Impianto elettrico frigo - carica batteria - 220V [pag. 4]

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Mastermagnum ha scritto:
La piastra di bronzo non è un anodo sarificale è uno scarico a massa, cioè una messa a terra a mare, vanno collegate ad essa i serbatoi carburante (altamente consigkliato se di benzina) e tutte le strutture o sovrastrutture metalliche presente sull'imbarcazione per disperdere a massa tutto quanto ci sia di indesiderato in ambito elettrico, sia elettrostatico che da correnti anomale che di altro.


Infatti non lo è e non lo deve essere. Però si comporta come tale, in quanto una minima perdita di tensione , continua, verso le masse metalliche concorre a trasformare il tutto in un generatore galvanico.Sulle protezione da campi elettrostatici e/o rollbar parafulmnine ho qualche dubbio....però.Per mia sfortuna o fortuna, dipende da ciò che consideri, ho avuto modo di "lavorare" con 2 fulmini e ultimamente un cavo di media tensione caduto su uno stabilimento Per media tensione intendo 220 KV. Si sono fuse tubature dell'acqua interrate da 3 pollici che hanno fatto da conduttore di terra.

Per tornare al nostro discorso ci riferiamo sempre a barche in VTR dove spesso le parti metalliche sono connesse alla VTR e non a telai metallici di struttura.

Citazione:




Per buna regola la "terra" (verde giallo) nei cavi da barca a banchina si tiene staccata come ben sai, ma dal neutro ti può arrivare lo stesso una quantità minima diciamo di tensione per spuria.
Circa quello che arriva dal 220 V, prova empirica: in civile abitazione con tanto di efficacissima messa a terra e differenziali certi impianti ( a volte anche scaldaacqua) con struttura metallica secondo di come è messa la spina nella presa toccate a piedi nudi con cercafase danno positività, ruota la spina nella presa e la positività sparisce ( sul cavo che si usa in banchina non è sempicissimo variare il polo fase ed il polo neutro, nè è semplice farlo cambiando attracco) questa è un a pratica....


Tenere staccata la tessa, o terzo polo, non è una buona pratica, anzi è una cattiva abitudine. Un impianto a norma, corretto e ben realizzato con, ad esempio un isolatore galvanico, evita il passaggio della CC verso altre imbarcazioni (a questo mi riferivo nel post precedente quando parlavo di circuito in CC) e nello stesso tempo mantiene la protezione differenziale dell'impianto elettrico a 220v CA. Una eventuale scarica elettrica viene diretta verso terra e gli utilizzatori sono così protetti. Prova pensare al un carico elettrico che scarica verso la carcassa.....
Per quanto riguarda l'esempio del boiler quando in tensione col cercafase tocchi la carcassa e questo ti segnala la presenza di fase, è un grave problema, ovvio che se inverti le fasi questo scompare.Ma questo mette in evidenza una reale perdita di isolamento.La fase perde verso terra con una debole corrente, non sufficente a farti sentire la scossa, ma segnalato comunque dal cercafase.
Ciò in quanto la perdita di isolamento ha un valore resistivo che non è 0 ma un valore più elevato che crea la situazione sopra detta. Devi intervenire......

Citazione:

.....che comunemente viene fatta in HiFi, tutta la "mondezza" veicolata dalla rete elettria ti entra dentro oltre che dalla fase principalmente dal neutro e parlo di apparati con alimentazione ad induzione magnetica, cioè non direttamente connessi alla rete eppure secondo della posizione spina danno positività al cercafase.
Ho piede poppiero e la velocità con cui si corrodono gli anodi sacrificali è significativa pur essendo dotato di MercaThode, penso propio che metterò un isolatore galvanico e diodi direzionali fra i cavi di "altra massa" e la piastra in bronzo.
Ciao


Anche in questo caso stiamo parlando di circuitazione CA e non in CC. Quello che ti entra dall'alimentazione è il residuo di alternata o ripple di un alimentatore. Dalla conversione CA all'alimentazione CC vi è sempre un residuo di alternata che infastidisce le sezioni amplificatrici. A questo aggiungiamo anche l'induzione della 50 Hz sui cavi che fungono da antenna, schermature mancanti o mal realizzate etc. etc. Ma questa è tutta un'altra storia.


Concordo sull'isolatore. A maggior ragione se hai parti metalliche obbligatoriamente immerse.......

Ale
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Mastermagnum ha scritto:
Citazione:
Tenere staccata la tessa, o terzo polo, non è una buona pratica, anzi è una cattiva abitudine. Un impianto a norma, corretto e ben realizzato con, ad esempio un isolatore galvanico, evita il passaggio della CC verso altre imbarcazioni (a questo mi riferivo nel post precedente quando parlavo di circuito in CC) e nello stesso tempo mantiene la protezione differenziale dell'impianto elettrico a 220v CA. Una


Questo è quanto prevedono le norme americane che prevedono anche che sulle barche non ci sia negativo cioè massa collegato al motore ( cosa costosa e non semplice su motori di derivazione automobilistica dove alternatore e motorino di avviamento fanno massa sul blocco motore)), le norme europee non lo impongono, richiedono però che sulle linee in CA a monte di tutto ci sia un interruttore differenziale, se lo usi sei egualmente protetto. Dal neutro non arrivano solo spurie che danno fastidio solo all'amplificazione, il neutro nei fatti è una terra su cui passa corrente (diciamo che ritorna), la CA anche se in minima parte rispetto ad una corrente CC dà corrosione galvanica. se sei vicino a sottostazione elettrica, o a cabina di trasformazione per elettrotrazione dal neutro entra corrente diciamo galvanica, in quantità non indifferente, dato che mi trovo come marina, vicino a cabina di trasformazione delle FF.SS. e sottostazione elettrica penso che metterò un isolatore galvanico anche se ho la terra staccata sul cavo di banchina e metterò uno zinco connesso alla piatrstra a mare ( la terra del circuito di bonding). Ti faccio presente che su barca ancorata in banchina anche con filo verde giallo staccato se su quella linea c'è altra barca che usa un apparato in CA non marino che disperde, sul neutro hai corrente lo stesso anche con filo massa staccato. A norma RINA per le unità abilitate a navigazione senza limiti dalla costa il circuito di bonding deve essere presente, per cui i serbatoi metallici debbono avere la connessione di scarico a mare cioè lo scarico a"terra", continuo a dire che se il carbuarnte è benzina è piu che raccomandabile connetterlo a "terra" insieme con sfiato e bocchettone se metallici. Se riesco a trovare un dispositivo a mezza cella Ag/AgCl proverò a misurare la presenza di correnti vaganti. Da qualche parte dovrei aver letto che si può fare anche con multimetro messo su mA, dal momento che le misurazioni di mA hanno resistenza bassissima, giusto?.


Ho letto ma mi sono un pò perso......

Segui le norme europee. Se vuoi fare il bonding è una scelta, sarai obbligato a controllare periodicamente gli zinchi diversamente coli a picco. Personalmente preferisco il tutto isolato.Poi dipende molto dall'imbarcazione (se è in materiale isolante VTR o in metallo oppure quanto metallo c'e nella chiglia e via dicendo.
Poi per entrare nello specifico bisognerebbe capire bene cosa intendi per impianto 220V ca. Nel mio caso la 220 entra dalla presa, raggiunge un differenziale e finisce dritto al caricabatteria, punto. Non và da altre parti.Per cui non ho bisogno di protezioni per le persone visto che ho tutto in BT. Anche ammettendo un collegamento della terra, peraltro errato, si fermerebbe al caricabatteria che è isolato dal resto.
Sicuramente l'isolatore galvanico è da consigliare in ogni caso.

Citazione:

Se riesco a trovare un dispositivo a mezza cella Ag/AgCl proverò a misurare la presenza di correnti vaganti. Da qualche parte dovrei aver letto che si può fare anche con multimetro messo su mA, dal momento che le misurazioni di mA hanno resistenza bassissima, giusto?.


Devi usare un tester digitale di buona sensibilità da 40K ohm/volt in sù messo su mV. Su Ma (milliampreres) misurerai le correnti in serie al circuito.Considera che un amperomentro non è che un voltmetro con una resistenza di shunt in parallelo.
L'effetto galvanico delle correnti AC è pressochè nullo.Proprio per la natura della tensione.Nella semionda positiva la corrente scorre in un senso e corrode, nella negativa il processo si inverte, e non è detto che tutto il materiale sottratto precedentemente venga riportato.Ma l'effetto è rispetto alla CC trascurabile.
Infine senza entrare nella complessa circuitazione delle stazioni FF.SS una domanda sorge spontanea: dov'è l'elettrolita ?

Ale
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Boh, tutto può essere, e può non essere......

Certo che con tensioni e correnti così elevate puoi trovare tensione anche su una panca di legno........Aggiungiamo poi che l'ossidazione e l'impianto magari vecchio può far circolare corrente da tutte le parti.

Ma su cominciamo a considerare tutto questo vendi la barca e non ci pensi più.

Rimango comunque dell'idea che un impianto ben progettato ma soprattutto ben mantenuto scherzi non ne fà. Scusa l'ovvietà ma è frequente vedere impianti "da mettersi le mani nei capelli e rimanere calvo".

Gli stessi magnetotermici/differenziali , ormai obbligatori da anni negli impianti civili, i cosiddetti salvavita, a volte sono talmente vecchi ed esausti che sono bloccati e saltano,forse, ben dopo l'erogazione della corrente limite. una volta installati si è sicuri di essere a posto, infatti, sono comparsi i pulstantini di test, proprio perchè a posto non si era e si è sentita la necessità di provarli, ogni tanto. In mare tutto ciò si moltiplica di un fatture 10 o 100.

Nel mio piccolo, ma non banale, impianto ho cercato una soluzione che senza trascurare la sicurezza fosse la più semplice e lineare possibile. Ciò che non c'è difficilmente si rompe.

Auguri per i lavoretti e per il Natale.....

Ale
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Però su quello le mani non c'è le puoi mettere.......
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