Rifiuti a bordo [pag. 6]

Sergente
Mr. X
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- 51/58
rientra nell'elenco anche la BASILICATA parte Jonica ,perche rientra nel distretto di taranto.

la cosa strana e che anche essendo lontani da Taranto 15 miglia nautiche per il primo comune appartenente alla Basilicata , e 35 per il comune piu lontano , e vista lassenza deggli appositi centri per lo smaltimento una volta arrivati a riva ,dato la lontananza da Taranto mi sembra un assurdita Sbellica eppure ragazzi cari non ci crederete le multe fioccano che e una bellezza siamo proprio nel paese dei balocchi Rolling Eyes
Capitano di Corvetta
matias
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- 52/58
Agli altri pugliesi ...
potete cortesemente informarvi se da voi il registro si deve rinnovare (rifare) ogni anno?

Da noi questo è il terzo anno e fino allo scorso anno ci hanno sempre detto che che solo quando finivano le pagine era da rifare ... mi hanno fermato l'altro giorno e non si sono appellati ...

pare però che qualcuno su in capianeria stia dicendo che vanno rinnovati ogni anno ...


boh ... domani chiamo
Frenks
Suzumar 270 - Yam 8cv
Sottocapo di 1° Classe Scelto
bill_gates
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- 53/58
Ciao ... vivo in provincia di Bari.


Confermo che quando ho richiesto il registro, mi hanno detto che andava rinnovato solo al termine delle pagine.


In effetti credo che andrò a chidere ulteriore conferma .... anche perchè è abbastanza deteriorato !!!


Ciao.
Capitano di Corvetta
jacksely
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- 54/58
Salve amici,

premesso che in mare si trovano un sacco di schifezze, per giunta pericolose, e questo fa veramente orrore rilevo, dopo una prima e veloce lettura delle ordinanze e delle leggi di riferimento, alcune incongruenze che permettono di eccepire causando l'annullamento e in alcuni casi la nullità di eventuali verbali.

La definizione di rifiuti è un pò inesatta: sono "rifiuti solidi urbani" quei rifiuti "pericolosi e/o non pericolosi" che provengono da una utenza "domestica". Una utenza "non domestica" è quindi un'attività produttiva, che se genera rifiuti li deve definire "rifiuti speciali" pericolosi e/o non pericolosi.

La definizione di "rifiuto speciale" indica il diverso produttore e non la diversa natura del rifiuto. Vi faccio un esempio per capire meglio.
A casa ho uno scatolone di cartone e un monitor di un vecchio pc, decido di disfarmene, quindi in quel preciso momento genero il rifiuto e nello specifico ho generato un rifiuto solido urbano composto da "rifiuto di tipo cellulosico" e un RAEE (un rifiuto solido urbano pericoloso) i cui codici cer sono differenti.
Se faccio la stessa esatta cosa - ma non sono un'utenza domestica perchè sono una ditta che produce gelati - genero: un rifiuto cellulosico assimilato agli urbani nel caso del cartone e un rifiuto speciale pericoloso (il monitor).
Se sono una famiglia che ha comprato 10 kg di gelati e non li mangio, quindi vanno a male, nel momento in cui decido di disfarmene genero un rifiuto solido urbano di tipo alimentare ... se invece sono la ditta che produce gelati e debbo gettare 10 kg di gelati perchè mi si è spento il frigo e sono andati a male genero 10 kg di rifiuti speciali di tipo alimentare idonei al compostaggio..
Spero fin qui sia chiaro e passiamo oltre...
Quando nasce un rifiuto? Nel momento in cui il detentore decida o abbia la necessità o l'obbligo di disfarsene
assume rilevanza ai fini della definizione l'elemento "soggettivo" del disfarsene che determina l'elemento "oggettivo" del rifiuto.
Il cartone di cui sopra - nei due casi - è rifiuto solo se c'è l'elemento soggettivo, altrimenti non è un rifiuto. L'elemento soggettivo compare anche nella obbligatorietà di eliminare i gelati andati a male (rischio sanitario) nel caso della gelateria.
Già questo potrebbe essere sufficiente per un ricorso in quanto, il cestino con i panini e le bibite che mi porto da casa per la mia gita e merenda, dopo avere mangiato è un cestino che contiene carta, plastica, alluminio e magari pure una rivista di gossip.... non è affatto un rifiuto e solo quando a terra e decido di conferirlo al circuito di raccolta dei rifiuti solidi urbani e/o assimilati diventa appunto rifiuto solido urbano. Ovviamente dovrò attenermi al regolamento locale che dice come conferire i rifiuti e per questo servizio applica la tarsu (la tassa).
Nessun criterio soggettivo mi obbliga però a determinare la nascita del rifiuto ora prima o più tardi, sono semplicemente detentore di una lattina vuota, una rivista vecchia, una pallina di carta stagnola e dei fazzolettini di carta, alcuni sporchi.
Tutto chiaro spero..
Nel caso dei pescherecci e delle barche da lavoro è implicita l'analogia con le attività produttive quindi diverse da quelle domestiche. In questo caso si parlerà solo di rifiuti speciali non pericolosi e/o pericolosi e vi è l'obbligo a smaltire questi rifiuti (oltretutto) in circuiti diversi da quello urbano, oltre all'obbligo di tenuta dei registri di carico e scarico, i formulari e il mud...oltre e qui casca l'asino.... di pagare un tanto al kg per lo smaltimento.. Perché mai il cittadino dovrebbe sobbarcarsi il costo dello smaltimento dei rifiuti di attività produttive? Invece questo è quello che accade cari amici nei migliori casi.. ... nei peggiori questo è il motivo per cui le periferie delle nostre città, i boschi, i mari, i campi sono impestati di rifiuti speciali pericolosi e non di ogni genere... ma questo è un argomento che se vorrete affronteremo in sede opportuna...

Ribadisco comunque valido il concetto che l'abbandono selvaggio dei rifiuti debba essere perseguito per legge e duramente punito.

Credo per adesso di avervi creato sufficiente confusione .... alla prossima

Jacksely Kid
ambiente e turistico ricettivo
Comune di 1° Classe
nikolas
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- 55/58
anche a Monopoli (Ba) lo richiedono.......................e le multe le stanno facendo!!!
Tenente di Vascello
marco62
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- 56/58
jacksely ha scritto:
Salve amici,



Già questo potrebbe essere sufficiente per un ricorso in quanto, il cestino con i panini e le bibite che mi porto da casa per la mia gita e merenda, dopo avere mangiato è un cestino che contiene carta, plastica, alluminio e magari pure una rivista di gossip.... non è affatto un rifiuto e solo quando a terra e decido di conferirlo al circuito di raccolta dei rifiuti solidi urbani e/o assimilati diventa appunto rifiuto solido urbano. Kid


Il registro lo devi avere.
In questo caso potresti ricorrere se ti hanno multato perché non lo hai compilato, ma se non ce l'hai non puoi ricorrere.
Capitano di Fregata
labarcarolla
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- 57/58
Già ho in mente i pescatori di Ostia che, tra un fragolino ed una seppia, compilano il registro dei rifiuti....! UT

Chi fà, di noi romani..., una telefonatina a MariCoGeCap??

Ma sto registro, almeno...si trova da Buffetti??

Rolling Eyes
La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità. (Bertrand Russell)
Capitano di Corvetta
jacksely
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marco62 ha scritto:
jacksely ha scritto:
Salve amici,



Già questo potrebbe essere sufficiente per un ricorso in quanto, il cestino con i panini e le bibite che mi porto da casa per la mia gita e merenda, dopo avere mangiato è un cestino che contiene carta, plastica, alluminio e magari pure una rivista di gossip.... non è affatto un rifiuto e solo quando a terra e decido di conferirlo al circuito di raccolta dei rifiuti solidi urbani e/o assimilati diventa appunto rifiuto solido urbano. Kid


Il registro lo devi avere.
In questo caso potresti ricorrere se ti hanno multato perché non lo hai compilato, ma se non ce l'hai non puoi ricorrere.


Quindi è una sanzione per il registro cioè per la mancanza di questo documento, mi domando ai fini del corretto conferimento dei rifiuti a cosa serve. E' legato inoltre al porto di stazionamento dell'imbarcazione, li immatricolata o lo devono avere tutti quelli che da quel preciso punto passano?

Jacksely Kid
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