Salvavita o simile sulla 220v?

Capitano di Vascello
qwertys (autore)
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mi chiedevo, avendo la presa in banchina che entra nella barca e va diretta al caricabatt. e internamente ad una presa 220v,nn ci vuole quaclosa,un magnetotermico o un salvavita ecc.?e poi dove posizionarlo?grazie
Contrammiraglio
lone wolf
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Il differenziale (salvavita) è già installato a monte della presa presente in banchina, altrimenti l'impianto non sarebbe a norma.
Qundo a casa tua adoperi un elettrodomestico, tra la presa e l'elettrodomestico non installi mica il differenziale.
Raccomandiamo invece di adoperare attrezzi elettrici con la dovuta cautela: non a piedi nudi, non a contatto dell'acqua e possibilmente con guanti e occhiali. Il salvavita non è un salvavita ma semplicemente un interrutore differenziale, in caso di corto circuito non interviene.
Ciao,ciao
Sergente
Cris76
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Ciao Raga, volevo soltanto ricordare che il salvavita in assenza di impianto di terra(cavo gialloverde) non si attiva e quindi non sgancia inquanto l'apperecchio non sente la dispersione verso terra e non ha l'impulso per lo scatto differenziale, questo per dire che su una imbarcazione il corretto funzionamento del salvavita si puo' ottenere solo tramite dispositivi e impianto specifico.
Tenente di Vascello
Joda777
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Cris76 ha scritto:
Ciao Raga, volevo soltanto ricordare che il salvavita in assenza di impianto di terra(cavo gialloverde) non si attiva e quindi non sgancia inquanto l'apperecchio non sente la dispersione verso terra e non ha l'impulso per lo scatto differenziale, questo per dire che su una imbarcazione il corretto funzionamento del salvavita si puo' ottenere solo tramite dispositivi e impianto specifico.


In che senso?

L'interruttore differenziale è sensibile alla differenza di intensità di corrente tra fase e neutro. Quindi a prescindere dalla messa a terra o meno se per effetto di una dispersione una parte della corrente si disperde da qualche parte (es. l'omino non isolato dal pavimento che tocca la fase) il differenziale interviene eccome.

Se non c'è la messa e terra si perde la capacità preventiva che si avrebbe ad esempio se in un elettrodomestico
la fase per un guasto finisse sulla carcassa. Se la carcassa è messa a terra il differenziale scatta subito.

Ciao
Contrammiraglio
ocramx
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Cris76 ha scritto:
Ciao Raga, volevo soltanto ricordare che il salvavita in assenza di impianto di terra(cavo gialloverde) non si attiva e quindi non sgancia inquanto l'apperecchio non sente la dispersione verso terra e non ha l'impulso per lo scatto differenziale, questo per dire che su una imbarcazione il corretto funzionamento del salvavita si puo' ottenere solo tramite dispositivi e impianto specifico.



No,mi spiace contraddirti Confused ma non è come dici: il salvavita ,tecnicamente differenziale,apre il circuito quando vede uno sbilanciamento di corrente tra la fase ed il neutro (nel caso di quelli domestici una corrente superiore a 30 mA);nelle cabine enel di trasformazione (da alta tensione a 220 V) spesso il neutro (centro stella del trasformatore) viene messo a terra,per cui se la tua casa si trova nelle vicinanze della cabina ed hai l'impianto di messa a terra ,il potenziale del neutro e della tua messa a terra sono uguali a 0,per cui se fosse come dici te il differenziale si aprirebbe sempre (neutro=terra)
Il differenziale si apre anche quando vede una dispersione verso terra (ad esempio una parte in tensione di un motore,di un apparato ,di un dispositivo elettrico ecc ecc,va a contatto con lo chassis che è collegato a terra) proprio perchè ha uno sbilanciamento di corrente tra fase e neutro.
Capitano di Corvetta
RiccardoLT
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- 6/52
In pratica l'interruttore differenziale misura la corrente che passa da monte a valle attraverso la fase (cavo marrone) e la compara con quella che ritorna da valle a monte attraverso il neutro (blu o azzurro). Se tra le due correnti c'è una differenza superiore alla corrente di intervento (ovvero quel valore espresso in mA - milliampère o in A - AMPère) allora l'interruttore si apre (quindi si stacca) e non si rimane "appiccicati", come si suol dire.

Se manca la terra può succedere che il differenziale non stacchi, è vero, ma solo in caso di corto circuito, in cui tu, con il tuo corpo, fossi attraversato dalla corrente, magari prendendo con una mano la fase e con l'altra il neutro (ipotizzando di indossare indumenti e scarpe isolanti...). Ma in questo caso ad aprire ci penserebbe l'interruttore magnetotermico...
RiccardoLT
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Tenente di Vascello
Joda777
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RiccardoLT ha scritto:
In pratica l'interruttore differenziale misura la corrente che passa da monte a valle attraverso la fase (cavo marrone) e la compara con quella che ritorna da valle a monte attraverso il neutro (blu o azzurro). Se tra le due correnti c'è una differenza superiore alla corrente di intervento (ovvero quel valore espresso in mA - milliampère o in A - AMPère) allora l'interruttore si apre (quindi si stacca) e non si rimane "appiccicati", come si suol dire.

Se manca la terra può succedere che il differenziale non stacchi, è vero, ma solo in caso di corto circuito, in cui tu, con il tuo corpo, fossi attraversato dalla corrente, magari prendendo con una mano la fase e con l'altra il neutro (ipotizzando di indossare indumenti e scarpe isolanti...). Ma in questo caso ad aprire ci penserebbe l'interruttore magnetotermico...


Secondo me non è assolutamente così.
Se un malcapitato isolato da terra tocca fase con una mano e neutro con l'altra non interviene nessuno ci rimane secco.
Questo perchè non è un corto circuito in quanto il corpo umano ha una resistenza che non è nulla e quindi si comporterebbe
allo stesso modo di una lampadina. Sad
Il magnetotermico, per la precizione la componente magnetica del magnetotermico interviene solo per un corto circuito
ovvero per un contatto fase - neutro senza che ci sia in mezzo alcun elemento resistivo.
Contrammiraglio
ocramx
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RiccardoLT ha scritto:


Secondo me non è assolutamente così.
Se un malcapitato isolato da terra tocca fase con una mano e neutro con l'altra non interviene nessuno ci rimane secco.
Questo perchè non è un corto circuito in quanto il corpo umano ha una resistenza che non è nulla e quindi si comporterebbe
allo stesso modo di una lampadina. Sad
Il magnetotermico, per la precizione la componente magnetica del magnetotermico interviene solo per un corto circuito
ovvero per un contatto fase - neutro senza che ci sia in mezzo alcun elemento resistivo.


esatto!! quoto anch'io
a quel punto noi seremmo il carico,e l'interruttore si aprirebbe solo per volontà del padre eterno!a meno che la nostra resistenza sia bassa tanto da far superare la corrente di stacco del magnetotermico,ma in pratica è quasi impossibile...
Capitano di Corvetta
RiccardoLT
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- 9/52
Non ho idea di quale sia la resistenza interna di un corpo umano, se tale resistenza fosse alta potrebbe verificarsi anche la vostra ipotesi, se fosse bassa potrebbe verificarsi la mia, fattostà che comunque dipende anche dal magnetotermico installato a monte, dalla sua corrente nominale e dalla sua curva.

I fattori in gioco son veramente tanti...
RiccardoLT
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Tenente di Vascello
Joda777
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- 10/52
RiccardoLT ha scritto:
Non ho idea di quale sia la resistenza interna di un corpo umano, se tale resistenza fosse alta potrebbe verificarsi anche la vostra ipotesi, se fosse bassa potrebbe verificarsi la mia, fattostà che comunque dipende anche dal magnetotermico installato a monte, dalla sua corrente nominale e dalla sua curva.

I fattori in gioco son veramente tanti...


Fidati il tuo caso con i 220V di casa non si verifica mai.
La resistenza convenzionale del corpo umano è tra i 500 ohm e i 1000 ohm
e quindi una corrente tra i 440 ed i 220 mA.

Considera che la soglia per la fibrillazione è di circa 100mA..... Sad
Sailornet