Moto ondoso grandi laghi italiani? [pag. 2]

Capitano di Corvetta
carlobarillari
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- 11/14
mavala ha scritto:
rispondo come altri che non è l'altezza a essere preoccupante, anche se può essere rilevante, ma il fatto che dopo un pò le onde non arrivano più nella direzione del vento, ma da tutte le parti... un bel cas..ino
non ha caso una delle esperienze peggiori che io ricordi l'ho avuta proprio sul Lago Maggiore...

Capisco e confermo: pur non avendo mai navigato su un lago le maggiori difficolta col mio piccolo gommo le ho avute in prossimità di alte scogliere verticali dove le onde (anche quelle provocate dalle imbarcazioni) si rifelettono e tornavano indietro in tutte le direzioni. Ho affrontato onde residue molto lunghe, alte anche due metri ma non davano alcun problema anzi, rendevano molto divertente la guida.
Ho venduto il mio vecchio Nova!
Sottocapo
bomber
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- 12/14
Non ho mai navigato su lago, ma a lume di logica direi che i parametri da considerare "pericolosi" sono completamente diversi rispetto al mare. Cerco di spiegarmi meglio: il mare è un bacino aperto dove il moto ondoso (a parte fattori locali) ha una direzione prevalente, il lago - per quanto grande sia - rimane un bacino piccolo dove sono prevalenti i fattori locali. Il lago ha generalmente fondali molto più ripidi dove prevalgono i fenomeni di riflessione , rifrazione e diffrazione delle onde- forse gli unici tratti di mare che riproducono il moto ondoso dei laghi sono i fiordi norvegesi( ripidi e stretti). La forza di un'onda meccanica (la fisica insegna) è data dalla sua intensità ovvero dalla sua altezza e non dalla sua frequenza (che è l'inverso della lunghezza cioè la distanza tra due creste), ma se è frangente tutta la sua energia si sposta in superficie e ti investe. In mare formato- a meno di non stare proprio sottocosta - una barca non è sottoposta all'intera energia trasportata dall'onda proprio perchè è un corpo galleggiante e l'onda non è frangente. Nel lago è come se l'onda fosse sempre frangente.
E' difficile spiegare in poche righe il fenomeno ma spero di aver reso un abbozzo dell'idea almeno
./B
Capitano di Corvetta
Marco55
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- 13/14
bomber ha scritto:
Non ho mai navigato su lago, ma a lume di logica direi che i parametri da considerare "pericolosi" sono completamente diversi rispetto al mare. Cerco di spiegarmi meglio: il mare è un bacino aperto dove il moto ondoso (a parte fattori locali) ha una direzione prevalente, il lago - per quanto grande sia - rimane un bacino piccolo dove sono prevalenti i fattori locali. Il lago ha generalmente fondali molto più ripidi dove prevalgono i fenomeni di riflessione , rifrazione e diffrazione delle onde- forse gli unici tratti di mare che riproducono il moto ondoso dei laghi sono i fiordi norvegesi( ripidi e stretti). La forza di un'onda meccanica (la fisica insegna) è data dalla sua intensità ovvero dalla sua altezza e non dalla sua frequenza (che è l'inverso della lunghezza cioè la distanza tra due creste), ma se è frangente tutta la sua energia si sposta in superficie e ti investe. In mare formato- a meno di non stare proprio sottocosta - una barca non è sottoposta all'intera energia trasportata dall'onda proprio perchè è un corpo galleggiante e l'onda non è frangente. Nel lago è come se l'onda fosse sempre frangente.
E' difficile spiegare in poche righe il fenomeno ma spero di aver reso un abbozzo dell'idea almeno
./B


Quoto in pieno, quanto il lago è in*****to fà veramente paura, ma sopratutto è imprevedibile, in 30 minuti dal sole con 35 gradi
scoppia l'inferno a 15 gradi.... UT
Non ho mai provato il mare in burrasca ma qualche anno fà in campeggio a lazise i gommoni sono dovuti rientrare di corsa,
ho visto gommoni di 5-6 metri mettersi in verticale a 90 gradi mentre aspettavano di alare e una volta agganciati al carrello
se lo portavano in giro come un fazzoletto di carta e uno si è fatto un bel buco nella chiglia...... Angry
Da riva sembrava davvero l'inferno......
Sottotenente di Vascello
walter
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- 14/14
Sul lago capita che le condizioni cambino velocemente e tornano velocemente alla normalità.
A parte alcune condizioni particolari, qui sul lago di Como, quando c'è vento, le onde si mantengono abbastanza basse, non penso vadano oltre il metro, ma come detto, sono molto frequenti.
Quando sono in giro per il lago, capita che arriva un temporale improvviso anticipato da vento e mi ci butto dentro per divertirmi un po'.
La navigazione contro vento e con vento al mascone è comunque molto bagnata.
Quella di poppa è tranquilla.
Sailornet