Franco Donno [pag. 8]

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mavala
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- 71/81
branchia ha scritto:
quanto sarei felice di stringere la mano al sig. Donno. Felice Felice


mi associo! Felice
MaGiJa II - ZAR 65, Yamaha F200G
Ex Zar 61 - Zar 53 - Zar 47
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mauro70
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- 72/81
Non credevo ci fossero tutte 'ste persone così "affettuose" in questo forum Sbellica
Motonautica Vesuviana MV-650 - Suzuki DF-175
Capitano di Corvetta
ICHNUSA
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- 73/81
VanBob ha scritto:
mavala ha scritto:
se son rose fioriranno e Van non mancherà ti tenerci al corrente....

Potete contarci.


Thumb Up
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branchia
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- 74/81
La solita passione unisce gli Animi Felice Felice Felice
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mingo
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- 75/81
Non credo di essere troppo fuori tempa se chiedo cosa ne pensa il Sig. Donno sulla progettazione di carene con simulazioni al computer.

Secondo Lei i computer potranno mai sostituire l'uomo nella progettazione di buone carene?

Da quanto mi è stato detto, inserendo una serie di parametri in software appositi, è "un gioco da ragazzi" fare una buona carena che poi verrà prodotta con sistemi automatizzati (CAM).

In pratica pare che, con l'avvento dei computer, la difficoltà maggiore sia stabilire i "parametri da inserire" più adatti al tipo di uso per cui è destinata la carena. E' vero? Lei utilizza i computer per la progettazione o disegna a mano tutto?
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Nicasta
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- 76/81
mingo ha scritto:

Da quanto mi è stato detto, inserendo una serie di parametri in software appositi, è "un gioco da ragazzi" fare una buona carena che poi verrà prodotta con sistemi automatizzati (CAM).


posso rispondere io a questo?

...talmente facile che dopo 25 anni ancora non sono riusciti a migliorare un progetto di carena che qualcuno fece con matita, riga, squadra e rapidograph.
E parlo dei Marshall, per restare in tema! Wink
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branchia
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- 77/81
Si ma perche ' e' fallita ?
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mingo
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Nicasta ha scritto:
mingo ha scritto:

Da quanto mi è stato detto, inserendo una serie di parametri in software appositi, è "un gioco da ragazzi" fare una buona carena che poi verrà prodotta con sistemi automatizzati (CAM).


posso rispondere io a questo?

...talmente facile che dopo 25 anni ancora non sono riusciti a migliorare un progetto di carena che qualcuno fece con matita, riga, squadra e rapidograph.
E parlo dei Marshall, per restare in tema! Wink


Attenzione.... non ho detto che è facile!

Più che altro, semplificando il mio post di prima, vorrei sapere se, secondo lui, la tecnologia in qualche modo potrà (in futuro) essere più importante di altri fattori e se lui adesso si è adattato alla tecnologia o continua a disegnare le sue carene a mano come (immagino) faceva una volta.

P.s. Più che altro è una curiosità.
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Yatar1963
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- 79/81
Chiedo scusa se mi intrometto in un post così tecnico.
Ho già detto che sono così neofita ed ignorante in materia tanto che non sapevo nemmeno chi è il Sig. Donno.
Poi l'ho capito dai post.... Exclamation Exclamation

Perciò proprio come "neofita ignorante" vorre esprimere delle considerazioni a supporo di certi discorsi:
quando ho deciso di comprare la barca me la sono cercata da solo, mendicando consigli qua è la.
Ognuno mi ha detto la sua. Alla fine mi sono buttato e scoprirò l'esito della mia scelta quest'estate....

L'unica cosa che ho capito immediatamente sono i prezzi assurdi, spesso privi di fondamento economico.
Per pura fortuna (lo dico finchè non avrò modo di pentirmi) ho trovato ciò che cercavo stando nel budget!
Altrimenti..... vai col pedalò.

I sogni fanno a cazzotti coi soldi e, a volte, con una buona consulenza.
Quindi spesso rinunci quando ti rendi conto che un barchino di 10 anni costa più dell'auto nuova.
O ti accontenti perchè scopri che un tender di 2 metri costa quanto dar da mangiare ai figli per un anno.
(fai dimagrire moglie e figli e via, tutti a bordo!)

Ma se si rende il prezzo abbordabile, quanti potranno realizzare un sogno spendendo in base alle proprie tasche, ed ottenendo di più?
E poi c'è il risparmio sul costo del motore: un costruttore avrà certamente sconti interessanti.
D'altronde dalla produzione all'utente finale il prezzo viene quadruplicato (costi e guadagni intermedi inclusi)

Nel forum però ci sono 6000 iscritti. Se il 5% fosse interessato, sono 300 "pezzi".
Bastano per ottimizzare costi di progettazione e di allestimento produttivo?
Ci sarà comunque in Italia o all'estero (con la crisi che c'è) chi possa produrre in "conto lavorazione" a buon prezzo e bene.
Non serve neanche una struttura societaria complessa e costosa.
Serve un leader esperto e con le OO

Note le specifiche di progettazione basate sulle esigenze degli utenti, pianificata la produzione, si versano le quote, finanziandole se necessario come si fa per un auto.

Coperti i costi generali, l'utilizzo del mezzo da parte dei gommonauti sarà poi la sua pubblicità.
La parola (e la pecunia) dei gommonauti nell'impegno all'acquisto, la sua forza.

Non m'intendo molto di barche, ma so risolvere certe problematiche complementari: se posso essere utile

Avessi trovato io un'opportunità così!
Ammiraglio di divisione
Nicasta
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- 80/81
@ Yatar1963

L'incontro auspicato tra l'ing. Franco Donno ed il nostro VanBob sarà infatti la prima fase di analisi delle potenzialità che si potrebbero sviluppare dall' eventuale sinergia.
Sarà anche il momento durante il quale si verificherà se questa sinergia ci potrà essere o meno.
Se tutto andrà per il meglio, come noi auspichiamo, il sassolino nello stagno diventerà progetto d'impresa ed a questo punto entreranno in campo coloro i quali, esperti di economia aziendale e gommonauti per passione, si confronteranno e sulla base delle indicazioni di Franco Donno e di Van Bob, svilupperanno un business plan dell'iniziativa.
Solo allora, a seguito di una attenta e precisa analisi di mercato, di uno studio di fattibilità e di una simulazione di modello economico del piano aziendale che conduca alla stima di breack even point si potrà procedere con serenità, abbandonando entusiasmi e spirito di avventura che in mare sono la nostra linfa ma che nel mondo economico, salvo casi rari e comunque difficilmente replicabili, potrebbero essere la causa di un disastro che altrimenti sarebbe potuto essere un solido progetto ed una felice realtà nel mondo che noi tutti amiamo.
Pertanto, mio modesto parere, è che fino all'esito del primo incontro tra Franco Donno e Van Bob noi potremo solo fantasticare numeri, cifre ed ipotesi ma tutto si ricondurrebbe ad una mera esercitazione culturale.
Per fare un'ipotesi su tutte:
Tu, io e tanti altri utenti auspichiamo a livello personale che questa avventura produca un "gioiellino Donno" per tutte le tasche.
Potrebbe però anche essere che lo sviluppo del piano industriale si indirizzi verso altri target inavvicinabili per le nostre tasche.
Con questo nè tu nè io dovremo sentirci offesi e traditi, cosa che invece sarà se oggi fantastichiamo e magari ci illudiamo. Wink
Sailornet

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