Una disavventura vissuta mooolto pericolosa...!! [pag. 2]

Capitano di Corvetta
Max74
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- 11/33
Giacomo sei stato fortunato, molto fortunato!
Io non mi azzarderei ad andare fino a 4-5 miglia con un gommoncino di poco più di 3 mt e per giunta da solo.
Secondo me è stata una imprudenza che poteva finire in tragedia.
Adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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- 12/33
Bordé ha scritto:
La cima di 5 metri o più, mi sembra pericolosa in quanto è facile che si prenda nell'elica del motore creando problemi e nuovi pericoli. Legarsi a bordo è utile, se non riesco a cadere fuori bordo. Se il gommone si rovescia devo liberarmi rapidamente. In solitario, un VHF stagno e gallegiante non è un lusso. (con patentino e autorizzazioni). Personalmente, il giubbotto salvagente gonfiabile è come la coperta di snopy. Poi ognuno a le sue regole. Buon mare a tutti.

La tua idea di legarsi a bordo mi sembra interessante per non scivolare in acqua, ma occorre considerare l'eventualità di ribaltarsi e finire immobilizzati sotto il gommone.
L'ipotesi che una cima possa impigliarsi nell'elica mi sembra improbabile anche perché il motore dopo lo stacco si spegne in pochi istanti. Tuttalpiù può affiancarsi al piede.
Un'altro pericolo è rappresentato dal gommo in balia dei frangenti. Un mezzo così leggero può intraversarsi parallelo ad un frangente fino ad essere da esso risucchiato e ribaltarsi con tutte le conseguenze.

Ragazzi... bisogna trovarcisi in quelle situazioni... Quando ho visto il battello allontanarsi sospinto da un frangente... ho visto la morte in faccia. L'assurdo è che se avessi indossato il salvagente il suo volume e impaccio non mi avrebbero mai e poi mai consentito di raggiungere il battello visto che ho fatto fatica con la forza della disperazione a nuotare in stile libero con tutte le mie forze.

Vi lascio immaginare quanto tempo avrei resistito a corpo libero in mezzo a quei frangenti (max un'ora e poi... Adios mundo cruel!!). Brick wall
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
Ammiraglio di divisione
eltamin78
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- 13/33
Giacomo,

ho cercato di immedesimarmi il più possibile nella brutta situazione in cui ti sei trovato essendo la mia esperienza gommonautica formatasi al 99% con smontabili e guida a barra... ed in parte credo di esserci riuscito.

Non vedo particolari colpe o negligenze... l'unico appunto che mi viene da farti consiste nell'esserti fatto "disarcionare"... mi spiego... quando mi sono trovato in condizioni simili metto le natiche quasi sul paiolo e comunque tendo ad accentrare al massimo il baricentro all'interno del gommone puntellandomi con i piedi e la mano restante il meglio possibile.

Concordo anche sul fatto che aver indossato il giubbotto, in quel caso, sarebbe stata la tua rovina... molto meglio un corpetto della muta...

Personalmente non mi legherei mai con una cima... avrei timore che in caso di sbalzamento possa in qualche modo arrotolarsi in parti del corpo... o magari intorno al collo...
- novamarine navy 415 (1982 - 1986)
- novamarine2 navy 415 (1987 - 1992)
- novamarine2 army 35 - (1995 - 2011) sempre con mariner 15 hp 2T
- novamarine2 army 40 e mercury 25 xd (2011 - 2012)
- solemar b47 e suzuki df 40/50 (2013 - 2019)
Capitano di Fregata
Alex9
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- 14/33
Ti [ andata bene e sicuramente oltre alla fortuna hai azzaccato anche qualche mossa altrimenti non saremmo a discuterne. La leggerezza piu grossa che hai commesso, secondo me, e stato uscire per fare un immersione da solo! Se le condimenteo fossero rimaste calme dal mio punto di vista l- azzardo l- avevi cmq commesso...
Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 15/33
Secondo il mio parere , la disavventura te la sei cercata.Allontanarsi dalla costa di 5 miglia con uno smontabile e un 10 cv, lo giudico un gesto avventato e per niente prudente, per non parlare di un' immersione da solo, lasciando in superfice un gommo incustodito.Sono contento che sia finita bene, ma la fortuna non va mai sfidata.
La vita è la ricerca di un equilibrio, tra i compromessi, le avventure e i momenti di follia...
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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- 16/33
eltamin78 ha scritto:
Giacomo,

ho cercato di immedesimarmi il più possibile nella brutta situazione in cui ti sei trovato essendo la mia esperienza gommonautica formatasi al 99% con smontabili e guida a barra... ed in parte credo di esserci riuscito.

Non vedo particolari colpe o negligenze... l'unico appunto che mi viene da farti consiste nell'esserti fatto "disarcionare"... mi spiego... quando mi sono trovato in condizioni simili metto le natiche quasi sul paiolo e comunque tendo ad accentrare al massimo il baricentro all'interno del gommone puntellandomi con i piedi e la mano restante il meglio possibile.

Concordo anche sul fatto che aver indossato il giubbotto, in quel caso, sarebbe stata la tua rovina... molto meglio un corpetto della muta...

Personalmente non mi legherei mai con una cima... avrei timore che in caso di sbalzamento possa in qualche modo arrotolarsi in parti del corpo... o magari intorno al collo...

Grazie Eltamin per il tuo intervento che cerca di analizzare quali errori si possono compiere in quella situazione e quali precauzioni adottare per evitare che essi si traducano in pericoli reali.
Sul disarcionamento di cui sono stato vittima io stesso sono rimasto sorpreso e a questo proposito aggiungo di seguito alcuni elementi importanti che ho omesso di riportare e che ritengo abbiano concorso alla mia fulminea "scivolata" in acqua.

Il fastroller in PVC oggetto della disavventura.
Si nota la lunga prolunga della barra per poterlo pilotare dall'unica panchetta posta a proravia.
re: Una disavventura vissuta mooolto pericolosa...!!

Il fastroller di quella disavventura - che ho posseduto fino a tre anni fa (vedi foto) - era un 3,40 in PVC e possedeva un unico attacco a proravia per montare la panchetta (poi l'ho cambiato con l'attuale 3,25 in neoprene che invece possiede due attacchi: uno a prora e uno a poppa).

Dunque pilotavo seduto sulla panchetta a proravia con una lunga prolunga della barra del motore (visibile nella foto) che mi consentiva di dosare il gas e virare senza però poter accedere all'invertitore.
Nonostante i pesi del serbatoio benza, ancora e accessori oltre l'attrezzatura sub fossero posizionati a ridosso della poppa, il battello aveva un assetto piuttosto appruato dati i miei 95kg. che lo sbilanciavano di più verso prora.
Come d'abitudine pilotavo seduto sul lato destro della panchetta per poter manovrare la barra trattenendola con la mano sinistra mentre con la mano destra agguantavo il corrimano posto sul tubolare per mantenermi più stabile rispetto ai sobbalzi in navigazione.
È evidente che si sono sommate almeno 3 concause che hanno determinato il disarcionamento:
1) l'investimento di un'onda sulla poppa che l'ha sollevata imprimendo al battello una corsa veloce in discesa verso l'incavo con l'onda successiva ove poi mi sono piantato,
2) non sono stato pronto a togliere potenza al motore (l'ho fatto solo alla fine della discesa quando ormai era troppo tardi),
3) il peso del mio corpo sulla prora che le ha impedito di sollevarsi per risalire il dorso dell'onda successiva.
La prora si è così impuntata nell'incavo determinando una brusca frenata. Ricordo bene di non aver sbattuto da nessuna parte e sono entrato in acqua scavalcando la prora come se avessi fatto un tuffo a pesce volontario.
Una volta in acqua ho avuto un momento di smarrimento perché ancora non mi rendevo conto di cosa fosse accaduto.
Era spettrale quel sordo silenzio tutt'intorno rotto dal sibilo del vento e dal rumore dei frangenti che rotolavano schiumando.
Fu un tonfo al cuore quando vidi il battello che si allontava sospinto da un frangente.
Quello è stato il momento più drammatico perché mi ero reso conto che mi restava un'unica possibilità: battere in velocità lo scarroccio di quel battello dando fondo a tutte le mie risorse e capacità natatorie. Non avevo le pinne ai piedi, ma vi assicuro che il mio crawl... era da competizione! Una volta agguantato il maniglione di poppa sul tubolare salii a bordo con un balzo atletico da fare invidia a un ventenne.

Non concordo sulla inutilità o pericolosità di legare la cima alla vita. Anche qualora si impigliasse da qualche parte dopo la caduta posso sbrogliarmi con calma. Il battello è fermo e la cima non è in tensione.

re: Una disavventura vissuta mooolto pericolosa...!!

L'attuale fastroller dispone di un doppio attacco per la panchetta sia a prora che a poppa. Da poppa si può agire sull'invertitore restando seduti. La guida da poppa è molto più equilibrata della precedente di prora col vecchio PVC.
Il borsone fissato a prora estrema con tutti gli accessori oltre al serbatoio conferiscono al battello un ottimo assetto.
È molto probabile che con questo battello non sarei incorso in quella disavventura (cioè la prora più leggera avrebbe risalito il dorso dell'onda successiva senza piantarsi).
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Alex9 e Bluprofondo - Le mie immersioni in solitario in apnea sono per lo più snorkeling non oltre i 6-8m con apnee corte entro i margini dell'assoluta sicurezza. Per 40 anni coi miei compagni abbiamo fatto pesca sub in solitario nelle dighe foranee di Marina di Ravenna (max 8-9m) senza mai incorrere in alcun incidente.
Come ho spiegato più sopra le condizioni meteo marine erano buone e al ritorno alla partenza il vento era una brezza da poppa che poi ha inaspettatamente rinforzato.
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
Ammiraglio di squadra
bluprofondo60
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- 17/33
Ti chiedo scusa, ma quando hai usato il termine " immersione ", ho dedotto fosse con autorespiratore.
La vita è la ricerca di un equilibrio, tra i compromessi, le avventure e i momenti di follia...
Tenente di Vascello
Barrotta Giacomo (autore)
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- 18/33
bluprofondo60 ha scritto:
Ti chiedo scusa, ma quando hai usato il termine " immersione ", ho dedotto fosse con autorespiratore.

Con l'autorespiratore ne faccio circa 6-8 ogni stagione entro i 30m (ho 65 anni). Frequento un dyving di bravi sub che ha base nella baia del Portus. Il mare e i fondali qui sono splendidi con immersioni tutto l'anno visto che la temperatura non scende mai al disotto dei 18º.
Più spesso mi piace unirmi al gruppo come barcaiolo assieme agli istruttori. È bello stare insieme con subacquei che arrivano da tutta Europa e oltre.
A bordo del JABAR volo sull'acqua verso l'isola che sfuma all'orizzonte dove mare e cielo si abbracciano.
Mi accompagnano il sussurro del motore e un gruppo di delfini festosi. Ora faccio parte di quell'ambiente meraviglioso. Ora sono felice.
2° Capo
game over
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A me sembra che tu abbia sottovalutato e continui a farlo, il MARE.
Mi dispiace essere cosi Diretto però è quello che penso!
estate 2006...estate fantastica.... per noi!
Capitano di Corvetta
mistelmistel
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a proposito
andate su You tube e digitate
epic irb rescue

spettacolare
soprattutto dal minuto 8 in poi,... Felice
Sailornet