La tecnica di pesca con la bolognese in mare

Guardiamarina
guerriero 65 (autore)
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- 1/21
La tecnica della bolognese al mare e divenuta ormai molto raffinata, è sempre in continua evoluzione ed è indirizzata a quasi tutte le specie ittiche come :Spigola,Sarago,Orata,Occhiata,Mormora …non è delle più facili ..
La tecnica di pesca con la bolognese in mare

Servono molte ore di pesca per ottenere ottimi risultati,elementi principali da tenere sempre in considerazione prima di iniziare a pescare in un luogo soprattutto nuovo sono: la scelta del galleggiante che si adatti al meglio alla condizione in cui ci troviamo a pesca la costruzione e la scelta della piombatura che non sarà mai uguale ma solitamente si adottano degli standard di base ai quali vanno apportate delle modifiche in base alle esigenze e all’esperienza maturata, i terminali e gli ami adatti al tipo di esca utilizzata; in ultimo ma non da trascurare il filo in bobina, I galleggianti, sono una scelta basilare per la riuscita della battuta: “tarare”, ovvero regolare la stabilita con i dovuti pallini di piombo ,o starare ossia il contrario di tarare, ma può anche essere utilizzato per evidenziare un tipo di abboccata nella quale avviene che il galleggiante si solleva (spesso anche impercettibile) invece del classico affondamento. Molto sinteticamente la struttura del galleggiante dal basso verso l’alto è format in primis dalla deriva che può essere più o meno lunga, solitamente più è lunga più il galleggiante ha stabilità in acqua; dal corpo (o balsa) che dà la “forma” e la navigabilità al galleggiante, le forme più comuni e da conoscere per incominciare a pescare sono a penna, a pera o goccia (più o meno affusolata), a pera o goccia rovesciata (più o meno affusolata), a sfera (più o meno accentuata), in linea di massima più è affusolato meglio si adatta al mare piatto l’astina di visualizzazione o antenna, la quale può essere più meno lunga, solitamente con mare piatto la lunghezza favorisce una maggiore taratura del galleggiante con il conseguente miglioramento della sensibilità delle mangiate, con presenza di vento si dovrà adottare un’astina corta, in quanto non produce molto attrito e quindi il galleggiante non tende a piegarsi. La costruzione della lenza e la scelta della piombatura sicuramente sono accorpabili, in quanto la piombatura è sicuramente il 50% della costruzione lenza , la restante percentuale si divide nel galleggiante e nei microgancetti (che possono essere utilizzati o meno), la piombatura solitamente prevede pallini spaccati e torpille, le basi sulle quali lavorare si dividono in 3, cioè mare calmo, mare mosso e in corrente. La prima sicuramente è la più facile ma anche la più complicata infatti è strutturata dai soli pallini dislocati sul trave a scalare (con misura crescente o decrescente dal terminale) ovvero a distanze non uguali tra loro, oppure a distanza uguale; la seconda con mare agitato, prevede anch’essa l’uso dei soli pallini spaccati e raramente a scalare (dipende dal moto ondoso), si usano solo i pallini per un motivo di stazionamento del galleggiante ai passaggi delle onde, in quanto lo stesso con l’utilizzo di torpille o bulk (insieme di pallini) affonderebbe ad ogni onda per il volume di peso e il conseguente attrito nell’acqua che danno le torpille o i bulk; in presenza di corrente si deve lavorare invece con le torpille, i bulk o mix di torpille e pallini, dobbiamo solo tenere presente che dobbiamo avvicinare le torpille ecc.. al terminale in maniera direttamente proporzionale alla corrente. Queste sono le tre tipologie base ed adesso dovete solo adeguarle ai luoghi di pesca.Il filo da imbobinare sarà dallo 0,12 in all 0.16 con un buon carico di rottura e che tenga al nodo. Una volta concluse le sopra elencate, potremo finalmente incominciare a pescare, la prima cosa basilare è la “misurazione del fondo”, tale operazione è molto delicata e richiede alcune conoscenze specifiche come le abitudini dei pesci e il luogo di pesca (approccio visivo tipo di fondale ecc…), potrà dare i risultati positivi. Passiamo all’operazione vera e propria, innanzi tutto capire a che profondità stiamo pescando o a che profondità vorremmo pescare, diverse volte la misurazione nello specchio d’acqua del luogo di pesca consentirà di conoscere le caratteristiche del fondo non visibili (buche, scogli, alghe…), inoltre è importante ripetere l’operazione diverse volte durante l’arco della pescata. Vi sono inoltre altre operazioni, come la costante pasturazione che consentirà di ottenere buoni carnieri, potrete iniziare a pasturare appena arrivati nel luogo di pesca, e un strategia che contraddistingue questa tipo di pesca “la trattenuta”, si realizza spostando il galleggiante di un paio di centimetri e rilasciandolo (con presenza di corrente basta solo tenere ferma la canna), ciò movimenterà l’innesco simulando la ricaduta dell’esca sul fondo. Vi consiglio di pescare sempre a cefali è un’ottima scuola.... GUERRIERO65
Tenente di Vascello
Gabbiano83
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- 2/21
ciao! io vorrei cominciare a passare qualche serata al porto con questa pesca (premetto che la mia passione sono la traina costiera, traina con il vivo e VJ), sto comprando dell'attrezzatura da principiante. Che mulinello mi consigli? un 1500-2000 o un 3000-4000?

Qualsiasi altro consiglio per questo tipo di pesca è più che benvenuto visto che non so veramente da dove cominciare!

Grazie!
L'onda non si misura in metri o in piedi, ma dall'aumento di paura che provoca.
Contrammiraglio
memius
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- 3/21
Complimenti per il carniere!
Apprezzo molto la tua spiegazione, per un infarinatura generale alla bolognese.
Ma come anche tu saprai entrare nel libro immaginario della pesca è un addentrarsi dentro mille emozioni e infinite nuove scoperte.
Per cui se ne potrebbe parlare all'infinito.
Comunque visto che ne hai incominciato a parlare io proseguirei qui il discorso entrando nello specifico.
Per esempio io ora mi sto dedicando alla pesca a bolognese in porto, ovviamente neanche a dirlo sono alla disperata ricerca della spigola di taglia.
Per cui la cosa che mi preme di piu' è cercare di costruire una lenza che abbia come scopo la cattura della regina.
Andiamo per ordine, partendo dalla lenza in bobina.
Voglio cominciare a lavorare leggero, per cui proprio oggi facendo pulizia all'interno della valigetta ho trovato un buon 0.12 purtroppo con rocchetta da 30 metri soltanto.
Ma visto che domattina saro' a pesca, stasera voglio imbobinare questo 0.12, ho gia il mulinello semipieno con uno scarso 0.25 da riempimento.
Quindi una volta fatto un nodo tipo shock leader tra i due monofili, andro' a riempire fino all'orlo il mulinello.
Ora andiamo sulla scelta del galleggiante, avevo pensato di andare su un 2gr perchè tra quelli che ho questa linea della trabucco mi ha soddisfatto pienamente in termini ti taratura, nel senzo che se dichiarano 2gr sono effettivamente tali.
tra il galleggiante e la microgirella ci andrei a mettere dei micropallini spaccati, ( non mi piace pescare con la torpilla, questione di gusti).
Per cui sempre a seguito della pulizia valigetta, ho trovato dei pallini minuscoli dello 0.14 gr.
Visto che usero' un terminale dello 0.10 con amo n. 18 innescato con 2 bigattini.... quanti pallini spaccati dovro' mettere sulla lenza madre?
Sembra un problema delle elementari tipo quelli delle patate del contadino Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica Sbellica
Scherzi a parte, a quanto puo' equivalere il peso di 2 bigattini e una microgirella? A 1 grammo scarso penso no?!?!
Quindi io proverei ad andare in acqua con 7 di questi pallini pari a 0.98gr.... dislocati diminuendo la loro distanza verso la girella. per una calata in pesca piu' veloce.
Che ne dite?

Ciao
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.

Jacques-Yves Cousteau
Capitano di Corvetta
deblasio1
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- 4/21
la taratura del galleggiante per essere perfetta bisogna farla a pesca. farla su un tratto di nylon in basso poi distribuirla sulla lenza. il tratto pinzato va tagliato perchè indebolito. tempo fà era commercializzato dalla stonfo un aggeggio che permetteva la taratura domestica di un galleggiante. puoi anche utilizzare un tubo di un metro di PVC per edilizia, chiudere il fondo e riempirlo d' acqua per poi tarare il galleggiante. in linea di massima va bene, anche se il peso specifico in acqua salata è diverso e a mare dovrai aggiungere qualche pallino. per questo motivo ti consiglio di preparare in linea di massima la lenza a casa per poi rifinirla a pesca. la micro girella può equivalere come peso a un pallino. per la pesca a bolo però preferisco non usarla in quanto , per la breve distanza, il finale non è sottoposto ad eccessive torsioni, se il recupero non è super veloce. unire il finale all' asola della madre conferisce in acqua un movimento più naturale in calata della lenza. stai attento anche al peso dell' amo per l' andamento dell' esca. deve essere sottile oltre che piccolo. infine sonda in modo che l' amo sia a un palmo dal fondo.la spigola va pescata come il cavedano a fiume. non ti scordare il guadino. ciao
FRANCESCO DE BLASIO
Contrammiraglio
memius
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- 5/21
Ciao
si sicuramente la lenza la rifinisco sul luogo di pesca, pero' non posso costruirla li', di solito preferisco costruirmela con calma a casa.
Sul luogo di pesca, vuoi la scomodita' sugli scogli, vuoi un po di vento che soffia e hai voglia a mettere quei micropallini sulla lenza.

Ciao
Dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare,
non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima.

Jacques-Yves Cousteau
Guardiamarina
guerriero 65 (autore)
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- 6/21
A volte una piccola modifica sulla lenza può trasformarsi in una giornata da ricordare per molto
tempo, mentre se non la si attua può risultare una giornata più che deludente.
Pensate il solo spostamento di tre pallini sulla lenza sono quelli fondamentali per vedere il galleggiante andar giù
Oppure passare dallo 0.12 allo 0.10 …0.08
Oppure una lenza che procede più lentamente, quindi più grossolana di sezione di filo anche se le condizioni dell'acqua non inducono a pescare con molto piombo.
E' proprio strano il mondo dei pesci ed ogni volta che riesci a spuntarla nei confronti di certi furbi pinnuti ti sento appagato ma allo stesso tempo pronto per una nuova sfida magari in acque più difficili da catturare per la trasparenza dell'acqua. Ma e' una sfida che ho accettati volentieri
Avete fatto mai scommesse con voi stessi ?
Vi appagano i posti in cui sapete certamente che catturerete o vi intrigano più le sfide difficili ?
Io conosco molti pescatori che non si sentono spinti alla ricerca di nuovi orizzonti, pescano una vita negli stessi posti perché sanno che li prenderanno del pesce invece la mia visione della pesca mi porta anche ad
abbandonare certi tipi di pratiche perché troppo semplici da attuare e molto catturanti.
Direte voi, questo e' scemo smette di fare una pesca o di frequentare un certo luogo solo perché cattura molto pesce.
Volevo avere un vostro parere su questo punto anche voi capita ?
Capelli 470 + Yamaha top 700 25 cv
Capitano di Corvetta
deblasio1
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- 7/21
condivido in pieno. ciao
FRANCESCO DE BLASIO
Utente allontanato
sampey2000
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- 8/21
Bhe Guerriero se devo essere onesto io non lo condivido, mi piace ogni tanto cambiare spot, ma cambiare e andare sull'incerto non mi diverto, anche perche la conoscenza di un posto cambia molte volte completamente pescare, cioè ogni posto ha il suo modo di presentare le tue lenze, sia per le acque ...le corenti... e magari diversita di pesci, poi vedere il galleggiante imbalzamato sull'acqua senza vederlo affondare quanto resisti, specialmente questo periodo, proprio oggi me ne sono andato al porto di Anzio, mi sono trovato un posticino riparato dal vento, non dal freddo però, ho passato quasi 4 ore prendento tutta minutaglia, saraghetti ...cefalotti una ombrina piccola, però tutta roba piccola che regolarmente ho rimesso in acqua, però almeno posso dire di essermi divertito, se vado alla ricerca del pesce della vita e non lo pesco mai alla fine mettendo a mollo solo le canne mi stuferei, però ripeto se mi dici andiamo li è un posto bello e vediamo cosa si riesce a fare, la cosa mi ...intriga.... questo è il mio pensiero.... invece voglio aprire un topic sulla manutenzione dei mulinelli e della sostituzione del fili, visto che tanto questo periodo lo passo più a mettere a posto le attrezzature che altro.... Welcome
Guardiamarina
guerriero 65 (autore)
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- 9/21
peccato sampey ti volevo portare in grecia con me poi cambiavi idea ... Cià
Capelli 470 + Yamaha top 700 25 cv
Utente allontanato
sampey2000
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- 10/21
BHE li cambia tutto.......... Twisted Evil
Sailornet