Tragedia in mare

Capitano di Corvetta
wiz (autore)
Mi piace
- 1/23
E' di queste ultime ore la notizia dello schianto di un gommone, avvenuto nella notte in acque sarde, precisamente contro il molo frangiflutti del porticciolo S. Elia di Cagliari.
Nel fatto due giovani uomini hanno perso la vita e le loro fidanzate sono ricoverate in gravi condizioni.
Sembra che lo schianto sia avvenuto a forte velocità, ma la ricostruzione dell'accaduto da parte delle Autorità intervenute è ancora in corso.

Mi pare più che mai opportuna una riflessione :

Io credo che il gommone sia uno strumento straordinario, che sa regalare emozioni e sensazioni uniche, alla portata di tutti ....... rientrando però nella categoria degli scafi plananti il suo utilizzo è prevalentemente diurno, o meglio l'utilizzo alle massime prestazioni è da effettuarsi di giorno.
Ritengo infatti che qualora sia necessario navigare di notte, è imperativo procedere in dislocamento.

Cosa ne pensate ?????
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
Tenente di Vascello
stevendoc
Mi piace
- 2/23
Non so se lo skipper fosse del luogo e dunque pratico del porticciolo per poter rientrare di notte in sicurezza. Personalmente esco spesso la sera per cenare in gommone e godermi la calma di mare e rientro sempre a velocità moderata tenendo d'occhio i punti luminosi a terra e gli idioti fermi davanti all'ingresso del porto canale senza luce alcuna ( al massimo sventolano una lampadina quando sentono un motore che gli si avvicina a meno di 10metri 😖).....noto comunque che sovente di giorno si assiste all'esibizione del superesperto di turno che arriva in velocità trimmato positivo per scenografia ed all'ultimo momento toglie gas di colpo per entrare in canale ( tra applausi e qualche cantilena " scemo scemo "...😆 Purtroppo la troppa sicumera a volte è fatale, l'attenzione e la prudenza mai troppa. Buon Mare.
Capitano di Vascello
alberto ang
Mi piace
- 3/23
Gia di giorno quello che c'è a pelo d'acqua si vede poco , di notte non si vede niente.

Quindi di notte dislocamento o planata minima.
l'Arca di Noè è stata costruita da dei dilettanti, il Titanic da dei professionisti .
Capitano di Vascello
Jack64
Mi piace
- 4/23
Ho appreso la notizia con sgomento e sono rimasto basito delle immagini.

Proprio nei giorni scorsi, ho messo un faro più potente al mio mezzo in quanto non soddisfatto del precedente.

E pur vero che la zona qua (Sapri) è relativamente sicura e priva di ostacoli significativi ma solo mantenendosi alle dovute distanze dalla costa..in quanto si tratta di un golfo piuttosto ampio e non vi sono secche o scogli affioranti in mezzo al mare, se non sotto costa a poche decine di metri (dove appunto non ci si dovrebbe neanche avvicinarsi)..

Una sera rientrando in porto ho falciato via non vedendoli una decina di fili da pesca (nonostante il divieto stavano piantati a pescare sul frangiflutto in ingresso porto), eppure la zona era illuminata e andavo in dislocamento. Secondo me, con il cervello collegato e con buon senso si può anche andare a velocità mediamente sostenuta.. l'importante è la prudenza in funzione del contesto di dove si naviga !
Capitano di Corvetta
wiz (autore)
Mi piace
- 5/23
Secondo me il buon senso non basta.
Il fatto di conoscere perfettamente la zona di mare, anch'esso non basta.
Il fatto di non vedere .... ed al buio non si vede ... riduce moltissimo i margini di sicurezza.
Per fare un'analogia è come andare in auto con la nebbia. Se sei prudente vai adagio.

Immagina di incontrare sulla tua rotta (speriamo mai) una bombola del gas caduta da qualche peschereccio ..... questo è un ostacolo imprevedibile, semisommerso e pericolosissimo.
Ti garantisco che anche di giorno è difficilissimo da riconoscere. Un amico, che ha avuto la malasorte di andarci a sbattere, si è visto un buco in carena, proprio all'altezza della linea di galleggiamento, del diametro superiore a 10 cm., con le conseguenze che puoi bene immaginare.
Tu dirai, vedi può succedere anche di giorno ......
Certo, ma capirai bene che di notte, dove si vede peggio o nulla, le percentuali di rischio aumentano ..... e se l'urto avviene in dislocamento, il danno che ne consegue è certamente minore
coelum non animum mutant qui trans mare currunt
Capitano di Vascello
Jack64
Mi piace
- 6/23
Sono perfettamente d'accordo con te, probabilmente non sono stato chiarissimo nello scrivere prima. Certamente l'imprevisto può sempre capitare, come nel tuo esempio; ma da quello a piantarsi a tutto gas dentro un frangiflutti ci passa un abisso e la conoscenza del posto non è mai abbastanza

Se sto navigando a ragionevole distanza dalla costa, conscio della rotta, degli ostacoli fissi poi come dici tu rimangono solo gli imprevisti ( e la sfiga ci vede benissimo)... Navigare a 30 metri dalla costa, a velocità sostenuta, come sembra che stessero procedendo loro (stando alle parole della CP in TV - lungi da me far processi mediatici) è qualcosa per la quale non trovo nessuna spiegazione ne giustificazione.
Sottotenente di Vascello
joker70
Mi piace
- 7/23
Condivido tutte le considerazioni fatte sulla delicatezza della navigazione notturna.
Quest'anno anche a me è toccato l'oggetto galleggiante semi sommerso che, essendo giorno, ho potuto evitare epoi ripescare (era un palo di legno di oltre un metro e mezzo di quelli usati per le recinzioni) e spiaggiare.
Immaginate se avessi navigato di notte in planata che botto avrei fatto....
Contrammiraglio
alcione
Mi piace
- 8/23
Questi eventi, purtroppo non infrequenti, sottolineano la pericolosita' e la necessaria perizia da utilizzare nella navigazione notturna particolarmente negli atterraggi, si la sfiga ci vede benissimo, la prudenza puo' limitarla e forse eliminarla.
E' possibile che a condizionare l'evento possano esserci altri elementi come velocita', stanchezza, eccitazione...assurdo che un mezzo a noi cosi caro, incredibilmente divertente possa rendere queste tragedie Sad
FORMENTI ZAR 53 SELVA NARWHAL 115efi UMBRA RIMORCHI 1300 COBRA MARINE MR HH330 EAGLE Seacharter

"Passa la nave mia, sola, tra il pianto De gli alcion, per l'acqua procellosa"
SELVA D490 SELVA DORADO 40efi
EV PACIFIC 420 YAMAHA 25 NMO
Sergente
molonovo
Mi piace
- 9/23
salve
il fatto che sia un gommone o una imbarcazione poco cambia, la prudenza in qualsiasi circostanza e d'obbligo, figuriamoci di notte all'imboccatura di un porto.
concordo con l'amico che ha scritto che di notte circolano tender e sostano imbarcazioni senza luce, ma non voletemene al rientro avviso sempre la guardia costiera sulle imbarcazioni che sostano in maniera anomala.
penso, che sia doveroso denunciare questi sciagurati, che mettono in pericolo la nostra e la loro vita.
personalmente,di notte, navigo sempre sotto strumentazione GPS, occhi aperti e velocità ridotta.
ma non basta e spesso, molte volte, mi sono trovato in circostanze pericolose, come avviene per esempio, durante la pesca ai calamari, molti trainano al buio per non far vedere la loro posizione.
non so cosa sia accaduto a qei ragazzi o che cosa ha indotto la tragedia
ma sicuramente questo deve far riflettere.
molonovo
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 10/23
La scorsa notte non c'era luna.
Il frangiflutto potrebbe essere abbastanza basso da lasciar vedere le luci del porto retrostante.
E' un attimo, anche per uno abituato e conoscitore del posto, perdere la cognizione della propria posizione e puntare al porto
senza rendersi conto dell'ostacolo in mezzo.
In questo caso la velocità è fatale.
Ma credo che lo sia anche a bassa velocità, sebbene in maniera inferiore.

Di fatto non credo che servano esperti della scientifica per stabilire la totale responsabilità del comandante nel caso specifico.
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Sailornet