La fonda

Esimi gommonauti, per l'ennesima volta avrei bisogno di una delucidazione in merito ad un'operazione tanto praticata quanto importante e delicata:" dare la fonda"..
Di pareri sulle lunghezze di calumo, tipologia di ancora o simili ne sono pieni i vari forum o manuali ma io.....umile possessore di un piccolo smontabile.....ho dei grossi dubbi sul da farsi con tale imbarcazione.
Mi spiego meglio: la prora è protetta dal tendalino sul quale è vivamente scosigliato montarci sopra in quanto non reggerebbe il peso nemmeno di mezza persona. Dico "montarci sopra" perchè sarebbe l'unico metodo per raggiungere il maniglione di prua dove sarebbe assicurata la cima con l'ancora e quindi da dove avrebbero inizio le operazioni di ancoraggio.
A questo punto mi domando e forse trovo già da me la soluzione ....ma è necessario raggiungere il maniglione o si può ovviare con un rinvio
Non so se sia una soluzione molto marinaresca e a dire il vero non so nemmeno se mi sia spiegato bene .....in ogni caso ....grazie

Prima di varare agganci al maniglione di prua una cima di 2 metri che terrai dentro il gommone.

Quando devi ancorare cali l'ancora ed una volta rche hai mollato tutto il calumo, leghi l'estremità della cima da 2 metri alla cima dell'ancora e molli il tutto.

Il gommone si assesterà mettendo in tensione la cima dei 2 metri con la cima dell'ancora.
Resterà in bando, dentro il gommo la parte di cima non calata.

Quando devi salpare l'ancora non fai altro che recuperare dalla cima madre fino a raggiungere il moschettone o il nodo dell'estremità della cima da 2 metri, sganci e continui a recuperare.

Se non mi sono spiegato bene, tento il replay.

Concordo con Nicasta ma aggiungo: fai molta attenzione alla cima, è sempre un pericolo: potresti dimenticare di assicurarla da qualche parte e potrebbe impigliarsi nell'elica...

saver540 ha scritto:

Concordo con Nicasta ma aggiungo: fai molta attenzione alla cima, è sempre un pericolo: potresti dimenticare di assicurarla da qualche parte e potrebbe impigliarsi nell'elica...

Si, certo. Infatti la prima cosa che ho scritto è la lunghezza della cima da agganciare a prua, ovvero 2 metri.

Fondei ha un Eurovinil E3 che se non ricordo male è un 3,80.

Anche se la cima libera inavvertitamente dovesse andare in acqua, non arriverebbe all'elica.

grazie! quello che avevo chiamato "rinvio" con termini più montanari che nautici era proprio lo spezzone di cima di cui parlate..............nella mia ignoranza avevo bisogno di una conferma.
Non mi è chiaro se la cima madre che filo per il raggiungimento del calumo deve scorrermi tra le mani (senza mediazioni ) in maniera da testare che l'ancora non ari oppure deve già passare in questa sorta di rinvio magari con un nodo mezzo barcaiolo?

P.S nodo barcaiolo:alpinismo=nodo parlato:nautica

nodo mezzo barcaiolo:alpinismo= X:nautica

X=

fondei ha scritto:

Non mi è chiaro se la cima madre che filo per il raggiungimento del calumo deve scorrermi tra le mani

Si.

dopodiché, una volta testata l'ancora, molli altra cima in modo da consentirti di annodare agevolmente al "rinvio".

Risolvi più velocemente con un buon moschettone inox all'estremità del rinvio.
In questo caso nella cima dell'ancora farai una semplicissima fibbia fissa.

Quindi,Nicasta ,scusa se insisto :mano sinistra sulla manetta "indietro adagio", mano destra che fila la cima e testa la tenuta .................GIUSTO??

fondei ha scritto:

Quindi,Nicasta ,scusa se insisto :mano sinistra sulla manetta "indietro adagio", mano destra che fila la cima e testa la tenuta .................GIUSTO??

Scusami tu.
Qui da noi in Sardegna è quasi impossibile che non ci sia corrente e quindi non ho pensato che ti riferivi ad un ancoraggio in bonaccia.
In ancoraggio io non ho mai fatto un' "indietro tutta" in vita mia!

Comunque è esattamente come dici tu. Fili la cima, testi la tenuta. Una volta calato tutto il calumo necessario fai una fibbia fissa e la agganci al moschettone del "rinvio" e molli tutto.