Vecchi ricordi... [pag. 4]

Capitano di Corvetta
flsvm
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Ho iniziato a conoscere il gommone quando ho conosciuto mia moglie. Suo padre infatti era già gommonato e ne ha cambiati diversi fino all'attuale greco Orizon 650 con Honda 150cv.
Il mio primo gommo è stato il Joker 470 con il mitico Mercury Superamerica 40cv 2T.
Poi ho conseguito la patente e ho sostituito il Mercury con un Johnson 920 70cv.
Ora, dopo 7 stagioni, il Joker riposa in garage (OT qualcuno lo vuole?), mentre è pronto per il varo lo Zar 53 con Suzuki 140.


Ciao ciao
Zar 53 "Totokuki" - Suzuki DF140 - Carrello Tecnitrail T1250 - GPS Garmin 292c
Ammiraglio di divisione
eagle
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- 32/49
flsvm ha scritto:
Ora, dopo 7 stagioni, il Joker riposa in garage (OT qualcuno lo vuole?), mentre è pronto per il varo lo Zar 53 con Suzuki 140.Ciao ciao

facci sapere quando vari che brindiamo virtualmente... Felice
Per il Joker metti un annuncio nella apposita sezione...è più evidente.
Wink
Lomac 660 in - Yamaha F150 AETX - Ellebi LBN 7202A Tork

Civis Romanus sum
Sottotenente di Vascello
Amedeo
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Buonasera,il mio primo gommone è stato un mirage 420 della nautilex mi sembra che aveva 2 compartimenti,il motore era un mercury 20cv golden serie,saluti Felice Felice Felice Felice Felice
Capitano di Corvetta
gipici
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- 36/49
Embarassed Embarassed Embarassed Embarassed Embarassed

il mio primo gommoncino (di proprietà) era un tre metri a remi. imbarcavo i miei due figli e mmi sfiancavo sino ad arrivare ad uno scoglio dove c'erano bocconi e ostriche. l'ho letteralmetne ripulito. e non me ne vergogno, anche perche lo avrebbero fatto altri al posto mio. da ragazzo sono stato sempre con i piedi e il cu...o il acqua. Su gozzi di pescatori, gommoni zodiak serie mark, lancette a motore di 4 metri di cui non ricordo neppure il nome. poi è arrivato il tempo della vela (sempre da ospite, perchè come diceva un mio caro amico e collega di origini genovesi e sangue scozzese, ora scomparso " è il modo migliore d'andare per mare"): brigand 9,60, altair 38, grand soleil 39, elan 42 (l'attuale imbarcazione del mio skipper, che senza di me si sente orfano e mi insulta per aver acquistato il gommone) e poi mascalzone latino I e II, senda manna (un first di 13 metri, skipper un fraterno amico che ha fatto il giro del mondo: era il timoniere di turisti per caso) e poi ancora tante eltre barche (sempre di altri) delle quali ho perso il conto. Ma sempre in mare, da subacqueo e da marinaio. Bravo, ha immesso un ottimo argomento. complimenti per la trasmissione
Novamarine Rh 580, Yamaha 60 4 tempi carburatori, geovav 6 sunshine.

"varcate le colonne d'Ercole, il nulla infinito".
Colombo dimostrò il contrario
Sergente
mozzo di bordo (autore)
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- 37/49
grazie gipici
Ammiraglio di squadra
roland
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- 38/49
Corsaro ha scritto:
Ho iniziato con un Zodiac MKII con il mitico 521
Poi un LA con un altro 521
Poi un Master 420 con un Se L'và 495 (andava a targhe alterne)
Passato al "rigido"
Una Hellas 450 OP con il "nuovo" 521 GT (sostituito poi con il tohatsu 25 corsa el)
Poi un Aquamar Samoa 550 con il Dorado 40

Ora invece sono tornato alle origini con il Flyer 415 con Honda 20

Ciò che mi è piaciuto notare nei vostri post è la passione e la nostalgia delle "navigazioni" fatte con piccoli mezzi.
Se genera questa nostalgie è perchè vi siete divertiti, siete stati appagati, avete goduto l'avventura, il gioco della scoperta del mare....

E' la dimostrazione che non serve avere grandi mezzi e supermotorizzazioni per essere felici UT

TIE' ai natantoni e ai motoroni! Nasty Wink
E soprattutto a quei fessi che vogliono a tutti i costi farci credere che con un mezzo da 4,5 metri NON puoi divertirti e/o che sotto i 6 metri sei "nessuno" Twisted Evil


Grande corsaro. Quoto e sottoscrivo
Roland
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Capitano di Corvetta
gipici
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8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8)

Il mare, da qualunque latitudine lo si osservi, è sempre lo stesso. Navigare è, da sempre, una delle iniziative umane _ per scoperta, commercio, soppravvivenza _ ha messo in atto sin dall'inizio dei tempi. Dal tronco che lo teneva a galla alle canoe, dalle barche di canne alle zattere, per poi passare alle navi da guerra a remi e a vela. La passione è sempre rimasta la stessa: viaggiare su un elemento che non è il nostro, isolarsi nelle sconfinate distese d'acqua, anche se si naviga sotto costa. Non importa, a mio parere (ma è quello che la stragrande maggioranza degli appassionati condivide) su quale mezzo riesci a staccarti dalla terra. L'importante è farlo. Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza. Dante, inferno, incontro con l'anima di Ulisse. Il mito di ogni marinaio.

scusate la citazione, ma era opportuna: io vivo in una terra (pare che fosse quella delle Estrigoni citate da Omero) il cui mare che la circonda ogni estate si trasforma in una bolgia infernale di mezzi a motore e a vela, d'ogni misura, tonnellaggio e stazza. Per me (e i miei amici) è importante navigare, fermarsi nelle calette, fare spaghettate con i ricci appena pescati. Per altri è invece indispensabile apparire, aspettare che i marinai li portino a terra sui tender, gridare falsamente sorpresa ad ogni conchiglia che trovano sulla spiaggia che, loro, ritengondola deserta, hanno scoperto. Noi, gommonauti o meno, l'avevamo già calpestata da millenni, quella spiaggia, lasciando quella conchiglia sul bagnasciuga, così come la sabbia rosa che colorava Budelli.

Forse sono andato fuori tema, e me ne scuso. Ma quando si parla di mare bisogna innanzitutto apprezzarlo, rispettarlo e viverlo con intensità e passione. E in questo sito ho trovato navigatori che la pensano come me.
Novamarine Rh 580, Yamaha 60 4 tempi carburatori, geovav 6 sunshine.

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Colombo dimostrò il contrario
Ammiraglio di squadra
roland
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gipici ha scritto:
8) 8) 8) 8) 8) 8) 8) 8)

Il mare, ...................................omissis............................scusate la citazione, ma era opportuna: io vivo in una terra (pare che fosse quella delle Estrigoni citate da Omero)
me.


MA SE FANNO IN PADELLA O AL FORNO STE ESTRIGONI?


Scherzi a parte, gran bel post, poetico e condivisibile.
In abbraccio
Roland
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Sailornet