[Canadair] come riempire una canoa di cacca

Questa estate ho fatto questa ripresa



a parte la risata che mi sono fatto pensando ai poveracci della canoa ho notato che in più passaggi il canadair si teneva molto vicino alla riva tra i 300 e i 500 metri circa in 7 passaggi che ha fatto, e questo mi ha fatto subito un po' inc...are, pensando che a lui sarebbe costato poco percorrere qualche centinaio di metri in più per non far spaventare i bagnanti e/o i canotti/materassini nei pressi, ma poi ho anche pensato che che forse faceva cosi per evitare il traffico di imbarcazioni più distante da riva che se spaventato (presunto rischio di collisione)poteva anche commettere delle sciocchezze più grosse e meno gestibili dai piloti dell'aereo. Il tratto di mare era quello di confine tra Italia e Francia (Capo Mortola).
Che ne pensate e come vi comportereste in un caso del genere?
Superfluo dire che l'aereo ha la precedenza su tutto per ovvi motivi.


ciao


PS astenersi cugggini sub risuchiati da canadair e sputati sulla pineta grazie.

Alla Fantozzi a momenti...

strano che il canadair ammarava con la prua dell'aereo a largo, di solito virano scarichi e ammarano già in direzione dell'incendio.... quest'estate a san teodoro ne avevamo 11 in cielo che si inseguivano per spegnere gli incendi, era una danza.....

Citazione:

PS astenersi cugggini sub risuchiati da canadair e sputati sulla pineta grazie. Sbellica

quella del sub risuchiatto dal canadair è una balla colossale perchè il riempimento funziona così:
appena l'aereo ammara quattro o otto bocchette di grandezza massima 40x30 ruotano e pescano acqua, li il sub non ci passa......

il sub è stato preso veramente ma da un elicottero col cestello!credo

Diciamo pure che spesso i piloti approfittano della libertà loro concessa per il servizio che svolgono.

Due anni fa, mentre facevamo tranquillamente kitesurf in una zona conosciutissima e frequentatissima, un Canadair passava a venti metri dalle nostre vele.

Qualche kiter, preoccupato per la possibilità di incidenti, telefonò per protestare. Bastava veramente pochissimo per evitare di infastidirsi anche perchè la zona kite era ed è sempre ben delimitata e circoscritta.

La controparte richiamata s'incavolò e ci mandò la Capitaneria di Porto che fece uscire tutti dall'acqua con il gommone che ci inseguiva stile James Bond ................mi resi conto di quanti nodi si fanno con il kite avendo il gommone come punto di riferimento

Prelevavano acqua parallelamente alla costa a meno di 100metri dalla riva ................era pieno Agosto!!!

Voi scherzate sulla questione del sub, ma una ventina di anni fa, ricordo che stava iniziando la guerra delle Falkland, a Sebenico il fattaccio accadde davvero. Giornali e TG ne parlarono, ma erano in lingua Slava e non capii i dettagli che comunque ora non ricordo più. Forse era un elicottero, o forse semplicemente il canadair gli planò sulla testa, ma il sub morì.

per dirimere i vari dubbi chiarisco che tutti gli aeromobili, per motivi di sicurezza, atterrano e decollano prevalentemente controvento.
La storia del sub nei termini in cui la si narra è ridicola: nel "cestello" dell'elicottero un uomo entra per metà e comunque viene riempito a pelo d'acqua in continua osservazione dell'equipaggio.
Allungare di qualche centinaio di metri vuol dire sprecare più carburante e ridurre il numero di carichi/sganci utili nella stessa missione.
La canoa del filmato per l'aereo è praticamente ferma quindi facilmente evitabile, barche o gommoni in velocità lo sono molto meno.
L'equipaggio del canadair stava lavorando, e non è un lavoro facile, il canoista ovviamente no e poteva andare a divertirsi qualche metro più in là se non si sentiva sicuro.
Spengere incendi dal cielo è un lavoro stressante e difficile, inutile raccontare quanto sia pericoloso (dopo anni trascorsi a volare nel fumo a pochi metri dal pendio di una montagna potrei raccontare 1000 aneddoti) ma è importantissimo, spesso determinante per limitare i danni che qualche incosciente piromane scatena. Mi auguro che tutti i gommonauti rispettino chi fa questo mestiere e cerchino di agevolarne l'operato, magari vincendo la curiosità e tenendosi alla larga.

certo che rispettiamo chi fa questo mestiere.
sempre ricordando che e' un uomo. E sbagliano, gli uomini. Dunque puo' sbagliare anche il pilota di canadair.
A mio avviso poteva ammarare 50 metri piu avanti, i due galloni di carburante in piu glieli avrei pagati di tasca.. e' sempre meglio evitare ogni tipo di potenziale tragedia.
Ribadisco la mia stima e il mio affetto per gli angeli dell'aria.
Ma sono uomini, come detto.

In sardegna qualche anno fà, durante una processione in mare con le barche, un pilota scaricò l'acqua e colpi l'equipaggio di una barca ferendo in modo lieve una (mi pare) signora. Il pilota subì un giusto processo e non so sia ancora abilitato al volo.
Per fortuna il gesto per così dire goliardico non si è tramutato in tragedia! Anche perchè visto i numerosi interventi che fanno per gli incendi e il numero di vite che salvano ogni anno sarebbe stata una tragedia nella tragedia...

roland ha scritto:

certo che rispettiamo chi fa questo mestiere.
sempre ricordando che e' un uomo. E sbagliano, gli uomini. Dunque puo' sbagliare anche il pilota di canadair.
A mio avviso poteva ammarare 50 metri piu avanti, i due galloni di carburante in piu glieli avrei pagati di tasca.. e' sempre meglio evitare ogni tipo di potenziale tragedia.
Ribadisco la mia stima e il mio affetto per gli angeli dell'aria.
Ma sono uomini, come detto.

Mi scuso con Roland e con gli altri perchè mi sono spiegato male o troppo poco; non è un problema di costi del carburante. Non voglio ne difendere ne' mettere sotto processo il pilota perchè, pur essendo un professionista del settore, ti assicuro che solo da un video non si può ricavare un giudizio. Posso dirti però che ogni volta che svolgo una missione di quel tipo, anche se sono relativamente vicino al mare o ad ampi laghi, corro rischi maggiori riempiendo il "cestello", che in realtà si chiama benna, nella pozza di acqua più vicina all'incendio, proprio per aumentare il numero di sganci con l'autonomia di carburante a disposizione, ma non perchè riduco i costi, ma perchè interrompendo la missione per rifornire si interrompe la continuità dell'intervento, che è determinante per l'efficacia, per periodi prolungati, a volte ore se l'aeroporto è lontano. Hai sicuramente ragione a dire che 50 mt non fanno una grossa differenza, ma ti posso assicurare che il pilota, che è umanissimo e può sbagliare, non rischia il suo aereo o la vita del canoista per 50 mt di volo in più e ritengo quindi che abbia effettuato il suo ammaraggio in totale sicurezza. Ti ringrazio a nome dei colleghi "angeli" per l'affetto e la stima.