e porto sempre come paragone una mia zia, maestra elementare, che si faceva accompagnare a scuola con il piede ingessato, da me allora neo patentato, per non fare perdere giorni di scuola ai bambini. Altro aneddoto, insegnava in una scuola di un quartiere popolare, con una dispersione scolastica elevata e al mattino prima di andare al lavoro passava da casa di quei tre o quattro bambini che altrimenti non si sarebbero presentati per portarli a scuola. E' andata in pensione dopo 45 anni di servizio con pochissimi giorni di malattia nel corso della carriera.

Ma dopo questa immagine da libro cuore torniamo al nocciolo della questione.
In merito alla quantificazione del numeri dei dipendenti del pubblico impiego ci sono diversi metodi di conteggio che vengono sfruttati alternativamente da chi vuole perorare le contrapposte teorie.
I sindacati fanno uscire dai loro centri studi dei documenti dai quali si evince che gli statali sono meno che nel resto d'Europa, sarebbero circa 3.200.000 unità, in calo rispetto ai cinque anni precedenti. In Francia sono 5.500.000, in Inghilterra 5.700.000 quindi in Italia nè abbiamo di meno.
Ebbene il calcolo dei 3,2 milioni tiene conto soltanto dei dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato, ma non ci sono 80.000 lavoratori con contratto di formazione, 20.000 tra supplenti, professori univeristari a contratto e ricercatori, 4700 dipendenti degli organi costituzionali, 500.000 consulenti esterni, 17.000 tra interinali e Lsu, 37.000 co.co.co. Già così siamo a 4 milioni su 22 milioni di occupati.
A questi vanno aggiunti tutti i dipendenti delle Società partecipate. In Italia ne abbiamo un numero sproposiatato, almeno 3500, e in queste rientrano le aziende di trasporto locale, netturbini, insomma tutti i dipendenti dele aziende dei servizi a rete di proprietà dei Comuni.
E quelli delle società partecipate dal Tesoro non ce li vogliamo mettere. 13.000 dipendenti della Rai, 6300 dipendenti dell'Anas, 71.000 ferrovieri, 144.000 dipendenti di Poste Italiane. E ancora i dipendenti di partecipate come Eni, Enel, Finmeccanica. L'Istat stima che lo Stato sia presente in 4186 aziende con quote superiori al 50%, altre 680.000 persone.

Possiamo veramente affermarlo che il dipendente dell'azienda municipalizzata è un dipendente privato?

Detto questo, non mi lapidate, non sono contro i dipendenti pubblici, semmai come affermato in precedenza le aziende pubbliche andrebbero gestite in maniera produttiva e gli eventuali esuberi in una azienda dovrebbero potere eseere riqualificati e formati per essere impiegati in altre realtà all'interno del pubblico impiego.
A mio avviso, allo stato in cui siamo, se venissero applicate politiche "biricchine" di licenziamento di massa, come paventava Yatar, alla nostra economia verrebbero a mancare i consumi di una notevole fetta della popolazione attiva, con il conseguente collasso
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Tenente di Vascello
antar
2 Mi piace
- 2/61
Secondo mè (ora pensionato..43anni di contr. da dipend./imprend.) hai circa ragione..non si possono lasciare a casa tante persone..che poi non comprano.....ma non si possono pagare i dirigenti di partecipate (Alitalia, FS, ecc.) come è stato...6Milioni a quello Alitalia (IN PASSIVO) mentre il corrispettivo di AirFrance ne prendeva 2 (IN ATTIVO), in fabbrica si lavora in un certo modo ... negli uffici statali/comunali ecc. è un pò diverso..... MA E' COLPA DEI DIRIGENTI che non controllano...tanto .... in effetti nelle ditte private ..se hai utile vai avanti altrimenti CHIUDI.

Sergio
la mia base 42°48'15"N - 10°12' E
Sacs 490 Evinrude 40cv Garmin 421s
Ammiraglio di divisione
TheGiangi
3 Mi piace
- 3/61
red1, tiri fuori un argomento estremamente complesso.

Purtroppo gli organi di informazione (mah!) sguazzano nell'alimentare stereotipi e luoghi comuni.
Ognuno parla in base alla propria esperienza personale e difficilmente si riesce ad analizzare il problema italiano con una certa obbiettività.

Qui si rischia di scatenare un vespaio; esorto tutti a mantenere le opinioni il più possibile "tranquille".

G
Seguite l'onda, belli!

Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
Mi piace
- 4/61
Ti straquoto!
Il titolo che ho scelto per il topic mi pare abbastanza eloquente. In realtà si tratta di una guerra tra poveri, e non è proprio il caso di litigarci su.
Vedi, buona parte di quei dati provengono dall' Istat, che pur con tutti i limiti, è una fonte attendibile, ma più che sui numeri la chiave di volta del problema è l'efficienza.
E badate bene che lo so benissimo che ci sono vaste parti del pubblico impiego che rappresentano un'eccellenza che gli altri Paesi ci invidiano.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Capitano di Fregata
vittorio66
1 Mi piace
- 5/61
Personalmente conosco dipendenti pubblici che si fanno un mazzo tanto e dipendenti pubblici che il mazzo lo fanno fare agli altri, come in tutti i campi, l'unica differenza fra un fannullone pubblico e privato e che quello pubblico porta a casa lo stipendio comunque quello privato penso proprio di no!
Nella scuola, vedo i professori di mia figlia, ci sono quegli appunto che vanno a scuola con il piede ingessato, e quegli che per un raffreddore stanno a casa, ci sono professori che fanno amare la materia che insegnagno e portano lo studente a produrre ed imparare molto di più del programma, ed altri che manco sanno che materia insegnano. Detto questo sia nel pubblico che nel privato tutto dovrebbe essere gestito per ottenere la massima produzione con salari adeguati, le ferie e la maternità giuste e la pensione idem,.....................non come sarà per molti di noi che la pensione gli sarà data quando ormai sarà troppo tardi per godersela in questo mondo.
quiksilver 340 + 15cm mercury
BWA 550 + 40/50 Suzuki
Contrammiraglio
gommoa
1 Mi piace
- 6/61
Come avevo sostenuto nell'altro topic il problema principale è l'efficienza della macchina pubblica, ed è un problema grosso come una casa.
Dall'altro lato è vero che spesso le società partecipate sono usate come un modalità spicciola per fare occupazione, spesso in modo non chiaro.

Tieni poi presente che le leggi che si devono applicare sono spesso poco chiare, fatte frettolosamente, contraddittorie, imprecise e che nelle amministrazioni un pò grandi si innescano dei meccanismi di "cordata", tipici anche del privato che non giovano certo all'efficienza complessiva.

Dopodichè non credo affatto che il pubblico dipendente sia santo, anzi.
È importante l'amore, ma anche il colesterolo. (W. Allen)
Contrammiraglio
fabiox
2 Mi piace
- 7/61
gommoa ha scritto:
Dall'altro lato è vero che spesso le società partecipate sono usate come un modalità spicciola per fare occupazione, spesso in modo non chiaro.


Secondo me le partecipate sono usate per mantenere promesse fatte in campagna elettorale, tant'è che di solito i vertici cambiano di elezione in elezione, alla faccia della meritocrazia tanto sbandierata.
Dico questo non per fare polemica, ma per far uscire la solita italianità che poi è la stessa che porta il dipendente pubblico, non tutti fortunatamente ma tanti(troppi), a portarsi a casa uno stipendio immeritato.
Quante volte vediamo squadre di operai pubblici ammassati e intenti a passare le giornate senza sviluppare lavoro, e quanti uffici che dovrebbero macinare numeri enormi creare solo file interminabili.
Questo avviene perchè quando un ente o una partecipata va in passivo non è un problema per nessuno, basta iniettare danaro e tutto si aggiusta, con buona pace di lavoratori e amministratori; per un privato sarebbe la bancarotta.
Vogliamo parlare dei badge timbrati dai fantasmi?
Io la vedo così, è una nostra ideologia del fottifotti che in Italia va per la maggiore, e non si vuole cambiare.
TUTTO VAL LA PENA D'ESSERE IMPARATO
Guardiamarina
sasamem
2 Mi piace
- 8/61
buonasera a tutti. Io sono un dipendente statale e come si diceva prima sia nel privato che nel pubblico ce chi lavora "anche per i fannulloni". Io personalmente 27 anni si servizio annovero circa un anno di malattia: tre interventi chirurgici da k.o.. Bisogna anche dire che la nostra carta Costituzione è garantista al massimo. basta vedere tutti i fannulloni denunciati per assenteismo e di conseguenza per truffa con un avvocato medio rientrano tutti in servizio. Se la giustizia sarebbe meno tolleeeeerante e più equilibrata, la politica più seria, meno populistica e i sindacalisti ogni tanto si passassero la mano per la coscienza forse e dico forse ci sarebbero meno fannulloni più impiegati nel pubblico e nel privato e, sicuramente, più alto un PIL perché anche le aziende non andrebbero ad investire altrove.
ciao antonio
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
Mi piace
- 9/61
Provo a dare un "taglio" diverso al nostro ragionamento in quanto ritengo giusto che i cittadini si formino una opinione corretta, qualunque essi ritengano giusta, ma non condizionata dal populismo politico di comodo che, pirmo colpevole tra i colpevoli, ci sguazza alla grande, prendendo costantemente per i fondelli cittadini "privati" e "pubblici" ed occultando così le proprie gravissime colpe e carenze.

Da un punto di vista macroeconomico, dividerei i dipendenti pubblici in due categorie: gli "statali" e quelli di tutte le altre amministrazioni/aziende pubbliche

E' evidente che lo "statale" costa allo Stato quanto un cinese.
Infatti se il privato deve faticosamente tirar fuori mensilmente e faticosamente 3.000 € di cui solo 1300/1400 arriveranno in tasca al suo dipendente, lo Stato tira fuori solo il netto, in quanto il resto è partita di "giro" (con una mano li caccia e con l'altra li riprende)
Quindi, in teoria, più dipendenti ha, meglio è, perche se gli vanno in pensione deve pagargli la pensione in cambio di nulla, giacchè quei contributi esistono sulla carta e non "a soldi".
Idem per le tasse: l'ospedale deve stare aperto comunque con o senza le tasse pagate da quel dipendente pubblico in più o in meno.

In quest'ottica è evidente che un Comune o una Regione non hanno questo vantaggio.
E nemmeno un'azienda privata a partecipazione statale (es. Poste, come aveva una volta essendo statale)

C'è poi un'altro aspetto che una volta insegnavano all'università e che oggi è considerata bestemmia: se mancano altre opportunità non costa forse meno allo Stato un'azienda in perdita, ma che da lavoro, piuttosto che il nulla con i conseguenti costi e problemi sociali?

Per ora mi fermo qui, per non annoiare e chiudo con una tristissima battuta: oggi una bambina è morta girovagando in ambulanza perche non c'erano posto in diversi ospedali. Sarebbe stato davvero uno spreco avere un'ospedale in più? O un reparto più grande con 2 medici e 4 infermieri in più?

Al prossimo giro cercerò di analizzare efficacia ed efficienza del prodotto e produttività
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
sardino
1 Mi piace
- 10/61
Sicuramente l'argomento è vasto ed approfondirlo complicato per gli aspetti anche "nascosti" che a mio modesto avviso può contenere, ne cito uno: fra i lavoratori privati consideriamo anche tutte le caste di professionisti a numero chiuso? (notai, avvocati, edicolanti, farmacisti, tabaccai, tassisti ..... e ce ne sono altri vero?) Rolling Eyes
Un Uomo Senza Sogni .... E' un Uomo Senza Domani .....
Sailornet