Rimedi per le punture di MEDUSA-TRACINE-RICCI

Ammiraglio di squadra
La capitana (autore)
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- Ultima modifica di La capitana il 19/07/10 11:32, modificato 1 volta in totale
Vi ''acchiappa'' a tradimento una medusa? Regolatevi così
I consigli di un pediatra che vive all'isola d'Elba e che ha spesso a che fare col problema.
Alberto De Fusco
Vi ha toccato una medusa? Sono cose che capitano in questa stagione. Non si tratta di un avvenimento simpatico, ma non disperate.
Uscite dal mare e, una volta a terra, guardate bene la zona della vostra pelle toccata dalla medusa.
È successo che quando quella simpatica bestiola vi ha toccato ha tirato fuori dei filamenti urticanti che hanno liberato un cocktail di tre diverse proteine velenose.
Quelli tra voi che sono esperti di ecologia potranno trarre un transitorio sollievo dalla consapevolezza di aver scelto un mare "nostro" invece di quello di un paese tropicale, dove avrebbero potuto incontrare una medusa che si chiama caravella portoghese ed è così fetente da essere mortale. Temo però che l’utilità dell’acculturazione sarà modesta.Maggior soddisfazione potrebbe darvi il fatto che, nonostante il dolore boia che avete sentito al momento del contatto, la pelle ora non sembra così male.


Rossa in pochi minuti

Non fidatevi: nel giro di pochi minuti diventerà rossa e gonfia, perché le tossine liberate dalla meduse nel contatto con la vostra pelle si stanno legando ai recettori presenti nei tessuti cutanei e sottocutanei e provocheranno la liberazione a catena di una serie di mediatori, cominciando dall’istamina e poi via via numerosi altri capaci tutti quanto di provocare subito una bella infiammazione con vasodilatazione, edema, gonfiore, arrossamento, prurito e dolore.


E, a distanza di diverse ore…

A questa reazione immediata ne potrà seguire una tardiva, a distanza di diverse ore per una reazione di immunità ritardata che sarà molto impegnativa se siete un soggetto allergico e potrà durare diversi giorni rendendo la parte interessata gonfia, dura, dolente. Se avete avuto particolarmente sfortuna e l’abbraccio con la medusa è stato “molto” affettuoso, la lesione potrà presentarsi come un’ustione con vescicole che si rompono formando croste e lasciando in ricordo cicatrici. A questo punto cercate di ragionare e non agitarvi troppo, chi s’in***za è perduto dice il saggio, ma soprattutto fa affluire più sangue non solo al cervello ma anche alla parte colpita e questo non va bene.


Calma e sangue freddo

Quindi calma e sangue freddo. Guardate bene se nella zona colpita sono rimasti tentacoli o filamenti e cercate di toglierli: non usate pinzette che potrebbero rompere i tentacoli e liberare altro veleno, non usate le dita che potrebbero essere raggiunte dal veleno e non usate alcool o acqua dolce che, essendo ipotonica rispetto all’acqua di mare, potrebbe far rigonfiare i tentacoli e liberare ancora veleno; il consiglio è quello di pulire delicatamente la pelle con una salvietta imbevuta di acqua di mare.


Non strofinatevi con la sabbia

Non strofinate troppo energicamente e non usate sabbia: lo strofinamento favorisce la liberazione di istamina dalla cellule aggiungendo all’effetto chimico del veleno quello meccanico dello sfregamento. L’obiettivo successivo è quello di cercare di bloccare il veleno prima che faccia danno, per questo le manovre di cui parliamo saranno tanto più efficaci quanto più precoci.


Nei primi 10 minuti

Gia dopo 10-15 minuti dal contatto tutti questi provvedimenti saranno inefficaci. I veleni della meduse sono proteine termolabili e un’esposizione a temperature elevate può inattivarle prime che esse si leghino ai recettori: i rimedi vanno dal lavaggio con acqua calda al contatto con pietre o asfalto riscaldati dal sole. Spesso questa esposizione al calore provoca un beneficio immediato tanto che la scomparsa del fastidio da puntura sembra preferibile al dolore provocato dal calore. Fate attenzione perché potreste anche ustionarvi senza accorgervene.

Se non siete riusciti a rendere inattive con il calore tutte le proteine velenose, dovrete allora cercare di evitare che esse si leghino ai loro recettori tissutali innescando quelle reazioni dolorose di cui parlavamo. Perché il veleno possa agire è necessario un certo pH tissutale: condizioni locali troppo acide o troppo basiche ne possono inibire l’effetto.


Utili garze con l’aceto

A questo scopo possono essere utili garze imbevute d’aceto, puro o diluito al 50% con acqua di mare, impacchi di bicarbonato o rimedi più empirici come il succo di limone o il latte di fico (dipende ovviamente da quello che avete a portata di mano). Un altro modo di bloccare l’effetto del veleno è quello di inibire la liberazione di istamina che è il primo mediatore della reazione tissutale.


E anche l’ammoniaca…

Si può usare l’ammoniaca, che avendo una struttura chimica simile all’istamina, esercita un effetto di inibizione competitiva sui recettori infiammatori.

La si può usare come ammoniaca liquida di uso domestico applicata con tamponi di ovatta o fazzoletti di carta oppure, se siete stati più previdenti e vi siete portati dietro una cassetta di pronto soccorso, potreste avere a disposizione ammoniaca in forma di stick, di gel, di pomata: va tutto bene, basta fare presto. Qualcuno dice che potrebbe essere utile l’urina perché è calda, contiene ammoniaca ed è leggermente acida. Se non avete nient’altro e non siete troppo schizzinosi fatevi pure un impacco di pipì ma io non ci farei troppo affidamento. Già dopo una diecina di minuti dal contatto potete essere certi che il veleno della medusa è penetrato nel tessuto, si è legato ai recettori ed ha già provocato la liberazione di istamina.


Se non siete intervenuti in tempo

Tutti i rimedi finora proposti, da questo stadio in poi sono inutili.

La cosa migliore a questo punto è applicare ripetutamente un gel astringente a base di cloruro di alluminio; ne esistono alcune preparazioni vendute come gel antisudorazione o possono essere preparate dal vostro farmacista come specialità galeniche.

L’effetto è quello di provocare una vasocostrizione locale, che blocca la diffusione del veleno, riduce il prurito e il dolore e inibisce le reazioni successive.

Anche questo rimedio per essere efficace deve essere precoce. Dopo 15-20 minuti ha esaurito anch’esso la sua efficacia. Per cui a questo punto rilassatevi e aspettate. Se non siete particolarmente allergici e se il contatto con la medusa non è stato così intimo probabilmente la vostra disavventura è finita.


Estrema risorsa il cortisone

In caso contrario rivolgetevi al medico più vicino che vi spalmerà di pomate al cortisone, vi riempirà di compresse o iniezioni di antistaminici e corticosteroidi consigliandovi di non esporvi troppo al sole e di rinfrescarvi sotto la doccia ogni volta che il mare si presenta popolato da queste simpaticissime creature dal nome mitologico.

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E adesso divertitevi Laughing
Ammiraglio di squadra
misterpin
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Grazie di questi utili e salutari suggerimenti.

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Sottotenente di Vascello
GIMACI2007
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ottima delucidazione!
ma possiamo anche avere la prevenzione e i rimedi dell' otite causata dall' acqua? Rolling Eyes
è una settimana che mi sta stordendo!
dal NOVAMARINE 430 YAMAHA TOP 700 a BOSTON WHALER REVENGE 19' yamaha y 150 cetoul
Capitano di Corvetta
Psyke73
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Ottimo tutorial Felice

aggiungerei che il la parte inferiore della nostra mano (palmo e dita) è naturalmente protetta dal veleno urticante delle
meduse presenti nel mare nostrano, questo non vuol dire che potete giocare con le meduse Sbellica
ma se siete in acqua e solo all'ultimo vedete la medusa, la potete allontanare spingendo acqua verso di lei
attenzione che solo la parte sotto della mano è protetta la parte superiore rimane sensibile!

per cui non fatevi prendere dal panico allontanatevi con calma e se serve spingete acqua verso la medusa ma con il palmo rivolto
verso la medusa, cosi se per sbaglio la toccate non vi urticherete.
Sottocapo di 1° Classe Scelto
fortore80
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veramente grazie per ledritte Idea Idea Exclamation Exclamation
Ammiraglio di divisione
eros
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GIMACI2007 ha scritto:
ottima delucidazione!
ma possiamo anche avere la prevenzione e i rimedi dell' otite causata dall' acqua? Rolling Eyes
è una settimana che mi sta stordendo!


Grazie Capitana , non so se rispondendo a Gimaci porto O.t. il post ,ma penso che anche restando qua creiamo una serie di consigli per i fastidi del nostro Mare.


Per gimaci , anche io ho il tuo problema, i rimedi sono pochi quando l' otote è manifesta , a quel punto medico o pronto soccorso , che ti daranno una cura antibiotica e divieto di bagnare l' orecchio per almeno 5 giorni.

Però si puo prevenire :
1) Evitare i tuffi , la botta di pressione non è gradita al nostro orecchio
2) pulire e asciugare il condotto uditivo dall' acqua di mare , basta tenere a portata di mano una bocettina contente una blando disinfettante (acqua borica o soluzione di acido acetilsalicilico e alcol che prepara un farmacista se gliela chiedi).
Per asciugare no cottonfioc all' interno dell' orecchio ,ma un semplice fazzolettino di carta .
3) io uso questi https://www.proplugs.com/index.shtml devi scegliere il modello forato per evitare colpi di pressione al timpano , ma ti riparano da sbalzi di temperatura e ristagno di acqua.


ciao eros
Sottotenente di Vascello
GIMACI2007
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sono talmente esperto che, ormai, faccio automedicazione con antibiotico ed antiinfiammatorio e almeno una settimana senza bagnare
l'orecchio.
ti ringrazio per i consigli sulla prevenzione.
mi dispiacerebbe solamente abbandonare la mia passione ,i tuffi e sopratutto le immersioni.
proverò anche i tappi che mi hai consigliato.
Thanks
visto che siamo OT sara il caso di chiuderla qua o si può continuare?;
magari ne apriamo uno nuovo.
dal NOVAMARINE 430 YAMAHA TOP 700 a BOSTON WHALER REVENGE 19' yamaha y 150 cetoul
Ammiraglio di squadra
roland
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Non solo siete OT (ma siamo in off topics e transeat) ma siete PERICOLOSAMENTE OT quello che ti ho evidenziato sotto NON va assolutamente emulato. !!!!!!!!
NON lo fate. Medico generico se non avete otorino a disposizione, ma NON seguite questo esempio. Digitate mastoidectomia su google e capirete di cosa sto parlando.. e si tratta"solo" di un' otite mal curata... il mastoide e' un osso spongioso che non pesa due chili solo perche' molto spugnoso. Vi da l'idea delle dimensioni? vi da l'idea di dove si trova (dietro la nuca di lato) e vi da un'idea cosa vuol dire doverlo asportare per sepsi toti resistente????????
NON scrivete ste cose, ve ne prego
Roland

GIMACI2007 ha scritto:
sono talmente esperto che, ormai, faccio automedicazione con antibiotico ed antiinfiammatorio e almeno una settimana senza bagnare
l'orecchio.
ti ringrazio per i consigli sulla prevenzione.
mi dispiacerebbe solamente abbandonare la mia passione ,i tuffi e sopratutto le immersioni.
proverò anche i tappi che mi hai consigliato.
Thanks
visto che siamo OT sara il caso di chiuderla qua o si può continuare?;
magari ne apriamo uno nuovo.
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Contrammiraglio
CK6
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Grazie Capitana.

Io a bordo ho lo stick!, anzi, un paio.

La cosa che non mi risulta è il non uso della sabbia: io ho sempre saputo che va usata (forse perchè è calda?) e che va strofinata (forse perchè va via il veleno?).

Boh!

Ciao ciao Wink
"Pietro e CK6" - King 600 - Suzuki 140 - Ellebi 1250 - ...pazzo di Gioia...
Sottotenente di Vascello
GIMACI2007
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roland ha scritto:
Non solo siete OT (ma siamo in off topics e transeat) ma siete PERICOLOSAMENTE OT quello che ti ho evidenziato sotto NON va assolutamente emulato. !!!!!!!!
NON lo fate. Medico generico se non avete otorino a disposizione, ma NON seguite questo esempio. Digitate mastoidectomia su google e capirete di cosa sto parlando.. e si tratta"solo" di un' otite mal curata... il mastoide e' un osso spongioso che non pesa due chili solo perche' molto spugnoso. Vi da l'idea delle dimensioni? vi da l'idea di dove si trova (dietro la nuca di lato) e vi da un'idea cosa vuol dire doverlo asportare per sepsi toti resistente????????
NON scrivete ste cose, ve ne prego
Roland

GIMACI2007 ha scritto:
sono talmente esperto che, ormai, faccio automedicazione con antibiotico ed antiinfiammatorio e almeno una settimana senza bagnare
l'orecchio.
ti ringrazio per i consigli sulla prevenzione.
mi dispiacerebbe solamente abbandonare la mia passione ,i tuffi e sopratutto le immersioni.
proverò anche i tappi che mi hai consigliato.
Thanks
visto che siamo OT sara il caso di chiuderla qua o si può continuare?;
magari ne apriamo uno nuovo.

forse non mi sono spiegato bene .
per automedicazione intendo che essendo un problema che mi assilla da un bel po di anni e per tutta l'estate,dopo numerose visite dall'otorino che mi da' la cura so gia come comportarmi con i medicinali (sempre dietro prescrizione medica)!
comunque chiedo scsa per l'imprecisione di linguaggio.
dal NOVAMARINE 430 YAMAHA TOP 700 a BOSTON WHALER REVENGE 19' yamaha y 150 cetoul
Sailornet