Ancoraggio alla fonda.

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maurizio251 (autore)
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- 1/30
Salve a tutti,
spesso leggo sui portolani "ancorarsi alla fonda con cime rinviate a terra".
Potreste spiegarmi gentilmente come avviene? Tipo di cime mt. e spessore; rinviate a terra.... dove? Quante cime?

Grazie
Maurizio251
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maurizio251 (autore)
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- 2/30
Nessuno alla fonda?
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 3/30
mai sentito.
ma se me lo indicassero all'ingresso di un porto, penserei di dover utilizzare la mia ancora come corpo morto ed utilizzare una cima ad andata/ritorno, passata nel grillo della catena del calumo, fissata a prua e poppa e poi libera sino a terra e ritorno per fare un ormeggio "mobile"
in pratica da terra tirando un capo si avvicina la barca al molo, tirando l'altro la si riallontana verso l'ancora.
servirebbe una 50ina di metri di cima da 10 mm
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maurizio251 (autore)
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- 4/30
No Bobo, dal portolano Grecia Ionica: "Scarse anche le profondità in banchina, quindi non resta che dare fondo all'ancora e portando una lunga cima a terra".
Capitano di Corvetta
jacksely
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- 5/30
ciao Maurizio, se mi dici la località della grecia ionica che ti interessa posso darti qualche ragguaglio. In ogni caso ancorarsi alla fonda o mettersi alla fonda significa semplicemente dare fondo all'ancora in una rada dove è consentito ( e sicuro l'ancoraggio). Mettere poi le cime a terra (come si fa ad esempio a paxos all'interno di porto gaios nella parte finale del fiordo) significa ancorare perpendicolarmente alla riva la propria barca utilizzando l'ancora al posto del corpo morto che infatti non c'è e poi fissare la poppa a una bitta o al tronco di un albero. Le regole per l'ancoraggio sono le stesse di sempre 1:3 tempo dichiarato 1:5 per dormire sonni più tranquilli 1:7 tempo brutto. Non è mai sbagliato quando ci si ancora alla fonda in una rada dove ci sono anche tante altre barche legare un parabordo alla propria ancora con una cimetta sottile in modo da segnalarla e/o recuperarla in caso di grovigli (a porto gaios ho visto dei grovigli di ancore spaventosi). Altra regoletta utile è quella di fare un doppino con le cime di poppa.

jacksely
ambiente e turistico ricettivo
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maurizio251 (autore)
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- 6/30
Ciao jacksely, gentilissimo come sempre, il marina a cui facevo riferimenti è Ipsos a nord di Kerkira (Corfù).

Saluti Maurizio
Capitano di Vascello
yanez323
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- 7/30
jacksely ha scritto:
...... Le regole per l'ancoraggio sono le stesse di sempre 1:3 tempo dichiarato 1:5 per dormire sonni più tranquilli 1:7 tempo brutto. jacksely

Scusate l'intromissione, ma mi rimane oscuro cosa si intende per le proporzioni riportate nel testo da Jacksely
Grazie per la cortesia,
Yanez
Ammiraglio di squadra I.S.
fran
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- 8/30
profondità del fondale / lunghezza della cima
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
Trident TX 550 + Yamaha F 100D
Mariner 620 speed + Yamaha F 100D
Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Capitano di Fregata
kiterman
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- 9/30
è il rapporto tra la profondità del fondale e la cima da filare.

Esempio: se il fondale è a 10 mt la lunghezza minima della cima di ancoraggio è 30mt. Questo per favorire un corretto angolo di lavoro delle marre sul fondo mettendosi al sicuro dall'arare o spedare
Una volta che avrete conosciuto il volo
camminerete sulla terra guardando il cielo
perchè la siete stati e la desiderate tornare.
L. da V.
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 10/30
kiterman ha scritto:
è il rapporto tra la profondità del fondale e la cima da filare.

Esempio: se il fondale è a 10 mt la lunghezza minima della cima di ancoraggio è 30mt. Questo per favorire un corretto angolo di lavoro delle marre sul fondo mettendosi al sicuro dall'arare o spedare


Ciao a tutti,
scusate, ma queste proporzioni dovrebbero essere valide solo per calumo interamente in catena; nel caso di cima o misto catena/cima la lunghezza del calumo dovrebbe allungarsi notevolmente in quanto non si ha lo stesso peso ed effetto ammortizzante dato dalla catena.
Inoltre, non so dire per la Grecia, ma in molte zone d'Italia questo tipo d'ormeggio è vietato e sarebbe bene informarsi di volta in volta sulle ordinanze locali.
Spesso è anche controproducente perchè in caso di vento al traverso, la barca offre molta più sagoma al vento e fa lavorare l'ancora il doppio e male (di traverso).
In caso di avverse condimeteo è bene quantomeno dare ancora "al vento" (se non si rischia di passare sulla catena di qualcun'altro), cioè dare fondo non perfettamente a prua ma con una componente nella direzione dalla quale dovrebbe arrivare il vento e poi fissare le cime a poppa.
In caso di vento forte, meglio se si usano due ancore appennellate (o stare alla ruota).
Mi è capitato diverse volte (l'ultima a Marciana Marina, con 35 nodi di ponente) di vedere dei bei "domino" di barche con ancora spedata e "parrucconi" di catene una sopra l'altra!
Se però il posto è riparato e si usa così, è tutto un altro discorso. Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Sailornet