Domanda di carteggio: correzione dei rilevamenti in presenza di corrente
andygabber (autore)
- 1/5
Buongiorno a tutti,
mi sto preparando per la patente nautica senza limiti ed avrei la domanda di carteggio seguente:
- Nel caso si voglia trovare il PN usando il metodo del trasporto del RILV (nel caso si rilevi due volte lo stesso punto cospiquo, o che se ne rilevino due in tempi differenti) e vi è la presenza di corrente, nello spostare il secondo rilevamento bisogna riferirsi alla RV (e Veff) oppure alla PV ed alla Vp?
In tutti gli esercizi che ho fatto finora si usava la PV per spostare il secondo Rilv, e si usava la VP per ccalcolare lo spazio percorso tra i due RILV. Questo però anche perché al momento del rilevamento non erano ancora noti Vc /Dc e di conseguenza Veff e Rv.
Voi cosa ne dite? Spero di essere stato chiaro nella spiegazione...
Un'altra domandina: qualcuno di voi conosce un problema che è stato chiesto durante un esame di carteggio e che si possa trovare tramite internet?
Grazie in anticipo per il vostro prezioso aiuto !
Andrea
mi sto preparando per la patente nautica senza limiti ed avrei la domanda di carteggio seguente:
- Nel caso si voglia trovare il PN usando il metodo del trasporto del RILV (nel caso si rilevi due volte lo stesso punto cospiquo, o che se ne rilevino due in tempi differenti) e vi è la presenza di corrente, nello spostare il secondo rilevamento bisogna riferirsi alla RV (e Veff) oppure alla PV ed alla Vp?
In tutti gli esercizi che ho fatto finora si usava la PV per spostare il secondo Rilv, e si usava la VP per ccalcolare lo spazio percorso tra i due RILV. Questo però anche perché al momento del rilevamento non erano ancora noti Vc /Dc e di conseguenza Veff e Rv.
Voi cosa ne dite? Spero di essere stato chiaro nella spiegazione...
Un'altra domandina: qualcuno di voi conosce un problema che è stato chiesto durante un esame di carteggio e che si possa trovare tramite internet?
Grazie in anticipo per il vostro prezioso aiuto !
Andrea
stellamaris
- 2/5
I rilevamenti trasportati, come anche per il metodo 45/90, hanno un limite di utilizzo; permettono di determinare il PN solo nei casi in cui non ci sono vento o corrente e se sono presenti devono essere opportunamente contrastati perchè è indispensbile conoscere RV e Velocità Effettiva.
Quindi, in presenza di corrente o vento noti e contrastati con l'orientmento di prora (sopratttutto per la correzione di rilevamenti polari in veri) si deve sempre utilizzare la Velocità Effettiva sulla Rotta Vera.
Stellamaris
Quindi, in presenza di corrente o vento noti e contrastati con l'orientmento di prora (sopratttutto per la correzione di rilevamenti polari in veri) si deve sempre utilizzare la Velocità Effettiva sulla Rotta Vera.
Stellamaris
andygabber (autore)
- 3/5
Grazie mille per la risposta!! Era pressapoco ciò che mi ero presupposto. Vi è un solo punto sul quale non mi trovo d'accordo: Nel caso si debba trasformare un Rilp in Rilv in presenza di corrente (nota e contrastata) secondo me si usa comunque la formula Rilv= pv+ Rilp... Intendo in un semplice caso di trasformazione di un rilp in rilv, e non in un caso particolare come un 45/90 ecc. Questo perché il Rilv è in relazione al Nv, e sottraendo al rilv la propria pv si ottiene per forza il valore del rilp, indipendentemente dalla Rv seguita...
stellamaris
- 4/5
Intendo dire proprio questo; il rilevamento vero, anche se ottenuto dalla correzione del rilevamento polare, permette di identificare il PN solo sulla rotta vera.
Max74
- 5/5
Nel caso di punti nave con trasporto di uno o più rilevamenti si deve sempre farlo riferendo il tutto alla Rv e alla Vp. Ricordate che sulla carta nautica si traccia sempre e solo la Rv (idem per i rilevamenti, sempre e solo i veri)
In caso di presenza di elementi disturbatori (vento e/o corrente) si può cmq effettuare il Pn e la correzione può essere fatta direttamente al momento della seconda osservazione; l'importante è che gli elementi disturbatori, come anche la prora che si segue durante le due osservazioni, non varino ne di direzione ne di intensità.
In caso di presenza di elementi disturbatori (vento e/o corrente) si può cmq effettuare il Pn e la correzione può essere fatta direttamente al momento della seconda osservazione; l'importante è che gli elementi disturbatori, come anche la prora che si segue durante le due osservazioni, non varino ne di direzione ne di intensità.
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
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