Ancoraggio. Alla fine c’è scappato il morto. [pag. 3]

Capitano di Corvetta
p_tosoni
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- 21/41
stevendoc ha scritto:
Quando faccio immersioni che necessitano di tappe deco e ho a che fare con correnti fastidiose , per stare attaccato alla cima dell’ancora in sicurezza uso una Jon Line ossia una cima con due moschettoni, uno attaccato a quella dell’ancora e l’altro al mio GAV . Potrebbe esserti d’aiuto : una cima della lunghezza appropriata e sei sempre attaccato al gommone ma nello stesso tempo libero di spostarti in un certo raggio ( magari per pesca sub ).....


Scusate se vado fuori tema ma devo evidenziare che la Pescasub si pratica in apnea.
Pescare con le bombole come ha scritto stevendoc si chiama bracconaggio è antisportivo e soprattutto è un reato.
Piero
Balocco 5
Capitano di Vascello
NaiNoe
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- 22/41
OT
@Stevendoc diceva che potrebbe essere un idea quella di legarsi alla cima dell'ancora anche per i pesca sub, non parla di pesca con le bombole....
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Tenente di Vascello
stevendoc
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- 23/41
Grazie a NaiNoe per aver correttamente interpretato il mio suggerimento. 🙏🏿 Un sub che pesca in apnea e che rimane sempre collegato col proprio mezzo appoggio ha, a mio avviso, un margine si sicurezza in più. Personalmente durante le mie immersioni sono armato solo di TomTom 😁 A precisazione e mi scuso se sono in OT.
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 24/41
Purché non si dimentichi mai un ottimo coltello affilato...
😉
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Capitano di Corvetta
p_tosoni
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- 25/41
Grazie a tutti per le precisazioni.
Personalmente, dovendo lasciare spesso il gommone incustodito quando sono in acqua uso tre precauzioni:
Ancora e catena sovradimensionata;
Ormeggio tale che in caso di problemi il gommone va verso Riva e non verso il largo;
Averlo sempre (o quasi) a vista anche se lontano.
Nel caso specifico che stiamo discutendo, un mezzo a noleggio è un mezzo che non si conosce e se si ha poca esperienza è facile fare errori, o meglio è facile fidarsi del noleggiatore.Se questo ha messo un ancorotto da 3 chili con un metro di catena e magari il gommone è di 6 metri non tutti hanno l’esperienza per capire che non basta.
Balocco 5
Ammiraglio di squadra
Gulliver (autore)
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- 26/41
I molti interventi che ho letto confermano che praticamente tutti noi pensiamo che esista un problema grosso.

Non sappiamo di chi sia la responsabilità, non conoscendo i fatti, ma questi incidenti non devono succedere e se quella ragazza è morta, in modo francamente orrendo, è certamente colpa di qualcuno.

In molti pensiamo che il “sistema noleggio“, inteso come noleggiatore + legislazione + cliente + assenza di cultura nautica, non sia del tutto esente da colpe.
Tenente di Vascello
sing71
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- 27/41
Al 90% i mezzi a noleggio hanno un ancora ad ombrello da 2/3 kg e nessuna catena.. non potranno mai stare fermi.. a meno di stare su sabbia e 1mt di acqua e senza la minima corrente...
Ammiraglio di divisione
Rocky6
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- 28/41
Gulliver ha scritto:
I molti interventi che ho letto confermano che praticamente tutti noi pensiamo che esista un problema grosso.
.


Il problema non sono i noleggi o noleggiatori ma l’utenza. Ho personalmente noleggiato di tutto e da molti anni e non mi ricordo di ancore sottodimensionate o cime corte....anzi, direi il contrario.
Il problema dell’inesperienza è lo stesso per il noleggiante della Domenica che per il neofita che si spara il suo bel 40/60/70 etc. imbarca la sua fighetta e parte per il profondo blu...senza carburante, dotazioni, meteo, testa...etc.....così vai avanti e così vai indietro...facile no?
Anche questa stagione ci son le foto sul Piccolo del solito che resta in secca ai caregoni....e seduti in barca mentre cala la marea ...non si fanno nemmeno domande?!?
Questo caso fa notizia a causa della tremenda conclusione ....ma tutta l’estate è pieno di “robe de matti” solo che si sorvola finché le cose finiscono bene.
Sono le persone che fanno le minkiate ...in questo caso in mare, in altri in automobile, in moto, in bici, con gli sci....i monopattini elettrici....a cavallo etc etc.
Si presume che le persone abbiano il buon senso....solo che molte volte non è così; e non esiste patente, corso, istruttore o scuola che raddrizzi un mona....se un xè mona, xè mona e basta e qualche casin lo combina.
Se fosse per me.....me ne starei sempre in barca a pescare!
Laccetto di sicurezza sempre allacciato !!!
Manó 20 cabin - Mercury 115 EFI ....rivoglio un open!
Capitano di Vascello
NaiNoe
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- 29/41
Non sono proprio d'accordo al 100 %
Il neofita totale che vuole approcciare con la nautica dovrebbe trovare nel noleggiatore una sorta di insegnante/istruttore momentaneo che possa in sicurezza dare la possibilità di provare una certa esperienza con tutte le precauzioni del caso.

È vero che 15 minuti di lezione a certe teste non servono a nulla ma sarebbe già una bella cosa.

Inoltre le giuste dotazioni di bordo (ancora adeguata in primis) dovrebbero essere di base in tutti i natanti.

Per non parlare dei fuoribordo al limite della legalità che danno in mano agli utenti....
Ma qui entriamo in un altro argomento.
Il mare è il mare.
Tutto il resto è acqua.
Capitano di Corvetta
p_tosoni
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- 30/41
Anche io penso che la colpa possa essere di entrambi (utente o noleggiatore).
Chi prende per una giornata una barca o gommone non sempre ha esperienza e non è tenuto ad averla, altrimenti sarebbe sempre richiesta la patente. Ma il noleggiatore deve garantire la sicurezza del mezzo e delle persone che ci salgono.
Vi racconto una mia esperienza.
Circa 25 anni fa andai con mia moglie, sposati da poco, a Ponza. Traghetto all’andata tutto a posto, ma appena arrivati capii subito che il tempo stava per cambiare. Noleggiammo una vetroresina di 4,5 metri che montava il tendalino fisso.
Chiedi al noleggiatore di toglierlo perché stava aumentando il vento ma lui disse che non c’era da preoccuparsi e che anzi potevamo fare tranquillamente il giro dell’isola.
Naturalmente non mi fidai e decisi un percorso sempre ridossato rimanendo ad est dell’isola. Quando superammo lo scoglio di Aniello, forse per l’effetto venturi dalla costa arrivò una folata, una sola. Il tendalino un momento c’era e due secondi dopo era semplicemente scomparso lasciando 4 pali storti. Passai del tempo per recuperarlo e continuai la gita.
Per curiosità provai (a quel punto senza tendalino) ad affacciarmi da Punta della Guardia ma il libeccio aveva già creato onde di tre metri.
La sera , nel rientro ad Anzio le onde attraversavano il traghetto per tutta La sua lunghezza e un peschereccio quando era bell’incavo dell’onda scompariva alla mia vista dal ponte della nave.
Per me era la prima volta (e ancora l’unica) che sono andato a Ponza, possibile che quando avevo 30 anni capivo di mare di più di quel bandito residente sull’isola?
Balocco 5
Sailornet