Tragedia in mare [pag. 3]

Tenente di Vascello
Gex
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- 21/23
Concordo sulle luci per esser visti ed il GPS. Ma non guidiamo tutti barche in traversata per la sardegna, spesso son piccole uscite a pesca o passeggiate per vedere la luna a poca distanza dalla costa, e vedede con gli occhi anziché col GPS è importante.

Anche per gli oggetti galleggianti, assai più frequenti lungocosta.
Capitano di Corvetta
Sutancamion
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- 22/23
Ho navigato sovente in notturna, a vela come a motore e posso assicurare che meno luce c'è a bordo meglio è e i fanali di via devono essere messi in modo che non si vedano da chi è al timone, gli strumenti a luce rossa debole possibilmente (vedicamera oscura)....

In mare di notte il colore più visibile è paradossalmente il nero, vedi bandiere dei palamiti ....

Spesso con il faro di profondità alogeno potentissimo che avevo sul Rio450, si illuminava l'umidità notturna facendo un effetto nebbia che impediva la vista di qualsivoglia oggetto o manufatto davanti la prua.

Oggi non mi fido più ad uscire di notte dopo tutto quello che incontro di giorno.

Solo la prudenza e il buon senso sono obbligatori.....

Ogni altra considerazione è praticamente inutile.
Utente allontanato
Mailand
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- 23/23
Navigo spesso in notturna e anch'io concordo con chi afferma che le luci servono per essere visti e non per vedere. Il faro di profondità lo trovo sostanzialmnete inutile se non per le operazioni di banchina .... o per illuminare al meglio qualche preda "impegnativa" nel corso di battute di pesca notturne.

Senza luna di notte non vi vede assolutamente nulla se non le luci della costa ... quando ci sono ..... In Sardegna Costa Verde e Sulcis ci sono ampie porzioni di costa (le più belle) in cui navighi per lunghi tratti di falesia senza alcun tipo di illuminazione costiera.

Prudenza per la velocità (in mare aperto di notte io sono sui 10/11 nodi, mentre sotto costa scendo a 8/9) e sistema GPS efficiente con schermo ampio a luminosità ridotta al minimo e mappe Navionics al massimo livello di dettaglio. Attenzione massima a dove posizionare la luce di coronamento ..... a mio avviso, ed al fine di minimizzare l'abbagliamento, è bene che sia posizionata a poppa e mai a stelo sulla console del gommone.

Venendo ai recenti fatti di Cagliari è mia opinione che quel frangiflutto dovesse essere opportunamente segnalato da un fanale di segnalazione e di pericolo. Trovo assolutamente criminale che non sia stato fatto. Puoi essere esperto quanto vuoi ma in assenza di luna le luci del porto e della città non fanno altro che falsare la profondità ed il senso della tua posizione.

Trattandosi però di Sardegna, ed in particolare della Sardegna del sud, tutto questo però non mi meraviglia. Vi porto un esempio che puro caso non sta generando alcun tipo di situazione altrettanto se non più pericolosa: il porto di Buggerru. Sono ormai anni che l'illuminazione di ingresso è completamente disattivata .... tanto per capirci fanali rosso e verde in avaria. Senza luna entri in porto solo in strumentale cercando di non farsi distrarre dalle luci del paese che falsano la profondità. In nottate di forte maestrale non oso pensare a chi dovesse entrare in emergenza senza alcun riferimento visivo a segnalazione dei frangiflutti di ingresso.

Un altro esempio sullo stato delle situazione in South Sardina? Presto detto: il canale di Sant'Antioco che attraversa la zona lagunare (bellissima) ad est dell'isola. Chiunque transiti in quel tratto di mare faccia molta attenzione ... causa forti mareggiate dell'ultimo inverno le boe che segnavano il passaggio nel canale (non più largo di 10 metri e profondo 3) si sono in gran parte strappate ed il corpo morto si è riposizionato in maniera casuale. Risultato .... se seguite le boe è garantito che finite in secca (anche con un gommone). Anche qui .... e anche di giorno ... l'unica via è la navigazione strumentale. Da parte mia devo solo ringraziare l gestore del distributore di carburante di Sant'Antioco che mi ha avvertito di questo fatto. Fossi entrato memore solo della mia esperienza dello scorso anno ci avrei lasciato elica e piede.

Tutto questo per dire che sulla sicurezza non si deve scherzare né da parte dei comandanti della propria imbarcazione (di qualsiasi genere e dimensione) ma nemmeno da parte delle istituzioni preposte alle necessarie infrastrutture. Nel caso di Cagliari un semplice fanale di segnalazione avrebbe salvato la vita a quei poveri ragazzi.
Sailornet