Dichiarazione di potenza: Questa perfetta sconosciuta. [pag. 2]

Ziomaicol ha scritto:

Gulliver, ha scritto che l'ha pagato €183.

Mi ero perso questo particolare in mezzo agli “spropositato” e ai “a peso d’oro“

Non riesco a considerarla una spesa esosa. Mi spiace ma non ce la faccio.

Ho sbagliato,ti ho risposto e la discussione non compare sotto il titolo di interesse,che si può fare per pubblicarla senza riscriverla?

[quote="Ziomaicol"]Gulliver, ha scritto che l'ha pagato €183.

È che pur sembrando un costo elevato è pur sempre un servizio che la Yanmar ha fatto, non per un motore nuovo ma per uno usato quindi non direttamente ad un proprio cliente.

Permettimi di rilevare delle importanti inesattezze. Purtroppo l'argomento trattato benchè semplice è alquanto articolato ed i dettagli fanno la differenza. Allora ho acquistato LIBERAMENTE un prodotto usato ,quindi sono cliente yanmar. La dichiarazione però la "vende" l'importatore che è un soggetto privato indipendente (benchè legato da regole commerciali). Del RAPPORTO PRIVATISTICO (acquisto dichiarazione) tra me e l'importatore chiarirò eventualmente gli aspetti nel dettaglio.

[quote="Gulliver"]Sì alla prima: siccome non hai scritto quanto hai pagato non posso dare un mio giudizio, ma il tuo è chiaro: è carissimo.

Sì anche alla seconda, se volevi potevi non accettare, sbarcavi il motore e te ne facevi uno tutto nuovo, poi lo omologavi e la dichiarazione di potenza te la facevi da solo.

Buongiorno Gulliver,ieri ti ho risposto,ma qual'cosa non deve essere andata per il verso giusto e non leggo nè risposta nè foto allegate,perchiò scusami/scusate ma ci riprovo.
Riferito alla seconda tua ipotesi sopra riportata,prendo atto che le tue osservazioni sono centrate al riguardo dell'argomento trattato. Si è così potevo,anzi si potrebbe scegliere di non accettare l'ACQUISTO della dichiarazione come pure fare da soli è possibile oltre che facile. Inizio a prendere in esame la seconda possibilità,la dichiarazione fai da te (quasi gratuita).
Tutti conosciamo,per averne usufruito,la popolare Dichiarazione sostitutiva di atto notorio (DPR 445/2000 ART.47). Sappiamo anche che le leggi non sono tutte uguali,vi è una gerarchia ed un principio di anzianità,emblematico è il caso dei vari DPCR durante il lockdown che si scoprirà in seguito non potevano normare gli aspetti importanti garantiti dalla Costituzione, Ora il DPR 445/2000 DOVREBBE,ribadisco DOVREBBE per gerarchia ed anzianità prevalere sul D.l.gs. 18 luglio 2005 art.28/2/3 cioè quello che istituì la "semplificazione" della Dichiarazione di potenza (sostituendo il CERTIFICATO DI USO DEL MOTORE). La domanda che mi pongo è ;cosa fa preferire la bella e costosa Dichiarazione del costruttore/importatore alla semplice e popolare Dichiarazione sostitutiva? Mistero.
Rifiuto di acquistare la Dichiarazione(disobbedienza civile). Certo siamo liberi di farlo,ma che succede ad un controllo? Ci multano,103 E (se ci va bene). Valutiamo quindi il combinato disposto dell'obbligatorità e della sanzione a carico dell'utente (disobbediente civile) ed il fatto che vi sia un UNICO incaricato della "vendita" della Dichiarazione (per ogni produttore).
Capirete certo che la situazione instauratasi è a SOLO svantaggio dell'utente/acquirente,situazione (rapporto privatistico dice il MIT) che è pure essa normata dalle leggi,leggi che giustamente VIETANO in un rapporto privatistico la posizione dominante di una delle parti (tradotto; se conviene ad entrambi si conclude l'affare).
E questo ,per ora,è tutto.

Insomma vorresti autocertificare la DP?
Non ti biasimo, ma ci vorrebbe giurisprudenza sull'argomento. Potresti provare e nel caso ti multassero fare ricorso.
Potresti spianare la strada a tutti
Saluti

Non voglio indurre in errore ,a pensare a scorciatoie, o imbarcarsi in battaglie alla don Chisciotte. Al momento valuto la mia spesa quale un investimento che mi ha permesso di guardare dal buco della serratura della porta delle istituzioni. Quello che ho visto mi ha istruito,ora valuto le cose con spirito critico,molto critico e devo dire che in un paio di occasioni questo mi ha salvato dal subire abusi da chi meno te lo dovresti aspettare. Comunque la storia continua proprio come giustamente hai pensato,giurisprudenza/diritto....

E, scusate l'OT, siamo i fronte alla solita semplificazione all'italiana.
La semplificazione è che il ministero (minuscolo in questo caso, si stanno comportando da cialtroni) non emette più il certificato d'uso del motore (aaaahhh quanta fatica in meno.....) e sono cavoli dell'utente mettersi in regola in una situazione di fornitore unico prevalente sul (non più libero) mercato.

Che il ministero certifichi a precisa istanza che porta loro a conoscenza di una falla nel D.l.gs che loro NON SANNO NULLA della situazione,che i funzionari nei ministeri non conoscano le regole basilari del rapporto privatistico,beh cos'altro aggiugere.? Comunque il libero mercato qui è di rilievo marginale,il combinato disposto,come ho già scritto è una reale vessazione dell'utenza,che finchè rimane confinata nel "ricco" ambito del diporto nautico fa danni limitati ,stante la capacità di spesa dell'utenza. Purtroppo le cattive abitudini si spandono presto,e la Dichiarazione ha già prodotto una scandalosa metastasi la DCI (dichiarazione di costruzione o importazione) di confindustria nautica. Ma questa è un'altra storia...

ginobad, ci sono tanti e tali inesattezze, deliri e "ricostruzioni" giuridiche faidaté, che si rischia di generare confusione (per non dire altro)nei confronti degli altri utenti.

Come sappiamo tutti, a seguito dell'abrogazione del certificato d’uso motore, è stata introdotta nel codice della navigazione, la nuova dichiarazione di potenza, che la sostituisce integralmente.

Ora, l’emissione della Dichiarazione di Potenza anche in caso di smarrimento del certificato d’uso motore (art. 28) e quindi anche sostituzione/duplicato (come sembra essere il tuo caso) è stato demandato ai costruttori e importatori dei motori marini.

Questi per la legge, sono gli unici soggetti legittimati ad emettere la dichiarazione.

Pensare di utilizzare un'autocertificazione fai da te ti espone direttamente ad una fattispecie penale. La dichiarazione sostitutiva di atto notorio consta di un atto sostitutivo dell’atto notorio con il quale possono comprovarsi esclusivamente stati, qualità personali o fatti che siano a diretta conoscenza dell'interessato, quindi puoi autocertificare fatti, stati, titoli di studio, tutto quello che ritieni opportuno riferibile esclusivamente a te stesso o a tua diretta conoscenza. Non puoi certificare alcunché relativamente ad altri e non puoi certamente certificare qualcosa relativo a motori marini perché non sei legittimato a fare o accertare alcunché.

Citi il codice del consumo parlando di pratiche commerciali scorrette, ma non è questo il caso perché hai richiesto un servizio ad un soggetto che era l'unico legittimato ad effettuare quella dichiarazione, peraltro ad un costo contenuto.

Per la "posizione dominante" anche quì non si comprende quale sia esattamente il problema, atteso che è del tutto evidente che se è la Legge che indica chi deve essere il soggetto ad emettere la dichiarazione è evidente che il problema è già stato risolto ab origine. E, in ogni caso, il costo richiesto appare certamente non sproporzionato relativamente alla richiesta effettuata, atteso che è allineata a quanto richiesto da tanti altri produttori.

Sul fatto che il Ministero e i funzionari non conoscano neanche le regole basilari del rapporto privatistico non mi pronuncio, rilevo solo che a me la risposta mi pare chiarissima, molto meno i tuoi ragionamenti che, per quanto scritto sopra, sono del tutto errati e potrebbero portare a comportamenti sanzionabili dalle autorità competenti.