Acquisto motore nuovo: Mercury Four Stroke 225. [pag. 5]

Ciao peppinoblu,purtroppo confermo e non di poco.quando l’anno scorso acquistai una barca motorizzata Mercury 150 verado feci un tagliando al motore comprensivo di tutto per partire da zero,visto che chi la teneva prima di me non ha saputo dirmi gli interventi precedenti(pari a zero).all’atto dell’acquisto dei soli ricambi,visto che la manutenzione la effettuavo io personalmente mi e’stato presentato un conto pari a 600€. Che scandalo

Timoneria idraulica standard:

Cilindro attuatore collegato al motore, 2 tubazioni, scatola guida con pompa a pistoni assiali azionata direttamente dal volante. Ruotando il timone nel senso desiderato si crea una pressione che viene trasmessa tramite la tubazione dedicata al lato del cilindro attuatore che si desidera utilizzare permettendo al motore di virare nella direzione desiderata.
In questa configurazione è lo sforzo fisico di chi aziona il timone, appositamente "amplificato" tramite il sistema idraulico a determinate il movimento dell'attuatore.

Timoneria elettro-idraulica o servoassistita:

Cilindro attuatore collegato al motore, 4 tubazioni, pompa elettrica, scatola guida con distributore idraulico azionato direttamente dal volante. Avviando il sistema la pompa elettrica parte e mette l'olio in circolazione tra la pompa stessa ed il distributore idraulico tramite 2 tubazioni (P pressione o mandata, T scarico o ritorno) Ruotando il volante nel senso desiderato si devia la pressione dell'olio su una delle altre due tubazioni (L mandata sinistra R mandata destra) collegate al cilindro attuatore permettendo al motore di virare nella direzione desiderata.
In questa configurazione lo sforzo fisico di chi aziona il timone è limitato a vincere la resistenza minima del distributore idraulico, mentre è la pressione e la forza generate dalla pompa elettrica a determinate il movimento dell'attuatore.
(in caso di malfunzionamento della pompa elettrica e conseguente mancanza di pressione il distributore idraulico garantisce un minimo di movimento con maggiore sforzo fisico)

Timoneria elettronica:

Cilindro attuatore speciale con distributore elettroidraulico e gestione elettronica interni, 2 tubazioni, cablaggi elettrici, centralina di gestione, pompa elettrica, scatola guida elettronica collegata direttamente al volante. Avviando il sistema la pompa elettrica parte e mette l'olio in circolazione tra la pompa stessa ed il distributore idraulico interno al cilindro attuatore tramite 2 tubazioni (P pressione o mandata, T scarico o ritorno) Ruotando il volante nel senso desiderato si invia tramite il cablaggio elettrico l'impulso alla centralina che a sua volta aziona il distributore elettroidraulico interno al cilindro attuatore deviando la pressione dell'olio nei passaggi interni (che hanno la medesima funzione delle tubazioni L R) e permettendo al cilindro stesso di muoversi facendo virare il motore nella direzione desiderata.
In questa configurazione lo sforzo fisico di chi aziona il timone è limitato a vincere la minima resistenza della scatola elettronica creata tramite un sistema elettromagnetico o un motorino di contrasto interno che genera una contro-forza, mentre sono la pressione e la forza generate dalla pompa elettrica a determinate il movimento dell'attuatore.
(in caso di malfunzionamento della pompa elettrica e conseguente mancanza di pressione bisogna agire meccanicamente bloccando il motore in posizione centrale)

Sorvolando sulle doppie motorizzazioni, triple, barre di accoppiamento, doppie timonerie, doppi attuatori ecc

Stiamo parlando di un motore che costa intorno ai 20 mila euro, che ci berrà più di 1000 euro di benzina in una stagione e ci preoccupiamo se spendiamo 100 euro in più o in meno per il tagliando.

Un solo pieno fatto al porto, dico uno solo, anziché con le taniche avanti e indietro con il benzinaio a terra, pagherebbe la differenza.

Se abbiamo questa preoccupazione scegliamo direttamente una barca a vela.

Gulliver ha scritto:

Se abbiamo questa preoccupazione scegliamo direttamente una barca a vela.

Paolo parole sante le tue, è un concetto che faccio a tante persone, ma evidentemente sbaglio anch'io!

In merito invece al risparmio reale, lo scrive uno che "forse" può dire di saper mettere mani nei motori, mica sono sicuro che si faccia effettivamente meglio e che si risparmia nel farsi il tagliando in casa ! .... NDR: mi riferisco agli aggiornamenti che NON faccio, se me lo faccio in soggiorno la manutenzione del fuoribordo.

In effetti è vero ognuno ha le proprie tasche,il mio appunto visto il lavoro che svolgo era il fatto di sottolineare che un filtro olio e un filtro benzina sono uguali per tutti i motori e che tutti sono fatti Made in Taiwan,china,Bulgaria ecc ecc.stabilito questo qualcuno mi deve spiegare la notevole differenza di prezzo di questi ricambi.poi che a qualcuno o a molti non interessa il ricarico del 300x100 non fa testo.ce ne fosse di gente che la pensa come te specialmente in questo periodo dove i consumi sono drasticamente calati.a proposito io sono uno di quelli che rifornisce con le taniche ma oltre al motivo del risparmio anche per il fatto che se trovi un benzinaio con i serbatoi dell’ante guerra insieme alla benzina ti mette anche le alghe

PS: la barca a vela non è così economica come pensi,forse risparmierai con il motore di manovra 30 cavalli Diesel ma quando cambi per usura vele bozzelli rande e scotte cime ecc ecc al solo preventivo ti prende un collasso

PS: la barca a vela non è così economica come pensi,forse risparmierai con il motore di manovra 30 cavalli Diesel ma quando cambi per usura vele bozzelli rande e scotte cime ecc ecc al solo preventivo ti prende un collasso

Ma si era per capisse. Nessuna polemica. Solo per dare il giusto peso alle cose.

Io faccio benzina al porto perché se vado in giro con la tanica poi devo andare dal neurochirurgo e mi costa più di rifare il motore.

No Gulliver,
si sta discutendo, si scambiano pareri e punti di vista.
I primi tempi facevo benzina al molo poi, quando ho visto quanto costava rispetto ai bidoni ma, soprattutto, quale potesse essere il rischio nella qualità di quel carburante, non ho avuto più esitazioni ed ho fatto una scelta.
Hai detto bene, il motore costa 20.000 euro, io dico forse anche qualcosa in meno.
E visto che li spenderò, cerco di valutare tutto, per di più quando la scelta si riduce a due motori di due marchi concorrenti ma di qualità molto, molto vicine (per questo, ringrazio gli altri gommonauti, tra cui aureliods); cerco di soppesare e di acclarare anche Il fatto di dover dare ad un’officina il doppio che ad un’altra.
Non è solo un problema di soldi, ma di principio.
In questi giorni, partendo da Yamaha mi sono avvicinato a Mercury, che probabilmente sarà la mia scelta definitiva.
Ho il diritto, oltre che la curiosità, di sapere quello che costa una gestione ordinaria: credo di non voler rubare niente a nessuno, né di volere mendicare per passarmi un piacere.
E poi, la barca a vela mi piace vederla navigare da lontano, non mi attira affatto acquistarla o possederla .
Grazie a tutti coloro che mi hanno preceduto con i loro interventi: in ciascuno ho colto un dettaglio di esperienza da custodire.

A parte lo stranissimo caso di Porto Santo Stefano, dove Mario vende praticamente al prezzo della pompa stradale, in banchina ci sono sempre 20 se non 30 cent di differenza, che, per un pieno di 300 litri, significano dai 60 ai 90 euro.

Effettivamente la differenza è enorme. Al porto del Giglio ho addirittura pagato 2.00 quando la pompa in strada era 1.5: sono 50 euro ogni 100 litri! È scandaloso.

Purtroppo è una di quelle cose a cui non posso porre rimedio, ma se tu puoi non farti rapinare.