Prestazioni Yamaha 40 detl [pag. 3]

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- Ultima modifica di aspide il 27/06/23 22:37, modificato 4 volte in totale
bulloni vista interna
re: Prestazioni Yamaha 40 detl

bulloni vista interna 2
re: Prestazioni Yamaha 40 detl

bulloni vista interna 3
re: Prestazioni Yamaha 40 detl

parte superiore del castello motore vista interna pozzetto
re: Prestazioni Yamaha 40 detl

acqua in gavone dopo 24 ore
re: Prestazioni Yamaha 40 detl
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di sicuro metterò delle piastre in acciaio all'interno con abbondante sikaflex sia nei fori che tra la piastra e la paratia.....consigli?
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sergetto
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aspide ha scritto:
di sicuro metterò delle piastre in acciaio all'interno con abbondante sikaflex sia nei fori che tra la piastra e la paratia....

Perché?
imho meglio ripristinare la dimensione del foro con della resina epossidica precaricata e poi utilizzare delle viti di giusta dimensione, classe e lunghezza, meglio se solo parzialmente filettate.
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aspide (autore)
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Non tanto per il foro ma dallo stato della vetroresina intorno ai fori, sembrano delle crepe circolari
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masalex85
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- Ultima modifica di masalex85 il 28/06/23 09:48, modificato 1 volta in totale
Ciao Aspide,
ho avuto lo stesso gommone per 3 anni, con diversi step di motore (uno per ogni anno re: Prestazioni Yamaha 40 detl):

- 1 step: motore suzuki V-twin 4T 25 cv: non avevo navionics, ma penso facessi scarsi 20 Kts...
-2 step: motore suzuki DF40 4T con 40 cv effettivi: 22 nodi di massima, ovviamente ben altra spinta. Elica 13" e poi prova con la 14", stessa punta massima.
-3 step: motore suzuki DF40 4T portato a 50 cv: 29 nodi di massima, Elica passo 14".

Tutte e 3 le configurazioni con 2 persone a bordo, qualche borsa, dotazioni, 30-40 litri di benzina e una decina di lt di acqua (avevo la doccetta).

Ovviamente i dati dell'elica sono riferiti al piede suzuki, che potrebbe avere rapporto di riduzione differente dallo Yamaha.

Qua trovi qualche dato:
https://www.gommonauti.it/ptopic111298_solemar_b47_off_shore_suzuki_df40_new_prova_e_impressioni.html

P.S. dove navighi? mi pare di riconoscere il colore dell'acqua...
Alessandro
ex Solemar B47 Off-Shore - Suzuki DF 40
Salpa Laver 20.5 "Ariel" - Honda BF 130 - Ellebi LBN biasse 1800 kg
Tenente di Vascello
DoubleSix
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Dalle foto non riesco a notare un cedimento che, comunque, potrebbe essere il risultato di una non corretta coppia di serraggio (che dovrai verificare sul manuale del tuo motore).
Controllo struttura specchio di poppa
re: Prestazioni Yamaha 40 detl
Marino Gabry 550 -Mercury Optimax 90
Angelo Molinari 465v - Suzuki DT25
Boston Whaler 13 - Mercury 50
Quello che non c’è non si rompe
Capitano di Vascello
sergetto
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aspide ha scritto:
Non tanto per il foro ma dallo stato della vetroresina intorno ai fori, sembrano delle crepe circolari


La vetroresina non la vedi. Ciò che vedi è il gelcoat sopra la vetroresina. Il gelcoat non ha nessuna funzione strutturale ma serve a protteggere la VTR sia dai raggi UVA che dell'acqua oltre a fornire un aspetto rifinito del mezzo. Nel precedente messaggio mi riferivo alla necessità di rendere impermeabile l'anima di legno (multistrato). Probabilmente già sai che lo specchio poppiero, in genere, è realizzato in sandwich, ossia con un'anima  (o più vedi gli sci da neve) di un determinato materiale (multistrato nello specifico caso) ricoperto da ambo le parti con delle "pelli" come la VTR.
La funzione del l'anima (core nei testi in lingua inglese) è in questo caso duplice. Una è quella classica del core, ossia di allontanare fra loro le pelli di VTR in maniera da aumentare la resistenza a flessione della struttura. La seconda più specifica , quella di reggere i carichi di compressione conseguente al serraggio dei bulloni di montaggio. Le pelli in VTR non hanno nessuno capacità in questa funzione.
È bene pertanto che l'anima di multistrato non assorba acqua (pena conseguente deterioramento dell'anima) e per questo mi son permesso di suggerire il trattamento con resina epossidica e successivamente resina epossidica precaricata. A differenza della resina poliestere e della vinilestere, la epossidica oltre avere migliori caratteristiche meccaniche è praticamente impermeabile. Potresti quindi pulire bene il canale forato e successivamente inzuppare le superfici interne con la resina in modo che le fibre del legno la possano assorbire. Prima che la Resina sia completamente reticolata, puoi fare più passate e successivamente farne con resina precaricata. Una volta che tutto è reticolato ripristini la dimensione del foro necessaria.
Come suggerito nel testo riportato da Doublesix, l'aggiunta di rondelle e/o piastre sotto la testa della vite può permettere una distribuzione più uniforme del carico (vedi la funzione 2 descritta sopra) dovuto al tensionamento delle viti causata da serraggio. È chiaro che sia lo spessore che il modulo di elasticità del materiale utilizzato a tal fine hanno influenza su tale distribuzione.
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aspide (autore)
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grazie per quanto consigliato.
In effetti riferendomi al gelcoat intendevo alla possibile o eventuale perdita di consistenza della vetroresina sottostante anche perché al momento della rimozione del bullone ho rinvenuto un ammaloramento della superfice interna del foro, portandomi a prefigurare una non ottimale consistenza del compensato interno...in aggiunta il bullone aveva una coppia di serraggio basso e certamente non i 75 Nm ( non so se possa ricercarsi la causa nel trafilamento recente o da una problematica antecedente che non si era manifestata prima per il diverso livello della linea di galleggiamento, ma potrebbe essere vero il contrario cioè con l'aumento di spessore causato dall'assorbimento di acqua avrei riscontrato un serraggio maggiore.....certamente non quello che ho constatato), da quì la mia idea di distribuire il carico su una superfice maggiore andando ad operare sulle parti di multistrato interno adiacente non ammalorato.
Sicuramente l'utilizzo delle due resine è forse la via migliore....devo verificare se è fattibile con il motore installato,
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aspide (autore)
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navigo zona argentario -talamone
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