Cosa mettiamo in cambusa? [pag. 3]

Capitano di Vascello
BULLE II
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- 21/31
seafox ha scritto:
grazie a tutti per le risposte e per le opinioni;

son riuscito a trovare il frigo portatile..ora bisogna solo riempirlo..allora, penso che l'acqua ghiacciata sia necessaria(soprattutto per tenere fresco il tutto),poi scatolame vario(varia in base ai gusti:carne,pesce,altro),ed un pezzo di pane napoletano(fatto in casa). Mi sà che il dolce mancherà a bordo;a limite in porto basta scendere e di pasticcerie ce ne sono molte,poi quando c'è l'occasione penso che una cena al ristorante ci scappa(è pur sempre una vacanza).

ps: per riempire la dispensa bisogna tener conto che non si và nel deserto,quindi non bisogna caricare il frigo come un rimorchio frigorifero,ma semplicemente come lo si carica per il week pensando che una salumeria si trova sempre.
ho visto la tua pagina personale e mi pare che lì di spazio per stivare un pò di roba ce l'hai, potresti usare una di quelle ghiacciaie un pò più grandi e aggiungere ancora più ghiaccio. Per aumentare l'autonomia di freddo nel frigo potresti usare quei gel che si usano per gli infortuni.
Al posto del pane grissini che mantengono molto tempo, oppure pane tipo mulino bianco che dura diversi giorni, ma soprattutto ricordati una bella scorta di acqua dolce. Non mi viene in mente altro se non un tendalino per non cuocerti sotto il sole.
Capitano di Vascello
seafox (autore)
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- 22/31
beh tendalino,tenda notte,piumino per notti fredde,sono già presenti con una scorta di 30lt di acqua dolce più acqua da bere.Il consiglio del pane del mulino mi sembra ottimo,in effetti si mantiene morbido per parecchi giorni.Per la situazione frigo\ghiacciaia pensa che quest'anno usavo la vasca del vivo come frigorifero,però un pò di dispersione c'è,per questo motivo mi son deciso a portare un piccolo frigo.

ps:per la capienza della barca,ringrazio il cantiere per non averci montato la consolle di guida,altrimenti non c'entrava la tenda ad igloo.
La mia barca, la mia isola
Contrammiraglio
stinger
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- 23/31
Panini? Ma siamo matti? Tre settimane di campeggio nautico a panini e sarei pronto per un’operazione di appendice.
Ora vi spiego come facciamo.
Iniziamo dall’attrezzatura: fornello in valigetta con cartucce a gas (in media una ogni cinque giorni), una pentola per pasta, una padella per carne e relativi coperchi (abbiamo un coperchio con valvola che usiamo anche per scolare la pasta), caffettiera moka. Evitiamo i piatti usa e getta perché aumentano il volume di spazzatura, quindi usiamo i tradizionali per nautica in plastica dura. Il frigo ne facciamo a meno, quelli economici a celle di Peltier consumano troppo e raffreddano poco, gli altri a compressore costano tanto e occupano un sacco di spazio. E’ vero che non berrò birra ghiacciata (a meno di comprala e berla subito, cosa che capita spesso), ma l’acqua e il vino nei gavoni a contatto con la carena si mantengono freschi e non sono mai caldi come quelli che si potrebbero trovare in un’auto. Provare per credere. Occorre precisare per i cultori delle bevande ghacciate che anche a casa beviamo l’acqua a temperatura ambiente.
Composizione della cambusa: frutta e verdura, i pomodori di Pachino si conservano 15 giorni come le carote (da mangiare alla Julien) e le patate, un po’ meno sedani e finocchi. La frutta, tipo pesche ogni due giorni le comperiamo.
Yogurth, carne e prosciutto li mangiamo nel pasto successivo all’acquisto (in Croazia più di una volta abbiamo comprato i cevapcici e li abbiamo cucinati nel giro di un’ora con la tipica salsa di peperoni croata, comprati nel negozio vicino al porto nel tardo pomeriggio in concomitanza col rifornimento di benzina). Pane, è da preferire quello in forme grosse (tipo toscano) che se messo in un sacchetto di cotone si conserva anche per una settimana. Grissini e crackers per riserva strategica. Biscotti, brioches (di quelle in confezioni singole industriali), marmellata, nutella. Olive, maionnaise in tubetto, noccioline, patatine per aperitivo (a base di Vermuth). Torte (crostate) del Mulino Bianco. Scatolame: carne, tonno, tonno e piselli e simili, sgombro/sardine. Latte a lunga conservazione in confezioni da mezzo litro (da consumare subito dopo aperto), formaggini (per riserva), provolone e parmigiano (se in contenitori arieggiati nei gavoni si conservano diversi giorni). Pasta (spaghetti) da fare aglio e olio, tagliatelle all’uovo, riso. Vasetti di condiviso per insalate di riso. Bustine di tè per colazione, caffè macinato per la moka e Nescafè per quando andiamo di fretta, fiaschetta di grappa per correzione. Acqua, rigorosamente gasata, me la porto da casa, per limitare il peso delle bottiglie mi porto anche qualche bustina di Idrolitina (ho scoperto che la vendono ancora!) e ho riscoperto il gusto di una volta. Bibite varie aranciata, pompelmo ecc.
Come vedete si possono fare menù abbastanza variati, 24 ore sul gommone sono lunghe e il darsi un po’ da fare per preparare anche un pasto semplice aiuta anche a spezzare la giornata. Basta sapersi organizzare. Poi quando capita è chiaro che una pausa al ristorante ci scappa pure... magari per un piatto di pesce. L'anno prossimo ho deciso di iniziare a pescare e mi porterò un mini barbeque per cucinare le prede, da utilizzare a terra, sulla spiaggia o sugli scogli
ciao
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Capitano di Vascello
seafox (autore)
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- 24/31
wow stinger ,sei stato semplicemente dettagliatissimo...e ti confesso che nonostante abbia già cenato mi è tornato l'appetito Sbellica

beh prenderò tutto alla lettera,poi gran parte dei dubbi li dissolverò con le mini esperienze dei week-end(è solo una notte ma è giusto per cominciare).

ps:è vero che son napoletano ma pultroppo io non bevo caffè od alcolici;però mi ha molto colpito il commento sul panino...in effetti sempre panini è un pò rischioso per lo stomaco.

domani posto le foto del fornello che usavo per camping terrestre...col fornello portavo anche un piccolo estintore
La mia barca, la mia isola
Utente allontanato
Poveraccio
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- 25/31
stinger ha scritto:
Panini? Ma siamo matti? Tre settimane di campeggio nautico a panini e sarei pronto per un’operazione di appendice.
Ora vi spiego come facciamo.
Iniziamo dall’attrezzatura: fornello in valigetta con cartucce a gas (in media una ogni cinque giorni), una pentola per pasta, una padella per carne e relativi coperchi (abbiamo un coperchio con valvola che usiamo anche per scolare la pasta), caffettiera moka. Evitiamo i piatti usa e getta perché aumentano il volume di spazzatura, quindi usiamo i tradizionali per nautica in plastica dura. Il frigo ne facciamo a meno, quelli economici a celle di Peltier consumano troppo e raffreddano poco, gli altri a compressore costano tanto e occupano un sacco di spazio. E’ vero che non berrò birra ghiacciata (a meno di comprala e berla subito, cosa che capita spesso), ma l’acqua e il vino nei gavoni a contatto con la carena si mantengono freschi e non sono mai caldi come quelli che si potrebbero trovare in un’auto. Provare per credere. Occorre precisare per i cultori delle bevande ghacciate che anche a casa beviamo l’acqua a temperatura ambiente.
Composizione della cambusa: frutta e verdura, i pomodori di Pachino si conservano 15 giorni come le carote (da mangiare alla Julien) e le patate, un po’ meno sedani e finocchi. La frutta, tipo pesche ogni due giorni le comperiamo.
Yogurth, carne e prosciutto li mangiamo nel pasto successivo all’acquisto (in Croazia più di una volta abbiamo comprato i cevapcici e li abbiamo cucinati nel giro di un’ora con la tipica salsa di peperoni croata, comprati nel negozio vicino al porto nel tardo pomeriggio in concomitanza col rifornimento di benzina). Pane, è da preferire quello in forme grosse (tipo toscano) che se messo in un sacchetto di cotone si conserva anche per una settimana. Grissini e crackers per riserva strategica. Biscotti, brioches (di quelle in confezioni singole industriali), marmellata, nutella. Olive, maionnaise in tubetto, noccioline, patatine per aperitivo (a base di Vermuth). Torte (crostate) del Mulino Bianco. Scatolame: carne, tonno, tonno e piselli e simili, sgombro/sardine. Latte a lunga conservazione in confezioni da mezzo litro (da consumare subito dopo aperto), formaggini (per riserva), provolone e parmigiano (se in contenitori arieggiati nei gavoni si conservano diversi giorni). Pasta (spaghetti) da fare aglio e olio, tagliatelle all’uovo, riso. Vasetti di condiviso per insalate di riso. Bustine di tè per colazione, caffè macinato per la moka e Nescafè per quando andiamo di fretta, fiaschetta di grappa per correzione. Acqua, rigorosamente gasata, me la porto da casa, per limitare il peso delle bottiglie mi porto anche qualche bustina di Idrolitina (ho scoperto che la vendono ancora!) e ho riscoperto il gusto di una volta. Bibite varie aranciata, pompelmo ecc.
Come vedete si possono fare menù abbastanza variati, 24 ore sul gommone sono lunghe e il darsi un po’ da fare per preparare anche un pasto semplice aiuta anche a spezzare la giornata. Basta sapersi organizzare. Poi quando capita è chiaro che una pausa al ristorante ci scappa pure... magari per un piatto di pesce. L'anno prossimo ho deciso di iniziare a pescare e mi porterò un mini barbeque per cucinare le prede, da utilizzare a terra, sulla spiaggia o sugli scogli
ciao



è possibile venire in campeggio nautico con te?


ahah

me sa che tutti vorrebbero seguire il tuo gommone ahah
è questione di ore Mar.Co twentythree yamaha 200cv 4t simacar sm2400b rulli
Ammiraglio di squadra
roland
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- 26/31
la salsa ai peperoni di cui parli si chiama haivar (non so se si scrive cosi), e magari col caldo non e' il massimo se si soffre di crisi emorriodarie (e' molto forte) ma convengo che e' buonissima
Il pane non mi si e' mai conservato in barca per una settimana, diventa gommosissimo, come lo conservi? dove sbaglio?
Le scatolette, torno a dire attenzione col caldo sono pericolose. vanno sempre al fresco (clostridium botulinii -MORTALE ma anche clostridium perfrigens e varie altre pseudo salmonelle) se vedete la confezione gonfiarsi buttate immediatamente tutto senza aprire la scatola.
se portate con voi conserve auto prodotte provvedete a sterilizzarle previa mini bollitura post chiusura, oppure ad assicurarvi che contengano almeno un 7% di acido acetico (aceto) nella composizione. Questo accorgimento insieme ad una riscaldata sul fuoco (che pero non si usa di solito nelle conserve) inibisce la formazione dell'80% dei batteri patogeni e delle neurotossine (comunque termolabili a 60/70 gradi)

ciaccia


stinger ha scritto:
Panini? Ma siamo matti? Tre settimane di campeggio nautico a panini e sarei pronto per un’operazione di appendice.
Ora vi spiego come facciamo.
Iniziamo dall’attrezzatura: fornello in valigetta con cartucce a gas (in media una ogni cinque giorni), una pentola per pasta, una padella per carne e relativi coperchi (abbiamo un coperchio con valvola che usiamo anche per scolare la pasta), caffettiera moka. Evitiamo i piatti usa e getta perché aumentano il volume di spazzatura, quindi usiamo i tradizionali per nautica in plastica dura. Il frigo ne facciamo a meno, quelli economici a celle di Peltier consumano troppo e raffreddano poco, gli altri a compressore costano tanto e occupano un sacco di spazio. E’ vero che non berrò birra ghiacciata (a meno di comprala e berla subito, cosa che capita spesso), ma l’acqua e il vino nei gavoni a contatto con la carena si mantengono freschi e non sono mai caldi come quelli che si potrebbero trovare in un’auto. Provare per credere. Occorre precisare per i cultori delle bevande ghacciate che anche a casa beviamo l’acqua a temperatura ambiente.
Composizione della cambusa: frutta e verdura, i pomodori di Pachino si conservano 15 giorni come le carote (da mangiare alla Julien) e le patate, un po’ meno sedani e finocchi. La frutta, tipo pesche ogni due giorni le comperiamo.
Yogurth, carne e prosciutto li mangiamo nel pasto successivo all’acquisto (in Croazia più di una volta abbiamo comprato i cevapcici e li abbiamo cucinati nel giro di un’ora con la tipica salsa di peperoni croata, comprati nel negozio vicino al porto nel tardo pomeriggio in concomitanza col rifornimento di benzina). Pane, è da preferire quello in forme grosse (tipo toscano) che se messo in un sacchetto di cotone si conserva anche per una settimana. Grissini e crackers per riserva strategica. Biscotti, brioches (di quelle in confezioni singole industriali), marmellata, nutella. Olive, maionnaise in tubetto, noccioline, patatine per aperitivo (a base di Vermuth). Torte (crostate) del Mulino Bianco. Scatolame: carne, tonno, tonno e piselli e simili, sgombro/sardine. Latte a lunga conservazione in confezioni da mezzo litro (da consumare subito dopo aperto), formaggini (per riserva), provolone e parmigiano (se in contenitori arieggiati nei gavoni si conservano diversi giorni). Pasta (spaghetti) da fare aglio e olio, tagliatelle all’uovo, riso. Vasetti di condiviso per insalate di riso. Bustine di tè per colazione, caffè macinato per la moka e Nescafè per quando andiamo di fretta, fiaschetta di grappa per correzione. Acqua, rigorosamente gasata, me la porto da casa, per limitare il peso delle bottiglie mi porto anche qualche bustina di Idrolitina (ho scoperto che la vendono ancora!) e ho riscoperto il gusto di una volta. Bibite varie aranciata, pompelmo ecc.
Come vedete si possono fare menù abbastanza variati, 24 ore sul gommone sono lunghe e il darsi un po’ da fare per preparare anche un pasto semplice aiuta anche a spezzare la giornata. Basta sapersi organizzare. Poi quando capita è chiaro che una pausa al ristorante ci scappa pure... magari per un piatto di pesce. L'anno prossimo ho deciso di iniziare a pescare e mi porterò un mini barbeque per cucinare le prede, da utilizzare a terra, sulla spiaggia o sugli scogli
ciao
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Contrammiraglio
stinger
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- 27/31
Le scatolette mica le tengo al sole e, come ripeto, nei gavoni a contatto con la carena la temperatura è quella ambiente (dell'aria), neppure paragonabile a quella di un bagagliaio di un'auto.
Il pane lo tengo in un sacchetto di cotone appeso ad un gancio all'interno della consolle, dipende poi dal tipo di pane, quando iniziamo le ferie me ne porto tre forme da casa che mi durano una settimana, poi quello che si trova in giro è un'altra cosa, massimo due giorni.
La salsina è proprio quella, è chiaro che va usata con moderazione...
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Capitano di Vascello
seafox (autore)
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- 28/31
il fornello che possiedo è quello campin gaz..gli devo assicuare una base sicura e che non faccia scherzi maldestri


invece la cambusa sarà l'attuale vasca del vivo(tanto comunque è vuota) e per renderla "più termica" la isolerò con questa lana-vetro(che acquistai tempo fà per la cappa del camino)
re: Cosa mettiamo in cambusa?
La mia barca, la mia isola
Ammiraglio di squadra
roland
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- 29/31
scusate ma io sono un fissato sulla sicurezza, come avrete notato dai miei posts.
l'idea c'e' (la lana vetro) ma consideriamo che nel tempo puo deteriorarsi (non sta chiusa in una cappa) e teniamo presente che In generale questi materiali (lana di vetro e lana di roccia) sono assolutamente sicuri, fintanto chè vengono rivestiti o ricoperti con intercapedini apposite; al momento della rottura di dette intercapedini, è possibile che la fuoriuscita incontrollata del materiale e gli eventi meccanici successivi (rimozione, strofinamento, urti) possa disperdere nell'ambiente circostante particelle finissime dei materiali (micro fibre di vetro e di roccia, cioè alluminati e silicati).

Queste particelle rientrano quando sono molto fini nelle casistiche delle PM 10, PM 20, PM 2,5 (il valore numerico indica la dimensione massima in micrometri delle particelle).

L'inalazione di queste particelle può provocare irritazione delle vie respiratorie, disturbi alla vista in caso di contatto con gli occhi, abrasioni ed irritazione della pelle. Occorre pertanto operare in modo da mantenere l'integrità dei pannelli di contenimento ed operare con cautela ed attenzione durante la loro manutenzione o rimozione.

Se i pannelli sono integri e sigillati su tutti i lati il rischio di dispersione delle fibre è minimo o nullo.

ecco comunque le schede di sicurezza internazionali per lana di vetro e lana di roccia
https://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl0157.html
https://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl0157.html

Spero di essere stato utile
ciaccia
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Contrammiraglio
stinger
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- 30/31
Seafox,
non so come sia il tuo fornelletto, io ho usato per anni quello più piccolo ce faceva la Campigaz, andava benissimo, ma era altamente instabile, quando si cucinava nessuno doveva muoversi anche se l'avevo bloccato all'interno di un barattolo e a sua volta l'avevo inserito in una tavola col foro al centro.
Ora ne ho trovato uno in valigetta in un negozio di camper (li vendono anche da Auchan/Carrefour) e un modello simile lo fa anche la Campingaz. Puoi vedere la foto fra quelle che ho postato in un topic che parlava di fornelli. lo consiglio vivamente per la stabilità e la praticità della valigetta, anche se le cartucce sono un po' più care
ciao
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Sailornet