Perdita del senso dell'orientamento

Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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Sembrerà ridicolo e fonte di facili battute, ma è più facile perdere l'orientamento a 100 metri da riva che in mezzo all'oceano

Vi racconto un aneddoto di ottobre scorso.
Esco col mecca per provare le eliche, ma il mare non è dei migliori, la giornata umida rende opachi i riferimenti a terra
Quindi usciamo alla sinistra porto (per capirci, direzione Fano Pesaro)
Testiamo un'elica e torniamo a montarne un'altra

Si riparte e gli lascio il timone mentre incollo gli occhi al vesselview del telefonino per controllare giri e velocita, estraniandomi dalla navigazione.
Usciamo di nuovo a sinistra, ma nel corso della prova lui decide di tornare indietro causa direzione dell'onda.
Ci troviamo alla destra del porto

A un certo punto, mollo il telefonino e riprendo il timone per rientrare, ma ... non capivo dov'ero e stavo per prendere direzione sud, dando per scontato che dovevo tenere la terra a destra
In realta ero 500 mt a sud del porto e a 600 scarsi da riva.
Quindi era tutto il contrario!!

Ma, voltandomi, la mia testa non accettava che il fanale del porto fosse dietro.
L'umidità di faceva intravedere i due fanali mi consentiva di riconoscerne il colore e la prospettiva ne confondeva le posizioni.
Spiaggie vuote, opache e simili quasi mai viste.
Un porto che ho usato pochissime vole solo come "garage"
Un, pur brevissimo, tratto di mare in cui avevo navigato una sola volta

In pratica ero convinto che per entarre in porto dovessi andare pe r 120°, considerandomi più al largo invece dovevo andare per 360, tornandi indietro essendo a uno sputo da riva
Intervenuto il mecca ho capito!
Senso dell'orientamento perso totalmente

Eppure da ragazzo volavo a vela
Ancora oggi, se vado a Roma, giro orientandomi col sole.
Eppure mi ero perso a 500 metri dal porto e a 600 da riva!

E' successo anche a voi?
Come avete reagito?

Come capire e affrontare razionalmente il problema?
Anche usando bussole o GPS, la storia ci insegna che ci si è persi anche rifuitando di credere ai moderni sistemi
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Corvetta
memobon
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- 2/6
ave
perso perso nel rientrare, no ;
ho la fortuna di avere una buona memoria fotografica
e uscendo dal porto, memore che andando a vela qualche motomanzo potesse uscire dal porto a 30 nodi, mi giravo sempre indietro ,fotografando mentalmente l'entrata del porto o/e riferimenti li vicino;

capiato piu di una volta, di essere perso in mezzo alla nebbia, senza vento e senza bussola , li' fermi a sbabmanare senza sapere cosa succedesse, ma poi la nebbia e il vento si alzavano e quindi il riferimento, dopo un mezzo pacchetto di sigarette, lo trovavi;

cmq,se non conosci il posto, ritengo che non sia impossibile rimanere spaesati, ma suppongo che la tecnologia ( ce ce l'hai a bordo )aiuti assai in questo
Capitano di Vascello
NaiNoe
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Le uniche volte che ho perso l'orientamento sono state causa nebbia, e se non hai strumenti, sparatutto in Laguna Veneta, sei obbligato a fermarti legato a qualche bricola o peggio ancorato.
Però ho notato una cosa navigando in situazioni di normalità..se ti perdi per un attimo con la testa in uno strumento, smartphone compreso, tornare alla realtà ci vuole un po'.
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Utente allontanato
Mailand
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Ultimamente .... è solo una mia impressione o ..... ultimamente ... Yatar è un po' "disorientato"?

SbellicaSbellicaSbellicaSbellicaSbellica
Un caro saluto al mio grande amico Ciccio!
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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All'epoca per mancanza di tempo non avevo montato il GPS,
Inoltre ero assolutamente concentrato sul telefonino per controllare i dati motore e non guidavo io.

Ma mi ha colpito il fatto che, a colpo d'occhio e a poche centinaia di metri non sono riuscito a capire che ero alla destra del porto canale e non alla sinistra.
Eppure ero a poche centinaia di metri.

Nella mia testa davo per scontato che la prova a mare avesse avuto luogo in un posto e che li fossimo rimasti.

La stessa cosa potrebbe capitare a chi naviga a vista magari tra due isole.

È ovvio che la perdita dell'orientamento è dovuta ad un black out mentale.
Distratti da una chiacchiera, da uno strumento o da un possibile problema tecnico.
Ma anche da un riferimento visivo preso e male interpretato. Oppure che è sfuggito.

Non è nemmeno facile capire che lo hai perso, perché la tua testa ti dice che hai ragione.

Quindi che suggerimenti dare in questo caso?

Nel dubbio, un primo consiglio è forse
assolutamente di fermarsi e provare a capire con massima calma liberando la mente.
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Ammiraglio di squadra
Yatar1963 (autore)
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In effetti a volte mi domando chi sono, cosa sono, perché sono e dove sono.

Oggi trovatomi in una pozzanghera davanti a casa, cercavo di aprire la porta del vicino.

Ma il senso dell'orientamento è cosa seria.
Ho visto gente che si è persa sopra un aeroporto. Inutile gridargli "guarda giù"

La mente si affida agli strumenti ma non gli crede o ne interpreta i dati al contrario.
Anche i segnali visivi, magari chiari, assumono significati diversi.

Risultato che continui ad andare, convinto di far bene.
Oppure cambi rotta non comprendendo di essere su quella giusta.
Insomma: è come avere un Mailand a bordo anche senza nebbia.

Siamo diportisti pieni di strumenti. Navighiamo sottocosta o tra isole vicine.
Poi qualcuno centra la diga di porto. O resta senza carburante navigando verso l'isola sbagliata

Interessante la storia della scomparsa della squadriglia 19.
Storie di Ufo a parte, ho visto uno studio interessantissimo che dimostrava come l'errore fu determinato dell'errata individuazione di un'isola delle Bahamas.
In pratica, nonostante le mappe, volarono a nord-ovest anziché sud est.
Mantennero ostinatamente tale rotta e scomparvero....
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Sailornet