Pregi e difetti dual prop [pag. 3]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 21/26
VanBob ha scritto:
La seconda elica (quella più a poppa) lavora in un flusso già accelerato dalla prima. La prima è quella che fa il lavoro più pesante, infatti nelle configurazioni più diffuse si vede anche a occhio che la prima ha più superficie.
Lo sbilanciamento dell'albero non esiste in quanto ogni elica ha il suo.
La forza risultante dalla differenza della controrotazione è minima rispetto alla differenza che si avrebbe in configurazione a singola elica.

Per quanto riguarda il rischio di sbilanciamento, mi riferivo ai due alberi che subiscono carichi diversi: quindi uno più sotto stress e uno meno.

Ma quello che continuo a non capire, basandomi sulla mia "caccia all'elica giusta" è come riuscire a settare correttamente le due eliche di un DP?? Passo, diametro... dell'una e dell'altra!

Con un monoelica fai dei test ma in fondo hai una sola elica e quindi un solo parametro sui cui lavorare. Con un po' di fatica e qualche test ci arrivi.
Con un DP dovresti partire dall'analisi dell'elica 1 (quella più arretrata, per capirci) e poi riuscire a coniugarla con la 2 che deve lavorare nel flusso della 1

Se non ci riesci, rischi di vanificare i vantaggi per cui hai avuto bisogno del DP, tenendoti solo i difetti, senza riuscire ad ottimizzarlo per le tue effettive personali esigenze di navigazione

O forse vi sono metodi più semplici?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
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VanBob
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- 22/26
Sullo stress della trasmissione la tranquillità è data dal progettista che ha calcolato (o dovrebbe averlo fatto) tutte le forze in gioco. Sarebbe da pazzi il contrario e veder rompere dopo un certo periodo di utilizzo.

Il calcolo si effettua con la formula giusta. Istintivamente mi verrebbe da calcolare quanta spinta produce la prima e di conseguenza calcolare la seconda considerando che naviga nel flusso accelerato. Tuttavia non penso che la formula sia semplice (immagino anche che in essa vi siano delle costanti fisse che ignoro), molto probabilmente in quel caso gli addetti lavorano di esperienza partendo dalle tabelle di base che il costruttore mette a disposizione.

Se ad esempio ti mancasse un po' di velocità e il motore raggiungesse il limite dei giri o viceversa? Io interverrei su entrambe le eliche!
Poi è anche questione di "sedere" (lo diciamo in aliante), nel senso che a bordo uno con un po' di esperienza e sensibilità sa diagnosticare da ciò che sente come un aliantista è in grado di sentire i flussi senza guardare gli strumenti.
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Tenente di Vascello
Rikyegle (autore)
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- 23/26
Esatto Vanbob, le eliche vengono fabbricate per lavorare insieme dello stesso passo...non si puo' mettere ad esempio una A 4 in coppia con una A 5..... E si deve ragionare come se si avesse un'elica sola...si prova un passo ad esempio A 5 e poi se il motore fa troppi giri si aumenta e se ne fa pochi si diminuisce......La Mercruiser prima nel Dp produceva due eliche a tre pale dello stesso passo entrambi...poi hanno introdotto anche loro la versione 4 pale / 3 pale. La Volvo ha sempre usato le due opzioni....io personalmente nel dp 290 le ho sempre usate in alluminio perché quelle in acciaio risultavano troppo pesanti per tutti i cambi di marcia che effettuavo in una giornata e le ho provate tutte due...ho deciso di usare la versione 4 pale/3pale perché ho notato che l'arresto e l'accelerazione erano molto piu' performanti rispetto la copia a tre pale....unica pecca bastava colpire anche un piccolo pezzo di legno per storgere immediatamente una pala con la conseguenza di forti vibrazioni.
A fine mese provero' l'idrogetto....vediamo come va......
Capitano di Vascello
yanez323
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- 24/26
- Ultima modifica di yanez323 il 07/05/14 23:20, modificato 1 volta in totale
Rikyegle ha scritto:
A fine mese provero' l'idrogetto....vediamo come va......


OT al tempo in cui lavoravo a Venezia venivano usate quattro imbarcazioni ad idrogetto, di cui una con due motori, erano una dannazione per la roba che fagocitavano e gli addetti azionavano in continuazione il dispositivo per ripulire le prese. Non era raro il caso di dover alare il mezzo perché era impossibile specie con i pezzi di poliestere espanso farlo direttamente con il dispositivo; andava un po' meglio con i sacchetti di plastica. E' vero che erano mezzi di oltre vent'anni fa, ma non credo che le cose ora siano cambiate in meglio
Tenente di Vascello
Rikyegle (autore)
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- 25/26
C'e' un nuovo propulsore ad idrogetto che permettere di accedere direttamente al cestello di aspirazione dal vano motore, quindi se si dovesse tappare si puo' pulire in un attimo, e' comunque una prova che facciamo per testare questo nuovo sistema...ce lo montano gratuitamente e lo testiamo per due mesi... Speriamo sia valido, sopratutto per noi quando c'e' la bassa marea e rischiamo di pestare le eliche....vi sapro' dire come va.... E in abbinamento ci installano un blob trust da prua.... Praticamente il motoscafo gira a 360 gradi stando fermo...
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 26/26
VanBob ha scritto:

Il calcolo si effettua con la formula giusta. Istintivamente mi verrebbe da calcolare quanta spinta produce la prima e di conseguenza calcolare la seconda considerando che naviga nel flusso accelerato. Tuttavia non penso che la formula sia semplice (immagino anche che in essa vi siano delle costanti fisse che ignoro), molto probabilmente in quel caso gli addetti lavorano di esperienza partendo dalle tabelle di base che il costruttore mette a disposizione.


Se ricordi, quando montavo la 3P 19" sul piede monoelica AlphaOne, ad un certo punto cominciava a frullare nell'acqua massimizzando il regresso senza praticamente beneficio alcuno in velocità
Passato alla 4P, il fenomeno si ridusse ma si perdevano giri e velocità
Problema risolto rettificando ad hoc la 4P (N.B.: la rettifica in pratica ha un po' ridotto passo e diametro, oltre che dare miglior idrodimamicità alle pale)

Quindi, ipotizzo:
1) se tari il sistema su una 4P standard perdi giri e velocità
2) se monti una 3P a estrema poppa si potrebbe rischiare che ad una certa velocita frulli anch'essa nel fluido dell'altra elica, rendendola di fatto inutile
3) volendoci perdere un po' di tempo per ottimizzarle, diventi matto! Manco a "sedere sulla barca" come si suol dire...

Passando alle manovre, il discorso cambia, almeno sulla base della mia esperienza con 3P e 4P
Molto più immediata la 4P, ma col difetto di essere più "secca": in pratica minor abbrivio, non sempre comodo in accosto, ma più immediato con spostamenti più brevi ma più decisi, scomodissimo nelle piccole manovre strette
Meno reattiva, ma più soft la 3P, quindi credo che effettivamente la combibazione delle due in questo caso sia vincente, coniugando entrambi i fattori. Oltre ad eliminare le problematiche nelle manovre opposte all'elica destrorsa che quasi tutti montiamo

Difficile temo trovare la coppia di eliche 3p e 4P della stessa casa con lo stesso diametro.
Spesso propongono misure standard per cui la 4 o è più piccola o più grande. Idem per il passo che difficilmente si trova uguale

Per quanto riguarda i costruttori... no comment! Mad
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet