Lampedusa informa i gommonauti [pag. 29]

Contrammiraglio
Seppiarolo
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La legalità come prima cosa, gli immigrati clandestini vengano rimpatriati tutti e subito e la caccia fermata in quanto chiusa fino a settembre.
La legge è uguale per tutti, quaglie e clandestini
Riccardo
Capitano di Corvetta
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Seppiarolo ha scritto:
La legalità come prima cosa, gli immigrati clandestini vengano rimpatriati tutti e subito e la caccia fermata in quanto chiusa fino a settembre.
La legge è uguale per tutti, quaglie e clandestini


E' sicuramente un tuo punto di vista ed un tuo mpensiero sul quale non voglio polemizzare

Io invece mi attengo preferisco leggermi questo che più mi aggrada:


Secondo l’art. 13 del Regolamento 562 del 2006 ( Codice frontiere Schengen) sono respinti dal territorio degli Stati membri i cittadini di paesi terzi che non soddisfino tutte le condizioni d’ingresso previste. In particolare, alle frontiere esterne, “il respingimento può essere disposto solo con un provvedimento motivato che ne indichi le ragioni precise.

Sempre alla stregua dell’art. 13 del Regolamento frontiere Schengen, “le persone respinte hanno il diritto di presentare ricorso. I ricorsi sono disciplinati conformemente alla legislazione nazionale.
Al cittadino di paese terzo sono altresì consegnate indicazioni scritte riguardanti punti di contatto in grado di fornire informazioni su rappresentanti competenti ad agire per conto del cittadino di paese terzo a norma della legislazione nazionale. L’avvio del procedimento di impugnazione non ha effetto sospensivo sul provvedimento di respingimento.
Fatto salvo qualsiasi indennizzo concesso a norma della legislazione nazionale, il cittadino di paese terzo interessato ha diritto a che lo Stato membro che ha proceduto al respingimento rettifichi il timbro di ingresso annullato e tutti gli altri annullamenti o aggiunte effettuati, se in esito al ricorso il provvedimento di respingimento risulta infondato”.
Il Regolamento comunitario n. 562 del 2006 prevede dunque formalità e garanzie che in Italia non vengono rispettate ed accorda un preciso diritto di risarcimento danni a tutte le persone che siano vittime di un respingimento arbitrario.
Occorre ricordare inoltre che in base alla direttiva 2005/85/CE ed alla normativa interna di attuazione, il Decreto legislativo n.25 del 2008, la polizia di frontiera è obbligata a verbalizzare la volontà anche espressa verbalmente di chiedere asilo, trasmettendo immediatamente la richiesta alla competente Commissione Territoriale, senza avere più quella discrezionalità nel ritenere la domanda manifestamente infondata come era previsto all’art. 1 della vecchia legge Martelli del 1990.
Le norme comunitarie violate costituiscono parte integrante dell’ordinamento giuridico interno ed in caso di violazione da parte delle autorità amministrative vanno accertate tutte le responsabilità.
Ancora Buona Pasqua Ciao
Contrammiraglio
Seppiarolo
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Buona Pasqua anche a te ed ai turisti che arriveranno nei prossimi giorni...
Riccardo
Capitano di Corvetta
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Seppiarolo ha scritto:
Buona Pasqua anche a te ed ai turisti che arriveranno nei prossimi giorni...


Che il tuo augurio sia provvidenziale

Ciao
Capitano di Corvetta
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Solo a titolo informativo sugli ultimi eventi sull'immigrazione


Cronaca Percorso:ANSA.it > Cronaca > News Immigrazione, la corte Ue boccia il reato di clandestinità
"La norma italiana è in contrasto con la direttiva europea sui rimpatri"
28 aprile, 11:00

()BRUXELLES - La Corte di giustizia della Ue ha bocciato la norma italiana che prevede il reato di clandestinita', punendo con la reclusione gli immigrati irregolari. La norma - spiegano i giudici europei - e' in contrasto con la direttiva europea sui rimpatri dei clandestini.

Il caso preso in esame dalla Corte Ue e' quello di Hassen El Dridi, un algerino condannato alla fine del 2010 ad un anno di reclusione dal tribunale di Trento per non aver rispettato l'ordine di espulsione. Secondo la Corte europea di giustizia del Lussemburgo, ''una sanzione penale come quella prevista dalla legislazione italiana puo' compromettere la realizzazione dell'obiettivo di instaurare una politica efficace di allontanamento e di rimpatrio nel rispetto dei diritti fondamentali''. Gli Stati membri - si legge nella sentenza - ''non possono introdurre, al fine di ovviare all'insuccesso delle misure coercitive adottate per procedere all'allontanamento coattivo, una pena detentiva, come quella prevista dalla normativa nazionale in discussione, solo perche' un cittadino di un paese terzo, dopo che gli e' stato notificato un ordine di lasciare il territorio nazionale e il termine impartito con tale ordine e' scaduto, permane in maniera irregolare su detto territorio''. Il giudice nazionale, incaricato di applicare le disposizioni del diritto dell'Unione e di assicurarne la piena efficacia, secondo i giudici Ue, ''dovra' quindi disapplicare ogni disposizione nazionale contraria alla direttiva - segnatamente, la disposizione che prevede la pena della reclusione da uno a quattro anni - e tenere conto del principio dell'applicazione retroattiva della pena piu' mite, che fa parte delle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri''. Il reato di clandestinita' per gli immigrati irregolari e' stato introdotto nell'ordinamento italiano nel 2009 nell'ambito del cosiddetto 'pacchetto sicurezza'

https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2011/04/28/visualizza_new.html_896781805.html
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Lampedusani ricevuti dal Papa



https://italia.agrigentonotizie.it/cronaca/i-lampedusani-dal-papa-dono-una-croce-fa_58916.php



Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Apr. 2011 | 13:41 HomepageCronacaPoliticaCulturaSportSpettacoliRubricheSpecialiIn breveTg onlineCronaca | Italia | 28 Apr 2011 | 12:43

Lampedusani dal Papa, in dono una croce fatta con i barconi Gli abitanti di Lampedusa, in udienza ieri da papa Benedetto XVI, hanno portato in dono al pontefice una croce realizzata da Franco Tuccio con il legno dei barconi giunti a Lampedusa dal Nord Africa. Lo rende noto l'Osservatore romano, che riferisce come Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, abbia ricordato che molti abitanti hanno aperto le loro case per far dormire i migranti che non avevano riparo.

L'arcivescovo, che ha trascorso la Pasqua nell'isola, ribadisce che, nonostante allarmismi e incomprensioni spesso enfatizzati oltremisura dai media, ''gli abitanti sono da sempre solidali verso chi è nel bisogno''.

Il parroco e il vice parroco di Lampedusa, don Stefano Nastasi e don Vincent Mwagala sottolineano che anche la parrocchia di San Gerlando ha messo a disposizione degli immigrati alcuni dei suoi locali, offrendo in particolare la possibilità di usare le docce e di dormire sotto un tetto. I parrocchiani, in piccoli gruppi, si sono alternati nel portare coperte e generi di prima necessità a quanti approdavano. La loro presenza all'udienza generale, dicono, "vuole essere un appello al Papa perchè non li lasci soli e preghi per loro".
Capitano di Corvetta
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Il primo spot del ministero per recuperare "forse un pò di turismo"per Lampedusa dopo gli eventi degli sbarchi di questi mesi fermo restando che con mare calmo continuano ad arrivare, anche questa notte 147 arrivi


https://www.youtube.com/watch?v=nwjOrW-S8oM
Ciao
Sottocapo di 1° Classe Scelto
slim
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Sono stato a Lampedusa nel 2005, è bellissima. La consiglio vivamente come meta per le vacanze. Spero di tornarci al più presto, magari quest' estate...
Sailornet