Progettare motori marini con cambio rapporti. Si può? [pag. 3]

Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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glorenzo ha scritto:
Beh Urbi, i motori Suzuki sono gia' a meta' strada col loro "albero motore disassato" , trasformare un rinvio ad ingranaggi in un cambio non e' difficile per una casa come la Suzuki e se no l'hanno fatto e' semplicemente perche' nel maggior numero degli utilizzi e' praticamente inutile.

Ho provato ad immaginare quali siano le problematiche che un cambio risolverebbe ai diportisti ed ho trovato solo una condizione, cioe' quando siamo difronte ad un'imbarcazione sottomotorizzata o nei casi di notevoli variazioni di carico che portino il rapporto peso/potenza a valori eccessivi rendendo impossibile la planata.

Commercialmente potrebbero essere interessati i non patentati che con una soluzione del genere potrebbero motorizzare un bel 6 metri con un 40..ega e riuscire a farlo planare decentemente anche con un po' di carico .

Ciao

Lorenzo condivido il tuoi ragionamenti con l'unica differenza che ritengo un eventuale secondo rapporto utile e risolutore di problemi di planata in più casi di utilizzo dei motori senza patente.
Il mio smontabile Zodiac è omologato max 5 persone e 10hp. Ebbene col mio 10hp Evinrude riesco a planare max con 3 persone adulte. Questa incongruenza tra potenza e portata max è comune a moltissime barche (probabilmente tutte) nei limiti dei senza patente.
Ebbene sono convinto che aggiungere un secondo rapporto in tali potenze risicate possa costituire la soluzione risolutrice.

A parte i problemi di volume e peso di un meccanismo che deve comunque gestire 2 soli rapporti, mi viene da pensare che ci siano problemi tecnici irrisolvibili altrimenti qualcuno li avrebbe già adottati.
Ma quali potrebbero essere?
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
Tenente di Vascello
xteo75
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Il problema è sempre quello: Frizione
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Tenente di Vascello
glorenzo
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- 23/36
Il motivo perche' non venga prodotto nessun motore non e' assolutamente tecnico ma prettamente commerciale.

Prima di implementare una novita' di questo genere ( che se ben presentata avrebbe comunque una valenza tecno-pubblicitaria) che comporta una totale riprogettazione della trasmissione vengono considerati i costi ( certi ) e gli utili (ipotizzabili )che porterebbe.

Chiaramente gli utili sono in funzione del numero di motori in piu' che questo "sistema" farebbe vendere e del maggior prezzo di vendita .

Si vede che chi a fatto questi conti ha trovato un saldo che ha ucciso nella culla il progetto. Shame on you

Sono d'accordissimo che tecnicamente sarebbe interessante ma commercialmente un azzardo; dopotutto c'e' chi riesce a vendere a prezzo piu' alto dei concorrenti dei fuoribordo tecnicamente molto sofisticati ,che pesano di piu', non consumano mero ,e che hanno bisogno di un volumetrico per raggiungere le stesse potenze.
E se ci riesce la Mercury con i Verado perche' non si dovrebbero vendere dei bei 2 marce ??

E non si sentano toccati i Veradisti, ne vorrei avere anch'io uno a poppa....... UT
Tenente di Vascello
xteo75
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La soluzione per aumentare la potenza ai bassi potrebbe essere proprio quella di utilizzre una turbina.
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Tenente di Vascello
jdannya
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io sono (quasi ero) uno di quelli con il motore troppo piccolo in relazione al mezzo ed al suo peso (40/60cv su cabinato di 6mt), in effetti avevo meditato all'utilità di un cambio a 2 rapporti, il più corto per uscire in planata, il più lungo per la velocità di crociera.
Sono inesperto di motori marini, ma credo che un cambio meccanico sia infattibile, mi sono reso conto che non appena si molla la manetta del gas la barca si inchioda e sprofonda nell'acqua, l'effetto sarebbe un po' come quelle salite con forti pendenze fatte in auto, tiri la prima fino al fuori giri ed appena stacchi l'auto rallenta e quando entra la seconda sei già senza alcuna coppia.
Ci vorrebbe una sorta di sequenziale o di variatore, condivido però le vostre osservazioni su ingombri, peso e delicatezza.

Ma non si può lavorare sull'inclinazione delle eliche? un po' quello che accade con le pale degli aeroplani: prima di partire tengono il motore al massimo con le pale piatte, per partire aumentano leggermente l'inclinazione e via...poi alla velocità massima l'inclinazione è aumentata ancora di più in relazione alla velocità di crociera. Il motore gira pressoché allo stesso numero di giri in ogni condizione, o comunque sempre in coppia.

Esistono eliche/piede del genere?


ps. alla fine ho cambiato motore
Daniele
Polpetta, Saver 690 Sport Cabin + Yamaha 200cv 4T + Mercury 4CV 4T
Raffica, ITA483 - Nauticalodi Meteor + Honda 2.3CV 4T
ex Superpippo, Aquamar Bahia 20 cabin + Suzuki DF 90CV 4T
Tenente di Vascello
glorenzo
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- 26/36
@ JDANNYA

ps. alla fine ho cambiato motore


Felice Questa e' la soluzione piu' semplice e sicura Felice
Tenente di Vascello
jdannya
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Non vorrei finire OT, comunque se il "cambio" si è disposti ad intenderlo non esclusivamente come meccanismo atto a variare il rapporto al piede dell'elica, bensì quale meccanismo atto a variare eventualmente l'incidenza delle pale qualche idea aggiuntiva mi è venuta in mente leggendo i limiti evidenziati in questo topic https://www.gommonauti.it/ptopic5081_cambio_marce_nei_fuoribordo_elica_a_passo_variabile.html. Semmai posto in questo topic, è un po' vecchiotto ma probabilmente è più in tema.
Daniele
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xteo75
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Allora ci vorrebbe il variatore dentro all' elica, in modo che apra le fale in funzione dei giri.
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Capitano di Vascello
e.bove
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jdannya ha scritto:
Non vorrei finire OT, comunque se il "cambio" si è disposti ad intenderlo non esclusivamente come meccanismo atto a variare il rapporto al piede dell'elica, bensì quale meccanismo atto a variare eventualmente l'incidenza delle pale

Eliche a passo variabile.
Esistono da un pezzo :-) ma data la dimensione del meccanismo - e, aggiungo io, il rapporto costi/benefici - sono destinate alle navi.


Ciao
Enrico
Nadir G18 - Suzuki DF 90
Novamarine RH 460 - Tohatsu Mega 40
Callegari Alcione - Johnson XP 25
Tenente di Vascello
xteo75
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Parlavo di un meccanismo molto più semplice che in funzione dei giri allargasse le pale, in modo da aumentare il diametro dell' elica.
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Sailornet