Come entrare in plananta e mantenerla in modo ottimale [pag. 2]

Capitano di Corvetta
igazietto
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- 11/48
chiedo scusa, stavo per scrivere una cosa sbagliata,correggo e saluto. Embarassed
Tenente di Vascello
Katiago
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- 12/48
se per avere i giusti parametri di velocita e consumo,
anche se vado un po OT,
quanto devo spendere per avere un flussometro ed un GPS per trovare
la giusta quadra per il mio gommone?

premetto che io sono a volte in 2 a volte in 4 a volte in 8

saluti
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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- 13/48
gommoa ha scritto:
Per me l'assetto migliore è quello, durante la planata, in cui consumo meno. Gioco con il trim e acceleratore sino a quando trovo la posizione corretta. E non coincide con la velocità minima di planata.

Concordo.
Ovviamente lo scopo finale è quello di raggiungere la velocità di crociera ottima, più confortevole e risparmiosa.
Utilizzare una tecnica corretta anche prima, mentre lanciamo la planata, abbatte i consumi e non di poco.
Almeno sulla mia

Spesso parliamo di sfruttare i flap, ma sinceramente ogni volta che ho provato mi è parso non solo inutile ma deleterio.
Sicuramente è colpa mia, ma mi sembra illogico abbassare i flap per alzare la prua e contemporaneamente alzare trim in quanto ritengo che le due forze si contrastino in modo opposto (il trim spinge giù la poppa e su la prua, i flas il contrario) tendendo ad annullarsi, ma anche aumentando inutilmente gli attriti

Precio che il mio 22,52 ha una linea al galleggiamento legermente inferiore a barche di classe simili, tipoco degli scafi dotati di una stretta V a prua, ma più ampia a poppa. Oltretutto è un cabin e tuga e accessori di cabina pesano sulla parte anteriore.

Osservando gli spruzzi laterali ho notato quindi che in linea di massima la parte di carena che sostiene la planata inizia all'incirca qualche cm. dietro il sedile di plancia e si riduce relativamente poco all'aumentare della velocità
Alzando la prua, vanno ancora più indietro, ma aumentano (evidentemente la poppa anzichè scivolare tende ad "arare"
La barca è pesante quindi certe differenze si notano a livello minimo, a differenza di un gommo che esce anche molto di più dall'acqua.

Comunque faccio sempte di tutto per tenere la parte di carena planante il più possibile paralella all'acqua
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Guardiamarina
MAX ZEBRA 78
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- 14/48
Buongiorno,
personalmente ritengo che la tecnica più opportuna, che ho sfruttato con le due imbarcazioni che ho posseduto sia la seguente:
Da velocità dislocamento affondare con decisione la manetta fino a 3/4.
La spinta propulsiva tenderà in maniera pressocchè istantanea ad alzare la prua e la velocità ottenuta a sostenere la chiglia, il tutto in pochissimi secondi, appena i giri e la velocità cominciano a salire troppo si riduce la manetta fino alla velocità di planata ideale.
Il "trucco" è non fare le cose perdendo due ore...vedo molti natanti metterci troppo tempo per planare, non perchè sottomotorizzati ma perchè amano fare le cose con calma, secondo me buttano un sacco di benzina in più rispetto a chi dà giù il gas con decisione da subito.
Bella l' idea del flussometro per capire quale sia la velocità di planata più efficiente in termini di lt/km, mi sà che installo un flussometro... me lo ripago con la benza risparmiata...

Saluti
Max
Willy, nella rotta della vita voli sulle onde, tra i ricordi e le speranze.
Willy: Salpa GS 625 + Mercury 100 ELPTO anno 1990 + Johnson 9.9 anno 1980... Roba vecchia ragazzi ma và che è un amore!
Capitano di Fregata
Surge
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- 15/48
E' corretto il dare piu' gas , di piu' in relazione a quello che occorre per l'identica accelerazione quando si è in planata, per passare dal dislocamento alla planata perche bisogna far superare alla carena la velocita' di transizione in cui aumenta molto la resistenza per passare poi a una sua diminuzione e aumento di portanza che fa planare.
Clubman 24 & Verado 200
Ammiraglio di divisione
eros
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- 16/48
forse siamo OT ,ma non troppo , e rispondo a katiago.

un flussometro con il suo strumento costa intorno ai 400€ , io ho preso un multifunzione Hds lowrance (che era l'unico di quella casa che gestisce la rete nmea) e sul nuovo ci ho speso un 1000 euro.(ma ci sono in giro parecchi usati), ma ho la combinazione distanza (GPS) e consumo (flussometro)

a conti fatti me lo ripago in 3 anni con i risparmi di carburante che ho ottenuto , spendevo circa 800-1000 di carburante all' anno.

Secondo me per chi ha un mezzo con consumi importanti è uno degli strumenti necessari , l'insieme diventa come un computer di bordo del modo auto , dà autonomia residua (che non è poco) consumo effettivo , e consumo istantaneo distanze percorse e se si imposta una rotta (anche grossolanamente).
distanza da percorrere.

Mi sono reso conto che per quanto mi ritenevo esperto e parsimonioso , l' assetto ottimale , non lo trovavo.
Dello strumento trovo utilissimo il dato del consumo/percorso, così becco l'assetto più economico,ed anche il dato dell' autonomia effettiva, che mi consente di non dover uscire sempre col pieno (nel mio caso 100 litri) , perchè un' altra cosa che ho imparato grazie allo strumento è che i fattori che pesano di più sui consumi sono:
In ordine di importanza
regime di rotazione del motore
Peso imbarcato
e solo in ultimo la posizione del trim (ovviamente senza considerare gli eccessi , tutto giù o tutto su)
Non ho mai fatto prove spostando i carichi a bordo , ma noto che i 2 ragazzi che amano viaggiare a prua incidono negativamente

Le condizioni del mare influiscono e molto ,ma sono una variabile sulla quale non possiamo intervenire Smile

ciao eros
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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MAX ZEBRA 78 ha scritto:
Buongiorno,
personalmente ritengo che la tecnica più opportuna, che ho sfruttato con le due imbarcazioni che ho posseduto sia la seguente:
Da velocità dislocamento affondare con decisione la manetta fino a 3/4.

Ancghe io adottavo quella tecnica, ma, come raccontavo nel topic sulla velocità minima di planata, un giorno ho provato a fare il contrario, ovvero aumentando gradualmente e lenmtamente la manetta fino al punto che normalmente uso per planare in crociera

Ho notato che la barca ci ha messo di più, ma si è assettata molto meglio e con qualche giro in meno, a parita di velocità.
Sicuramente "scivolava" assai bene
Evidentemente lo scafo ha trovato il suo equilibrio da solo, molto meglio che con i mei smanacciamenti.

Non so se, considerato il tempo i consumi per la planata si siano complessivamente ridotti, ma nel corso della navigazione sicuramente si.
Ho lo smartcraft e mi da consumi totali, parzial, istantane da cui posso estrarre dati abbastanza concreti
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
eros
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- 18/48
ad Agosto (difficilmente prima ) lo proverò anche sul gommone Smile (abbiamo 2 mezzi abbastanza differenti)


ciao
eros
Tenente di Vascello
Katiago
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- 19/48
grazie della risposta e del consiglio

certo sarebbe interessante sapere quanto si consuma all'istante

anche perche' con un 2 tempi i consumi non sono proprio irrisori

ma con il mio motore un mercury 60 ELPTO si trova un flussometro magari usato?

saluti
Ammiraglio di divisione
eros
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- 20/48
dubito convenga , un flussometro , da mettere sul tubo carburante diventa universale (qualsiasi motore) , nel caso lowrance , puoi optare per uno strumento hds usato e flussometro nuovo , che costa (il flussometro ) una 70 ina di euro.
se cerchi sul foum , mi sembra che ce ne sia qualcuno in vendita.

ciao
ps. io ho un mercury epto 90
Sailornet