Generatore di corrente e carica batterie: come si fa? [pag. 3]

CHICCA ha scritto:

A - Errato
B - Altro particolare non irrilevante proprio nel caso di utilizzazione in ambienti salini
C - Dai non scherziamo, te lo vorrei far vedere un puntatore laser nautico ed uno della Oto-melara per apparati ricetrasmittenti.
D - Affermazione in contrasto con le precedenti, gli stampati e la componentistica "SBS" (perchè in gergo militare tale è la denominazione corrente , nascono proprio per le peculiari caratteristiche di inattaccabilità agli agenti corrosivi ..., sale compreso, altro che spray.
E - Sono d'accordo sul cambio degli spinotti di connessione e sul fatto generale che ogni prodotto (specificoo e non) si può utilizzare (con delle accortezze) anche in altro modo.

Faccio un esempio di ieri...,
Proprio ieri ho smontato da uno scafo una tromba "automobilistica" che dopo 2 anni ha cessato di funzionare nonostante fosse al riparo dall'acqua e dalla salsedine diretta.
Ebbena quelle che ho montato su altro gommone (specificatamente costruite per uso nautico) funzionano da 12 anni !

E' chiaro che non è sempre così, ma scrivere che non esistono differenze , appare fuorviantee può condurre utenti ad acquistare ammennicoli di ogni genere convinti poi di poterli installare con tutta tranquillità a bordo e senza alcuna conseguenza.


CHICCA

A - Scusa/te la mancata precisazione, mi riferivo ai componenti elettronici non meccanici/elettromeccanici che ovviamente avendo parti "meccaniche" le riconduco alle considerazioni fatte riguardo la meccanica.

B - Riferito alla parte elettronica ribadisco quanto detto sopra e aggiungo che lavoro in una azienda che produce radar / sistemi optronici e laser per usi civili e militari (uso marino quindi...) parlo quindi con cognizione di causa... Riferendomi alla parte meccanica idem punto A.

C - Anche noi produciamo range finder laser... certo, ovvio che il laser del puntatore che compri al mercatino è diverso da quello che usiamo noi... ma la tecnica di produzione è la stessa... cambia la potenza e soprattutto le lenti di focalizzazione e soprattutto la meccanica all'interno del quale sono montati, dal fatto che sono pressurizzati e tante altre accortezze che salvaguardano l'elettronica interna... ma parliamo sempre di accortezze meccaniche.

D - Scusami... io lavoro in questo ambiente da diversi anni... e ti assicuro (perchè progettiamo la meccanica, l'elettronica i software ed i firmware dei nostri apparati) che gli stampati sono di uso comune.... certo... non facciamo i doppia faccia... diciamo che siamo sull'ordine dei 10, 15 strati... ma il materiale usato è la classica vetronite. Puoi anche non crederci ma è così. Non è la vetronite che si rovina... se mai è il rame che si ossida...

L'esempio che hai fatto rispecchia totalmente quanto da me detto ovvero le trombe sono componenti elettromeccaniche... ovvio che in ambiente marino (quindi salino) occorrono meccaniche specifiche, ma parliamo sempre di meccanica non di elettronica.
Non mi semto di dire nulla di fuorviante, se non parlassi con cognizione di causa non avrei scritto nemmeno mezza riga.

marco62 ha scritto:

Per chicca:
netstrike, dicendo che non esistono componenti marini intendeva componenti elettronici come integrati transistor, condensatori ecc.

sono 22 anni che ci lavoro e progetto radio e sistemi navali militari, e ti assicuro che ha ragione.

So perfettamente che ha ragione , ma scritta in quel modo non era facilmente interpretabile, solo chi è addentrato nell'ambiente radioelettronico sa che quando si parla di componentistica si parla appunto di transitori, diodi etc, ma al profano (leggi medico odontoiatra e non mi riferisco al mio amico Apo) la frase "Non esistono componenti nautici" oppure alla nautica espressamente dedicati , suona come "una cosa vale l'altra" e dato che come tecnico lavoravo in Vitroselenia già nel 1971 e nel 1973 in Italcable, mi permetto di NON generalizzare.


CHICCA

Ora mi piace, queste sono esattamente le precisazioni che attendevo anche se proprio perchè nautici gli scatolati SBS (salt-block-sistem) sono di progettazione militare e notoriamente la nautica si basa proprio su questo tipo di progettazione.
In Vitrociset o Vitroselenia già negli anni 70 si era a conoscenza che la trattazione del rame per gli stampati in substratificazione deve essere accompagnata da un isolante specifico in gel anticorrosivo...., peccato che (come in Fatme Ericsson) non sia quasi mai applicato (altrimenti quando lo sostituisci il pezzo !?!
Le accortazze meccaniche delle quali parli sono esattamente quelle che vengono poi "apprezzate" dai naviganti, basta pensare appunto alla depressurizzazione di un contenitore per giubbetti salvagente, oppure al contrario alla pressurizzazione di uno scatolato HEPIRB.

Citazione:

A - Scusa/te la mancata precisazione, mi riferivo ai componenti elettronici non meccanici/elettromeccanici che ovviamente avendo parti "meccaniche" le riconduco alle considerazioni fatte riguardo la meccanica.
B - Riferito alla parte elettronica ribadisco quanto detto sopra e aggiungo che lavoro in una azienda che produce radar / sistemi optronici e laser per usi civili e militari (uso marino quindi...) parlo quindi con cognizione di causa... Riferendomi alla parte meccanica idem punto A.
C - Anche noi produciamo range finder laser... certo, ovvio che il laser del puntatore che compri al mercatino è diverso da quello che usiamo noi... ma la tecnica di produzione è la stessa... cambia la potenza e soprattutto le lenti di focalizzazione e soprattutto la meccanica all'interno del quale sono montati, dal fatto che sono pressurizzati e tante altre accortezze che salvaguardano l'elettronica interna... ma parliamo sempre di accortezze meccaniche.
D - Scusami... io lavoro in questo ambiente da diversi anni... e ti assicuro (perchè progettiamo la meccanica, l'elettronica i software ed i firmware dei nostri apparati) che gli stampati sono di uso comune.... certo... non facciamo i doppia faccia... diciamo che siamo sull'ordine dei 10, 15 strati... ma il materiale usato è la classica vetronite. Puoi anche non crederci ma è così. Non è la vetronite che si rovina... se mai è il rame che si ossida...

L'esempio che hai fatto rispecchia totalmente quanto da me detto ovvero le trombe sono componenti elettromeccaniche... ovvio che in ambiente marino (quindi salino) occorrono meccaniche specifiche, ma parliamo sempre di meccanica non di elettronica.
Non mi semto di dire nulla di fuorviante, se non parlassi con cognizione di causa non avrei scritto nemmeno mezza riga.

Quello che tu chiami SBS in realtà si compra nei negozi di elettronica e si spruzza sulle tessere... non è niente di così militare...

https://it.rs-online.com/web/search/searchBrowseAction.html?method=getProduct&R=0831141

Quelle accortezze di cui ti ho parlato si usano solo ed esclusivamente in alcune applicazioni il 99% dei nostri prodotti non le usa... eppure non abbiamo problemi di corrosione, ruggine e quant'altro...
Nel caso del laser, essendo un componente elettronico decisamente delicato va da se che per avere una durata del prodotto abbastanza lunga occorre usare particolare attenzione anche al suo involucro...
Non credo che l'alimentatore / caricabatterie "marino" di cui si parlava usa connettori STD-MIL, fusioni in alluminio, pressurizzazione, conformal coating e sono a protezione IP67... non credo che puo installare il suddetto alimentatore sopra la poppa e fargli prendere le ondate...
Al massimo invece di usare un involucro in volgarissima latta usa una lamiera d'alluminio... tutto quì.
Ovvio che, se usi una qualsiasi cosa non specifica per l'ambiente marino devi avere un po di cura in più per l'installazione... ma non tanta...
Il problema grave è che solo aggiungendo al nome la scritta "marino" voglio giustificarci il costo esorbitante di prodotti normalissimi.

CHICCA ha scritto:

Ora mi piace, queste sono esattamente le precisazioni che attendevo anche se proprio perchè nautici gli scatolati SBS (salt-block-sistem) sono di progettazione militare e notoriamente la nautica si basa proprio su questo tipo di progettazione.
In Vitrociset o Vitroselenia già negli anni 70 si era a conoscenza che la trattazione del rame per gli stampati in substratificazione deve essere accompagnata da un isolante specifico in gel anticorrosivo...., peccato che (come in Fatme Ericsson) non sia quasi mai applicato (altrimenti quando lo sostituisci il pezzo !?!
Le accortazze meccaniche delle quali parli sono esattamente quelle che vengono poi "apprezzate" dai naviganti, basta pensare appunto alla depressurizzazione di un contenitore per giubbetti salvagente, oppure al contrario alla pressurizzazione di uno scatolato HEPIRB.

netstrike ha scritto:

Quello che tu chiami SBS in realtà si compra nei negozi di elettronica e si spruzza sulle tessere... non è niente di così militare...

Non credo che l'alimentatore / caricabatterie "marino" di cui si parlava usa connettori STD-MIL, fusioni in alluminio, pressurizzazione, conformal coating e sono a protezione IP67... non credo che puo installare il suddetto alimentatore sopra la poppa e fargli prendere le ondate...
Al massimo invece di usare un involucro in volgarissima latta usa una lamiera d'alluminio... tutto quì.

Non mi riferivo a quello spray, ma non ho un link di riferimento, appena lo trovo lo posto (è materiale USA)
Per il resto concordo perfettamente ma gli Hepirb sono proprio JP67.

Chicca

voodoo ha scritto:

Nel senso che per fare un lavoro fatto bene, si monta un bel caricabatterie elettronico switching marino da circa 200 euro, una bella presa banchina stagna da 220V, e via andare....
o no?

meglio di cosi' non puoi fare, del resto e' quello che fanno tutti per non aver problemi!