Collaborazione per romanzo [pag. 4]

Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 31/72
solo un appunto: ricordi Capitan harlok?
quel fumetto animato con la nave stellare a forma di nave di pirati?
ebbene lasciati dire che è assai più credibile che il pannello solare sia in materiale "tessuto" e che sia posto sui gommoni a mo' di vela (una randa di barca a vela, per capirsi)
in questo modo sarebbe anche si ausilio alla propulsione, con il "vento apparente" (concetto già ben noto) dato dal moto indotto dai motori

lasciamo le ali orizzontali agli aerei.....
Wink
Sottocapo
giadalugli (autore)
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- 32/72
vada per il tessuto e si senz'altro è un'idea migliore, comunque appena riesco guardo bene tutte le vostre risposte, metto insieme un patchwork serio e mi sottopongo ai vostri dubbi.
per ora purtroppo devo tornare a lavoro, faccio la cuoca... GRAZIE!!!
Site Admin
VanBob
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- 33/72
giadalugli ha scritto:
Fil cosa ne pensi? mi sa che se secondo te è semi-ok lo sarà per chiunque!

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Tenente di Vascello
secco72
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- 34/72
Io romanticamente suggerirei di lasciare i tubolari in hypalon-neoprene, resi "alchimicamente" eterni da una cera permanente; la scelta dei pannelli solari mi sembra azzeccatissima: li applicherei però sul piano di calpestio, magari trasparenti come tutta l'opera viva; l'elica (non il motore, obsoleto) funzionerebbe come una attuale calcolatrice ad energia luminosa. Un gommone così potrebbe essere ritrovato, abbandonato, dopo anni ancora perfettamente funzionante.....
Capitano di Vascello
domyz1
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- 35/72
Perche' non facciamo i tubolari in pannelli fotovoltaici?
.....la loro forma rotonda gli permetteva di catturare qualsiasi raggio solare ,anche quelli riflessi dall'acqua....
Felice scusatemi Felice
Fran sei il migliore....
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 36/72
bobo ha scritto:

ebbene lasciati dire che è assai più credibile che il pannello solare sia in materiale "tessuto" e che sia posto sui gommoni a mo' di vela (una randa di barca a vela, per capirsi)
in questo modo sarebbe anche si ausilio alla propulsione, con il "vento apparente" (concetto già ben noto) dato dal moto indotto dai motori

Ciao Giada, mi associo a Bobo nell'ìdea, pensando allo sviluppo che stanno avendo le nanotecnologie.
La completo però con qualcosa che oggi è avanguardia e domani magari sarà norma.
Come propulsore puoi anche ipotizzare l'uso di un "paracadute" (dovrei dire più correttamente vela) modello "kite-surf".
Infatti è' uno strumento esistente che viene usato a mo' di vela (più spinnaker, che randa) già oggi su alcune e modernissime grosse navi di lungo corso (petroliere, ecc) e serve ad aiutare la navigazione e soprattutto ridurre i consumi.

La distanza tra S.Vito lo Capo e Ustica è di circa 35 miglia nautiche, corrispondenti a ca. 65 km: quattro ore di tranquillissima navigazione a vela.

Non so se vuoi usare un gommone per riguardo nei nostri confronti o per strategia letteraria, ma non insistere coi Gommonauti!
Hai già scoperto tra noi un novello Salgari, un romanziere nautico c'è ma non è ancora apparso, aggiungi la mania del "fai da te" e, conoscendoli, roba che te la inventano e costruiscono ora, altro che 2017!

Infine una prece: siccome vorrò leggere anch'io la tua opera e soprattutto capirla, non dare troppo ascolto a quel geniaccio di Fran!
Però.... potresti chiedergli se la tecnologia navale "spot" (credo si chiami così) si possa ipotizzare abbinare alla vela!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Contrammiraglio
ocramx
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- 37/72
Giada tutti sono "concordi" per motore elettrico alimentato da batterie/pannelli solari.Io ti do un'altra idea.
Visto che parliamo al futuro con tecnologie probabili (tutt'ora allo studio ed in alcuni casi anche applicate) ti suggerisco un combustibile diverso per alimentare il motore:l'idrogeno!
Perché non pensare ad un sistema che separi in tempo reale l'idrogeno dall'acqua?E con questo si alimenti appunto un motore ad idrogeno?

Non so perché,ma immagino questo viaggio come una piccola odissea, dove magari un'avaria al propulsore principale li fa rimanere in panne in mezzo al mare di notte...che d'improvviso si alza....sono costretti a trascorrere la notte in mare in balia delle onde ...il loro unico modo di tornare a terra è quello di usare il propulsore di riserva alimentato a batterie,ma queste vengono ricaricate solo con il recupero dell'energia dal moto ondoso......(un pò come fanno i sistemi inerziali usati in F1 che recuperano energia in frenata)
Certo c'è qualcosa di fantasia (in realtà neanche tanta) ma potrebbe essere credibile.

Se il tuo progetto andrà in porto credo che il primo ad acquistare il tuo romanzo sarà con molta probabilità un gommonauta.
Marco, ocramx leggasi ocramics

Lomac 550 IN, Mercury 90HP 2T ,rimorchio Cresci N10B
Sottocapo
giadalugli (autore)
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- 38/72
A questo punto direi che ne ho abbastanza per scrivere le mie 35 miglia nautiche, avevo pensato di usare un gommone e sono super contenta di questa idea così ho trovato voi! vi ringrazio di cuore, metterò insieme il tutto e vi darò notizie appena il libro sarà finito, buone navigate a voi e io, per ora vado a cucinare, ma spero presto di realizzare il mio sogno, ho 33 anni, è un pò tardi ma ho scoperto che da grande voglio fare la scrittrice! GRAZIE!!!
Capitano di Corvetta
AndreaF
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- 39/72
Ciao, ciao..... dacci il titolo appena puoi.......
AndreaF.
Flyer 484 con 90Hp Yamaha aetol
Selva Murena Xsr
Tenente di Vascello
secco72
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- 40/72
Hei, hai solo 33 anni.....un pò tardi per niente.....in bocca al lupo!!!
Sailornet

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