Lavoratori privati vs Lavoratori pubblici - Guerra tra mondi o Guerra tra poveri [pag. 6]

Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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Nulla di nuovo sotto il sole, lo dicevano già i Romani:
"Promoveatur ut amoveatur"

Palese dimostrazione che le riforme non servono. Razz
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
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- 52/61
Yatar, il tuo è un esempio lampante di come il dirigente, se messo in condizioni di determinare per il meglio, nell'amministrazione della "Res publica", può ben compiere il suo lavoro.
D'altra parte non si spiegherebbe diversamente che facendo un giro nei diversi reparti di un ospedale si percepiscano differenze organizzative, di pulizia e di efficienza molto stridenti. E' sufficiente affacciarsi dalla porta dell'ascensore per passare da un reparto con corridoi lucidati a specchio, adornati da piante, con un aspetto decisamente elegante e, soprattutto, con personale medico e paramedico gentile e preparato ad un altro completamente sgarrupato, dove il personale è lasciato agire come meglio gli aggrada. Come ce lo spieghiamo tutto ciò? Semplice, come si dice dalle mie parti "il pesce puzza dalla testa".
Evidentemente il primario del reparto efficiente non ama e non gli interessa la popolarità e ha messo in atto tutti quei meccanismi di controllo che fanno si che ciascuno svolga il proprio compito. Così facendo si crea un circolo virtuoso che offre all'utenza un servizio di livello e fa percepire al personale di quel reparto la propria professionalità e potenzialità, rendendolo, come riportavi tu, orgoglioso del proprio lavoro.
Se il primario invece pensa maggiormente agli affari suoi, alle visite private, alle operazioni in clinica privata ecc ha tutto l'interesse a fare in modo che il servizio pubblico non funzioni.
Ancora una volta: "Il problema sono gli uomini, non il settore in cui operano

Lungi da me difendere la classe politica, di qualunque colore ed epoca, ma quando qualcosa non funziona potrebbe essere si colpa di dissennate riforme, portate a termine dal politicante di turno, mediamente ignorante della materia su cui leggifera, ma probabilmente anche il funzionario o il dirigente o ancora il semplice impiegato hanno responsabilità.

Riguardo alla pubblica istruzione ci sarebbe da dibattere lungamente, ma mi limito a gettare nel dibattito la figura del SuperPreside recentemente proposta.
Ebbene potremmo trovarci ad avere sia una scuola migliore per i nostri figli che una sorta di enclave didattica gestita da un uomo solo al comando.
Poiché non viviamo in un paese di santi è lecito interrogarsi quanto questa figura plenipotenziaria possa prestarsi ad abusi e favoritismi, ma anche, per carità, a modelli scandinavi di efficienza scolastica.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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lone wolf ha scritto:
Caro Yatar, sei stato sfortunato, la prassi comune avrebbe previsto di toglierti l'incarico, chiaramente con encomio ed avanzamento di carriera.

fran ha scritto:
Nulla di nuovo sotto il sole, lo dicevano già i Romani:
"Promoveatur ut amoveatur"

Non andò a finire proprio così... Sbellica Sbellica
Alla fine, profittando di una delle tante "riforme" ben fatte, diedi le dimissioni il giorno stesso in cui uscì il decreto.
Ben conscio (e ben felice) che, non essendo legato a lobby e affini, non avrei avuto altre chance di carriera.

All'epoca infatti ottenni l'incarico (che era a tempo: annuale e rinnovabile e previo esame), solo in quento ero l'unico candidato nonchè unico conoscitore dei dettagli della materia.
Si era infatti creato un vuoto: il mio predecessore aveva fatto una brillante carriera (una vera scalata) e si sentiva forse un po' troppo parte di questo mondo potente cui da anni ambiva ed in cui finalmente era riuscito ad entrare.
Fu prima indagato poi arrestato con accuse pesanti: non capii mai perchè lo indagarono nè perchè, dopo anni... fu assolto

Ma alla lunga quel tesoretto risparmiato cominciava a creare più problemi a me che alla Wells Fargo: l'assalto alla diligenza era in corso.
Mi fu riferito a posteriori che pare addirittura che esponenti di un'azienda di uno Stato straniero extra UE unitamente a propri notabili organizzarono un "processo" contro di me. In latino!
E le rappresentative italiche, presenti, tacquero... Ma come facevo a comprare a 100 ciò che al privato si vendeva a 70?

Involontariamente entrai in guerra anche con una altro stato straniero extra UE: ma che ne sapevo io che quella Società Anonima che vendeva cacca spacciandola per cioccolata ed a cui applicai una penale era in realta il braccio operativo di una corrente all'interno di una corrente di un noto, onestissimo partito Italico e che oltretutto capo occulto della corrente era un pezzo grossissimo?
E ditemelo! Io vivo in provincia! Sbellica
Ne avrei altri di aneddoti tragicomici, ma anche esaltanti: una via di mezzo tra Totò ed "Io speriamo che me la cavo"...

Quindi... gli uomini hanno colpa certamente, ma in primis i leader e senza sconti. O facciamo come Schettino?
Se dai l'esempio vieni seguito, nel bene e nel male.
Se rubi su un appalto milionario, non lamentarti se (es.) il geometra chiede 1000 € di mazzetta per un'autorizzazione.
Se consideri il cittadino "suddito", il pubblico funzionario lo tratterà da suddito.
Se il Primario o il Preside si sentono feudatari, i loro utenti saranno considerati servi della gleba

Un preside può avere il diritto/dovere di selezionare e licenziare i prof, ma se sbaglia va a casa.
In Italia riceverebbe l'incarico dalla sua lobby, assumerebbe prof della sua lobby giudicandoli eccelsi e licenzierebbe i non lobbisti giudicandoli incapaci a priori e nessuno licenzierà mai lui.
Ogni tanto, per fattori imponderabili, ci sarà un preside non lobbista, magari in una sede disagiata. Farà bene e darà l'esempio: orrore! E che si crede di fare questo qui???

Il tutto perchè in questo sistema, se vuoi fare certe "riforme" devi avere un controllo lobbistico capillare che oltretutto costa.
E chi paga?

E che "riforme" poi....?
Ha ragione Fran: leggettele e ditemi....!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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Ogni tanto ripenso a questo topic non senza ironia, perchè vorrei dare una risposta definitiva che non troverò mai

Ma oggi ho appreso una notizia certamente volta imho a danneggiare la totalità dei cittadini e quindi ne approfitto per segnalare l'anomalia

Secondo un giornale, un dipendente pubblico costerebbe allo stato 80.000€ annui: matematicamente impossibile, contando tutti gli oneri che gravano sul datore di lavoro!
La metà e forse meno è un dato esatto, a meno che non calcolino anche sedie, toner, carta, luce, riscaldamento, pulizie, affitti, carta igienica e sciacquone
Netto in busta ancora assai meno. Come qualsiasi dipendente.

Allora perché un giornale arriva a ciò? Per uno scioperino per un contratto che mai gli faranno o faranno a briciole?
Ne dubito, anche se un infermiere (es) se la beve meno se gli dici che non hai soldi, quando ti hanno appena beccato mazzette da milioni sugli appalti della sanità, rispetto ad un cittadino a cui semplicemente aumentano il ticket.

La mia risposta è che molte riforme stanno andando a regime, rivelando i veri effetti delle stesse che non è certo ciò che viene raccontato in TV, spiazzando, a volte drammaticamente, il cittadino che nutriva qualche ragionevole aspettativa. Sballando inoltre alcuni parametri UE

Il finanziamento di alcune di esse potrebbe poi costringere a fare cassa di più e prima, agendo su alcune leve tecniche.
Serve forse un capro espiatorio su cui distrarre e far sfogare il cittadino arrabbiato....?

Visto che i media non aiutano, lascio questo post come alert per tutti a prescindere da mestieri o professioni

Del doman non v'è certezza. Chi vuol esser lieto sia
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Fregata
asso580
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Yatar1963 ha scritto:


Del doman non v'è certezza. Chi vuol esser lieto sia


Vero tutto il resto, lasciami correggere quest'ultima frase:

Del doman non v'è certezza. Chi vuol esser lieto vada via!
Ammiraglio di divisione
red1 (autore)
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- Ultima modifica di red1 il 26/05/16 21:52, modificato 1 volta in totale
In tutta onestà anche a me sembrano tanti 80.000 € all'anno come costo.
A meno che, per vendere qualche copia in più, non abbiano fatto i conti della serva facendo la divisione del costo complessivo, 163 miliardi di € (fonte Ragioneria Generale dello Stato), sul numero complessivo dei dipendenti pubblici.
Probabilmente il costo aziendale non è stato calcolato alla maniera di una società privata, ma mettendoci dentro tutto, come dice Yatar. Un po quello che accadeva quando facevano il calcolo del costo di ogni singolo militare ai tempi della naia.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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Conosco i costi, fidati! (e i benefici)
Hanno preso il totale e lo hanno diviso
Pura propaganda, finalizzata al divide et impera, a cura di un novello neo amichetto del pdc
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Tenente di Vascello
jdannya
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un medico, con indennità di esclusività, di turno, notti e festivi, un po' di libera professione, percepisce un lordo di 100k (chi fa solo giornata scende ad un lordo di 70k) e parliamo di stipendi alti di enti pubblici con un alto costo del personale; anche se si somma una quota previdenziale versata direttamente dal datore di lavoro e che non compare in busta non si arriva a giustificare una media di 80k. per intenderci, un infermiere percepisce un lordo di 40 - 45k ed il rapporto, in un ospedale, è di 1 medico ogni 5 infermieri.

Ieri invece ho sentito in Tv la notizia che il numero di dipendenti pubblici in italia, verosimilmente grazie al blocco del turn-over, è sceso di molto, sotto i valori di Francia e Inghilterra, una settantina di dipendenti pubblici ogni 1000 cittadini in italia, tra 80 e 90 in Francia e Inghilterra.
Sempre il succitato servizio faceva notare che le regioni a statuto autonomo del nord sono quelle con il maggior numero di dipendenti pubblici ("...Conquistano il podio Valle D'Aosta (95), Trentino Alto Adige (76,8) e Friuli-Venezia Giulia (69,6)..."), come dire, "ecco, gli dai libertà di azione e guarda come sperperano i soldi". Nulla di più sbagliato, comunque non è detto. Qualche anno fa mi recai presso un'azienda provinciale di una delle citare regioni a statuto speciale per analizzare una situazione organizzativa da prendere a riferimento; notai certamente un numero elevato di dipendenti assegnati a determinati settori, però notai anche la completa assenza di servizi dati in outsourcing. Risultato, detta azienda aveva costi complessivi (personale dipendente + beni + servizi) nettamente inferiore ad analoga situazione nella regione che vanta la migliore sanità d'italia

Bene!, viene da dire. La verità è che ci sono enti che devono dimagrire ancora molto, altri che rischiano il collasso; nessuno che entri nel merito dell'organizzazione delle varie tipologie di enti, ad esempio creando benchmark ed imponendo sensate ridistribuzioni dei dipendenti pubblici.

Infine il servizio in TV affermava che l'età media del dipendente pubblico si è alzata a 51 anni. Normale anche questo, per legge il tetto è stato posto ad anni 70 per il pensionamento di un dipendente pubblico (direi un privilegio rispetto al lavoratore privato che potrebbe anche arrivare a lavorare fino a 75 anni con un po' di discontinuità nella propria carriera lavorativa). ebbé? che problema c'è? Nessuno o quasi se il settantenne in questione è un impiegato o funzionario che rilascia certificati, forse qualcuno in più se dovesse essere quel medico che un giorno (in realtà già oggi vi sono medici di 69 anni ancora in servizio) si troverà a intervenire su di me, sui miei cari o su ciascuno di noi. Sia chiaro, la mia non è una critica ai medici settantenni; ci sono persone che arrivano a 70 anni, si sento in corpo 10 anni in meno e fanno causa allo stato per poter continuare a lavorare (ne conosco), altri che a 60 se ne sentono 15 in più e firmerebbero volentieri per evitarsi il rischio di fare danni. Ciò che voglio dire è che c'è differenza tra consentire di lavorare fino a 70 anni e obbligare a lavorare fino a 70 anni, ma qui forse sono finito un po' in OT.
Daniele
Polpetta, Saver 690 Sport Cabin + Yamaha 200cv 4T + Mercury 4CV 4T
Raffica, ITA483 - Nauticalodi Meteor + Honda 2.3CV 4T
ex Superpippo, Aquamar Bahia 20 cabin + Suzuki DF 90CV 4T
Capitano di Fregata
asso580
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Yatar1963 ha scritto:

Hanno preso il totale e lo hanno diviso
Pura propaganda, finalizzata al divide et impera.....


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Sottotenente di Vascello
si18665
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Il topic parte dalle vacanze in Grecia, per poi comprensibilmente finire in un binario politico. Cerchero' con rispetto di non infuocare le opinioni personali.

Vedere una nazione dall'esterno e' molto interessante. Vedere il mondo e fare confronti tra popoli lo e' ancora di piu'. Ricordo il piccolo albergatore di Lindos a Rodi che in piena crisi Greca (2014), dalla terrazza del suo hotel mi disse: "Lo vedi, quello laggiu' e' anche un mio hotel". "E quello la'? Anche quello e' mio". Allora gli chiesi: "E come fai a badare a tutto? Dove passi l'inverno?" Mi aspettavo la risposta che infatti fu: "Non appena arriva Ottobre, chiudo tutto e me ne torno a Salonnico per passare l'inverno e restarvi fino a primavera". Come alcuni hanno scritto in questo forum, molti Greci abitanti nelle isole lavorano 4-5 mesi all'anno e poi .... ritornano nella terra ferma. Non fraintendete, lo so che ci sono molti Greci che lavorano come matti e non si deve generalizzare. Cosa c'entra l'Italia? Il fatto e' che vedere una nazione dall'esterno o dall'estero, si capisce che in fondo e' cio' che un popolo desidera. L'identita' e' anche la cultura di un popolo e le conseguenze, positive o negative, in fondo sono la conseguenza di cio' che si decide di essere. Non si tratta di dipendenti pubblici o privati. Si tratta, a titolo di uno tra mille esempi, che quando leggo dall'estero che in un referendum (espressione di massima democrazia) per abrogare una legge "agevolare" le trivellazioni petrolifere, chi ha votato per il "si" era nelle zone interessate, e chi non e' andato a votare era nella maggior parte delle zone non interessate, ho trovato la conferma del perche' la Grecia ha il 180% di debito pubblico e l'Italia del 137%. La morale? Preferisco lasciare ad ognuno di voi la risposta. Come ho scritto, non desidero infuocare gli animi.
Sailornet