La convinzione prevalente del fai da te

Utente allontanato
propcalc1 (autore)
5 Mi piace
- 1/74
In tema di barche plananti e gommoni osservo che la convinzione più diffusa tra utenti e costruttori è quella di aumentare la potenza installata per migliorare prestazioni difettose. In particolare molti utenti si cullano nella pia illusione che il cantiere costruttore sa quel che fa, ma, a meno di una infelice trovata dell’armatore fai da te, ho trovato anche in un MY da 38’ (di un noto cantiere bavarese) serbatoi acqua da 350 litri sistemati nella cabina di prua !!!!
Parafrasando Galilei, l’assunto, letto cento volte, è: galleggia e pur si muove, ergo aumentare la potenza per incrementare prestazioni difettose, ovviamente a prescindere dalle leggi della fisica !
Una barca o gommone planante non corre come dovrebbe ? Poco male, basta aumentare la cavalleria e montare i flaps. Questo il pensiero più diffuso, che ha portato molti vicino al raddoppio della potenza installata per guadagnare un misero 10%÷15% di velocità negli entrobordo! Sia pure in proporzioni ridotte, la musica non cambia nei FB. Non sfugge quindi né dovrebbe sfuggire che qualcosa non quadra.
Le carene plananti sono state concepite per superare lo “scoglio” o “muro” rappresentato dall’acqua spostata (dislocata) da una carena dislocante. L’acqua dislocata rappresenta un vero e proprio muro impossibile da superare, a meno che non si eviti o riduca sensibilmente la quantità di acqua dislocata, che produce resistenza all’avanzamento del mezzo sia con l’onda di prua sia con l’onda di poppa.
Nacque così la carena planante, il cui fine era, in sintesi, quello di sfruttare la portanza di una carena studiata ad hoc per uscire il più possibile dall’acqua e così ridurre fortemente la resistenza all’avanzamento data dall’acqua dislocata.
Una carena planante segue le regole del “volo” nel senso che deve essere equilibrata rispetto al proprio Centro di Gravità (CG), individuato nel progetto. Diversamente la capacità di planare (volare) sulla superficie acquea va a farsi benedire o viene fortemente ridotta. Così come negli aerei, il peso (mutevole) dei liquidi di consumo (carburante e acqua) non deve in primis influire su assetto in corsa (volo o navigazione) e per tale motivo i rispettivi centri (baricentri) sono posizionati in CG. In secundis stesso discorso per il c.d. carico pagante (merci, persone).
Oltretutto una barca (o gommone) planante squilibrata non è governabile in sicurezza. Scrive sull’acqua (=procede a zig zag)!
Non sfugge quindi né dovrebbe sfuggire che qualcosa non quadra e questo qualcosa è appunto la corretta equilibratura del mezzo, con buona pace di quanti pensano di risolvere tutto con la “cavalleria”.
Alle su richiamate, distorte e distorsive teorie si sono accodati i costruttori di eliche, che pubblicizzano eliche miracolose, capaci di bow trust (alzare la prua) o stern lift (sollevare la poppa). Non dicono, ovviamente, le contro indicazioni : perdita di giri e V a parità di parametri elica e conseguente maggiore consumo carburante in espresso in litri/miglio.
Tutto questo ha una causa prima : il fai da te del cantiere in primis, dell’utente in secundis !
Ammiraglio di divisione
eros
Mi piace
- 2/74
amen Smile
però con il fai da te , siamo obbligati a cercare di rappezzare questa situazione .
Ti seguo con passione , ma ripristinare il corretto bilanciamento è molto difficile, se non quasi impossibile , specie su gommonicini ,il mio 5,25 è tra questi.
Premettendo che non sto chiedendo di ottimizzarlo, ma cito marca e modello per dare qualche dato ad una conversazione a concetti.
Ho un bat 9 falcon X motorizzato mercury 90 cv 2 tempi.
ho nel gavone a poppa il serbatoio da 90 litri , ed inizialmente anche la batteria.
Leggendoti l' ho presa e spostata sotto la consoll.
Ho sicuramente troppo peso a poppa , ma non ci sono spazi per piazzare il serbatoio più avanti , se non il rifare il gommone.
Potrebbe servire, affidarti a pagamento un lavoro a metà? Smile

eros
Capitano di Vascello
e.bove
Mi piace
- 3/74
propcalc1 ha scritto:
ho trovato anche in un MY da 38’ (di un noto cantiere bavarese) serbatoi acqua da 350 litri sistemati nella cabina di prua !!!!

Te ne dico un'altra: mesi fa mandai una mail al costruttore di un 33 piedi cabinato che è nei miei sogni
chiedendogli dove sono posizionati i serbatoi carburante e acque ... sto ancora aspettando la risposta :-(

Ciao
Enrico
Nadir G18 - Suzuki DF 90
Novamarine RH 460 - Tohatsu Mega 40
Callegari Alcione - Johnson XP 25
Utente allontanato
propcalc1 (autore)
Mi piace
- 4/74
eros ha scritto:
però con il fai da te , siamo obbligati a cercare di rappezzare questa situazione .

Rappezzare senza saper cucire è un problema ! Diverso se sai dove e come mettere le mani.
Spostare la batteria serve a poco o niente. Il problema n. 1 è la posizione del serbatoio da 90 l. (= 80 kg benzina + peso proprio).
Non credo che la sentina sia a compartimenti stagni con paratie strutturali. Il taglio non rappresenta un problema.
Il centro serbatoi deve cadere a 0,38*LWL.
Es.: LWL = 4,50 * 0,38 = centro serbatoi a m. 1,70 da specchio di poppa.
Capitano di Corvetta
memobon
Mi piace
- 5/74
tutto sicuramente corretto ed istruttivo dal punto di vista teorico ;

escursus generale :
dal punto di vista pratico, credo che nella media degli utenti che usano il battello per 30/40 ore all anno, sia molto piu facile attaccarci quei 4/5 o 10 mila euro per comprare un motore piu potente solitamente anche nuovo che psicologicamente da' piu sicurezza ,fa meno rumore, ha maggiore confort, 10 anni di garanzia , comando elettronico con rimando sul cellulare e altri dettagli che non conosco , e poi star li' dietro la tastiera a scrivere in merito ai millesimi di grammo o decimi di nodo o % di efficienza che si possono guadagnare modificando l'elica

il lavoro di calcolo per l'ottimizzazione , porta a delle conclusioni che possono richiedere degli interventi radicali, che dal punto di vista della fattibilita' non sono alla portata di tutti gli utenti, a volte potrebbe essere necessario rivolgersi ad addetti "pratici" del settore( meccanici/ resinatori) , che a loro volta possono avere opinioni discordanti , retaggio delle loro esperienze pregresse , quindi e' pacifico che un paio di flappi o un bel motorone nuovo fiammante, siano la soluzione piu ricercata ;

escursus personale
mi sono accorto che a me, nelle 30/40 ore( forse ) all anno di uso, piacciono i battelli che vanno forte ( sul piatto ,naturalmente) ,probabilmente consumano un po di piu della media degli utenti a pari lunghezza /larghezza / peso ecc ecc
magari il motore mi lascia a piedi ( dire il vero mi e' gia' successo e quindi lo cambio) , quindi ne cerco uno col massimo della potenza che posso installare sul battello ;
quando , quella volta che voglio fare la tirata, mi passa i 50 Kts, io son gia contento
se ci arrivo " fai da me" bene
se non ci arrivo, mi rivolgero' a chi sapra' indicarmi la strada per arrivarci
Capitano di Vascello
andryb
Mi piace
- 6/74
propcalc1 ha scritto:
,.............
Alle su richiamate, distorte e distorsive teorie si sono accodati i costruttori di eliche, che pubblicizzano eliche miracolose, capaci di bow trust (alzare la prua) o stern lift (sollevare la poppa). Non dicono, ovviamente, le contro indicazioni : perdita di giri e V a parità di parametri elica e conseguente maggiore consumo carburante espresso in litri/miglio..
.........


Potresti spiegare in poche parole semplici (senza dimostrazioni matematiche) quali sono le caratteristiche delle eliche che dovrebbero alzare la prua o la poppa e il perché?
Grazie, ti seguo sempre con grande interesse.
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 7/74
bow lift = sollevamento prua
stern lift = sollevamento poppa

L'angolo di rake determina la condizione.

re: La convinzione prevalente del fai da te
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti online a questo link
Capitano di Vascello
andryb
Mi piace
- 9/74
Grazie VanBob
Thumb Up
Sottocapo di 1° Classe Scelto
Greencoast
Mi piace
- 10/74
Scusate se mi inserisco nella discussione pur essendo "novello", ma questi argomenti sono quelli che più mi piacciono. Devo dire che leggendo sul forum ho notato una forte presenza della convinzione "più cavalli=più velocità". Sarebbe opportuno per qualsiasi possessore di un'inbarcazione da diporto conoscere almeno le nozioni base di fisica, che consentono a questi mezzi di muoversi sull'acqua. Questo forum è una miniera di informazioni per chi non possiede altri mezzi, specialmente dal punto di vista tecnico-scientifico, anche grazie a figure di un certo calibro che forniscono il loro prezioso contributo (consiglio a chi non l'avesse già fatto di leggere i topic dell'ing. Donno, che con un vocabolario molto accessibile spiega davvero tante cose). In conclusione si scoprirà che le variabili in gioco a determinare la velocità della nostra imbarcazione vanno ben oltre la potenza che spinge il tutto, e addirittura, come già detto, l'eccesso di potenza può portare se non un misero guadagno, una perdita sul piano prestazionale.
La distribuzione dei pesi e il peso complessivo, sono fondamentali, specialmente per uno scafo planante, che appunto deve generare un'adeguata portanza sul fluido e necessita quindi di un giusto compromesso tra molti fattori, tra cui quelli appena indicati. Dopotutto ciascun battello è progettato per ambire a determinate velocità in determinate condizioni, per cui se dopo aver fatto il possibile non si è soddisfatti, penserei a cambiare battello, valutando meglio i suoi limiti e rapportandoli alle nostre esigenze.
E poi che senso ha tenere sempre l'occhio puntato sui nodi? Il mare mica è una pista da corsa...
Sailornet