La giustizia deficiente [pag. 3]

Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 21/37
roland ha scritto:

A) ovviamente giustizia assolutamente eccessiva nei confronti della maestra. Un anno di carcere. Ci sono ladri a spasso e scippatori che hanno preso meno. Bah.
B) il bambino punito. In effetti la punizione sembra piu che altro inefficace. Ma il peggio e' che la famiglia di questo ne prende le parti.

Quoto assolutamente Roland!
chewbacca ha scritto:
Il mio punto di vista invece è esattamente il contrario.
Il ragazzo non ha subito violenza ma l'ha perpetrata ai danni di un compagno, la maestra ha stabilito la punizione per il ragazzo.

E quoto anche Chewbacca!!

Allora come si quadra il cerchio?
Ovvero come si tutela la vittima sanzionando correttamente il colpevole ed educando con l'occasione tutta la classe?
Semplice (a parole...): è la Scuola che deve individuare il corretto modo d'agire onde procedere e di tutelare il diritto di tutti , studenti, ma maestri e prof compresi....!

Perchè non è intervenuta formando adeguatamente il corpo insegnante e stabilendo a priori le regole e le sanzioni?
Perchè non ha agito immediatamente disciplinarmente verso la maestra, ove si ritenesse che avesse violato tali direttive?
Perchè non ha comunque denunciato l'evento, imponendo la responsabilità civile in capo hai familiari del colpevole?
Le domande son retoriche perchè la risposta la conosco bene...

Un'altro aspetto di questa storia mi sconvolge: la vittima dell'oltraggio che fine ha fatto?
I suoi genitori hanno denunciato il colpevole, chiedendo i danni alla sua iperprotettiva famiglia?
Credo di no! E in tal caso perchè? Perche forse non avevano i soldi per pagare l'avvocato o per "altre ragioni" che consigliavano prudenza?

Le Istituzioni hanno dato proprio una bella educazione alla vittima, al colpevole e a tutta la classe!!
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
sella e lele
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- 22/37
si yatar le istituzioni si sono anche scocciate di intervenire per niente, tanto poi a casa i genitori gli fanno fare quello che vogliono.... mia moglie è un 'insegnante della materna ed è già successo che bambini di 4 anni ti mandano a quel paese, e non lo ripetono per sentito dire ma per quello che si dice.
li il problema non sono le istituzioni....
che il vento sia sempre in poppa!!!!!!
Capitano di Corvetta
vicc1981
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- 23/37
chewbacca ha scritto:
parliamo del lontanissimo 1992?


Sbellica Sbellica Sbellica

p.s. siamo entrambi d'accordo che una punizione ci vuole, io critico soltanto il concetto di punizione "non tipizzata" anche se utile!!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 24/37
sella e lele ha scritto:
si yatar le istituzioni si sono anche scocciate di intervenire per niente, tanto poi a casa i genitori gli fanno fare quello che vogliono.... mia moglie è un 'insegnante della materna ed è già successo che bambini di 4 anni ti mandano a quel paese, e non lo ripetono per sentito dire ma per quello che si dice.
li il problema non sono le istituzioni....

Concordo, e non hai idea di quante potrei raccontartene... nè voglio colpevolizzare i docenti, sia ben chiaro

Ma se un bambino di 4 anni è buzzurro, che fai?
Te la prendi con lui?
O risolvi mettendolo dietro la lavagna?

Le istituzioni non devono nè possono supplire a genitori carenti (alla peggio c'è l'istituto dell'affiido)
Ma l'Istituzione Scuola l'Educazione ce l'ha come mission e non come optional...
Si dia delle regole condivise, sanzioni incluse, adeguate, moderne e nessuno oserà contestare.
La realtà è che non conviene farlo, perchè trasformerebbe in collettiva una responsabilità che fa comodo a tutti essere in individuale .

Il reato di cui discutiamo esiste da sempre, ma 30 anni fa nessun giudice si sarebbe sognato di condannare un maestro per questi eventi ad una pena che non si commina nemmeno a un delinquente incallito.
Oggi lo fa perchè è cambiata la percezione dell'educazione. Ed è cambiata perche mancano regole omogenee

La sensazione che ho avuto è che o il giudice è un tipo al pari dei genitori denuncianti, o considera tale comportamento gravemente lesivo del minore.
Non so qual'è la soluzione peggiore
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di divisione
sella e lele
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- 25/37
Yatar1963 ha scritto:

La sensazione che ho avuto è che o il giudice è un tipo al pari dei genitori denuncianti, o considera tale comportamento gravemente lesivo del minore.
Non so qual'è la soluzione peggiore


O forse il giudice ha solo avuto paura di ritorsione da parte genitori?????
che il vento sia sempre in poppa!!!!!!
Ammiraglio di squadra
misterpin
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- 26/37
sella e lele ha scritto:

O forse il giudice ha solo avuto paura di ritorsione da parte genitori?????


Assolutamente no!!! Se avesse paura della ritorsione di chi condanna è meglio che vada a fare altro!!!! Sarebbe una cosa pazzesca!!

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Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 27/37
La cattiveria di certi ragazzini non è mai da sottovalutare: accanto a mille bambini che sfottono senza nemmeno sapere ciò che dicono, ce ne sono alcuni che sanno bene come fare male, a parole, già a 8-10 anni.
Il problema è che a quell'età chi riceve certi certi insulti, quelli mirati, che hanno come obiettivo alcune particolarità dell'individuo o addirittura alcuni suoi problemi fisici, non ha ancora la "barriera" che nella maggior parte dei casi ci si riesce a formare in età adulta.
E l'effetto, in alcuni casi, è devastante.
Nessuno meglio della persona che si trova sul posto (la maestra) e che ben conosce i propri polli può valutare il livello di cattiveria presente in un gesto, in uno sfottò; forse il metodo può essere opinabile, ma penso abbia voluto stroncare immediatamente la figura del bullo nascente, ridicolizzarlo di fronte a chi ne avrebbe potuto direttamente emulare le gesta o anche solo temerle.
L'azione educativa della famiglia è importantissima e sono totalmente d'accordo sul fatto che nel 99% dei casi i bambini siano il prodotto degli insegnamenti domestici; per questo aspetto, si sarebbe forse dovuto provvedere ad informare i genitori ed a sperare in una punizione, ma con quali aspettative? Chi conosce i propri alunni, spesso conosce anche le famiglie dgli stessi, e se si ha la certezza che il livello di "sensibilità" di quella particolare famiglia non è proprio esemplare, che effetto educativo potrà avere il demandare la punizione alla stessa?
La maestra, magari, avrà anche sbagliato, ma ha dimostrato di avere le "palle", quelle due cose sferiche che troppe persone con responsabilità al giorno d'oggi dimenticano di avere, di fronte allo "spauracchio" di conseguenze penali o altro.
Nessuno, nemmeno i giudici, può conoscere meglio di lei quell'episodio: i giudici si limitano ad applicare la legge, spesso in modo sterile e assurdo; certe famiglie si limitano a difendere a spada tratta i propri "rampolli", alimentando in loro l'idea di onnipotenza ed il rifiuto dell'autorità, già in tenera età; chi ci va di mezzo, alla fine, è sempre lo "sfigato" di turno, perchè "tanto son ragazzi".
Ed è sugli stessi principi, con gli stessi valori che si diventa grandi.
Boh, forse stò solo invecchiando, ma quando mi guardo in giro e vedo un Paese fatto di squali, di furbi che vanno avanti e gente valida che resta indietro, di valori dimenticati, di ingiustizie quotidiane sommessamente accettate da tutti, non stò più a chiedermi il perchè di tutto ciò: mi guardo "indietro", valuto gli episodi come questo e riesco solo a dire: "ma si può davvero parlare di progresso o si stava meglio quando si stava peggio?".
E mi spavento, perchè la storia mi ricorda che le civiltà senza più valori sono sempre state spazzate via con estrema facilità dai "vicini di casa" di turno... Sad
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Corvetta
vicc1981
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- 28/37
come non quotare RickyPS...
la crisi è crisi, ed è prima di tutto crisi di valori. la maestra si è assunta la sua responsabilità nel fare quello che ha fatto, è stata condannata in primo grado, verrà assolta in secondo, così va l'italia. Condannata da qualche giudice malato di protagonismo che comunque non può fingere di NON vedere qualcosa che glia rriva davanti. Il problema di questa storia è questo: una famiglia talmente di M***A tale da produrre prima un ragazzino che insulta così beceramente i compagni, poi addirittura se la prende con la povera maestra che, pur esagerando, cerca di mettere una pezza alle carenze familiari.
In un mondo ideale la maestra ed il preside sospendolo l'alunno ed il padre a casa gli fa scrivere che è un deficiente.
Scuola (con rigore) e famiglia (con maggiore invasività) convergono nella stessa direzione per formare bene una mente. Ma il comportamento dei genitori non fa che dimostrare a che punto becero siamo arrivati.
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 29/37
rickyps971 ha scritto:
La maestra, magari, avrà anche sbagliato, ma ha dimostrato di avere le "palle", quelle due cose sferiche che troppe persone con responsabilità al giorno d'oggi dimenticano di avere, di fronte allo "spauracchio" di conseguenze penali o altro.

Concordo assolutamente con quanto esponi, ma ribadisco che l'educazione non può affidarsi ad "una" maestra con le "palle" (se "palle" sono), ma deve darsi un indirizzo.

Siamo sicuri, ad esempio, che tutte le maestre di quella scuola avrebbero approvato o avrebbero applicato quel metodo? (se sì, il giudice - non il preside o il provveditore - ha stabilito che son tutte delinquenti...!)
Quante invece avrebbero agito diversamente?
Quante l'avrebbero colpevolmente chiusa lì?

La scuola di oggi (ma pure quella di ieri...) ha mezzi efficaci per gestire e contrastare il bullismo?
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Contrammiraglio
tanor74
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- 30/37
c'è molto da quotare in questo post ma anche qualcosina che non mi trova affatto daccordo...

porto un esempio vissuto non più di due mesi fa da mio figlio:
classe 3^ elementare
24 alunni ( considerati già una classe difficile )
hanno di ruolo due maestre , una per le materie scientifiche e una per le lettere .
già loro , che li seguono dalla prima hanno difficoltà a tenere a bada alcuni elementi .
erano entrambe in malattia ( Rolling Eyes ) e naturalmente hanno inserito 3 supplenti... di cui una fresca di laurea.
giovane e inesperta...
la classe purtroppo è molto molto animata e dopo qualche ora i "piccoli " scatenati hanno oltrepassato ogni limite scatenando l'ira della maestrina che ha perso le staffe e ha mollato un bel ceffone a uno dei capobranco.
gesto assolutamente deprecabile e privo di ogni fondamento ... i genitori di quest'ultimo hanno , fortunatamente , voluto sentire anche la "campana " dell'insegnante e alla fine non l'hanno denunciata .

fin quì niente di strano no?

il preside , che conosco abbastanza bene , mi ha detto in via confidenziale che i giorni successivi al fattaccio i bambini , in aula hanno tenuto un comportamento corretto e la maestra ha potuto seguire il programma e farli studiare senza bisogno di ulteriori atti insani...


ora........
pensatela come vi pare

a me questo fatto mi ha fatto pensare e parecchio anche
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